La beatificazione dei martiri spagnoli è un invito alla riconciliazione
Afferma monsignor Carlos López, Vescovo di Salamanca
SALAMANCA, mercoledì, 24 ottobre 2007 (ZENIT.org).- La beatificazione dei 498 martiri spagnoli che avrà luogo domenica prossima, 28 ottobre, è un invito alla riconciliazione e alla pace, ha affermato il Vescovo di Salamanca, monsignor Carlos López.
Tra i martiri, che hanno dato la vita durante la persecuzione religiosa degli anni 1934, 1936 e 1937, 15 erano originari della provincia di Salamanca: 12 della diocesi di Salamanca stessa e 3 di quella di Ciudad Rodrigo.
“I martiri non erano in guerra con nessuno e sono morti dando testimonianza di amore e perdono nei confronti di quanti li privavano della vita per il semplice fatto di essere cattolici”, ha affermato monsignor López, secondo quanto riferito in una nota dalla sua diocesi.
Beatificandoli, “la Chiesa non vuole accusare nessuno, ma presentarli ai credenti di oggi come modelli di fedeltà e alla società spagnola attuale come invito alla riconciliazione e alla pace attraverso l’amore e il perdono senza limiti”.
Quanto all’idea che l’evento possa riaprire vecchie ferite, il Vescovo ha affermato che “per sua natura” la beatificazione “favorisce la riconciliazione e la cura delle ferite, mostrando che i martiri non le hanno mai avute aperte nel proprio cuore”.
“La Chiesa coltiva solo la memoria dell’amore e della pace”, ha dichiarato.
Il Vescovo ha quindi ricordato gli eventi organizzati a Salamanca per l’occasione: “un pellegrinaggio diocesano, presieduto dal Vescovo, per prendere parte alla celebrazione della beatificazione” e “una solenne Eucaristia di azione di grazie nella Cattedrale”.
Il pellegrinaggio avrà luogo, in aereo e autobus, dal 26 ottobre al 2 novembre. Gli iscritti sono già una cinquantina.
Fonte: Zenit, 24.10.2007