Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Mercoledì delle Rogazioni - Vigilia dell'Ascensione

    Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 211-212

    VIGILIA DELL'ASCENSIONE


    Il terzo mattino delle Rogazioni è passato; si ode ormai l'ora del mezzogiorno che viene ad aprire l'ultima giornata che il Figlio di Dio passerà insieme agli uomini sulla terra. Potrebbe sembrarci di aver perduto di vista, durante questi tre giorni, il momento così vicino della separazione; ma i sentimenti della perdita che ci minaccia vivevano in fondo al nostro cuore, e le suppliche che presentavamo al ciclo, in unione con la santa Chiesa, ci preparavano a celebrare l'ultimo dei misteri dell'Emmanuele.

    I discepoli al Cenacolo.

    Ora i discepoli sono tutti uniti a Gerusalemme, stretti intorno a Maria nel Cenacolo e aspettano l'ora in cui il Maestro si manifesterà per l'ultima volta. Raccolti e silenziosi rivivono nei loro cuori tutte le prove di bontà e di condiscendenza che egli ha loro prodigato in questi quaranta giorni, e gli insegnamenti che hanno ricevuto dalla sua bocca. Adesso lo conoscono, sanno che è venuto da Dio; da lui hanno appreso quale sia la missione, alla quale li ha destinati: saranno loro, uomini ignoranti, che istruiranno tutti i popoli della terra. Ma ormai, Egli si prepara a lasciarli: "ancora un poco e più non mi vedrete" (Gv 16, 16).

    Preghiera.

    O Gesù, nostro Creatore e fratello nostro, noi ti abbiamo seguito fin dalla tua nascita con gli occhi e con il cuore; nella Liturgia abbiamo celebrato ciascuno dei tuoi passi da "gigante" (Sal 18,6) con speciali solennità; ma osservando la tua continua elevazione, nell'opera redentrice, dovevamo prevedere il momento nel quale saresti andato a prendere possesso del solo posto che ti conviene, del trono sublime dove starai eternamente assiso alla destra del Padre. Lo Splendore che ti circondava dopo la resurrezione, non era di questo mondo; e tu non puoi più restare con noi. In questi quaranta giorni, ti sei trattenuto con noi soltanto per consolidare la tua opera; e domani, la terra, che ti possedeva da trentatré anni, sarà priva di te. Noi ci rallegriamo del trionfo che ti aspetta insieme con Maria tua Madre, ai discepoli che ti sono sottomessi, alla Maddalena ed alle sue compagne; ma alla vigilia di perderti, permetti anche ai nostri cuori di provare un sentimento di tristezza, poiché tu eri l'Emmanuele, il "Dio con noi", e d'ora in avanti sarai l'astro divino che aleggerà su noi e non potremo più né vederti, né toccarti con le nostre mani, o Verbo di Vita! (1 Gv 1, 1). Tuttavia diciamo ugualmente: a te sia gloria e amore! poiché ci hai trattati con una misericordia infinita. Tu non ci dovevi niente, noi eravamo indegni di attirare i tuoi sguardi, e sei sceso su questa terra macchiata dal peccato, hai abitato tra noi, hai pagato il nostro riscatto con il sangue, ristabilendo la pace tra Dio e gli uomini. Sì, adesso è giusto che tu ritorni a colui che ti ha mandato (Gv 16,5). Noi sentiamo la voce della Chiesa che accetta il tuo esilio, e che non pensa che alla tua gloria: "Fuggi diletto mio, ed imita la gazzella o il cerbiatto sul monte degli aromi" (Ct 8,14). Potremmo noi, peccatori come siamo, non imitare la rassegnazione di colei che è, allo stesso tempo, tua Sposa e nostra Madre?

  2. #2
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Dai "Discorsi" di Guerrico d'Igny

    "Padre, quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato" (Gv 17,12). Il Signore pregò così alla vigilia della sua passione. Tuttavia, non è sbagliato applicare questa preghiera al giorno dell'Ascensione: infatti fu quello il momento in cui si separò dai discepoli che affidava al Padre.
    Il Signore che in cielo istruisce e guida i cori angelici che ha creati, si era associato in terra un gruppetto di discepoli per istruirli con la sua presenza corporea fino al momento in cui i loro cuori si fossero dilatati e lo Spirito avesse potuto ormai guidarli. Così Cristo amava quei piccolissimi di un amore degno della propria grandezza. Li aveva distolti dall'amore del mondo e li aveva indotti a lascìar cadere ogni speranza terrena: ora li vedeva dipendere unicamente da lui. Ma finché restò tra loro con il corpo, non prodigò tanto facilmente le espressioni del suo affetto, dimostrandosi fermo più che tenero, proprio come si addice a un maestro e a un padre.

    Quando però giunse il momento della separazione, Cristo fu quasi sopraffatto dalla tenerezza del suo amore per i discepoli e non poté più dissimulare l'intensità e la dolcezza dei suoi sentimenti fino allora celati. Per questo nel vangelo si legge: "Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine" (Gv 13,1). Allora fu come se effondesse per i suoi amici tutta la ricchezza del suo amore, prima ancora di riversare come acqua tutto sé stesso per i suoi nemici.
    In quel momento consegnò loro il sacramento del suo corpo e del suo sangue e ne istituì la celebrazione: non so se in questo dobbiamo ammirare dì più la potenza o l'amore di Gesù. Cristo aveva trovato così un nuovo modo di rimanere con i discepoli per consolarli della sua partenza: pur allontanandosi in apparenza col corpo, sarebbe rimasto non solo con loro, ma addirittura in loro, in virtù del sacramento. Allora quasi dimentico della propria maestà, come facendo ingiuria a sé stesso - anche se la gloria della carità consiste nell'umiliarsi per gli amici - il Signore con meravigliosa condiscendenza lavò i piedi agli apostoli; con un solo atto dette l'esempio dell'umiltà e il sacramento del perdono.

    Sempre in quella circostanza, dopo averli a lungo incoraggiati, li affidò al Padre. Felici loro che avevano per avvocato lo stesso giudice! Per essi prega colui che si deve adorare, con lo stesso amore che ha colui che viene implorato: il Padre, con cui Cristo è un unico spirito, una sola volontà e una sola potestà, poiché Dio è uno. E' naturale che tutto quello per cui Cristo prega si realizzi, perché la sua parola è atto e la sua volontà efficace. Egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste. Cristo afferma: "Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io" (Gv 17,24). Quanta e quale sicurezza per i fedeli! Quanta fiducia per i credenti! Basta soltanto che cerchino di non perdere la grazia ricevuta. Questa sicurezza infatti non è offerta unicamente agli apostoli o ai loro condiscepoli, ma a tutti quelli che per la loro parola avrebbero creduto nel Verbo di Dio.

    "Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me" (Gv 17,20). A voi fratelli, è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo, ma anche di soffrire per lui (Fil 1,29): come quelli che la fede nella promessa di Cristo corona con assiduo martirio nella quotidiana lotta contro i vizi; li rende infatti non inoperosi per la sicurezza ma più ferventi nell'ardore. Martirio assiduo ma facile; facile ma sublime. Facile, perché non comanda nulla oltre le forze. Sublime, perché trionfa di tutta la potenza del nemico che è come un forte armato. Non è forse facile portare il soave giogo di Cristo e sublime l'esser coronati nel suo regno? Quale cosa più facile del portare le ali che portano colui che le porta? Quale cosa più sublime del volare al di sopra dei cieli ove è asceso Cristo? Sì, i santi, la cui giovinezza si rinnoverà come quella dell'aquila, prenderanno ali e voleranno. Dove? "Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi" (Lc 17,37), sentenzia il vangelo di Cristo.

  3. #3
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Dai "Discorsi" di Elredo di Rievaulx

    Per qualche tempo abbiamo celebrato l'evento della risurrezione del Signore Gesù, secondo una durata pari a quella che egli trascorse in terra dopo essere risorto. Eccoci a commemorare il giorno in cui mostrò apertamente che tutto quello che aveva fatto e patito in questo mondo l'aveva compiuto per condurci dalla morte in cui eravamo caduti con Adamo, alla vera vita; da questo esilio alla patria, in vista di cui fummo creati; insomma per elevarci al cielo. "Cristo infatti è morto per i nostri peccati" (cf Rm 4,25), è risuscitato per la nostra giustificazione, ed è salito al cielo per glorificarci. Grazie ai suoi meriti siamo stati perdonati dalle nostre colpe. A motivo delle nostre trasgressioni quello che noi non potevamo, lui l'ha compiuto. Mediante la fede nella sua risurrezione usciamo giustificati.

    La nostra fede sbocca nella giustificazione, in attesa di una ricompensa vertiginosa, perché noi crediamo quello che non potemmo vedere. Tanto che il Signore disse a Tommaso: "Perché mi hai veduto, hai creduto; beati quelli che pur non avendo visto crederanno!" (Gv 20,29). La beatitudine, a cui aneliamo nella speranza, Cristo volle oggi mostrarla in sé stesso che ascende al cielo; volle così garantirci la certezza che noi, sue membra, saliremo là dove lui, il nostro Capo, è salito. Perciò, fratelli, celebriamo questo evento lasciandoci invadere dalla gioia: oggi si manifesta la glorificazione dell'uomo più grande in assoluto. La nostra natura era talmente degradata e corrotta che il profeta la dipinge con immagini ferine: "L'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono" (Sal 48,21). Questa natura umana in Cristo Gesù, nostro Signore, fu talmente esaltata che domina su tutto l'orizzonte creato. Persino i cori angelici convergono a renderle gloria.

