Originariamente Scritto da
jai jai kali ma
Qui si torna al discorso più volte affrontato qui:
http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=337768
(Psichedelici e Tradizione)
...difatti in base alla piega che prenderà questa discussione vedremo se sarà il caso di unire i due thread.
Comunque, campodimarte, se tu stesso affermi di sentirti smarrito, dacci un taglio. L'esperienza delle "piante sacre" puo' anche avere la sua utilità, ma se percepisci di trovarti in una condizione ormai degenerata, lascia perdere quelle sostanze che adesso come adesso possono condurti soltanto alla dissoluzione.....e medita.... mantra o non mantra, yantra o non yantra, l'importante credo sia una corretta pratica della meditazione per acquistare equilibrio.
A mio avviso l'esperienza psichedelica puo' avere un'utilità spirituale soltanto nel momento in cui nello stato di coscienza raggiunto si giunge a percepire una determinata
verità...(chi ha avuto questo genere di esperienza sa benissimo di cosa parlo) ma su quella "piccola rivelazione" bisogna andarci a lavorare tutti i giorni,
senza più alcuna assunzione, con i soli mezzi di cui disponiamo, poichè nel momento in cui prendiamo coscienza di quella determinata condizione, il ruolo che poteva assumere la sostanza psichedelica ormai è già bello che terminato...gli psichedelici possono offrire soltanto un'effimera "sbirciatina"...ma per poter aprire la porta, bisogna prima togliere l'occhio dalla serratura.
Determinate sostanze inoltre alimentano Tejas in modo "artificiale" (ne parla anche Vamadeva Shastri) e a lungo andare possono facilmente danneggiare Ojas, il che è un danno non da poco per chi vuole andare avanti nel proprio cammino spirituale.
L'esperienza psichedelica, anche se utile in alcuni casi, non solo puo' condurre a risvolti sgradevoli, pericolosi e deleteri, ma non puo' in alcun modo sostituire Yoga e Meditazione, questo è poco ma sicuro.
Dakshine Kalike KRIM!