Il prossimo 24 aprile - data che per il sottoscritto riveste un particolare significato (essendo quella del mio compleanno) - il S. Padre, a Dio piacendo, si degnerà elevare agli onori degli altari il Servo di Dio leone Giovanni Dehon, apostolo del Sacro Cuore e fondatore della Congregazione religiosa dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. In suo onore apro questo thread, che si collega idealmente a quello apposito del Sacro Cuore.
Augustinus
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dal sito SANTI E BEATI (con aggiunte mie):
Beato Leone Dehon Fondatore Dehoniani
12 agosto
14 marzo 1843 - 12 agosto 1925
Fu l'apostolo infaticabile delle opere sociali, della gioventù operaia e studiosa e della devozione riparatrice al Sacro Cuore di Gesù. Edificò tutti con il profumo delle sue virtù.
Ecco un’altra grande figura dell’apostolato cattolico moderno, che seppe sfruttare a favore della Dottrina della Chiesa e della socialità dei tempi moderni, le possibilità offerte dalla stampa in larga scala.
Leone Giovanni Dehon, nacque il 14 marzo 1843 a La Capelle (Soissons), nella Francia Settentrionale; dotato di grande intelligenza e pietà, coltivò sin dai primi studi l’intenzione di farsi sacerdote, ma i genitori, soprattutto il padre, lo fecero proseguire negli studi, facendolo frequentare l’Università di Parigi.
Conseguita la laurea in Diritto, lo fecero partire per un viaggio nel Medio Oriente con la speranza di distrarlo dal suo ideale. Ma il viaggio nei Luoghi Santi della Redenzione, dal Getsemani al Calvario, lo confermò sempre più nel suo proposito di seguire la vocazione sacerdotale e così il 25 ottobre 1865, entrò nel seminario francese di S. Chiara a Roma.
Nel periodo trascorso in seminario, acquistò una intensa formazione interiore, assimilando la ricca e bella dottrina del card. De Bérulle e del padre Liberman sull’affidarsi a Dio e l’unirsi con Lui. Fu ordinato sacerdote nella basilica di S. Giovanni in Laterano il 19 dicembre 1868, avendo la gioia di vedere riaccostato ai sacramenti il proprio padre, che non frequentava più le celebrazioni.
Partecipò come stenografo a tutte le sedute del Concilio Vaticano I; nel 1871 lasciò Roma per ritornare in Francia, dotato di due lauree in filosofia e teologia e in Diritto canonico, ottenute nelle Università Lateranense e Gregoriana.
Il vescovo di Soissons sua città natale, lo nominò cappellano della Collegiata di S. Quintino, che gli diede l’opportunità di essere a contatto con le miserie materiali e morali della classe operaia, facendogli comprendere la necessità dell’apostolato sociale.
Diede vita perciò ad una serie di iniziative sociali, per studenti, giovani operai e per gli stessi datori di lavoro. Nel 1874 ebbe l’incarico di segretario dell’Ufficio diocesano per le opere sociali e dopo un po’ fondò la sua prima pubblicazione, un quotidiano cattolico.
Vedendo che veniva coinvolto sempre più nelle problematiche sociali, sentì la necessità di organizzare con altri sacerdoti, un ‘oratorio sacerdotale’, per aiutarsi reciprocamente nella pratica della vita interiore di cui sentiva grandemente la necessità di non trascurare.
Nel 1873 giunsero nella parrocchia di S. Quintino un gruppo di suore francescane che presero il nome di Ancelle del S. Cuore, padre Leone Dehon ne divenne confessore e direttore spirituale; il contatto con la vita di questo convento di intensa vita riparatrice, fu decisivo per la sua vita, vedendo ormai chiaro il suo anelito a divenire un religioso, sentendo forte attrazione per una vita dedicata al Sacro Cuore, per potergli offrire amore e riparazione per i peccati degli uomini.
Pur esistendo molte Congregazioni femminili con questa spiritualità in quel periodo in Francia, non ne trovò una maschile che lo soddisfacesse, per cui si chiese se la Provvidenza non volesse qualcosa del genere da lui; chiese consiglio al suo vescovo, il quale il 13 luglio 1877 diede la sua approvazione.
Il giorno dopo padre Dehon comprò il “Collegio San Giovanni” che diventerà la culla della sua Congregazione degli Oblati del Sacro Cuore, che sette anni dopo per disposizione pontificia, cambiò il nome in ‘Sacerdoti del Sacro Cuore’.
Seguirono anni di intenso lavoro, mentre il numero dei membri della Congregazione aumentava sempre più e con l’apertura di numerose case sparse nei cinque continenti. Negli anni che vanno dal 1888 al 1898, padre Leone Dehon prese a fondare e pubblicare molte riviste, giornali, manuali sociali, note di viaggio, scritti educativi, che riesce difficile catalogarli tutti.
Vivacissimo il suo ‘Epistolario’ di oltre duemila lettere, in cui rivivono le ansie e gli entusiasmi dei suoi primi valorosi missionari sparsi in tutto il mondo. Seguì con interesse il sorgere in Francia della Democrazia Cristiana, facendo parte del primo direttivo nazionale e per oltre 25 anni fu sempre presente nel suo Paese, ad ogni avvenimento politico e sociale di una certa importanza.
I numerosi volumi da lui scritti e pubblicati sull’ascetica delle due parole: ‘Sacro Cuore’ e ‘Riparazione’, rappresentano ‘un contributo alla preparazione di una Summa dottrinale sul Sacro Cuore’.
A Leone Dehon piacque contemplare il mistero di Dio-Amore, nel Cuore ferito del Redentore, immolato per la gloria del Padre e la salvezza dell’umanità. Un amore eterno, rivelato nel tempo, perennemente presente fra noi nel Sacramento eucaristico e nella stessa vita della Chiesa, ma che gli uomini non vogliono accettare.
Il suo pensiero, ricalcante quanto hanno scoperto e sperimentato i teologi ed i mistici dei secoli precedenti, si esplica così: Tutto discende da Dio attraverso l’amore redentore di Cristo; tutto quindi deve ritornare a Cristo e per il Cuore di Cristo a Dio, perché Dio torni ad essere il tutto di tutte le cose e i redenti devono sentirsi solidali con Cristo Redentore anche nella riparazione dei peccati e nella salvezza dell’umanità.
La sua immensa opera si è tramutata anche in una affermata Casa Editrice: Edizioni Dehoniane; i suoi numerosi Sacerdoti del Cuore di Gesù, vengono chiamati anche padri Dehoniani e gestiscono una capillare rete di librerie Dehoniane, per la diffusione della stampa cattolica e della stessa Casa editrice.
Padre Leone Dehon ritornò al Padre il 12 agosto 1925 a 82 anni, nella città di Bruxelles; il decreto sulle virtù, ultimo in ordine di tempo dei processi per la beatificazione, si è avuto l’8 aprile 1997.
Doveva essere beatificato il 24 aprile 2005, ma la morte del Papa Giovanni Paolo II e l'opposizione ebraica ha impedito che si potesse celebrare l'elevazione agli onori degli altari. Il nuovo Pontefice, Benedetto XVI, ha disposto un'integrazione di istruttoria sugli scritti del novello Beato.
Autore: Antonio Borrelli