    Ebbene, fratelli cari: ci preme contemplare con gli occhi dello spirito Gesù che sale al cielo? Ci urge dentro l'anelito di arrivare con lui e per lui nel paradiso? Allora usciamo da questa terra, dirigendo la mente verso un punto di visuale più alto; applichiamoci a rompere il guscio del basso sentire e a polarizzare il cuore sul volere divino. Non collochiamo il risultato nei bassifondi, ossia in soddisfazioni terra a terra, oppure sulle cime della superbia; altrimenti il Signore ci dirà: "In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa" (Mt 6,2). Ma la nostra obbedienza a Dio deve fruttificare su un monte ubertoso, ossia sulle vette della carità, in modo che tutto quello che facciamo proceda portato dall'amore di Dio.

    "Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse" (Lc 24,50). Ben fortunati quelli che avevano come compagno il Signore ed ebbero la sorte gratificante di venire benedetti dalle sue mani. Vedete, fratelli, che eredità ci ha lasciato il Signore, quando è passato al Padre? Essa non è legata né all'oro né all'argento né ad altre realtà provvisorie, ma è la sua benedizione.

    Per non sprofondare nella malinconia, visto che Gesù si è allontanato fisicamente, ascoltiamo un altro evangelista raccontare quello che Cristo disse in quel momento: "Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Come sarà possibile visto che ci ha lasciati?

    Certo ormai egli non starà con noi tramite una presenza corporea. Ma lo è secondo la divinità, perché la sua sollecita tenerezza ce lo rende sempre accanto. "Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Dio giustifica. Chi condannerò? Cristo Gesù che è morto, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?" (Rm 8,31-33). Carissimi, un compito ci attende: dobbiamo intrecciare la lotta virile contro le potenze demoniache insieme con la pace fondata sulla fiducia in Gesù. Non possono cadere nel vuoto quelli che Cristo sostiene, in favore dei quali mostra al Padre le piaghe che ebbe a subire per noi. Niente e nessuno deve ribaltare la nostra speranza.

  4. #4
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Dai "Discorsi" di san Leone Magno

    Quaranta giorni dopo la risurrezione, il Signore fu elevato al cielo sotto lo sguardo dei discepoli e così pose termine alla sua presenza corporale. Egli rimane alla destra del Padre fino al termine del tempo stabilito da Dio per moltiplicare i figli della Chiesa. Allora verrà per giudicare i vivi e i morti in quella stessa carne in cui ascese. Perciò quanto del nostro Redentore era visibile, passò sotto i segni sacramentali; e perché più eccellente e più forte fosse la fede, la dottrina prese il posto della visione; e ormai sulla sua autorità sì basano i cuori dei credenti, illuminati dalla luce divina. Questa fede fu accresciuta con l'ascensione del Signore e irrobustita col dono dello Spirito Santo. Perciò i discepoli non temettero più le catene, le carceri, l'esilio, la fame, il fuoco, l'essere sbranati dalle fiere; neppure i supplizi raffinati della crudeltà persecutrice li atterrì. Per questa fede in ogni parte del mondo, non solo uomini ma anche donne, non solo fanciulli ma anche tenere vergini, combatterono sino all'effusione del sangue.

    Questa fede ha messo in fuga i demoni, ha guarito le malattie, ha risuscitato i morti. Gli stessi apostoli, pur confermati da tanti miracoli e istruiti da tanti discorsi, erano rimasti spaventati dall'atroce passione del Signore. La verità della risurrezione divina lì lasciava titubanti per cui ricavarono un profitto enorme dalla ascensione di Gesù. Al punto che si mutò per essi in gaudio ciò che prima li aveva riempiti di spavento. Erano infatti protesi con tutta la contemplazione dell'anima verso la divinità di colui che sedeva alla destra del Padre. La vista del suo corpo non li tratteneva più, ritardando o vietando di fissare l'apice della mente in colui che discendendo non aveva lasciato il Padre, né ascendendo si era allontanato dai discepoli. Perciò, dilettissimi, allora il Figlio dell'uomo si manifestò Figlio di Dio in maniera più elevata e più sacra, quando entrò nella gloria maestosa del Padre; in modo ineffabile cominciò ad essere ancor più presente con la divinità ora che si era allontanato con l'umanità. Allora la fede, più consapevole, cominciò ad accostarsi con la mente al Figlio uguale al Padre, facendo a meno di sperimentare in Cristo la sostanza corporea, che è minore del Padre; perché, pur rimanendo la natura del corpo glorificato, la fede dei credenti in lui era stimolata a toccare, non con mano di carne, ma con intelligenza spirituale, l'Unigenito pari a Colui che l'ha generato.

    Mentre gli occhi dei discepoli seguivano il Signore che saliva al cielo e lo rimiravano con intensa meraviglia, si presentarono due angeli rifulgenti per il meraviglioso candore delle vesti, e dissero loro: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù che è stato di tra voi assunto in cielo, tornerò un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo" (At 1,11). Tutti i figli della Chiesa venivano ammaestrati con queste parole a credere che Gesù Cristo verrà visibilmente in quella stessa carne con cui è asceso; né si può dubitare che tutto gli sia soggetto, dal momento che il ministero degli angeli prestò servizio fin dagli albori della sua nascita corporea. Un angelo infatti annunciò alla beata Vergine che avrebbe concepito Cristo dallo Spirito Santo, come la voce dei celesti spiriti proclamò ai pastori la sua nascita dalla Vergine; le prime testimonianze della sua risurrezione dai morti furono recate dai nunzi celesti, e allo stesso modo, per ministero degli angeli, venne predicato che egli verrà nella carne a giudicare il mondo. Tutto questo perché comprendessimo quanto numerose saranno le potenze che lo circonderanno allorché verrà a giudicare, se già tante lo servirono quando venne per essere giudicato.

    Esultiamo, dilettissimi, con gaudio spirituale, rallegrandoci nel presentare a Dio un degno ringraziamento; solleviamo liberamente gli occhi del cuore a quell'altezza nella quale si trova Cristo. I desideri terreni non aggravino più gli animi invitati verso l'alto; le cose caduche non impegnino chi è eletto a quelle eterne; le fallaci attrattive non trattengano chi è entrato nella via della verità. I fedeli passino oltre queste realtà provvisorie, riconoscendosi pellegrini in questa valle del mondo, dove anche se sono lusingati da alcune comodità non devono abbracciarle sfrenatamente, ma superarle con fermezza.
    Anche l'apostolo Pietro ci esorta a una tale devozione; con quella carità che egli concepì per le pecore di Cristo, affidate alle sue cure nella triplice confessione di amore verso il Signore Gesù, ci scongiura: "Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai desideri della carne che fanno guerra all'anima" (1 Pt 2,11).

  5. #5
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Da dom Prosper Guéranger, L’Année Liturgique - Le Temps Pascal, Paris-Poitiers, 1902, XII ediz., t. III, p. 127-135

    LE MERCREDI DES ROGATIONS

    LA VIGILE DE L'ASCENSION.


    Pour la troisième fois la sainte Eglise reprend sa marche, et sort du saint temple, afin de faire un dernier appel à la divine miséricorde. Rangeons-nous sous sa bannière, et unissant nos voix à la sienne, invoquons avec elle le secours des Saints. Elle est glorieuse, mais aussi elle est puissante, la Litanie dans laquelle sont invoques tour à tour les chœurs de la Jérusalem céleste. C'est l'Eglise triomphante s'unissant à l'Eglise militante pour obtenir le salut de la terre.

    Marie, Mère de Dieu, Vierge des vierges, miracle de la puissance divine, employez en notre faveur votre maternelle médiation auprès de celui qui étant Dieu est aussi votre fils.

    Michel l'invincible, Gabriel, heureux messager du salut, Raphaël, médecin compatissant de nos misères; Anges et Archanges qui veillez à notre défense et coopérez à notre salut; hiérarchies célestes qui attendez les élus de la terre pour renforcer vos rangs, intercédez pour vos frères et vos clients.

    Jean-Baptiste, précurseur de l'Agneau de Dieu; Joseph, époux de Marie immaculée, père nourricier du Fils de Dieu; Patriarches, ancêtres majestueux de la race humaine, aïeux du divin Messie; Prophètes qui avez annoncé sa venue et décrit tous ses traits, afin que la terre reconnût en lui son Sauveur: souvenez-vous des habitants de cette terre lointaine sur laquelle vous avez été voyageurs.

    Pierre, Pasteur universel, porte-clefs du royaume des cieux; Paul, apôtre des Gentils, armé du glaive de la parole et consommé par le glaive du martyre; André, crucifié comme votre Maître; Jacques le Majeur, enfant du tonnerre, fondateur du royaume Catholique; Jean le Bien-Aimé, fils et gardien de Marie, Evangéliste et le dernier des Prophètes; Thomas, apôtre des Indes, immolé par la lance; Jacques le Mineur, appelé frère du Seigneur; Philippe, qui avez évangélisé les Scythes et rencontré la croix à Hiérapolis; Barthélemi, docteur de l'Arménie, arrosée de votre sang; Evangéliste Matthieu, qui êtes allé porter la foi jusque dans les régions brûlantes de l'Ethiopie; Simon, dont la Mésopotamie a entendu la voix; Thaddée, qui avez affronté l'Egypte et ses idoles; Mathias, appelé à prendre la place du traître Judas, et digne d'un tel honneur; Barnabé, compagnon de Paul, et plus tard la lumière de l'île de Chypre; Luc, disciple de l'Apôtre des Gentils, historien du Verbe incarné; Marc, disciple de Pierre, qui avez écrit sous sa dictée l'Evangile du salut: nous vous saluons tous avec amour comme nos pères dans la foi; priez en ces jours avec nous et pour nous.

