Oggi ricorre la memoria di S. Teresa d'Avila, riformatrice dell'Ordine carmelitano, assieme a S. Giovanni della Croce.
Ecco un breve profilo biografico della Santa.
Sulle origini della Santa v. QUI.
Al secolo Teresa de Cepeda y Ahumada, riformatrice del Carmelo, Madre delle Carmelitane Scalze e dei Carmelitani Scalzi. Ella è la "mater spiritualium" (titolo sotto la sua statua nella basilica vaticana); patrona degli scrittori cattolici (1965) e Dottore della Chiesa (1970): prima donna, insieme a S. Caterina da Siena, ad ottenere tale titolo.
Era figlia di una famiglia numerosa, che contava ben dodici figli (nove maschi e tre donne). Suo padre era don Alfonso o Alonso Sánchez de Cepeda e sua madre donna Beatriz Dávila y Ahumada. Nacque ad Avila, in Spagna, 28 marzo 1515. Da bambina giocava a fare l'eremita o la martire, tuttavia l'episodio che più segnò la sua vita in questo periodo, fu la morte della madre. In gioventù, dedicò buona parte del suo tempo alla lettura di romanzi cavallereschi, arrivando persino a scriverne uno.
Nel 1531 entra nel convento de Gracia come educanda, dove rimarrà sotto la direzione dell'agostiniana María de Briceño, personalità che influenzerà chiaramente la sua vocazione religiosa per un anno e mezzo.
Nel 1533 si ammala e suo padre, per farla riprendere, la manda dallo zio a Castellanos de la Cañada. In questo luogo, Teresa dedica gran parte del tempo alla lettura di quei libri di orazioni e meditazione che saranno poi decisivi nella sua proiezione letteraria.
Nel 1535, il 2 novembre, entra, suo malgrado, nel convento dell'Encarnación poiché deve lasciare da solo il padre, dopo la partenza di quasi tutti i figli per l'America, Italia e Fiandre.
Prende l'abito un anno più tardi. Tuttavia la sua vita continua ad essere piena di alti e bassi dato che dopo tre anni si ammala di nuovo e suo padre la porta da una guaritrice che rischia di ucciderla. Passata questa crisi rientra in convento, ma deve partire dopo poco tempo occuparsi del padre malato. Alla morte del padre, hanno inizio i problemi economici della famiglia che è costretta a vendere la casa natìa.
Un pò per le condizioni oggettive del luogo, un pò per le difficoltà di ordine spirituale, faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua "conversione", a 39 anni. Ma l'incontro con alcuni direttori spirituali la lanciò a grandi passi verso la perfezione.
Dal 1555 al 1558 rimase accanto a donna Guiomar de Ulloa, nobile avilese con cui strinse grande amicizia e persona che la incoraggiò a iniziare la Riforma. Sarà nella casa di donna Guiomar che riceverà, in più di un'occasione, i suoi consiglieri spirituali: Francisco de Borja, San Pedro de Alcantára, ecc.
Nel convento dell'Encarnación cominciò la sua vita di scrittrice e fu che ebbero luogo alcune delle più importanti esperienze mistiche della sua vita: la Transverberazione e il Matrimonio spirituale.
Nel 1560 ebbe la prima idea di un nuovo Carmelo ove potesse vivere meglio la sua regola, senza rendite e "secondo la regola primitiva": espressione che va ben compresa, perchè allora e subito dopo fu più nostalgica ed "eroica" che reale. Nel 1562 fonda San José, il primo convento di monache carmelitane scalze, ma è a partire dal 1567 che comincia davvero il processo fondazionale. Fu allora che Teresa ottenne dal Generale dell'Ordine, Giovanni Battista Rossi - in visita in Spagna - l'ordine di moltiplicare i suoi monasteri ed il permesso per due conventi di "Carmelitani contemplativi" (poi detti Scalzi), che fossero parenti spirituali delle monache ed in tal modo potessero aiutarle. Ma anche quelli maschili superarono ben presto il numero iniziale; alcuni con il permesso del Generale Rossi, altri - specialmente in Andalusia - contro la sua volontà, ma con quella dei visitatori apostolici, il domenicano Vargas e il giovane Carmelitano Scalzo Girolamo Graziano (questi fu inoltre la fiamma spirituale di Teresa, al quale si legò con voto di far qualsiasi cosa le avesse chiesto, non in contrasto con la legge di Dio). Ne seguirono incresciosi incidenti aggravatisi per interferenze di autorità secolari ed altri estranei, sino all'erezione degli Scalzi in Provincia separata nel 1581. Teresa potè scrivere: "Ora Scalzi e Calzati siamo tutti in pace e niente ci impedisce di servire il Signore". Teresa è tra le massime figure della mistica cattolica di tutti i tempi. Le sue opere - specialmente le 4 più note (Vita, Cammino di perfezione, Mansioni e Fondazioni) - insieme a notizie di ordine storico, contengono una dottrina che abbraccia tutta la vita dell'anima, dai primi passi sino all'intimità con Dio al centro del Castello Interiore. L' Epistolario, poi, ce la mostra alle prese con i problemi più svariati di ogni giorno e di ogni circostanza. La sua dottrina sull'unione dell'anima con Dio (dottrina da lei intimamente vissuta) è sulla linea di quella del Carmelo che l'ha preceduta e che lei stessa ha contribuito in modo notevole ad arricchire, e che ha trasmesso non solo ai confratelli, figli e figlie spirituali, ma a tutta la Chiesa, per il cui servizio non badò a fatiche.
Durante i suoi viaggi e la sua opera instancabile di riforma, conobbe il futuro San Giovanni della Croce, il quale sarà di grande appoggio spirituale. Anzi, fu giusto per influenza sua, se Fra Giovanni della Croce diventerà il primo carmelitano scalzo e l'incaricato di riformare il ramo maschile dell'ordine del Carmelo.
La Santa camminatrice realizzò un totale di 17 fondazioni, prima del 4 ottobre 1582, giorno in cui, a causa delle fatiche di un viaggio disagevole, nel convento di Alba de Tormes e dopo aver esclamato: "finalmente sono figlia della Chiesa", morì circondata dalle sue monache. Un profumo di gigli pervase tutta la cella e l'orologio si fermò nel momento preciso della morte: alle nove di sera.
Grande scrittrice del XVI secolo, le sue opere più importanti furono "il libro della vita", "Cammino di perfezione", "Le Mansioni", "Castello Interiore", "Il Libro delle Fondazioni", ecc.
Santa Teresa, considerata una delle grandi figure della cristianità, fu beatificata da Paolo V il 24 aprile 1614 e canonizzata da Papa Gregorio XV il 12 marzo 1622 (assieme a S. Isidoro lavoratore, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio) e nominata Dottore della Chiesa da Paolo VI, il 27 settembre 1970.
Nel 1726 Benedetto XIII istituì, per il solo ordine carmelitano, la Festa della Transverberazione del suo cuore.
Augustinus
José de Ribera (1591-1652), S. Teresa d'Avila, Valencia
François Gérard, S. Teresa, 1827, Infirmerie Marie-Thérèse, Parigi
Angelo Massarotti, S. Teresa in preghiera, S. Imerio, Cremona