    Disciples du Seigneur, qui, sans avoir été élevés jusqu'au rang des Apôtres, fûtes choisis par lui pour être leurs coopérateurs, et qui, au jour de la Pentecôte, avez été remplis des feux de l’Esprit-Saint; tendres enfants de Bethléhem, prémices des Martyrs: daignez tous vous associer à nos supplications.

    Etienne le Couronné, Laurent, dont le front est ceint de lauriers, Vincent le Victorieux, tous trois unis dans la forte milice du diaconat; Fabien, pontife désigné par la colombe céleste; Sébastien, noble chevalier de la sainte Eglise; Jean et Paul, Côme et Damien, Gervais et Protais, généreux frères qui avez combattu le même combat: armée innombrable des Martyrs, protégez-nous à l'ombre de vos palmes.

    Silvestre, pontife de la paix; Grégoire, vicaire du Christ dans sa mansuétude comme dans son autorité; Ambroise, dont la parole fut douce comme le miel, et la force indomptable comme celle du lion; Augustin, soleil de vérité, apôtre delà charité divine; Jérôme, interprète inspiré de la parole de Dieu; Martin, thaumaturge de l'Occident; Nicolas, thaumaturge de l'Orient: saints pontifes, saints docteurs, ramenez à Jésus ses brebis errantes.

    Antoine, la gloire du désert, le vainqueur de Satan; Benoît, nouvel Abraham, entouré d'une postérité sans nombre; Bernard, soutien de la sainte Eglise, favori de l'auguste Reine des cieux; Dominique, prédicateur de la vraie doctrine, fléau de l'hérésie; François, amant et époux de la pauvreté, crucifié avec le Christ: nous vous honorons tous; ranimez dans nos âmes le sentiment de la perfection chrétienne.

    Prêtres du Seigneur, saints moines, saints ermites, saints confesseurs, priez pour ce peuple qui implore votre secours.

    Marie-Madeleine, pécheresse sanctifiée, amante du Rédempteur, obtenez-nous la componction du cœur qui répare le péché par l'amour.

    Agathe et Lucie, fleurs odorantes de l'heureuse Sicile; Agnès, qui suivez partout l'Agneau divin; Cécile, couronnée de roses et de lis, brillante reine de l'harmonie; Catherine, vierge sage qui confondîtes la fausse sagesse des philosophes; Anastasie, femme forte qui avez triomphé des épreuves de la vie et de la rigueur des supplices: vous toutes, vierges sacrées ou épouses fidèles, jetez un regard de compassion sur les habitants de la terre.

    Saints et saintes de Dieu, justes de tout âge, de tout sexe et de toute condition, qui peuplez déjà l'empyrée, souvenez-vous de nous qui gémissons encore dans cette vallée de larmes, et élevez nos cœurs jusqu'au séjour de l'éternel bonheur que les vanités de ce monde nous feraient si souvent oublier.

    La Litanie est achevée; et, pour la troisième fois, l'auguste Sacrifice va sceller la réconciliation du Dieu offensé avec ses enfants coupables; espérons désormais une année tranquille et féconde. Daigne le Seigneur, en l'année qui suivra celle-ci, accroître le nombre de ceux qui viendront s'unir à son Eglise pour implorer le pardon général!

    La Messe des Rogations se trouve ci-dessus, au Lundi, page 111. Assistons-y avec le sentiment de l'insuffisance de nos réparations personnelles, mais avec une entière confiance dans les mérites infinis de la victime pascale.

    Enfin nous nous pénétrerons une dernière fois de l'esprit de pénitence qui animait en ces trois jours l'antique Eglise des Gaules, en lut empruntant cette pieuse prière qu'elle présentait aujourd'hui même à la Majesté divine.

    IMMOLATIO.

    Il est juste et raisonnable, ô Dieu tout-puissant et éternel, que ceux qui se livrent au jeûne se tournent vers vous qui avez été, par votre exemple, le maître de l'abstinence, et qui êtes maintenant le rémunérateur éternel de nos privations; puisque dans ceux qui jeûnent avec les dispositions d'un cœur fidèle, vous daignez, à leur demande, effacer toutes les taches que l'intempérance leur avait fait contracter. C'est vous-même qui avez proclamé l'institution du jeûne sacré, par votre serviteur Moïse, au livre du Lévitique, nous ordonnant d'humilier nos âmes, afin que nous ne fussions pas exterminés, comme le fut ce peuple qui s’était abandonné aux excès de la sensualité. Votre Fils unique est venu sanctifier cette institution en s'y soumettant lui-même, nous rouvrant, par son jeûne, l'accès du royaume que avions perdu, et nous accordant le pardon de nos pèches. Daignez donc recevoir avec bonté l'hommage d'une pratique dont la première institution vient de vous, et nous accorder en retour la remise de toutes nos offenses.

    La troisième matinée des Rogations s'est écoulée, l'heure de midi se fait entendre; elle vient ouvrir la dernière journée que le Fils de Dieu doit passer sur la terre avec les hommes. Nous avons semble perdre de vue, durant ces trois jours, le moment si proche de la séparation; toutefois, le sentiment de la perte qui nous menace vivait au fond de nos cœurs, et les humbles supplications que nous présentions au ciel, en union avec la sainte Eglise, nous préparaient à célébrer le dernier des mystères de notre Emmanuel.

    A ce moment, les disciples sont tous rassemblés à Jérusalem. Groupés autour de Marie dans le Cénacle, ils attendent l'heure à laquelle leur Maître doit se manifester à eux pour la dernière fois. Recueillis et silencieux, ils repassent dans leurs cœurs les divines marques de bonté et de condescendance qu'il leur a prodiguées durant ces quarante jours, et les solennels enseignements qu'ils ont reçus de sa bouche. C'est maintenant qu'ils le connaissent, qu'ils savent qu'il est sorti de Dieu; quant à ce qui les concerne, ils ont appris de lui la mission à laquelle il les a destinés: ce sera d'enseigner, eux ignorants, les peuples de la terre; mais, ô regret inconsolable! il s'apprête à les quitter; «encore un peu de temps, et ils ne le verront plus (1)».

    Par un touchant contraste avec leurs tristes pensées, la nature entière semble s'être mise en devoir d'offrir à son auteur le plus splendide triomphe; car ce départ doit être un départ triomphant. La terre s'est parée des prémices de sa fécondité, la verdure des campagnes le dispute à l'émeraude, les fleurs embaument l'air de leurs parfums, sous le feuillage des arbres les fruits se hâtent de mûrir, et les moissons grandissent de toutes parts. Tant d'heureux dons sont dus à l'influence de l'astre qui brille au ciel pour vivifier la terre, et qui a reçu le noble privilège de figurer par son royal éclat, et dans ses phases successives, le passage de l'Emmanuel au milieu de nous.

    Rappelons-nous ces jours sombres du solstice d'hiver, où son disque pâle, tardif vainqueur des ténèbres, ne montait dans le ciel que pour y parcourir une étroite carrière, dispensant la lumière avec mesure, et n'envoyant à la terre aucun rayon assez ardent pour résoudre la constriction qui tenait glacée toute sa surface. Tel se leva, comme un astre timide, notre divin Soleil, dissipant à peine les ombres autour de lui, tempérant son éclat, afin que les regards des hommes n'en fussent pas éblouis. Comme le soleil matériel, il élargit peu à peu sa carrière; mais des nuages vinrent souvent dissimuler son progrès. Le séjour en la terre d'Egypte, la vie obscure de Nazareth, dérobèrent sa marche aux yeux des hommes; mais l'heure étant venue où il devait laisser poindre les rayons de sa gloire, il brilla d'un souverain éclat sur la Galilée et sur la Judée, lorsqu'il se mit à parler «comme ayant puissance (2)» lorsque ses œuvres rendirent témoignage de lui a, et que l'on entendit la voix des peuples qui faisait retentir «Hosannah au fils de David» (3).

    Il allait atteindre à son zénith, quand tout à coup l'éclipsé momentanée de sa passion et de sa mort persuada pour quelques heures à ses ennemis jaloux que leur malice avait suffi pour éteindre à jamais sa lumière importune à leur orgueil. Vain espoir! notre divin Soleil échappait dès le troisième jour à cette dernière épreuve; et il plane maintenant au sommet des cieux, versant sa lumière sur tous les êtres qu'il a créés, mais nous avertissant que sa carrière est achevée. Car il ne saurait descendre; pour lui, pas de couchant; là s'arrête son rapport avec l'humble flambeau qui éclaire nos yeux mortels. C'est du haut du ciel qu'il brille désormais, et pour toujours, ainsi que l'avait annoncé Zacharie, lors de la naissance de Jean (4); et comme l'avait prédit encore auparavant le sublime Psalmiste, en disant: «Il a fourni sa carrière comme un géant, il est arrivé au sommet des cieux, d'où il était parti, et nul ne peut se soustraire à l'action de sa puissante chaleur (5)».

    Cette Ascension, qui établit l'Homme-Dieu centre de lumière pour les siècles des siècles, il en a fixé le moment précis à l'un des jours du mois que les hommes appellent Mai, et qui révèle dans son plus riant éclat l'œuvre que ce Verbe divin trouva belle lui-même, au jour où, l'ayant fait sortir du néant, il la disposa avec tant de complaisance. Heureux mois, non plus triste et sombre comme Décembre, qui vit les joies modestes de Bethléhem, non plus sévère et lugubre comme Mars, témoin du Sacrifice sanglant de l'Agneau sur la croix, mais radieux, épanoui, surabondant de vie et digne d'être offert, chaque année, en hommage à Marie, Mère de Dieu; car c'est le mois du triomphe de son fils.

    O Jésus, notre créateur et notre frère, nous vous avons suivi des yeux et du cœur depuis le moment de votre aurore; nous avons célébré, dans la sainte liturgie, chacun de vos pas de géant par une solennité spéciale; mais en vous voyant monter ainsi toujours, nous devions prévoir le moment où vous iriez prendre possession de la seule place qui vous convienne, du trône sublime où vous serez assis éternellement à la droite du Père. L'éclat qui vous entoure depuis votre résurrection n'est pas de ce monde; vous ne pouvez plus demeurer avec nous; vous n'êtes resté durant ces quarante jours, que pour la consolidation de votre oeuvre; et demain, la terre qui vous possédait depuis trente-trois années sera veuve de vous. Avec Marie votre mère, avec vos disciples soumis, avec Madeleine et ses compagnes, nous nous réjouissons du triomphe qui vous attend; mais à la veille de vous perdre, permettez à nos cœurs aussi de ressentir la tristesse; car vous étiez l'Emmanuel, le Dieu avec nous, et vous allez être désormais l'astre divin qui planera sur nous; et nous ne pourrons plus «vous voir, ni vous entendre, ni vous toucher de nos mains, ô Verbe de vie (6)!» Nous n'en disons pas moins: Gloire et amour soient à vous! car vous nous avez traités avec une miséricorde infinie. Vous ne nous deviez rien, nous étions indignes d'attirer vos regards, et vous êtes descendu sur cette terre souillée par le péché; vous avez habité parmi nous, vous avez payé notre rançon de votre sang, vous avez rétabli la paix entre Dieu et les hommes. Oui, il est juste maintenant que «vous retourniez à celui qui vous a envoyé» (7). Nous entendons la voix de votre Eglise, de votre Epouse chérie qui accepte son exil, et qui ne pense qu'à votre gloire: «Fuis donc, ô mon bien-aimé, vous «dit-elle; fuis avec la rapidité du chevreuil et du «faon de la biche, jusqu'à ces montagnes où les fleurs du ciel exhalent leurs parfums» (8)». Pourrions-nous, pécheurs que nous sommes ne pas imiter la résignation de celle qui est à la fois votre Epouse et notre mère?

    ----------------------------------------------------------------------
    NOTE

    1. Johan. XVI, 16.

    2. Matth. VII, 29.

    3. Johan. X, 25.

    4. Luc. 1, 79.

    5. Psalm. XVIII.

    6. I Johan. I, I.

    7. Johan. XVI, 5.

    8. Cant. VIII, 14.

  6. #6

  7. #7
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Dal "Metodo e Canone rigoroso" di Callisto e Ignazio Xanthopouli

    (Pronuncia: Xantòpuli) Nn.,9‑10. Filocalia,Torino, 1987, vol.40, 157‑158. Filocalia, Firenze, 1981, t.II, 148.

    L'invocazione con fede del nome del Signore Gesù rende più salda la nostra speranza di ricevere la misericordia e la vita vera che è nascosta in lui. Il nome del Signore Gesù Cristo, invocato puramente nell'intimo del cuore, fa sgorgare come un'altra eterna sorgente divina.

    Mediante la pace che non ha confini e supera ogni intelligenza, siamo fatti degni della riconciliazione con Dio e tra di noi. Mediante l'amore, la cui gloria è incomparabile, perché e principio e termine della legge e dei profeti, ‑ Dio stesso non è forse definito amore? - noi ci uniamo totalmente a lui.

    Così il nostro peccato viene abolito dalla giustizia di Dio e dalla grazia dell'adozione che agisce straordinariamente in noi mediante l'amore.

    È detto infatti: La carità copre una moltitudine di peccati.

    E: La carità tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine.

    Perciò anche lo stesso buonissimo e dolcissimo Signore nostro Gesù Cristo, quando andò per noi alla sua passione volontaria, quando, dopo la risurrezione apparve ai discepoli, certo anche quando stava per tornare colui che per natura e suo Padre per grazia anche nostro, allora, come vero padre affettuoso, lasciò queste cose a tutti i suoi, come comandamenti d'addio, come consolazioni; lasciò loro, per così dire, pegni pregevoli, dolcissimi, sicuri o piuttosto come inalienabile eredità divina. E lo ha fatto con le parole che disse ai suoi discepoli nell'imminenza della sua passione salvifica: Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò.

  8. #8
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Dai Trattati di sant'Agostino sul vangelo di Giovanni

    In Io. 104, 2; 105, 1-3, in PL 35, 1902-1903.1904.

    Alzati gli occhi al cielo, Gesù disse: "Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te". Il Signore, unigenito e coeterno al Padre, nella condizione di servo che aveva assunta, avrebbe potuto, se necessario, pregare in silenzio, proprio perché era servo. Ma egli volle manifestarsi in atteggiamento di preghiera al Padre non dimenticando di essere nostro maestro. Ha voluto perciò farci conoscere l'orazione che per noi rivolse al Padre: i discepoli dovevano infatti trovare motivo di insegnamento non soltanto nel discorso che un tale maestro ad essi rivolgeva, ma anche nell'orazione per essi rivolta al Padre. È stato un insegnamento per quelli che erano là ad ascoltare e lo è per noi che leggiamo.
    Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo. Queste parole ci dimostrano che i tempi e i momenti di tutte le azioni che Gesù compiva o lasciava compiere erano disposti da lui che non è soggetto al tempo. È lui a disporre gli eventi futuri, che hanno appunto la loro causa efficiente nella sapienza di Dio che non conosce tempo.

    Il Padre ha glorificato il Figlio nella sua forma di servo, risuscitandolo da morte e collocandolo alla sua destra: è un fatto di cui nessun cristiano può dubitare. Ma Gesù non disse soltanto: Padre, glorifica il Figlio tuo, perché aggiunse: perché il Figlio glorifichi te. In che modo il Figlio ha glorificato il Padre? Infatti la gloria del Padre non si era abbassata fino ad assumere forma umana né poteva essere accresciuta nella sua perfezione divina.
    Se però la gloria del Padre non può diminuire né aumentare in se stessa, tuttavia agli occhi degli uomini era in qualche modo minore quando Dio era conosciuto soltanto in Giudea e non ancora dall'oriente all'occidente i suoi servi lodavano il nome del Signore. Ma quando con l'annuncio del vangelo di Cristo, il Padre fu fatto conoscere anche fra le nazioni per mezzo del Figlio, allora avvenne che anche il Figlio glorificò il Padre. Se il Figlio fosse morto e non fosse anche risorto, certamente non sarebbe stato glorificato dal Padre né a sua volta egli avrebbe glorificato il Padre. Adesso invece, glorificato dal Padre mediante la risurrezione, il Figlio glorifica il Padre attraverso l'annuncio della sua risurrezione.

    Glorifica il Figlio, perché il Figlio glorifichi te. Come a dire: Risuscitami, affinché per mio mezzo tu possa essere conosciuto in tutto il mondo.
    Subito dopo Gesù più chiaramente mostra in che modo il Figlio glorificherà il Padre: Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Il Padre ha dato a Cristo potere sopra ogni uomo in quanto uomo, poiché, in quanto Dio, tutto è stato fatto per mezzo di lui, e sempre per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili.
    Perciò come il Padre ha dato al Figlio potere su ogni essere umano, allo stesso modo il Figlio glorifica il Padre, cioè lo farà conoscere a ogni essere umano che gli ha dato. Il Padre gli ha donato questo potere perché egli dia la vita eterna a tutti quelli che a tutti coloro che gli sono stati dati.

  9. #9
    Forumista senior
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    IPERURANIO INTERIORE
    Messaggi
    4,328
     Likes dati
    63
     Like avuti
    331
    Mentioned
    47 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Lightbulb Re: Mercoledì delle Rogazioni - Vigilia dell'Ascensione

    9 MAGGIO 2018: nono giorno di Maggio Mese Mariano, sesto giorno della Novena di preparazione al 13 Maggio, Solennità della Beata Vergine Maria di Fatima, DA RECITARSI DAL 4 AL 12 MAGGIO; MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI - VIGILIA DELL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO, SAN GREGORIO NAZIANZENO, VESCOVO, CONFESSORE E DOTTORE…



    «9 MAGGIO SAN GREGORIO NAZIANZENO, VESCOVO E DOTTORE.»
    Guéranger, L'anno liturgico - 9 maggio. San Gregorio Nazianzeno, Vescovo e Dottore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-9mag.htm


    "Lunedì delle Rogazioni."
    Guéranger, L'anno liturgico - Lunedì delle Rogazioni
    "Martedì delle Rogazioni."
    Guéranger, L'anno liturgico - Martedì delle Rogazioni
    "Vigilia dell’Ascensione."
    Guéranger, L'anno liturgico - Vigilia dell'Ascensione
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione-vig.htm
    «VIGILIA DELL'ASCENSIONE.»
    Ascensione di Nostro Signore
    Guéranger, L'anno liturgico - Ascensione di Nostro Signore
    «ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE.»
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione.htm


    Calendario Romano
    http://www.unavox.it/calenroma.htm#maggio




    Maggio mese di Maria: 9° giorno - La vita di grazia
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...aria-9-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 9° giorno
    LA VITA DI GRAZIA.”



    https://www.radiospada.org/wp-conten...-di-Fatima.pdf
    "13 Maggio Beata Vergine Maria di Fatima.
    Novena di preparazione DA RECITARSI DAL 4 AL 12 MAGGIO.
    Ogni giorno si termina con un’Ave Maria e l’invocazione Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi.”





    Sardinia Tridentina: San Gregorio Nazianzeno, vescovo, confessore e dottore

    “San Gregorio, nacque a Nazianzio, in Cappadocia, tra il 325 ed il 330. Studiò ad Atene con san Basilio e divenne ottimo conoscitore delle Scritture. Fu monaco, poi Vescovo: prima di Sasimo, poi di Nazianzo, infine di Costantinopoli. Qui, saldo difensore della consustanzialità del Verbo, presiedé il Concilio Costantinopolitano I del 381,dimostrandosi nemico acerrimo delle insorgenti eresie e araldo dell’integrità della fede cattolica. Rinunziato all’episcopato, dopo alcuni anni di raccoglimento e di studio, si addormentò nella pace del Signore, nella natia Nazianzo verso l'anno 390. Dal X secolo il suo corpo si venerava in Roma. San Pio V, nel 1568, lo proclamò Dottore della Chiesa universale.”
    Tradidi quod et accepi: Metodi del Santo Rosario secondo san Luigi Maria Grignion de Montfort
    “Metodi del Santo Rosario secondo san Luigi Maria Grignion de Montfort.”





    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «VIGILIA DELL'ASCENSIONE, 9 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...bb&oe=5B56369D





    «TEMPO PASQUALE - MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI
    VIGILIA DELL'ASCENSIONE.»

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5e&oe=5B8C9F2A










    San Gregorio di Nazianzo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-gregorio-nazianzo/
    «9 maggio, San Gregorio di Nazianzo, Vescovo, Confessore e Dottore (329 – 390 circa).
    “A Nazianzo, in Cappadocia, il natale del beato Gregorio Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, per la singolare scienza delle cose divine soprannominato il Teologo, il quale, essendo Vescovo di Costantinopoli, vi ristabilì la fede cattolica quasi estinta, e represse le insorgenti eresie”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...no-241x300.jpg





    Della festa dell'Ascensione - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/della-festa-dellascensione/
    «Catechismo Maggiore di San Pio X – Dell’Ascensione del Signore.

    84 D. Che cosa si celebra nella festa dell’Ascensione?
    R. Nella festa dell’Ascensione si celebra il giorno glorioso, in cui Gesù Cristo, in presenza dei suoi discepoli, sali per virtù propria al cielo, quaranta giorni dopo la stia risurrezione.
    85 D. Per quali motivi Gesù Cristo è salito al cielo?
    R. Gesù Cristo è salito al cielo,
    1. per prendere possesso dell’eterno regno conquistato colla sua morte;
    2. per prepararci il nostro luogo, e servirci di mediatore ed avvocato presso il Padre;
    3. per mandare lo Spirito Santo a’ suoi Apostoli.
    86 D. Nel giorno dell’Ascensione, entrò in cielo il solo Gesù Cristo?
    R. Nel giorno dell’Ascensione non entrò in cielo Gesù Cristo solo, ma vi entrarono seco le anime degli antichi Padri, che aveva liberate dal limbo.
    87 D. Come si trova Gesù Cristo in cielo?
    R. Gesù Cristo in cielo siede alla destra di Dio Padre; cioè come Dio è uguale al Padre nella gloria, e come uomo è innalzato sopra tutti gli Angeli e tutti i Santi, e fatto Signore di tutte le cose.
    88 D. Che cosa dobbiamo noi fare per celebrare degnamente la festa dell’Ascensione?
    R. Per celebrare degnamente la festa dell’Ascensione dobbiamo fare tre cose:
    1. adorare Gesù Cristo nel cielo come nostro mediatore e avvocato;
    2. distaccare intieramente il nostro cuore da questo mondo, come da un luogo d’esilio, e aspirare unicamente al Paradiso, come alla nostra vera patria;
    3. risolvere d’imitare Gesù Cristo nell’umiltà, nella mortificazione e ne’ patimenti, per aver parte alla sua gloria.
    89 D. Che cosa devono fare i fedeli nel tempo che corre dalla festa dell’Ascensione sino alla Pentecoste?
    R. Dalla festa dell’Ascensione sino alla Pentecoste i fedeli devono, ad esempio degli Apostoli, prepararsi a ricevere lo Spirito Santo col ritiro, col raccoglimento interno, e con perseverante e fervorosa orazione.
    90 D. Perché nella festa dell’Ascensione, letto il vangelo della Messa solenne, si estingue e poscia si leva il cero pasquale?
    R. Nella festa dell’Ascensione, letto il vangelo della Messa solenne, si estingue e poscia si leva il cero pasquale per rappresentare la dipartita di Cristo dagli Apostoli.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...mo-300x212.jpg










    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    9 mai : Saint Grégoire de Nazianze, Évêque, Docteur de l'Église (312-389) :: Ligue Saint Amédée
    “9 mai : Saint Grégoire de Nazianze, Évêque, Docteur de l'Église (312-389).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...e_nazianze.jpg







    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/






    Lezioni di Catechismo, Omelie e Sante Messe celebrata da Don Floriano Abrahamowicz:


    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php




    Rassegna stampa - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/rassegna-stampa/
    “Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 44/18 del 9 maggio 2018, San Gregorio Nazianzeno.”






    9 maggio (2 gennaio) - S. Gregorio Nazianzeno
    “La Chiesa festeggia s. Gregorio Nazianzeno, vescovo, dottore e confessore in Cappadocia, patrono dei poeti, il 9 maggio.”
    Dal sito SANTI E BEATI (con aggiunte mie):
    «San Gregorio Nazianzeno, Vescovo e dottore della Chiesa
    2 gennaio (e 25 gennaio)
    Nazianzo, attuale Nemisi in Turchia, 330 – 25 gennaio 389/390
    Condivise con l’amico Basilio la formazione culturale e il fervore mistico. Fu eletto patriarca di Costantinopoli nel 381. Temperamento di teologo e uomo di governo, rivelò nelle sue opere oratorie e poetiche l’intelligenza e l’esperienza del Cristo vivente e operante nei santi misteri. (Mess. Rom.)
    Patronato: Poeti
    Etimologia: Gregorio = colui che risveglia, dal greco
    Emblema: Bastone pastorale
    Martirologio Romano: Memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa. Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio, suo amico, vescovo di Sásima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo, difese con grande ardore la divinità del Verbo e per questo motivo fu chiamato anche il Teologo. Si rallegra la Chiesa nella comune memoria di così grandi dottori.
    (25 gennaio: A Nazianzo in Cappadocia, nell’odierna Turchia, anniversario della morte di san Gregorio, vescovo, la cui memoria si celebra il 2 gennaio).
    Martirologio tradizionale (9 maggio): A Nazianzo, in Cappadocia, il natale del beato Gregorio Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, per la singolare scienza delle cose divine soprannominato il Teologo, il quale, essendo Vescovo di Costantinopoli, vi ristabilì la fede cattolica quasi estinta, e represse le insorgenti eresie.
    (11 giugno): A Roma la Traslazione di san Gregorio Nazianzeno, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, il cui sacro corpo, trasportato già da Costantinopoli a Roma, e conservato lungamente nella chiesa della santa Madre di Dio in Campo Marzio, dal Sommo Pontefice Gregorio decimoterzo con grande solennità fu trasferito nella Cappella, fatta da lui adornare con grandissima magnificenza nella Basilica di san Pietro, e nel giorno seguente fu con degno onore riposto sotto l'altare.
    Nato come S. Basilio - che gli è unito nel ricordo liturgico - nel 330, S. Gregorio Nazianzeno sopravvisse una decina d'anni all'amico, morto nel 379. Uomo di studio e poeta, per la sua eccellente dottrina ed eloquenza ricevette l'appellativo di "teologo". Celebre è il suo appassionato "Discorso d'addio", pronunciato quando dovette abbandonare Costantinopoli per le mene dei suoi avversari. "Tutto è instabile", egli scrisse nei suoi Poemi morali, "affinché portiamo amore alle cose stabili". (…)
    Il calendario liturgico latino fa oggi memoria di due Padri e Dottori della Chiesa, San Basilio Magno e San Gregorio Nazianzeno, intimi amici, che parteciparono alla medesima ansia di santità, ebbero un'analoga formazione culturale e nutrirono entrambi l'aspirazione alla vita monastica.
    La presente scheda agiografica vuole soffermarsi in particolar modo sul secondo, San Gregorio. Questi fa parte del celebre manipolo dei “luminari di Cappadocia” insieme con Sant'Anfìlochio d'Iconio, suo cugino, San Basilio Magno e San Gregorio di Nissa, fratello di quest'ultimo.»






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “9 MAGGIO 2018: SAN GREGORIO NAZIANZENO, VESCOVO, CONFESSORE E DOTTORE.

    A fianco di Atanasio, si presenta un nuovo Dottore della Chiesa per rendere omaggio del suo genio e della sua eloquenza a Gesù risorto. È Gregorio Nazianzeno, amico ed emulo di Basilio; l'oratore insigne, il poeta che, con la più sorprendente fecondità, ha saputo unire l'energia all'eleganza; colui che, tra tutti gli altri Gregorio, ha meritato ed ottenuto il nome di Teologo per la sicurezza della sua dottrina, l'elevatezza del suo pensiero, lo splendore del suo stile. La santa Chiesa è felice di festeggiarlo in questi giorni, poiché nessuno ha parlato, con maggior magnificenza di lui, del mistero della Pasqua. Possiamo riconoscerlo anche dal principio del suo secondo discorso per questa augusta solennità.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...6e&oe=5B840D9F





    “[VITA EST MILITIA] Duca Alberto di Wallenstein
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...i-wallenstein/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, nel mercoledì delle Rogazioni (San Gregorio Nazianzeno), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...eg?w=888&ssl=1





    “9 maggio 2018: Mercoledì delle Rogazioni.

    Il terzo mattino delle Rogazioni è passato; si ode ormai l'ora del mezzogiorno che viene ad aprire l'ultima giornata che il Figlio di Dio passerà insieme agli uomini sulla terra. Potrebbe sembrarci di aver perduto di vista, durante questi tre giorni, il momento così vicino della separazione; ma i sentimenti della perdita che ci minaccia vivevano in fondo al nostro cuore, e le suppliche che presentavamo al ciclo, in unione con la santa Chiesa, ci preparavano a celebrare l'ultimo dei misteri dell'Emmanuele.
    I discepoli al Cenacolo.
    Ora i discepoli sono tutti uniti a Gerusalemme, stretti intorno a Maria nel Cenacolo e aspettano l'ora in cui il Maestro si manifesterà per l'ultima volta. Raccolti e silenziosi rivivono nei loro cuori tutte le prove di bontà e di condiscendenza che egli ha loro prodigato in questi quaranta giorni, e gli insegnamenti che hanno ricevuto dalla sua bocca. Adesso lo conoscono, sanno che è venuto da Dio; da lui hanno appreso quale sia la missione, alla quale li ha destinati: saranno loro, uomini ignoranti, che istruiranno tutti i popoli della terra. Ma ormai, Egli si prepara a lasciarli: "ancora un poco e più non mi vedrete" (Gv 16,16).
    Preghiera.
    O Gesù, nostro Creatore e fratello nostro, noi ti abbiamo seguito fin dalla tua nascita con gli occhi e con il cuore; nella Liturgia abbiamo celebrato ciascuno dei tuoi passi da "gigante" (Sal 18,6) con speciali solennità; ma osservando la tua continua elevazione, nell'opera redentrice, dovevamo prevedere il momento nel quale saresti andato a prendere possesso del solo posto che ti conviene, del trono sublime dove starai eternamente assiso alla destra del Padre. Lo Splendore che ti circondava dopo la resurrezione, non era di questo mondo; e tu non puoi più restare con noi. In questi quaranta giorni, ti sei trattenuto con noi soltanto per consolidare la tua opera; e domani, la terra, che ti possedeva da trentatré anni, sarà priva di te. Noi ci rallegriamo del trionfo che ti aspetta insieme con Maria tua Madre, ai discepoli che ti sono sottomessi, alla Maddalena ed alle sue compagne; ma alla vigilia di perderti, permetti anche ai nostri cuori di provare un sentimento di tristezza, poiché tu eri l'Emmanuele, il "Dio con noi", e d'ora in avanti sarai l'astro divino che aleggerà su noi e non potremo più né vederti, né toccarti con le nostre mani, o Verbo di Vita! (1Gv 1,1). Tuttavia diciamo ugualmente: a te sia gloria e amore! poiché ci hai trattati con una misericordia infinita. Tu non ci dovevi niente, noi eravamo indegni di attirare i tuoi sguardi, e sei sceso su questa terra macchiata dal peccato, hai abitato tra noi, hai pagato il nostro riscatto con il sangue, ristabilendo la pace tra Dio e gli uomini. Sì, adesso è giusto che tu ritorni a colui che ti ha mandato (Gv 16,5). Noi sentiamo la voce della Chiesa che accetta il tuo esilio, e che non pensa che alla tua gloria: "Fuggi diletto mio, ed imita la gazzella o il cerbiatto sul monte degli aromi" (Ct 8,14). Potremmo noi, peccatori come siamo, non imitare la rassegnazione di colei che è, allo stesso tempo, tua Sposa e nostra Madre?
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 211-212.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...11&oe=5B8EE4F6





    https://www.radiospada.org/2018/05/b...piccolo-alfie/
    “Buon compleanno, piccolo Alfie di Cristiano Lugli il 9 maggio 2018.”


    “La fonte della Grazia.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...43&oe=5B91259E








    http://www.unavoce-ve.it/pg-9mag.htm






    SAN GREGORIO NAZIANZENO PREGA PER NOI!!!
    AVE MARIA!!!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  10. #10
    Forumista senior
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    IPERURANIO INTERIORE
    Messaggi
    4,328
     Likes dati
    63
     Like avuti
    331
    Mentioned
    47 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Lightbulb Re: Mercoledì delle Rogazioni - Vigilia dell'Ascensione

    29 MAGGIO 2019: ventinovesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Santa Maria Maddalena de' Pazzi; Mercoledì delle Rogazioni - Mercoledì della V Settimana dopo Pasqua, VIGILIA DELL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO AL CIELO…



    «VIGILIA DELL'ASCENSIONE»
    Guéranger, L'anno liturgico - Vigilia dell'Ascensione
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione-vig.htm

    «ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Ascensione di Nostro Signore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione.htm


    «Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine, 29 maggio»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm





    Maggio mese di Maria: 29° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-29-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 29° giorno. LA CARITÀ.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010."





    “Mercoledì delle Rogazioni - Vigilia dell'Ascensione.”
    https://forum.termometropolitico.it/...scensione.html

    “29 maggio (25 maggio) - S. Maria Maddalena de' Pazzi.”
    29 maggio (25 maggio) - S. Maria Maddalena de' Pazzi

    “Rassegna stampa nella festa di Santa Maria Maddalena de'Pazzi (29 maggio).”
    https://forum.termometropolitico.it/...-de-pazzi.html
    “Rassegna stampa nella festa di Santa Maria Maddalena de'Pazzi (29 maggio 2012).”
    https://forum.termometropolitico.it/...io-2012-a.html
    “Rassegna stampa nella festa di Santa Maria Maddalena de'Pazzi (29 maggio 2013).”
    https://forum.termometropolitico.it/...io-2013-a.html





    Santa Maria Maddalena de Pazzi - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-mari...lena-de-pazzi/
    «29 maggio, Santa Maria Maddalena de Pazzi, Vergine (Firenze, 2 aprile 1566 – 25 maggio 1607), carmelitana.
    O Dio che tanto ami la verginità e perciò arricchisti di doni celesti la Vergine beata Maria Maddalena accesa del tuo amore, concedeteci di imitare nella purezza e nella carità colei di cui celebriamo la festa. Per il Signor nostro.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content.../images-1.jpeg






    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=Xo3vvej3nT8
    V domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=gMHZKktvVXE
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=BnTn5tCbAgw
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UnnMVHLXOr4
    III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».






    Le Rogazioni e la Grande Rogazione - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/l...nde-rogazione/







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...22&oe=5D91E1C3







    https://sardiniatridentina.blogspot.com/


    https://tradidiaccepi.blogspot.com/

    Tradidi quod et accepi: LE ROGAZIONI
    «LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI.
    Lunedì: Stazione a Santa Maria Maggiore.
    Martedì: Stazione a San Giovanni in Laterano.
    Mercoledì: Stazione a San Pietro.
    Semidoppio - Feria maggiore non privilegiata.
    Paramenti violacei.
    Dopo le calamità pubbliche che si abbatterono nel V sec. sulla diocesi di Vienne, nel Delfinato, San Mamerto stabilì una processione solenne di penitenza nei tre giorni che precedevano la festa dell'Ascensione.
    Il concilio di Orleans (511) propagò questo uso per tutta la Francia. Nell'816, Leone III l'adottò per Roma e ben presto l'uso fu esteso a tutta la Chiesa. Le Litanie dei Santi, i Salmi e le Orazioni, che si cantano, sono preghiere di supplica, donde il nome di Rogazioni. Il loro scopo è di allontanare i flagelli della giustizia di Dio e di attirare le benedizioni della sua misericordia sui frutti della terra. In segno di penitenza si adoperano i paramenti violacei e non si accende il Cero Pasquale. Le Litanie dei Santi sono un'ammirabile preghiera: contengono brevi invocazioni e giaculatorie dialogate. Seguiamo l'esempio della Chiesa e mettiamolo in pratica.
    Tutta la Messa sta a dimostrare l'efficacia della preghiera del giusto, quando essa è umile, fiduciosa e perseverante. Con la preghiera Elia chiuse ed aprì il cielo (Epistola). Nostro Signore ci mostra con due parabole che Dio, che è buono, dà il suo Paraclito a chi glielo domanda (Vangelo, Alleluia). Nelle afflizioni mettiamo la nostra fiducia in Dio, ed Egli ci esaudirà come ha esaudito Gesù Cristo e lo ha esaltato (Introito, Offertorio).»


    Sardinia Tridentina: Santa Maria Maddalena de? Pazzi, vergine
    «SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI, VERGINE.

    Semidoppio.
    Paramenti bianchi.
    Maria Maddalena, al secolo Caterina, nata il 2 aprile 1566 a Firenze dall'illustre famiglia dei Pazzi, quasi dalla cuna intraprese la via della perfezione. A dieci anni fece voto di perpetua verginità, e, vestito l'abito delle Carmelitane nel Monastero di Santa Maria degli Angeli, in Oltrarno (Firenze), il 27 novembre 1582, si mostrò modello d'ogni virtù. Fu sì casta, da ignorare affatto tutto quanto può ledere la purezza. Per ordine di Dio passò cinque anni con solo pane e acqua, eccetto le Domeniche, in cui faceva uso di cibi quaresimali. Martoriava il suo corpo con cilizi, discipline, freddo, digiuni, veglie, insufficienza di vesti, e ogni altra sorte di mortificazioni.
    Il fuoco dell'amor divino onde bruciava era tanto, che, impotente a sostenerlo, era costretta a rinfrescarsi il petto coll'acqua. Rapita sovente fuori dei sensi, ebbe prolungate e mirabili estasi, nelle quali e penetrò misteri celesti e fu favorita da Dio di grazie insigni. Così fortificata ebbe però a sostenere un lungo combattimento coi principi delle tenebre, arida, desolata, abbandonata da tutti e vessata da varie tentazioni; così Dio permettendo, affinché divenisse modello d'invitta pazienza e di profondissima umiltà.
    Ella rifulse singolarmente nella carità verso il prossimo; infatti passava spesso le notti insonne, occupata o nel compiere gli uffici delle consorelle o nel servire le inferme, guarendole talvolta con lambirne le ulceri. Deplorando amaramente che gl'infedeli e i peccatori si perdessero, si offriva pronta a soffrire qualsiasi tormento per la loro salvezza. Molti anni prima di morire avendo rinunziato con virtù eroica a tutte le delizie del cielo ond'era ricolma, aveva spesso sulla bocca: «Patire e non morire». Finalmente, esaurita da lunga e gravissima malattia, se ne andò allo Sposo il 25 maggio dell'anno 1607, a 41 anni compiti. Celebre per molti miracoli in vita e dopo morte, l'8 maggio 1626 fu proclamata beata da papa Urbano VIII, poi papa Clemente IX l'iscrisse nel numero delle sante Vergini il 28 aprile 1669. Le sue spoglie vennero trasferite in Borgo Pinti, in quella che sarà dedicata a lei come chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, a seguito del trasferimento di tutto il monastero. Nel 1888, a seguito di un nuovo trasloco, vennero spostate nel Monastero di santa Maria Maddalena dei Pazzi a Careggi, dove tuttora si trovano sotto la cura di consorelle carmelitane. Il suo corpo si conserva tuttora incorrotto.»
    https://3.bp.blogspot.com/-yUraG8WIu...74514536_n.jpg


    Sardinia Tridentina: Vigilia dell'Ascensione del Signore
    «VIGILIA DELL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO AL CIELO.

    Semidoppio.
    Paramenti bianchi.
    Eccetto che nelle Rogazioni, la Santa Madre Chiesa è in grande allegrezza e, rivestita di bianchi paramenti, si prepara alla grande solennità dell'Ascensione con una Vigilia, che non ha nulla di penitenziale, anzi è tutta giocondità a motivo della Redenzione operata dal Cristo morto e risorto. Inoltre, si canta il Gloria in excelsis e non sono prescritti il digiuno e l'astinenza. La Messa ribocca di gioia perché il Signore sta per entrare in cielo come un trionfatore nella gloria di suo Padre, dopo averci liberati da Satana e dal peccato.
    La liturgia ci racconta di come Gesù, prima di salire al Cielo, istituisca la Chiesa con una sua gerarchia, per condurre i fedeli alla salvezza.»
    https://4.bp.blogspot.com/-tgA3a1BED...ro-Signore.png





    “L'ANGOLO PATRISTICO.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 104 su Giovanni, circa la metà.
    Nostro Signore, l'unigenito del Padre e coeterno con lui, «avendo preso la natura di servo» (Philipp. 2:7) poteva, in questa natura di servo, pregare in silenzio, se fosse stato necessario: ma volle presentarsi così supplicante davanti al Padre da mostrare di ricordarsi d'essere nostro dottore. Perciò volle che la preghiera che fece per noi ci fosse nota: perché l'edificazione dei discepoli risulta non soltanto dalle lezioni che dà loro sì gran maestro, ma ancora dalla preghiera ch'egli indirizza al Padre per loro: e se queste parole erano l'edificazione di quelli che si trovavano presenti ad ascoltarlo, certo devono essere anche di noi che le avremmo lette raccolte nel Vangelo.
    Perciò dicendo: «Padre, l'ora è venuta, glorifica il tuo Figlio» (Joann. 17:1), dimostra che quanto egli farà o lascerà di fare, in qualsiasi tempo, è stato disposto da lui che non è soggetto al tempo: perché gli avvenimenti che si svolgono nel corso dei tempi hanno loro cause efficienti nella sapienza di Dio, nella quale non c'è nulla di temporaneo. Guardiamoci dunque dal credere che quest'ora giungesse costretta dalla fatalità, sibbene da Dio che dispone i tempi. E neppure le leggi degli astri hanno regolato la passione di Cristo: perché è inammissibile che gli astri possano forzare a morire il creatore degli astri.
    Alcuni intendono che il Figlio fu glorificato dal Padre, nel senso che non lo risparmiò, ma l'abbandonò alla morte per tutti noi. Ma se si dice ch'egli fu glorificato dalla sua passione, quanto più dalla sua risurrezione? Nella passione infatti più che la sua gloria si manifestò la sua umiltà, secondo che l'attesta l'Apostolo quando dice: «Egli abbassò se stesso fattosi obbediente sino a morire, e a morire in croce» (Philipp. 2:8). Poi aggiunge riguardo alla sua glorificazione: «Per questo anche Dio lo ha esaltato, e gli ha dato un nome ch'è al disopra di ogni altro nome: sì che al nome di Gesù si piega ogni ginocchio degli esseri celesti, terrestri e infernali. E ogni lingua confessi che il Signore Gesù Cristo è nella gloria di Dio Padre» (Philipp. 2:6). Questa è la glorificazione di nostro Signore Gesù Cristo, che ebbe principio dalla sua risurrezione.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c9&oe=5D5ADD02






    “IL SEGRETO DI MARIA di San Luigi Maria Grignon de Montfort.
    PARTE SECONDA. LA VERA E PERFETTA DEVOZIONE A MARIA...”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...58&oe=5D936935










    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
    Papa San Pio X sulle Processioni e sulle Rogazioni ---->
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...rogazioni.html
    Estratto dall'Enciclopedia Cattolica sulle Rogazioni ---->
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...rogazioni.html »

    “Preghiera a Santa Maria Maddalena de Pazzi (29.5)”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...azzi-29-5.html

    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc"

    "Video: 1818, i piani dell'Alta Vendita Suprema per arrivare all'elezione di un "papa" inebriato di ideologie massoniche, ovvero la genesi e l'evoluzione del "Vaticano secondo", da Roncalli a Bergoglio ---> https://youtu.be/Yq80fiJvVAc
    [VIDEO] Complotto contro la Chiesa e la società civile - La Massoneria e l'Alta Vendita Suprema
    https://www.youtube.com/watch?v=7nzZpaUVT7c
    da La Civiltà Cattolica, 1875, Vol. VII della Serie Nona, Anno Vigesimosesto
    Video a cura di Carlo Di Pietro."
    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html
    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/

    «29 maggio 1954.
    Invitto campione della Chiesa e Santo provvidenziale dei nostri tempi si rivelò altresì Pio X nella seconda impresa che contraddistinse l'opera sua, e che in vicende talora drammatiche ebbe l'aspetto di una lotta impegnata da un gigante in difesa di un inestimabile tesoro: l'unità interiore della Chiesa nel suo intimo fondamento: la fede. Già dalla fanciullezza la Provvidenza divina aveva preparato il suo eletto nell'umile sua famiglia, edificata sull'autorità, sui sani costumi e sulla fede stessa scrupolosamente vissuta. Senza dubbio ogni altro Pontefice, in virtù della grazia di stato, avrebbe combattuto e respinto gli assalti miranti a colpire la Chiesa nel suo fondamento. Bisogna tuttavia riconoscere che la lucidità e la fermezza, con cui Pio X condusse la vittoriosa lotta contro gli errori del modernismo, attestano in quale eroico grado la virtù della fede ardeva nel suo cuore di santo. Unicamente sollecito che l'eredità di Dio fosse serbata intatta al gregge affidatogli, il grande Pontefice non conobbe debolezze dinanzi a qualsiasi alta dignità o autorità di persone, non tentennamenti di fronte ad adescanti ma false dottrine entro la Chiesa e fuori, nè alcun timore di attirarsi offese personali e ingiusti disconoscimenti delle sue pure intenzioni. Egli ebbe la chiara coscienza di lottare per la più santa causa di Dio e delle anime. Alla lettera si verificarono in lui le parole del Signore all'Apostolo Pietro: « Io ho pregato per te, affinchè la tua fede non venga meno, e tu . . . conferma i tuoi fratelli » (Luc. 22, 32). La promessa e il comando di Cristo suscitarono ancora una volta nella roccia indefettibile di un suo Vicario la tempra indomita dell'atleta. È giusto che la Chiesa, decretandogli in quest'ora la gloria suprema nel medesimo luogo ove rifulge da secoli non mai offuscata quella di Pietro, confondendo anzi l'uno e l'altro in una sola apoteosi, canti a Pio X la sua riconoscenza ed invochi in pari tempo la intercessione di lui, affinchè le siano risparmiate nuove lotte di tal genere. Ma ciò di cui allora propriamente si trattò, vale a dire la conservazione della intima unione della fede e del sapere, è un così alto bene per tutta la umanità, che anche questa seconda grande opera del santo Pontefice è di una importanza che va molto al di là dello stesso mondo cattolico.
    Chi, come il modernismo, separa, opponendole, fede e scienza nella loro fonte e nel loro oggetto, opera in questi due campi vitali una scissione così deleteria, « che poco è più morte ». Si è veduto praticamente: l'uomo, che al volger del secolo era già nell'intimo di sè diviso, e tuttavia ancora illuso di possedere la sua unità nella sottile apparenza di armonia e di felicità, basate in un progresso puramente terreno, è stato poi visto come spezzarsi sotto il peso di una ben differente realtà.
    Pio X vide con vigile sguardo approssimarsi questa spirituale catastrofe del mondo moderno, questa amara delusione specialmente dei ceti colti. Egli intuì come una tale fede apparente, la quale cioè non si fonda in Dio rivelatore, ma si radica in un terreno puramente umano, si diluirebbe per molti nell'ateismo; ravvisò parimenti il fatale destino di una scienza, che, contrariamente alla natura e in volontaria limitazione, s'interdiceva il cammino verso l'assoluto Vero e Buono, lasciando così all'uomo senza Dio, di fronte alla invincibile oscurità in cui giaceva per lui tutto l'essere, soltanto l'atteggiamento dell'angoscia o della arroganza.
    Il Santo contrappose a tanto male l'unica possibile e reale salvezza: la verità cattolica, biblica, della fede, accettata come « rationabile obsequium » (Rom. 12, 1) verso Dio e la sua rivelazione. Coordinando in tal modo fede e scienza, quella come estensione soprannaturale e talora conferma dell'altra, e questa come via introduttiva alla prima, restituì all'uomo cristiano l'unità e la pace dello spirito, che sono imprescrittibili premesse di vita.
    Dal DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII DOPO IL RITO DI CANONIZZAZIONE DI SAN PIO X.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fe&oe=5D961095








    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/







    http://www.radiospada.org
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial

    “29 maggio 2019: MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI.”
    “29 maggio 2019: Mercoledì delle Rogazioni - Vigilia dell'Ascensione.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1d&oe=5D6194CB






    https://www.radiospada.org/2019/05/l...nale-schuster/
    “Due volte l’anno la Santa Chiesa prescrive che si facciano pubbliche preghiere di propiziazione ed impetrazione, le cosiddette Rogazione o Litanie Maggiori e Minori. Le prime, le più antiche, si fanno il giorno di san Marco (25 aprile); le seconde i tre giorni precedenti l’Ascensione. Vediamo di scoprire la loro origine e il loro profondo significato attraverso qualche estratto del monumentale Liber Sacramentorum (Vol. IV, Torino-Roma, 1930, pp. 119-136) del Cardinale Schuster.”


    «29 maggio 2019: Santa Maria Maddalena de'Pazzi, vergine.
    Appartiene alla casata de’ Pazzi, potenti (e violenti) per generazioni in Firenze, e ancora autorevoli alla sua epoca. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena.

    Nel maggio 1584 soffre di una misteriosa malattia che le impedisce di stare coricata. Al momento di pronunciare i voti, devono portarla davanti all’altare nel suo letto, dove "dì e notte sta sempre a sedere". Ed ecco poi quelle estasi, che si succederanno per molti anni. Le descrivono cinque volumi di manoscritti, opera di consorelle che registravano gesti e parole sue in quelle ore. (Parole sorprendenti: nelle estasi, lei usava un linguaggio colto, “specialistico”, di gran lunga superiore al livello della sua istruzione). Questi resoconti, che lei legge e corregge, e che acuti teologi perlustrano in punto di dottrina, contengono – espresso in mille modi e visioni e voci – l’invito appassionato a ricambiare l’amore di Cristo per l’uomo, testimoniato dalla Passione.
    Più tardi le voci dall’alto le chiedono di promuovere la “rinnovazione della Chiesa” (iniziata dal Concilio di Trento con i suoi decreti), esortando e ammonendo le sue gerarchie. Maria Maddalena esita, teme di ingannarsi. Preferirebbe offrire la vita per l’evangelizzazione, segue con gioia l’opera dei missionari in Giappone... Voci autorevoli la rassicurano, e allora lei scrive a papa Sisto V, ai cardinali della Curia; e tre lettere manda ad Alessandro de’ Medici, arcivescovo di Firenze, che poi incontra in monastero. "Questa figliola ha veramente parlato in persona dello Spirito Santo", dirà lui. Maria Maddalena gli annuncia pure che presto lo faranno Papa, ma che non durerà molto (e così gli ha predetto anche Filippo Neri). Infatti, Alessandro viene eletto il 10 maggio 1605 con il nome di Leone XI, e soltanto 26 giorni dopo è già morto.
    Per suor Maria Maddalena finisce il tempo delle estasi e incomincia quello delle malattie. Del “nudo soffrire”, come lei dice, che durerà fino alla sua morte, già accompagnata da voci di miracoli, che porteranno nel 1611 l’apertura del processo canonico per la sua beatificazione, a pochi anni dalla morte avvenuta nel 1607. Papa Clemente IX, il 22 aprile del 1669, la canonizzerà. Le spoglie di santa Maria Maddalena de’ Pazzi ora riposano nell’omonimo monastero, a Firenze.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...64&oe=5D9D86C0






    “Il 29 maggio 1439 nasceva a Siena Francesco Todeschini Piccolomini, nipote del grande papa Pio II, e Sommo Pontefice egli stesso dal 22 settembre al 18 ottobre del 1503.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1e&oe=5D94A80A






    “Il 29 maggio 1724 Benedetto XIII viene esaltato al Sommo Pontificato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ef&oe=5D8E8E70






    “Pio X, il Santo dato dalla Provvidenza ai nostri tempi” (Pio XII)
    https://www.radiospada.org/2019/05/p...tempi-pio-xii/
    «Il 29 maggio 1954 Sua Santità Pio XII annoverava tra i Santi il suo beato predecessore Pio X. Per commemorare il glorioso avvenimento ed onorare la figura di san Pio X, il cui Magistero ci è guida nella santa battaglia antimodernista, pubblichiamo il panegirico pronunziato nell’occasione da Papa Pacelli, il quale contro tutto e tutti, volle celebrare questa canonizzazione.»
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...ng?w=630&ssl=1






    https://www.radiospada.org/2018/04/v...-xi-paleologo/
    “Cadde il 29 maggio 1453, all’età di 48 anni, circondato da seicento cadaveri di turchi.”
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1






    https://www.radiospada.org/2018/05/g...idoro-di-kiev/
    “Durante l’assedio turco perderà parte attiva alla resistenza: assieme alla sua guardia personale di 200 balestrieri difenderà la porta di san Demetrio, dove si trovava il suo antico monastero, venendo anche ferito alla testa.”


    “Il 29 maggio 1176 nella Battaglia di Legnano la Lega Lombarda, patrocinata da papa Alessandro III, sconfiggeva l'imperatore Federico Barbarossa.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...85&oe=5D58B682


    «“Meglio il turbante della tiara”. Lo scisma greco e la caduta di Costantinopli.
    https://www.radiospada.org/2019/05/m...costantinopli/
    Ci siamo già occupati della caduta di Costantinopoli (29 maggio 1453). Lo abbiamo fatto indirettamente, raccontando le gesta dell’ultimo Imperatore Costantino XI e dei due Cardinali Bessarione di Nicea ed Isidoro di Kiev, tutti a vario titolo coinvolti nella difesa della Città; e relazionando brevemente sulla attività dei Papi, da Niccolò V a Leone X, per riconquistarla (vedi qui). Oggi vogliamo parlare direttamente di questo nefasto avvenimento della storia cristiana e vogliamo farlo prendendo in prestito alcune riflessioni di teologia della storia dello storico francese l’abbé René François Rohrbacher (1779-1856) autore della monumentale e ricchissima Histoire universelle de Église catholique.
    (Storia universale della chiesa cattolica dal principio del mondo sino ai di’ nostri dell’abate Rohrbacher , Vol. XI, Torino, 1861, pp. 583-605)»
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=426&ssl=1


    «Ci dicono che oggi è "san" Paolo VI...»
    https://www.radiospada.org/2018/10/f...io-montiniano/
    https://www.radiospada.org/tag/giovan-battista-montini/
    https://www.radiospada.org/tag/paolo-vi/






    http://www.sodalitium.biz/omelia-sul...ione-paolo-vi/
    «Omelia di don Francesco Ricossa sulla cosiddetta “canonizzazione” di Paolo VI, chiesa di san Luigi Gonzaga ad Albarea (FE), 14 ottobre 2018.»


    «Don Ricossa (IMBC): L’invalidità della “canonizzazione” di Paolo VI (Montini)»
    https://www.agerecontra.it/2018/10/d...lo-vi-montini/
    https://www.agerecontra.it/tag/montini/
    https://www.agerecontra.it/tag/paolo-vi/


    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/



    https://moimunanblog.com/





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/

    http://www.traditionalcatholicpriest.com/







    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/





    “[DIFUNDE TU FE CATOLICA] SANTA MARÍA MAGDALENA DE PAZZIS, TERCIARIA CARMELITA”
    https://www.radiospada.org/2019/05/d...ria-carmelita/
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=470&ssl=1
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=430&ssl=1













    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    “Vigile de l'Ascension.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e8&oe=5D5FD0F4

    “Souvenirs de l'ancien monde catholique : procession des rogations pour la Vigile de l'Ascension [Asiago, Italie]
    https://www.youtube.com/watch?v=Jw_7dLF7NAQ”

    29 mai : Sainte Marie-Madeleine de Pazzi, Vierge, Carmélite (1566-1607) :: Ligue Saint Amédée
    “29 mai : Sainte Marie-Madeleine de Pazzi, Vierge, Carmélite (1566-1607).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...e_de_pazzi.jpg







    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!
    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 25-05-20, 00:31
  2. SOLENNITÀ - festa dell'Ascensione e Pentecoste
    Di catholikos nel forum Cattolici
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 10-06-19, 19:33
  3. Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 30-05-19, 20:51
  4. Risposte: 197
    Ultimo Messaggio: 30-04-08, 00:33
  5. Ascensione di Cristo. Riflessione degli Ortodossi dell'abbiatense.
    Di padre Nicola nel forum Chiesa Ortodossa Tradizionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 01-06-06, 09:29

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito