Nell'anniversario della morte di Padre Leon Dehon: 1925 - 12 agosto - 2008

[franco damiani (POL)]

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guelfo nero
MODERATORE

L' ANTIGIUDAISMO TEOLOGICO GLORIA DELL' EPISCOPATO E DEL SACERDOZIO Post #1 di 132

CARI AMICI,

SONO MOLTO LIETO DI AGGIUNGERE DUE CITAZIONI CHE MI RALLEGRANO AL QUANTO NELLA LORO CORDIALE FRANCHEZZA.
SUA ECCELLENZA REVERENDISSIMA MONSIGNOR CAZZANI, VESCOVO DI CREMONA, TENEVA IL 6 GENNAIO 1939 UNA SPLENDIDA OMELIA DEL DUOMO DI CREMONA DI CUI TRASCRIVO ALCUNI STRALCI:

"L'ORRIBILE DEICIDIO...L'ODIOSA PERSECUZIONE DEGLI EBREI CONTRO IL MESSIA, I SUOI APOSTOLI E I SUOI DISCEPOLI...CONTRO LA CHIESA NASCENTE...LA LORO CECITà OSTINATA...IL PRIMO POPOLO CHE NON HA COMPRESO, Nè ACCETTATO IL DIVIN MESSAGGIO...HANNO RIFIUTATO CRISTO CONDANNANDOLO ALLA CROCE E HANNO PERSEVERATO NELLA LORO OPPOSIZIONE AL CRISTIANESIMO...DOPO LA RESURREZIONE DI CRISTO, GLI EBREI SONO STATI I PRIMI E FEROCI PERSECUTORI DEI CRISTIANI...NEI PAESI PIù RICCHI DEL MONDO HANNO ACQUISTATO UN FORTE E LARGO PREDOMINIO COMMERCIALE, INDUSTRIALE, BANCARIO E, QUà E Là, POLITICO.
VOI AVETE SENTITO DIRE CHE LA CHIESA PROTEGGE E DIFENDE GLI EBREI ED IL LORO EBRAISMO. CIò NON è VERO. LA CHIESA HA SEMPRE TROVATO PERICOLOSA LA COABITAZIONE CON GLI EBREI...LA PREOCCUPAZIONE DELLA CHIESA è STATA SEMPRE DI PRESERVARE LA RELIGIONE ED I COSTUMI DEI CRISTIANI DALLA MALEFICA INFLUENZA EBREAICA...ANCHE OGGI I CATTOLICI RISPETTOSI DEGLI ORIENTAMENTI DELLA CHIESA NON PRENDONO DOMESTICI EBREI E NON SI METTONO AL SERVIZIO DI EBREI, TANTO MENO AFFIDANO I LORO BAMBINI A MAESTRI DI SCUOLA EBREI".

CHI VOLESSE LEGGERE L'INTERA OMELIA, PUò REPERIRLA SUL NUMERO DEL 16-17 GENNAIO DEL 1939 DE "L'OSSERVATORE ROMANO".

MI ONORO POI DI CITARE UN BREVE CENNO DEL MAGNIFICO RETTORE DELLA MIA UNIVERSITà, PADRE AGOSTINO GEMELLI O.F.M., CHE SUL NUMERO DI AGOSTO DEL 1924 DELLA RIVISTA "VITA E PENSIERO", RIVISTA UFFICIALE DELL'UNIVERSITà CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI GESù IN MILANO, SCRIVEVA RIGUARDO UNO STUDIOSO EBREO, GUARDA CASO, SUICIDA:

"UN EBREO, PROFESSORE DI SCUOLE MEDIE, GRAN FILOSOFO, GRANDE SOCIALISTA, FELICE MOMIGLIANO, è MORTO SUICIDA. I GIORNALISTI SENZA SPINA DORSALE HANNO SCRITTO NECROLOGI PIAGNUCOLOSI. QUALCUNO HA ACCENNATO CHE ERA RETTORE DELL'UNIVERSITà MAZZINIANA. QUALCUN ALTRO HA RICORDATO CHE ERA UN POSITIVISTA IN RITARDO.
MA SE INSIEME CON IL POSITIVISMO, IL SOCIALISMO, IL LIBERO PENSIERO, E CON IL MOMIGLIANO MORISSERO TUTTI I GIUDEI, CHE CONTINUANO L'OPERA DEI GIUDEI CHE HANNO CROCIFISSO NOSTRO SIGNORE, NON è VERO CHE AL MONDO SI STAREBBE MEGLIO? SAREBBE UNA LIBERAZIONE, ANCORA PIù COMPLETA SE, PRIMA DI MORIRE, PENTITI, CHIEDESSERO L'ACQUA DEL BATTESIMO".

OH, SE LE UNIVERSITà CATTOLICHE FORMASSERO ANCORA IN QUESTO SPIRITO I LORO STUDENTI, SE QUESTO GENERE DI "FRANCHEZZE" FRANCESCANE RISUONASSERO ANCORA DAI PULPITI E NELLE PUBBLICAZIONI DELL'ORDINE FRANCESCANO!
L'INTERVENTO DI MONSIGNOR CAZZANI TOCCA TEMI INTERESSANTI: L'ESCLUSIONE DALL'INSEGNAMENTO INFERIORE E SUPERIORE è UN TEMA CARDINE E COMUNE A TUTTE LE LEGISLAZIONI ANTIGIUDAICHE DEL NOVECENTO.
SAREBBE BELLO DISCUTERE SULLA PERENNE POSSIBILITà (ALLA LUCE DEL DIRITTO NATURALE, DELLA FILOSOFIA SCOLASTICA, DEL MAGISTERO PONTIFICIO E DELLA PRASSI CANONISTICA) DI QUESTO GENERE DI PROVVEDIMENTI.
DISCUSSIONE, SI SA, OGGI TUTTA TEORICA MA NON PER QUESTO MENO GRADEVOLE ED ACCATTIVANTE.
IN UNA PALESTRA DI IDEE SANE COME QUESTA NON PUò MANCARE.

UN CORDIALE SALUTO A TUTTI

GUELFO NERO


P.S.: SAN FRANCESCO DAL CIELO HA SEMPRE ISPIRATO AI SUOI FIGLI SPIRITUALI (DA FRà GIORDANO DI PISA, A SAN BERNARDINO DA SIENA, A PADRE KOLBE) L'IMPEGNO ANTIGIUDAICO.
DI QUESTA "BUONA BATTAGLIA" è IL CELESTE PATRONO.

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QUESTIONE GIUDAICA E MAGISTERO ECCLESIASTICO Post #2 di 132

CARI AMICI,

POTEVA MANCARE UNA PICCOLA RASSEGNA SULLA PROVVIDENZIALE LEGISLAZIONE ANTI-EBRAICA DELLA CHIESA CATTOLICA NEL CORSO DEI SECOLI?
NEL PRIMO (E FINORA UNICO) NUMERO DE "LA QUESTIONE EBRAICA", EDITO DALLE VARIEGATE EDIZIONI DI AR NEL 1998, è STATO RISTAMPATO UN PREGEVOLE ARTICOLO CHE CHARLES AUZIAS-TURENNE HA SCRITTO SUL FASCICOLO DELLA "REVUE CATHOLIQUE DES INSTITUTIONS ET DU DROIT" DELL'OTTOBRE 1893.
UN ARTICOLO PER NULLA DATATO, ANZI DI STRINGENTE ATTUALITà.
NEL PRIMO PARAGRAFO L'AUTORE FA UN'AMPIA DISAMINA DEI CONCILI LOCALI O UNIVERSALI CHE HANNO TRATTATO DEI PROBLEMI CONNESSI CON LA QUESTIONE EBRAICA, NEL SECONDO PARAGRAFO SI OCCUPA DEL MAGISTERO E DELLE DISPOSIZIONI DISCIPLINARI PONTIFICIE, NEL TERZO TRATTA DEI PADRI E DEI DOTTORI DELLA CHIESA.

L'AUZIAS-TURENNE INDIVIDUA IN UN CANONE PRONUNCIATO NEL CONCILIO ECUMENICO LATERANENSE TERZO DEL 1179 LA COSTANTE DELL'ATTEGGIAMENTO CATTOLICO VERSO GLI EBREI: "IUDAEOS SUBIACERE CHRISTIANIS OPORTET ET AB EIS PRO SOLA HUMANITATE FOVERI".
"è NECESSARIO CHE GLI EBREI SIANO SOTTOPOSTI AI CRISTIANI E CHE SIANO AIUTATI DAI CRISTIANI SOLO PER MOTIVI DI UMANITà".

SEGUONO CITAZIONI DA ALMENO 62 CONCILI LOCALI O GENERALI CHE SANCISCONO MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DEGLI EBREI: UN SERIE DI INTERDIZIONI A SVOLGERE DETERMINATI LAVORI (IMPIEGHI PUBBLICI O DI UTILITà PUBBLICA), L'OBBLIGO DI PORTARE SEGNI DI RICONOSCIMENTO (LA ROTELLA O IL "BIRRETUM" GIALLO) ED ALTRI DIVIETI DI CIRCOLAZIONE.
NEL MAGISTERO PONTIFICIO è SEMPRE STATA CURA DEI PAPI DALLE IRE (TALVOLTA COMPRENSIBILI) DELLE POPOLAZIONI LOCALI E DIFENDERE LA CRISTIANITà DAGLI EBREI.
L'ESEMPIO PIù ECLATANTE è QUELLO CITATO DI INNOCENZO III DE'SEGNI: NEL 1199 DIFENDE GLI EBREI INGIUSTAMENTE MASSACRATI DURANTE LA QUARTA CROCIATA, MA POI IN UNA SERIE IMPRESSIONANTE DI LETTERE AL RE DI FRANCIA, DI CASTIGLIA E A VARI PRESULI NE LAMENTA I CRIMINI, GLI ABUSI E LE INSOLENZE IN TUTTI GLI STATI CRISTIANI.
I PAPI MOSTRANO INIZIALMENTE LA DOLCEZZA DI CRISTO VERSO TUTTI MA POI SONO COSTRETTI DALLA NECESSITà A PRENDERE MISURE STRAORDINARIE PER SANZIONARE GLI EBREI.
LA BOLLA MODELLO DI TUTTE LE LEGISLAZIONI STRAORDINARIE è LA "CUM NIMIS ABSURDUM" DI PAPA PAOLO IV CARAFA DEL 1555: C'è LA CREAZIONE DI QUARTIERI SPECIALI PER LA LORO RESIDENZA, UNA SOLA SINAGOGA PER CITTà, NESSUN POSSESSO DI BENI IMMOBILI, OBBLIGO PERMANENTE DEL BERRETTO GIALLO, DIVIETO DI AVERE SERVITORI CRISTIANI, DI ESSERE MEDICI DEI CRISTIANI, DI GIOCARE COI CRISTIANI, DI FARSI CHIAMARE "SIGNORI" DAI CRISTIANI, L'INTERDIZIONE DA OGNI ATTIVITà COMMERCIALE, ESCLUSO IL COMMERCIO DI STRACCI.
SAN PIO V CON LA BOLLA "HEBRAEORUM GENS" ESPELLE GLI EBREI DAGLI STATI PONTIFICI AD ESCLUSIONE DI ROMA ED ANCONA.
PIO IV SI ERA MOSTRATO PIù LARGO, COSI' SISTO V MA I SUCCESSORI DOVETTERO SUBITO CORRERE AI RIPARI.
CLEMENTE VIII ALDOBRANDINI CON LA BOLLA "CAECA ET OBDURATA" (1593) RIBADì I PROVVEDIMENTI DEI SUOI PREDECESSORI, COSì BENEDETTO XVI LAMBERTINI NEL 1747.
I PAPI DA ALLORA NON EBBERO PIù TEMPO DI OCCUPARSI DEGLI EBREI, TRAVOLTI DALLA BUFERA RIVOLUZIONARIA.
ANCHE SAN TOMMASO D'AQUINO, NEL 21° OPUSCOLO "DE REGIMINE IUDAEORUM" IN RISPOSTA ALLA DUCHESSA DEL BRABANTE, RIBADIVA CHE GLI EBREI, DOPO IL DEICIDIO, ERANO PASSATI IN STATO DI SERVITù RISPETTO AI CRISTIANI.
PER "SERVITù" NON SI DEVE INTENDERE (ORDINARIAMENTE) LA PRIVAZIONE TOTALE DELLA LIBERTà E DEL POSSESSO MA UNO STATO INFERIORITà CON MENO DIRITTI DEGLI ALTRI E VARI ONERI MUTEVOLI A SECONDA DEI LUOGHI E DELLE CIRCOSTANZE (è L'INTERPRETAZIONE AUTENTICA CHE PAPA BENEDETTO XIV HA DATO DI QUESTO PASSO DI SAN TOMMASO).

CONCLUDO CON QUELLO CHE MONSIGNOR KOHN (NIPOTE DI UN EBREO CONVERTITO), ARCIVESCOVO DI OLMUTZ, DICEVA NEL 1892: " I CATTOLICI NON GEMEREBBERO OGGI SOTTO L'OPPRESSIONE DEGLI EBREI SE AVESSERI RISPETTATO LE PRESCRIZIONI DELLA CHIESA PER QUANTO RIGUARDA LE LORO RELAZIONI DEGLI EBREI. LA CHIESA HA SEMPRE PRATICATO LA TOLLERANZA NEI LORO CONFRONTI, LI HA PERFINO PROTETTI, MA NON HA MAI PERMESSO CHE VIVESSERO CON LORO IN PERFETTA EGUAGLIANZA E COMUNANZA".
CONCLUDE L'AUTORE: "TUTTE LE MISURE PROPOSTE, ALDILà DI FUORI DI QUELLE DELLA CHIESA, SARANNO VANE E QUELLE DELLA CHIESA, PER ESSERE EFFICACI, DEVONO ESSERE APPLICATE DALLO STATO E DA CIASCUNI DI NOI PERSONALMENTE[...]".

E OGGI, IN QUESTO GRAN VUOTO LEGISLATIVO E DI MAGISTERO ECCLESIASTICO, ANZI, CON L' ANTI-MAGISTERO DELLA "nostra aetate" DEL 1965, LA SITUAZIONE DELLA SOCIETà QUAL è?
CARI AMICI FORUMISTI, è QUASI INUTILE RISPONDERE.

GUELFO NERO

16-11-2002 102


guelfo nero []
MODERATORE

INFILTRAZIONI GIUDAICHE NELLA CHIESA CATTOLICA: PICCOLO QUADRO STORICO Post #3 di 132

CARI AMICI,

RIPROPONGO ANCHE QUI LA RISPOSTA CHE HO DATO IN "ETNO" AD UN QUESITO DI WEHRWOLF DI MOLTI MESI FA SULLA POSSIBILE DATAZIONE DELL'INIZIO DELLE INFILTRAZIONI GIUDAICO-MSSONICHE NELLA CHIESA CATTOLICA.
RILEGGENDO LA MIA RISPOSTA, MI è SEMBRATA ADATTA A QUESTO NOSTRO THREAD CHE, LO RIPETO, CONSIDERO DI IMPORTANZA CAPITALE PER IL NOSTRO FORUM.


CARISSIMO WEHRWOLF,

NELLE RISPOSTE IO SONO UN PO' UN MOTORE DIESEL, SONO SEMPRE UN PO' LENTO E POCO PUNTUALE.
MI SCUSO QUINDI PER IL RITARDO: MI HAI CHIESTO QUANDO INIZIANO LE INFILTRAZIONI GIUDAICO-MASSONICHE NELLA CHIESA.
LA MASSONERIA, DA QUANDO è NATA, HA SEMPRE TENTATO DI INFILTRARE LA CHIESA CATTOLICA PER DISTRUGGERLA DALL'INTERNO, OLTRE CHE TENTARE UNA SERIE DI MOLTEPLICI ATTACCHI ESTERNI PER INDEBOLIRLA E FIACCARLA.
LA GIUDEO-MASSONERIA (E DICO GIUDEA NEL SENSO PIù PROFONDO DEL TERMINE: LA MASSONERIA è GIUDEA PER DOTTRINA, PRASSI E FINALITà, ANCHE SE NESSUN CIRCONCISO NE FACESSE PARTE) NEL SETTECENTO HA CAVALCATO IN EUROPA TUTTI I MOVIMENTI ANTIROMANI: GALLICANESIMO, GIANSENISMO, ANTIGESUITISMO, ILLUMINISMO.
IL SUO PIù GRANDE SUCCESSO IN CAMPO ECCLESIASTICO è STATO LA TEMPORANEA SOPPRESSIONE DELLA COMPAGNIA DI GESù IL 31 LUGLIO 1773 (CON LA COMPLICITà EBETE DI PARECCHIE CORONE EUROPEE E ANCHE DI ALCUNI CARDINALI COMPLICI) CUI SUA SANTITà PAPA CLEMENTE XIV GANGANELLI DOVETTE CEDERE PER EVITARE MALI ANCORA PEGGIORI E POI OVVIAMENTE LE DUE GRANDI RIVOLUZIONI CHE RAPPRESENTANO LE DUE ALI DELLA MASSONERIA DI QUEL PERIODO: LA RIVOLUZIONE AMERICANA (FRUTTO DELLA MASSONERIA RIFORMISTA) E QUELLA FRANCO-EUROPEA (FRUTTO DELLA MASSONERIA RIVOLUZIONARIA).
LE RIVOLUZIONI EUROPEE, COSì BESTIALI E SANGUINOSE, RIDETTERO NUOVA LINFA ALLA CHIESA CATTOLICA CHE RIPRESE CON NUOVO VIGORE A COMBATTERE LE FORZE DELLA SOVVERSIONE (MASSONERIA, EBRAISMO ED I LORO PRIMI FRUTTI: LIBERALISMO E SOCIAL-COMUNISMO): VENNERO I GRANDI PONTIFICATI DI LEONE XII SERMATTEI DELLA GENGA, GREGORIO XVI CAPPELLARI E PIO IX MASTAI FERRETTI.
CONTINUARONO I TENTATIVI DI INFILTRAZIONE E SOVVERSIONE: CATTOLICESIMO LIBERALE, NUOVO GALLICANESIMO, ANTINFALLIBILISMO, ANTITEMPORALISMO. QUALCHE PRETE CADEVA, QUALCHE VESCOVO TENTENNAVA (RICORDO ANCORA TRA GLI ITALIANI PEGGIORI IL GALLICANO VESCOVO DI BIELLA LOSANA OPPURE IL PADRE PASSAGLIA IN TEOLOGIA OPPURE IN FILOSOFIA E POLITICA IL PADRE ROSMINI MA L'ELENCO POTREBBE CONTINUARE).
IL PAPATO PERò NON SUBIVA SCOSSE: 1854 (DOGMA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE) 1864 (IL SILLABO DEGLI ERRORI MODERNI), 1870 (DOGMA DELL'INFALLIBILITà PONTIFICIA) ERANO SOLO I PRIMISSIMI SEGNI DI UN DECISO POTENZIAMENTO DELL'UNITà DELLA CHIESA, INTORNO AL TRONO DEL PAPA CHE ERA IL CUORE, LA MENTE E LA VOCE DELLA CRISTIANITà.
NEL MOMENTO IN CUI INIZIAVANO AD ARRIVARE I PRIMI FRUTTI DI QUESTO RAFFORZAMENTO: L'ASSEDIO DELLA GIUDEO-MASSONERIA SI FACEVA ANCORA PIù FORTE.
LO STATO PONTIFICIO VENIVA OCCUPATO DAI BRIGANTI PIEMONTESI IN DIVISA, ROMA VENIVA OCCUPATA, IL PAPA ERA PRIGIONIERO IN VATICANO (20 SETTEMBRE 1870: DATA FONDAMENTALE), PROTESTANTI, EBREI E MASSONI GRUFOLAVANO LIBERAMENTE PER LA CITTà.
L'ASSEDIO SI ERA ORMAI STRETTO INTORNO ALLE STESSE MURA DEL VATICANO: ED ERA NON SOLO UN ASSEDIO MORALE MA ANCHE FISICO.
INFILTRARE GIOVANI NEI SEMINARI E NELLE UNIVERSITà PONTIFICIE ORA DIVENTAVA PIù FACILE: QUESTI GIOVANI POTEVANO E DOVEVANO UN GIORNO DIVENTARE EDUCATORI, DOCENTI, ENTRARE IN CERTI ORDINI RELIGIOSI (IN PRIMIS I FORTI GESUITI).
INIZIAVANO CON MAGGIOR FREQUENZA LE AFFILIAZIONI MASSONICHE DI ALCUNI PRELATI MA IL PAPATO ERA SEMPRE PIù FIERO E VEEMENTE NELLA CONDANNA DEI NUOVI E VECCHI ERRORI: L'IMMORTALE LEONE XIII, PRIGIONIERO IN VATICANO, RIVENDICAVA CON IMPEGNO LEONINO I DIRITTI DELLA CHIESA SULLA SOCIETà, SULLA POLITICA, SULL'EDUCAZIONE, SUL MONDO.
INTANTO GLI STATI, DIVENUTI NEL FRATTEMPO LAICI (SIANO ESSI DEMOCRATICI O MONARCHICI NON IMPORTA) PERSEGUITAVANO I CATTOLICI FEDELI AL PAPA, DICHIARAVANO FUORILEGGE MOVIMENTI POLITICI, SCIOGLIEVANO ASSOCIAZIONI, PERSEGUITAVANO I VESCOVI (IN ITALIA FU FATTO IN MANIERA CAPILLARE: UMBERTO I "IL RE BUONO" HA CONCESSO AI SUOI MINISTRI DI FARE COSE VERGOGNOSE), SOTTRAEVANO BENI ALLA CHIESA, SEQUESTRAVANO CONVENTI E SEMINARI, ARRESTAVANO SACERDOTI.
LA RESITENZA SI SFIBRAVA: NASCEVANO FORZE DI CEDIMENTO ALL'INTERNO DELLA CHIESA, IL MODERNISMO TEOLOGICO E ANCOR PEGGIO IL MODERNISMO POLITICO-SOCIALE. ("PADRE" DEGLI IMMONDI PARTITI POPOLARI DI MEZZA EUROPA).
LE PRIME GENERAZIONI DI PRETI APERTI AL "NUOVO" VENIVANO ALLA RIBALTA, IN FRANCIA, IN ITALIA, SPALLEGGIATI DA VESCOVI COMPLICI
(IN ITALIA BONOMELLI, SCALABRINI, FERRARI PER TACERE DI ALTRI): OVVIAMENTE LE TESTE CALDE ANDAVANO TROPPO OLTRE E SI FACEVANO SCOMUNICARE (MURRI, BUONAIUTI, LOISY, TYRRELL) MA NELL'OMBRA DECINE E DECINE DI ALTRI, SENZA FARSI TROPPO NOTARE, LAVORAVANO PER DISTRUGGERE, INCEPPARE, CORRODERE LE FONDAMENTA TEOLOGICHE DELLA CHIESA.
I PAPI CONDANNAVANO (SAN PIO X) OPPURE ESITAVANO UN POCO (BENEDETTO XV) MA RIMANEVANO SALDI NELLA LOTTA CONTRO I FALSI PRINCIPI E LE PSEUDO-VERITà.
SI RICORDANO ANCORA LE CONDANNE DELL'ECUMENISMO, DEL SOVVERSIVISMO, DELLE PSEUDO-MORALI DA PARTE DEI GRANDI PAPI PIO XI E PIO XII CHE, PUR SE FORMATO ALLA SCUOLA GIà LIBERALEGGIANTE DEL CARDINAL GASPARRI, SEPPE ESSERE UN GRANDISSIMO PAPA.
PIO XII VISSE GLI ULTIMI ANNI DELLA SUA VITA IN UNA GRANDE ISOLAMENTO MORALE (DAL 1946 NN VOLLE PIù AVERE UN SEGRETARIO DI STATO, DAL 1953 NON VOLLE PIù FARE NOMINE CARDINALIZIE): BISOGNEREBBE RILEGGERE GLI IMPRESSIONANTI DISCORSI DEL PAPA NEL PERIODO 1956-1958 IN CUI SI SENTE VERAMENTE IL SENSO DEL PERICOLO CHE INCOMBE SULLA CHIESA E SULLA SOCIETà, IL SENSO DI FINE DELLA CHIESA CHE VI SI RESPIRA.
IL MOMENTO ERA GIUNTO: OTTOBRE 1958, IL PAPA ERA MORTO.
ACCANTO AI GRANDI CARDINALI DI CURIA NOBILI, DISTINTI (OTTAVIANI, ALOISI MASELLA, MICARA, PIZZARDO) MA FORSE NON DEL TUTTO ADEGUATI ALLA GRANDE BATTAGLIA CHE STA PER SCATENARSI, CI SONO I CARDINALI DI FORMAZIONE "ESTERNA" E SETTARIA: I FELTIN, I MARTY, I KONIG, I LIENART, I LERCARO, GLI SPELLMAN, I RONCALLI.
ALLA FINE LA SCELTA CADE SU UNO DI LORO IL GIà MODERNISTA, GIà ECUMENISTA, PROBABILMENTE MASSONE, SICURAMENTE PRONTO A FAR TUTTO PER FAVORIRE I DISEGNI DEGLI INFILTRATI: RONCALLI (GIOVANNI XXIII).
LO SPIRITO SANTO ISPIRA LE MENTI DEGLI ELETTORI DI UN CONCLAVE MA LE MENTI DI TALUNI, IN QUEL TRAGICO CONCLAVE, OBBEDIVANO AD UN ALTRO TIPO DI SPIRITO...
POI, COME UN TERRIBILE DOMINO, VENNERO LA NOMINA DI MONTINI A CARDINALE E L'INDIZIONE DEL "VATICANO II"

UN CARISSIMO SALUTO
SPERO DI AVER RISPOSTO (ALMENO IN MODO AURORALE) ALLA TUA DOMANDA

GUELFO NERO


16-11-2002 10:42



guelfo nero []
MODERATORE

ARTICOLO DI DON GIUSEPPE BONI SUI FONDAMENTI DELL'ANTIGIUDAISMO Post #4 di 132

CARI AMICI FORUMISTI,

PERSONALMENTE IN QUESTO FORUM MI PIACEREBBE OCCUPARMI D'ALTRO: DI ARTE CATTOLICA, DI POESIA SACRA, DI QUESTIONI DI FILOSOFIA SCOLASTICA, DI AGIOGRAFIA, DI MUSICA.
PURTROPPO PERò LA QUESTIONE GIUDAICA è DI TALE RILEVANZA E DI TALE ATTUALITà OGGI (DIREI CHE SI TRATTI VERAMENTE DELLA "QUESTIONE DELLE QUESTIONI" DA CUI è IMPOSSIBILE PRESCINDERE IN QUALSIASI DISCORSO CHE SIA POLITICO, SOCIALE, CULTURALE E OVVIAMENTE RELIGIOSO CATTOLICO) CHE SIAMO OBBLIGATI AD OCCUPARCENE.
LO FACCIAMO SENZA FANATISMO E SENZ'ODIO MALEVOLO MA CON REALISMO, CON UN REALISMO CHE PUò SEMBRARE CINICO O CRUDELE A CHI CREDE ANCORA A "BABBO NATALE" MA CHE è FRUTTO IN REALTà DI UN ATTEGGIAMENTO MOLTO CARITATEVOLE.
PURTROPPO DAL PUNTO DI VISTA CATTOLICO, GLI STUDI SULLA "QUESTIONE GIUDAICA" SCARSEGGIANO MA CHI CI HA PRECEDUTO HA ACCUMULATO SCORTE COSì RICCHE DI MATERIALE CHE OVVIANO ALL'ATTUALE CARENZA.
QUESTO NON è UN COPIA-INCOLLA: IL SOTTOSCRITTO, DOPO AVERLO MICROFILMATO, HA DOVUTO RITRASCRIVERLO RIGO PER RIGO, PRIMA PER Sè, POI PER VOI.
L'ARTICOLO è INTERVALLATO DA QUALCHE COMMENTO CHE VORREBBE COMPLETARE IL DISCORSO
BUONA LETTURA.



LA FRANCIA GIUDEA


SI TRATTA DI UN ARTICOLO CHE DON GIUSEPPE BONI PUBBLICò NEL DICEMBRE 1886 (QUAD 168, PP. 550-559) SU "LA SCUOLA CATTOLICA" DI MILANO, UNA IMPORTANTE RIVISTA SCIENTIFICA, AMATISSIMA DA S.S. LEONE XIII, CHE ALLORA ERA SECONDA NELL'ITALIA CATTOLICA SOLTANTO ALLA "CIVILTà cattolica" DEI GESUITI.
DON BONI RECENSIVA ALLORA IL LIBRO DI EDOUARD DRUMONT "LA FRANCIA GIUDEA" CHE, PER USARE UN' ESPRESSIONE ANTICA, NON DOVREBBE MANCARE, NELLA LIBRERIA DI UNA FAMIGLIA DABBENE.
ECCO QUALCHE STRALCIO DELL'ARTICOLO:
"IL DEICIDIO COMPIUTO SUL GOLGOTA NON PUò ESSERE CONSIDERATO COME UN FATTO ISOLATO: ESSO CONTINUA ATTRAVERSO I SECOLI. IL SANGUE DEL GIUSTO SGORGA ANCORA DALLE VENE SQUARCIATE E SCENDE COME FUOCO DIVORATORE SULLE GENERAZIONI GIUDAICHE, CHE NEI LORO PADRI L'HANNO INVOCATO CON GRIDO "IL SUO SANGUE RICADA SU DI NOI E SUI NOSTRI FIGLI".

DON BONI CONTINUAVA NOTANDO COME LA STORIA UFFICIALE FOSSE ORMAI PROSTITUITA ALLA MASSONERIA, UNA DELLE PIù NUOVE MASCHERE DEL GIUDAISMO ANTICRISTIANO, IERI COME ALLORA DOMINANTE E AGGIUNGEVA: "QUESTO POPOLO CIRCONCISO SIEDE NELLA NOSTRA POVERA PATRIA NEL CONSIGLIO DELLA CORONA; NEL SENATO E NELLA CAMERA DEI DEPUTATI è LARGAMENTE RAPPRESENTATO; INSEGNA DALLE CATTEDRE UNIVERSITARIE, AMMINISTRA LA GIUSTIZIA (POVERA GIUSTIZIA IN QUALI MANI è CADUTA! AMMINISTRATA DAI GIUDEI, DAVVERO "AMMINISTRATA"), REGGE LE BANCHE, Dà IL SUO VERBO ALLA STAMPA. FABBRICA LE FAME DEGLI SCRITTORI E DEGLI ARTISTI, PRESIEDE AI CONGRESSI E AI MEETINGS [...]; INSOMMA HA IL MONOPOLIO DI OGNI COSA NEL REGGIMENTO DI "QUESTA" ITALIA [...].
MA SICCOME SOTTO LA SCORZA DI PRESSOCHè OGNI FRAMASSONE NOI SIAMO PERSUASI DI TROVARE IL GIUDEO, O I SENTIMENTI PROPRI DEL GIUDEO, DELLA STIRPE MALEDETTA CALPESTATRICE DEL SANGUE DI CRISTO CHE HA ASSASSINATO; COSì CREDIAMO FAR OPERA NON ALIENA DALL'ISTITUTO DELLA "SCUOLA CATTOLICA" DANDO UN LARGO SUNTO ED UN' IDEA COMPLETA DEL LIBRO "LA FRANCE JUIVE" DEL SIGNOR EDOUARD DRUMONT.[...]
LA GUERRA CHE LA RAZZA GIUDEA FA AL CRISTIANESIMO è ORIGINATA "UMANAMENTE" DA ODIO DI GENERAZIONE, RINVIGORITA DALLA ANTIPATIA DI STIRPE, SUGGELLATA SECONDO I DISEGNI DELLA PROVVIDENZA DIVINA DAL SANGUE VERSATO NEL DEICIDIO".

DON BONI PASSAVA INFATTI A MOSTRARE COME IL CONTRASTO TRA CRISTIANESIMO ED EBRAISMO FOSSE NATURALMENTE PASSATO DALL'ORDINE SOPRANNATURALE A QUELLO NATURALE.
L'EBRAISMO, CESSANDO DI ESSERE UNA RELIGIONE, ERA BEN PRESTO DIVENTATO UN' IDEOLOGIA ETNICO-POLITICA, ASSUMENDO UN POSIZIONE EGEMONE NELL'INTERO MONDO SEMITA (MUSULMANI COMPRESI) E SI ERA LANCIATO NATURALMENTE ALL'ASSALTO DEL MONDO BIANCO, CATTOLICO E ARIANO.
NON STUPISCA QUESTO LINGUAGGIO IN UN AUTORE CATTOLICO: PRIMA CHE ALL'ANTIGIUDAISMO CATTOLICO SI SOVRAPPONESSE fraudolentemente UN ANTISEMISMO PAGANO ANTICRISTIANO GNOSTICO E SETTARIO COME QUELLO DI AREA TEDESCA, ERA QUESTO IL LINGUAGGIO ORDINARIO DEI CATTOLICI (RICORDIAMOCI CHE SIAMO NEL 1886, IN UN PERIODO NON SOSPETTO: ALLORA ANTISEMITISMO E ANTIUGIUDAISMO ERANO CONSIDERATI PRATICAMENTE SINONIMI).
I GRANDI PAPI PIO XI E PIO XII NON POTERONO NON CONDANNARE INVECE LE miserande aberrazioni ANTICRISTIANE DEGLI EPIGONI ROSENBERG E SOCI.
UN CATTOLICO SA BENE PERò CHE NEGARE, (DA UN PUNTO DI VISTA NATURALE) L'ESISTENZA DELLE RAZZE E LA LORO SPESSO RADICALE DIVERSITà è NEGARE LA REALTà. SA ANCHE NOTARE CHE QUESTE DIFFERENZE NATURALI TRA RAZZE TROVANO SPESSO (AHIME') IL LORO RAFFORZAMENTO IN FATTI STORICI RACCONTATI DALLE SACRE SCRITTURE (LA MALEDIZIONE DI CAM, L'APOSTASIA DEICIDA DELLA MAGGIOR PARTE DEI SEMITI).
NOSTRO SIGNORE AMA TUTTI (INNANZI A DIO IL GENERE UMANO è UNICO), è morto OGGETTIVAMENTE per tutti (IL "PRO MULTIS" DELLA LITURGIA CATTOLICA INDICA CHE MOLTI PURTROPPO RIFIUTANO LA REDENZIONE E SI DANNANO) e VUOLE LA SALVEZZA DI TUTTI, COSì LA SUA CHIESA MA QUESTO NON CANCELLA I DATI DI FATTO teologici oltre che naturali DI CUI STIAMO PARLANDO.

DON GIUSEPPE BONI CONTINUA COSì: "LASCIANDO PERò DA PARTE LE SOLITE DECLAMAZIONI CONTRO I NASI RICURVI, PASSIAMO AD UN ESAME PIù ATTENTO DEI TRATTI ESSENZIALI CHE DIFFERENZIANO IL SEMITA IN GENERE ED IL GIUDEO IN PARTICOLARE DALL'ARIANO CHE PUR NEL SUO STESSO NOME SIGNIFICA NOBILE, ILLUSTRE, GENEROSO.[...]
LE DUE RAZZE SON CONDANNATE AD URTARSI SIA PEI LORO DIFETTI COME PER LE LORO QUALITà. LA ARIANA HA ESSA SOLA LA NOZIONE DELLA GIUSTIZIA, IL SENTIMENTO DELLA LIBERTà, IL CONCETTO DEL BELLO. DI QUI IN LEI L'ENTUSIASMO, L'EROISMO, IL DISINTERESSE, LO SPIRITO CAVALLERESCO, FRANCO, CONFIDENTE FINO ALLA TEMERITà CON CUI VA INCONTRO ALLA MORTE STESSA NON CURANDO PERICOLI: DI QUI L'ISPIRAZIONE POETICA, LE INVENZIONI, I VIAGGI DI AVVENTURE E DI SCOPERTE: L'AMORE DEL MERAVIGLIOSO è NATURALE IN LEI." [...]
"LA RAZZA SEMITA AL CONTRARIO è MERCANTILE, CUPIDA, INTRIGANTE, SOTTILE, ASTUTA, TERRENA, NULLA QUASI VEDE AL DI Là DELLA VITA PRESENTE, NON VIVE CHE PER LA REALTà. NEGOZIANTE PER ISTINTO, HA LA VOCAZIONE DEL TRAFFICO, IL GENIO DI TUTTO QUELLO CHE SIA CAMBIO. [...]
L'INTELLIGENZA STESSA, PERSPICACE E DELICATA DEL SEMITA è IN SOSTANZA LIMITATA: NON HA FACOLTà DI PREVEDERE OLTRE DEL SUO NASO RICURVATO A TERRA, Né IL DONO DI COMPRENDERE CERTE PICCOLE MESCOLANZE DI COLORI DELICATE COME QUELLE DEI FIORI QUELLE CHE MERITANO CHE L'UOMO ESPONGA LA SUA VITA (AL SACRIFICIO) SENZA UN LAMENTO."
"LA RAZZA SEMITICA[...] SI RICONOSCE PER I SUOI CARATTERI NEGATIVI: NON HA UNA (VERA) MITOLOGIA, NON UNA (VERA) EPOPEA, NON UNA (VERA) SCIENZA, NON UNA (VERA) FILOSOFIA, NON (VERE) ARTI PLASTICHE, Né (VERA) VITA CIVILE: ASSENZA DI (VERA) COMPLESSITà, SENTIMENTO ESCLUSIVO DELL'UNITà."[...]

DON BONI NOTAVA POI CHE LA RIVOLUZIONE DEL 1789 ERA STATA L'OCCASIONE D'ORO PERCHè I GIUDEI POTESSERO DARE, DOPO SECOLI DI ABILE INFILTRAZIONE, LA SPALLATA FINALE ALL'EUROPA MA ORA, NOTAVA SPERANZOSAMENTE, IL LORO FAR DA PADRONI SU TUTTA L'EUROPA. STAVA SCATENANDO DEI PROVVIDENZIALI MOTI ANTIGIUDAICI IN FRANCIA E IN GERMANIA CHE FACEVANO BEN SPERARE. (PURTROPPO ERA UNA CONSIDERAZIONE TROPPO OTTIMISTICA) DON BONI CONTINUAVA COSì: "SEMBRA INOLTRE CHE IL GIUDEO NEL RIPRENDERE I SOLITI MEZZI, OBBEDISCA AD UN CIECO ISTINTO.
L'IDEA DI CONFORMARSI AGLI USI, ALLE TRADIZIONI, ALLA RELIGIONE DEGLI ALTRI NON FA BRECCIA NEI LORO CERVELLI: POICHé SIETE VOI CHE DOVETE SOTTOMETTERVI AL GIUDEO, VOI PIEGARVI A' SUOI COSTUMI, ALLONTANARE TUTTO CIò CHE NON GLI AGGRADA. ESSI TUTTAVIA RICERCANO QUANTO PUò SOLLECITARE LA LORO VANITà E CON UNA PREMURA GROTTESCA SMANIANO PER UN TITOLO DI BARONE E DI CONTE, CHE A CODESTI MANEGGIATORI D'ARGENTO SI ADDICE COME UN CAPPELLO DA DONNA AD UNA SCIMMIA. NON VI è QUINDI ABBIETTO IMBROGLIONE O MERCANTUZZO CHE DA VICINO O DA LUNGI APPARTENGA AD ISRAELE IL QUALE NON SIA ALMENO CAVALIERE DELLA LEGION D'ONORE- MA Lì SI FERMA LA LORO CONDISCENDENZA. SECONDO I GIUDEI IL DIRITTO DI OPPRIMERE GLI ALTRI FA PARTE DELLA LORO RELIGIONE, LO LEGGONO IN CIASCUNA LINEA DELLA [LORO] BIBBIA E DEL TALMUD E LO TENGONO COME UN ARTICOLO DI FEDE."

DON BONI NOTAVA ANCORA CHE L'ARIANO ROMANO, VIVIFICATO DALLA FEDE CATTOLICA, AVEVA CREATO LA SOCIETà FEUDALE CHE AVEVA GENERATO PROGRESSIVAMENTE I GRANDI GENI DELL'EUROPA CATTOLICA MA POI AGGIUNGEVA: "PRESSO I GIUDEI, ALDILà DELLE [PRESUNTE] FAMIGLIE SACERDOTALI, NON V'è NOBILTà. IN MENO DI VENT'ANNI IL GIUDEO CONSEGUE TUTTO IL SUO SVILUPPO: NATO IN FONDO AD UN BAZAR, GUADAGNATO QUALCHE SOLDO IN UNA PRIMA OPERAZIONE, SI SCAGLIA A PARIGI, SI FA DECORARE PER INTROMISSIONE DI UN DREYFUS QUALSIASI, ACCATTA UN TITOLO DI BARONE, SI PRESENTA ARDITAMENTE IN UN GRANDE CIRCOLO E PRENDE L'ARIA DI UN RICCO DA SEMPRE. LA SUA TRASFORMAZIONE è ISTANTANEA: EGLI NON TENTENNA, IGNORA QUALSIASI TIMIDEZZA.
PRENDETE UN GIUDEO IN RUSSIA, COSì COM'è, COLLA SUA SCHIFOSA PELLICCIA, COI SUOI UNCINETTI E I SUOI PENDAGLI ALLE ORECCHIE E, DOPO UN MESE DI BAGNI, POSERà IN UN PALCO ALL'OPERA. [...]
SE IL GIUDEO ARRIVA TUTTO A UN TRATTO ALLA POSA, NON ARRIVA MAI ALLA DELICATEZZA [...]. NON TROVERETE MAI IN LORO QUEL NON SO CHE DI CALMO, DI SPIGLIATO, DI CORTESE, DI DIGNITOSO. [...] L'EBREO è INSOLENTE, NON FIERO, EGLI NON SMETTE MAI LA PRIMITIVA DEGRADAZIONE.
I ROTHSCHILD, AD ONTA DEI LORO MILIARDI, HAN SEMPRE IL CONTEGNO DI RIVENDITORI D'ABITI. LE DONNE GIUDEE CON TUTTI I LORO DIAMANTI SEMBRANO SEMPRE MERCANTESSE ALLA TOILETTE. DI FRONTE AD UN CRISTIANO, MANCHERà SEMPRE ALL'EBREO IL VINCOLO DEI RAPPORTI SOCIALI, L'EGUAGLIANZA. IL GIUDEO NON SARà MAI EGUALE ALL'UOMO CRISTIANO. O VI SI PROSTRA AI GINOCCHI O VI SCHIACCIA SOTTO IL SUO TALLONE: VI STA SOPRA O SOTTO, GIAMMAI A FIANCO[...]".

L'ARTICOLO FINISCE QUI. ECCO COME I VERI UOMINI DI CHIESA SANNO PARLARE DELL'EBRAISMO TALMUDICO, ECCO UNA CULTURA SACERDOTALE VASTA, SALDA E PROFONDA, UNA VISIONE CHIARA E RICCAMENTE ORGANICA (ALDILà DEI NATURALI LIMITI STORICI) DEI PROBLEMI!
ECCO UN APPROCCIO FRANCO AL "PROBLEMA EBRAICO", PRIVO DI RAZZISMO MA RICCO DI QUELLA CARITà CHE è FIGLIA DELLA VERITà.

UN SALUTO CARISSIMO A TUTTI

GUELFO NERO


16-11-2002 10:49



guelfo nero []
MODERATORE

LA SEGREGAZIONE AMICHEVOLE Post #5 di 132

CARI AMICI,

COME SCRIVEVA NEL 1884 IL GESUITA PADRE RAFFAELE BALLERINI, NOTEVOLE ESPERTO DI EBRAISMO, NELLA SERIE XII, VOLUME VI, PAGINA 644 DE "LA CIVILTà CATTOLICA": "FINCHè SONO TENUTI IN AUGE GLI INSIDIOSI DIRITTI DELL'UOMO, PROMULGATI NEL 1789. E GLI STATUTI PARLAMENTARI [...] NON VI è UMANA SPERANZA DI LIBERAZIONE CRISTIANA DAL GIOGO EBRAICO-MASSONICO CHE SPOSSA E PERVERTE LE POPOLAZIONI".
LA "CIVILTà CATTOLICA" IN UN ARTICOLO DEL 1898, SERIE XVII, VOLUME 1, P. 286 AGGIUNGEVA: "IL RIMEDIO PROPRIAMENTE UNICO E PIù DI OGNI ALTRO EFFICACE, SENONCHè NOI COSTANTEMENTE DA ANNI ED ANNI SIAMO VENUTI MOSTRANDOLO, SAREBBE UNA LEGGE FONDAMENTALE E CONCORDE NEI SINGOLI STATI, CHE ASSIMILASSE I GIUDEI A FORESTIERI E LO VOLESSE TRATTATI DA OSPITI E NON DA CITTADINI.
QUESTA LEGGE SAREBBE RICHIESTA DALLA QUALITà DEL GIUDEO, IN OGNI LUOGO SEMPRE COSMOPOLITA, PERCHè SEMPRE E SOLO GIUDEO, Nè MAI INERENTE AD ALTRA STIRPE, FUORCHè PER IL SEMPLICE CASO D'ESSERE NATO NEL SUO SUOLO. Nè SERVE AFFERRARSI AL TRASTULLO DELL'UGUAGLIANZA E DEL DIRITTO COMUNE.
VOLERE UN DIRITTO COMUNE, FRA CONDIZIONI SOCIALI DISPARATE, è COME VOLERE UNA MISURA UGUALE FRA STATURE DIVERSE. L'EQUO E IL NECESSARIO è IL RISPETTO UGUALE DI DIRITTI DIFFERENTI."
AFFIDO ALLA RIFLESSIONI DEGLI ASSENNATI FORUMISTI DELLA "TRADIZIONE CATTOLICA" QUESTE PAROLE MOLTO SAGGE.
" I DIRITTI DELL'UOMO" SONO UNA GRANDE E SANGUINOSA BUGIA: FATTI SALVI ALCUNI DIRITTI NATURALI, IL RESTO è VINCOLATO ALLE VARIE CONDIZIONI STORICHE E NATURALI
NON TUTTI INFATTI DEVONO AVERE GLI STESSI DIRITTI: è LA NATURA STESSA CHE LO DICE, LA STORIA, LA CULTURA, LA RAGIONE, LA FEDE CATTOLICA.
NON TUTTI POSSONO AVERE GLI STESSI DIRITTI.
LA LEGISLAZIONI STRAORDINARIA RIGUARDO GLI EBREI è DUNQUE STATA PIENAMENTE LEGITTIMA E GIUSTA IN PASSATO: CERTAMENTE OGGI SAREBBE "CONDITIO SINE QUA NON" PER UN PROGRESSIVO RIORDINO DELLA SOCIETà.
DICO "SAREBBE" PERCHè L'EBRAICIZZAZIONE DELLE SOCIETà OCCIDENTALI è COSì ELEVATA DA IMPEDIRE PERSINO LA CONCETTUALIZZAZIONE DI UNA "LEGISLAZIONE SPECIALE" DI QUESTO TIPO
PERò LA PERMANENZA TEORICA DI QUESTA POSSIBILITà AFFIDA AI SINGOLI STUDIOSI DI DIRITTO, DI SCIENZA DELLA POLITICA, DEI MECCANISMI GIUDIZIARI E PENALI ED ECONOMICI IL COMPITO DI ELABORARE, SENZA TROPPO CHIASSO MA CON CURA, MODELLI LEGISLATIVI DI PROGRESSIVO AGGIORNAMENTO DI QUESTE LEGISLAZIONI, DI FATTIBILITà DELLE STESSE.
MOLTI SONO I PROBLEMI SUL TAPPETO: CONFISCA DEI BENI, LIMITAZIONE E CONTROLLO DELLA LIBERTà DI MOVIMENTO, ESPULSIONE DALLE PROFESSIONI LIBERALI, BONIFICA CULTURALE, MECCANISMI DI IDENTIFICAZIONE, SEGREGAZIONE AMICHEVOLE...
TUTTE INNOCENTI QUESTIONI TEORICHE, PER CARITà, CON CUI PERò UN CATTOLICO SERIO OGGI DEVE CONFRONTARSI SENZA PAURE MA ANCHE SENZA IMPRUDENZE.
UNA SEDICENTE "CULTURA DELLA MEMORIA" SI OPPORREBBE E SI OPPONE CON LA CONSUETA SGUAIATEZZA (TURBA JUDAICA SEMPER SEDITIOSA) A QUESTO TIPO DI RIFLESSIONI E A QUESTA ELABORAZIONI DI MODELLI.
QUINDI MEGLIO AFFIDARE QUESTE RIFLESSIONI ALLA RISERVATEZZA DEGLI ISTITUTI CULTURALI, O A PICCOLI MA GRADEVOLI "CENACOLI CULTURALI" VOLANTI COME QUESTO NOSTRO BEL FORUM.

UN CARO SALUTO A TUTTI

GUELFO NERO




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16-11-2002 11:03



guelfo nero []
MODERATORE

PADRE LEON DEHON E L'ANTIGIUDAISMO TEOLOGICO E SOCIALE Post #6 di 132


CARI AMICI,

UNO DEI PIù GRANDI APOSTOLI DELLA REGALITà SOCIALE DI NOSTRO SIGNORE E DEL SUO SACRO CUORE è STATO CERTAMENTE PADRE LEON DEHON.
ECCONE LA VITA PER BREVI ACCENNI BIOGRAFICI E STORICI.

1843 Nascita a La Capelle.

1856 Prima chiamata al sacerdozio.

1859 Studente in diritto a Parigi. Aderisce alla Conferenza di s. Vincenzo.

1864 Laurea in diritto. Viaggio di 8 mesi in Medio Oriente.

1865 Entrata nel seminario francese di Roma.

1866 Laurea in filosofia.

1868 Ordinazione sacerdotale.

1869-1870 Concilio Vaticano I. Leone Dehon vi partecipa come stenografo.

1871 Laurea in teologia e diritto canonico.

1871 Cappellano a San Quintino.

1872 Fondazione del Patronato S. Giuseppe.

1873 Il sacerdote Dehon è confessore e direttore spirituale delle Suore Ancelle del s. Cuore.

1873 Fonda il Circolo cattolico degli operai a San Quintino.

1874 Diventa segretario dell’Ufficio diocesano delle Opere della diocesi di Soissons.

1874 Inizia la pubblicazione del giornale: "Le Conservateur de l’Aisne’.

1877 Decide di fondare la congregazione degli Oblati del S. Cuore.

1877 Fondazione del collegio San Giovanni a San Quintino.

1878 Leone XIII è eletto papa.

1878 Prima professione religiosa di L. Dehon. Ha inizio la Congregazione degli Oblati del s. Cuore di Gesù.

1883 Apertura della prima casa della congregazione fuori della Francia, a Sittard, in Olanda.

1883 Roma sopprime l’Istituto degli Oblati del s. Cuore.

1884 Roma autorizza l’Istituto diocesano dei Sacerdoti del s. Cuore di Gesù.

1888 Decreto di lode di Leone XIII.

1888 Udienza di Leone XIII: "Predicate le mie encicliche".

1888 Partenza dei primi missionari per l’Ecuador.

1889 Fondazione della rivista "Il regno del s. Cuore nelle anime e nelle società".

1891 Enciclica Rerum Novarum.

1894 Pubblicazione del "Manuale sociale cristiano".

1897 Conferenze romane su temi sociali.

1897 Inizio della missione in Congo belga.

1900 Congresso ecclesiastico di Bourges. P. Dehon tiene la relazione di apertura.

1901 Pubblicazione di "La vita d’amore nel Cuore di Gesù".

1903 In Francia, decreto di espulsione dei religiosi di p. Dehon.

1906 Approvazione definitiva della Congregazione.

1910 Viaggio attorno al mondo.

1914 Prima guerra mondiale.

1919 Pubblicazione de "L’anno col s. Cuore".

1920 Progetto di un tempio-basilica del S. Cuore a Roma. P. Dehon dedica i suoi ultimi anni a raccogliere i fondi necessari per questa costruzione, ultimata nel 1934.

1925 Morte di p. Dehon a Bruxelles, il 12 agosto. Viene sepolto a San Quintino

DI FRONTE AL CROLLO DELLE MONARCHIE STORICHE OPPURE ALLA LORO COSTITUZIONALIZZAZIONE MASSONICHEGGIANTE, PADRE DEHON FU UNO IL TEORICO POLITICO PIù LUCIDO DI UN REGIME DI "DEMOCRAZIA CRISTIANA" CHE, PUR DOTANDOSI DI STRUTTURE PARLAMENTARI ED ELETTIVE, GARANTISSE ALLA CHIESA CATTOLICA PREMINENZA E CONTROLLO SULL'INTERA SOCIETà, SULLE ISTITUZIONI E SULLA PRODUZIONE LEGISLATIVA. (SE GESù CRISTO è IL RE DELLE NAZIONI, IL PAPA E LA CHIESA GODONO GIUSTAMENTE DEL TITOLO DI VICEREAME)
UNA DEMOCRAZIA IEROCRATICA DOVE ANCHE I CETI POPOLARI, DIRETTI DALLA GERARCHIA CATTOLICA, SI IMPEGNASSERO PER LA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETà ARMONICA E NON CONFLITTUALE, SOTTO L'EGIDA DELL'UNICA CORONA CHE NON SI SPEZZI, QUELLA DI GESù CRISTO.
LEONE XIII APPREZZò SEMPRE PADRE DEHON CHE DICHIARò PIù VOLTE ESSERE L'INTERPRETE PIù FEDELE DEL SUO PENSIERO E DEL SUO MAGISTERO.
QUESTA DEMOCRAZIA NON SIGNIFICAVA PERò UGUAGLIANZA DI DIRITTI E DI DOVERI PER GLI ACATTOLICI E SOPRATUTTO PER GLI EBREI.
NELLE SUE "OEUVRES SOCIALES" TOMO QUINTO, PAGINE 113 E 294, PADRE DEHON INVOCA UN RISVEGLIO DI "ANTISEMITISME" (CIOè DI ANTIGIUDAISMO CATTOLICO) PER INTERDIRE AGLI EBREI (ALMENO) L'ACCESSO A RUOLI SOCIALI RILEVANTI E A FUNZIONI PUBBLICHE.
QUESTA è LA VERA "DEMOCRAZIA CRISTIANA" CONFESSIONALE E CLERICALE, IEROCRATICA E ANTIGIUDAICA, CHE UTILIZZA LE FORME DELLA DEMOCRAZIA PER AFFERMARE LA REGALITà DI NOSTRO SIGNORE SUGLI STATI.
ESSA è TOTALMENTE ESTRANEA ALL'ESPERIMENTO ITALIANO "CATTOLICO-LIBERALE" DI DON STURZO E DI DE GASPERI.
UNA LEGISLAZIONE SIMILE, ISPIRATA AI PRINCIPI DELLA MODERATA LEGITTIMA DIFESA E DELLA CARITà CRISTIANA (CHE SA ESSERE ANCHE FORTE, RIGOROSA E DURA, QUANDO SERVE), è CERTAMENTE CIò CHE DI PIù BELLO SI POSSA DEPOSITARE AI PIEDI DELLA STATUA DEL SACRO CUORE DI GESù A MONTMARTRE COME A ROMA.
RIDURRE IL CULTO DEL SACRO CUORE A DEVOZIONE INTIMISTICA, PRIVATA O IRENISTICA, SIGNIFICA SVELLERNE LE FONDAMENTA: IL SACRO CUORE DI GESù HA IL SUO "REGNUM" ( I CUORI DEI SINGOLI, LA CHIESA CATTOLICA) ED HA IL SUO "IMPERIUM" (LE SOCIETà, GLI STATI, LE ISTITUZIONI, IL MONDO INTERO).
NON SI PUò DIVIDERE CIò CHE DIO HA UNITO.
CERCHERò DI POSTARE TUTTI I PASSAGGI ANTIGIUDAICI DELL'OPERA DI PADRE DEHON, TRADUCENDOLI (SE RIESCO) DALL'ORIGINALE FRANCESE.
PADRE DEHON è CERTAMENTE L'ISPIRATORE DELL'OPERA ANTIGIUDAICA DI MONSIGNOR BENIGNI (1862-1934) CHE PASSò QUARANT'ANNI DELLA SUA VITA A RACCOGLIERE DOCUMENTI CONCERNENTI "LA QUESTIONE EBRAICA".
ALTRO EMULO DI PADRE DEHON FU CERTAMENTE IL GESUITA TORINESE PADRE GIOVANNI MARIA SANNA SOLARO, FONDATORE NEL 1889 DELLA RIVISTA "IL REGNO DI CRISTO" CHE EBBE L'ADESIONE ENTUSIASTICA DI SAN PIO X, ALLORA VESCOVO DI MANTOVA.
VI COLLABORARONO O VI FURONO CITATE LE MIGLIORI PENNE DELL'ANTIGIUDAISMO CATTOLICO EUROPEO TRA CUI IL BARONE FELIX DE ROSNAY, SEGRETARIO DI SUA ECCELLENZA LEON MEURIN, CHE FU L'AUTORE DEL PREGEVOLE TESTO "MASSONERIA: SINAGOGA DI SATANA".
PADRE SANNA NON SI OCCUPò DIRETTAMENTE DELLA QUESTIONE EBRAICA NEGLI STATI EUROPEI MA SI IMPEGNò NEL CAMPO DELLA FILOSOFIA DELLA POLITICA, STUDIANDO TUTTE LE IMPLICANZE POLITICHE DEL CULTO DEL SACRO CUORE.
ATTENDO SEMPRE I CONTRIBUTI DEGLI AMICI PIù INFORMATI SU FENOMENOLOGIE CULTURALI E STILEMI MEDIATICI DEL GIUDAISMO CONTEMPORANEO

UN CARO SALUTO A TUTTI

GUELFO NERO


COR JESU, REX ET CENTRUM OMNIUM CORDIUM, MISERERE NOBIS



SACRO CUORE DI GESù, IO CONFIDO IN VOI


Last edited by guelfo nero on 13-04-2004 at 098

[Luca]

Quante cose interessanti che si ritrovano! Ho imparato moltissimo frequentando questo forum su queste problematiche e oggi, anche nelle cose sociali e politiche, mi comporto di conseguenza.

Viva Cristo Re!

Luca

[franco damiani (POL)]

Credo che la discussione, anche in seguito alle polemiche su Pio XI, meriti di essere riportata in primo piano

[Guelfo Nero]

Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 78/06 del 27 giugno 2006, San Crescenzo

I segreti della dottrina rabbinica

E' molto diffusa la persuasione che il testo fondamentale della religione giudaica d'oggi sia il Vecchio Testamento, e che il Talmud sia appena un libro sussidiario, come sarebbero per i cattolici i trattati di morale scolastica del medio evo.
La realtà è esattamente il rovescio di tale persuasione, perché da tredici secoli e più gli ebrei accordano invece una limitatissima importanza alla Bibbia, che considerano come un testo incompleto e di scarsissima utilità, mentre assumono per codice religioso fondamentale il Talmud, gli insegnamenti del quale sono da loro scrupolosamente osservati anche e soprattutto quando si trovano in aperto contrasto con quelli mosaici. Nel Talmud è racchiusa quindi l'essenza e la norma del giudaismo, ed è al Talmud che occorre attingere se si vuole avere un'idea esatta del giudaismo stesso.
Ora, mentre tutte le religioni del mondo ostentano con orgoglio i loro testi, sacri e li diffondono quanto più possono, la religione giudaica occulta invece tenacemente il suo libro fondamentale. Molti cristiani partono dalla premessa che il Talmud, ispirandosi alla Bibbia. non potrebbe essere un, libro contrario alla morale cristiana. La scarse conoscenza dei termini del problema è ancor oggi così diffusa.
E' quindi necessario che il gran pubblico conosca ì principali precetti del Talmud stesso e che abbia una nozione del modo col quale tale libro si sia andato formando. Si tratta infatti dell'unico libro religioso che impone agli adepti alcune convinzioni negative che il Pranaitis ha ben evidenziato.
IL minimo accenno di una divulgazione o traduzione del testo del Talmud fra i non ebrei ha regolarmente determinato delle crisi gravissime che ebbero sempre come risultato pratico la conservazione del segreto e del mistero talmudico. Il primo modo per conservare il segreto consiste nel contrapporvi dei riassunti e delle traduzioni di autori ebrei nelle quali le norme segrete del Talmud contro i popoli non ebrei sono soppresse od abilmente velate. A tale genere di alterazioni appartengono il Talmud del Cohen in italiano e la "traduzione" del Talmud di Gerusalemme fatta dallo Schwab.
Il secondo modo impiegato per conservare il segreto del Talmud consiste nell'impedire che i non ebrei portino a compimento una traduzione fedele del Talmud stesso diffondendo abilmente dubbi sulla capacità del traduttore. Il caso più tipico in proposito è quello dell'Abate Luigi Chiarini, Professore di antichità Orientali all'Università di Varsavia, che avendo intrapreso la traduzione in francese del Talmud, fu aspramente combattuto e giunse a consegnare alla stampa solo il primo volume. L'edizione di tale opera e quella della documentatissima prefazione in due volumi sotto il titolo di "Teoria del giudaismo" è oggi scomparsa e nessun esemplare ne figura nelle nostre biblioteche.
Il terzo modo impiegato dagli ebrei per mantenere i segreti del Talmud, consiste nel fare sparire dalla circolazione le eventuali traduzioni dei non ebrei, le quali arrivassero per avventura ad essere pubblicate. La traduzione più antica, ossia quella fatta per ordine del Califfo Ascien II, la traduzione del Chiarini e le traduzioni recenti fatte da non ebrei, quella del Bischoff pubblicata nel 1929 e quella in sei volumi dal Luzsenzki e pubblicata a Budapest nel 1932 sono introvabili.
Quanto detto più sopra porta naturalmente alla conclusione che il procurarsi una traduzione non ebrea ed esatta del Talmud è oggi impresa praticamente irrealizzabile, e che le traduzioni ebree che circolano nelle lingue europee contengono tutte, nessuna eccettuata, delle alterazioni non conformi al testo originale quale viene spiegato ed insegnato nelle scuole rabbiniche e nelle sinagoghe.
La conoscenza sui contenuti del Talmud è dovuta all'opera di Mons. I.B. Pranaitis, cristiano cattolico, che nel 1892, pubblicava la migliore e più accurata antologia di massime talmudiche. Mons. I.B. Prainatis, titolare della cattedra d'ebraico dell'Università Imperiale Pietroburgo, pubblica l'opera che ha per titolo “Christianus in Talmude, sive Rabbinicae doctrinae de Christianis secreta”.
Il libro di valore fondamentale, ha la traduzione in latino col testo originale a fronte. Contiene le principali prescrizioni e sentenze del Talmud nei confronti dei cristiani. Questo libro ebbe sorte comune a tutti i libri intesi a divulgare i segreti rabbinici: fu trafugato e fatto scomparire prima quasi che potesse essere conosciuto e diffuso. La ricchezza di una biblioteca privata ha permesso alla Effedieffe Edizioni la consultazione e la traduzione italiana di uno dei pochissimi e forse l'unico esemplare oggi esistente del libro suddetto.
(Recensione tratta dal sito: www.cattolicigenovesi.org)

I segreti della dottrina rabbinica, di I. B. Pranaitis, Effedieffe, 2005, pp. 250, euro 15,49
Quarta di copertina: Monsignor Pranaitis, russo, sacerdote cattolico, dottore in teologia e professore di ebraico nell’Università di Pietroburgo, raccolse una importante antologia dei testi del Talmud riguardanti Gesù e i cristiani, intitolata “Christianus in Talmude Judeorum”, che fu pubblicata nel 1892 a Petropoli, con l’imprimatur dell’arcivescovo metropolita Kozlowski, e fu poi riprodotta in traduzione italiana, (con a fianco il testo in ebraico e in latino, come nella attuale edizione Effedieffe) dalla casa editrice Tuminelli nel 1939. Il libro è diviso in due parti: la prima riporta le bestemmie del Talmud contro i cristiani, Gesù e la Madonna; nella seconda parte troviamo i precetti che il Talmud impone all’ebreo contro i cristiani, comandando loro di disprezzarli, di danneggiarli nei beni, di mentire, di giurare il falso contro di loro in giudizio e di sterminarli senza pietà. Leggendo l’antologia raccolta da Pranaitis si nota che l’anima del Talmud consiste nel disprezzo per il non ebreo e soprattutto per il cristiano, poiché “gli ebrei sono chiamati uomini, i popoli del mondo non sono chiamati uomini, ma bestie” (Baba mezia 114 bis). Il Talmud è “il grande educatore del popolo ebraico” (L’Univers Israèlite, 22 novembre 1935, pagina 137). Il professor De Vries ha scritto “si crede…che l’Antico Testamento costituisca il libro base dell’insegnamento religioso per la gioventù israelitica. E’ un errore…Il libro le cui idee e dottrine impregnano l’intelligenza del giovane israelita e formano i costumi della sua famiglia è il Talmud”. (H. De Vries, Juifs et catholiques, Grasset, Paris, 1939, pagina 176)

______________________________________________

Centro studi Giuseppe Federici
E-mail: info@centrostudifederici.org
Sito Internet: http://www.centrostudifederici.org/
Archivio dei comunicati: http://www.centrostudifederici.org/stampa/stampa.htm


Mi era sfuggito di postarlo...

[Freezer]

Ci sono cose molto interessanti qui, aggiungo che morals e dogma di albert pike che si apre con un ode a lucifero, senza materiale di provenienza ebraica sarebbe ridotto al minimo, per inciso il maxxone pike
affermò che la massoneria è intrisa di ebraismo

[Guelfo Nero]

Nell'anniversario della morte del servo di Dio Padre Leon Dehon, difensore della dottrina sociale della Chiesa 1925 12 agosto 2006

CARI AMICI,

UNO DEI PIù GRANDI APOSTOLI DELLA REGALITà SOCIALE DI NOSTRO SIGNORE E DEL SUO SACRO CUORE è STATO CERTAMENTE PADRE LEON DEHON.
ECCONE LA VITA PER BREVI ACCENNI BIOGRAFICI E STORICI.

1843 Nascita a La Capelle.

1856 Prima chiamata al sacerdozio.

1859 Studente in diritto a Parigi. Aderisce alla Conferenza di s. Vincenzo.

1864 Laurea in diritto. Viaggio di 8 mesi in Medio Oriente.

1865 Entrata nel seminario francese di Roma.

1866 Laurea in filosofia.

1868 Ordinazione sacerdotale.

1869-1870 Concilio Vaticano I. Leone Dehon vi partecipa come stenografo.

1871 Laurea in teologia e diritto canonico.

1871 Cappellano a San Quintino.

1872 Fondazione del Patronato S. Giuseppe.

1873 Il sacerdote Dehon è confessore e direttore spirituale delle Suore Ancelle del s. Cuore.

1873 Fonda il Circolo cattolico degli operai a San Quintino.

1874 Diventa segretario dell’Ufficio diocesano delle Opere della diocesi di Soissons.

1874 Inizia la pubblicazione del giornale: "Le Conservateur de l’Aisne’.

1877 Decide di fondare la congregazione degli Oblati del S. Cuore.

1877 Fondazione del collegio San Giovanni a San Quintino.

1878 Leone XIII è eletto papa.

1878 Prima professione religiosa di L. Dehon. Ha inizio la Congregazione degli Oblati del s. Cuore di Gesù.

1883 Apertura della prima casa della congregazione fuori della Francia, a Sittard, in Olanda.

1883 Roma sopprime l’Istituto degli Oblati del s. Cuore.

1884 Roma autorizza l’Istituto diocesano dei Sacerdoti del s. Cuore di Gesù.

1888 Decreto di lode di Leone XIII.

1888 Udienza di Leone XIII: "Predicate le mie encicliche".

1888 Partenza dei primi missionari per l’Ecuador.

1889 Fondazione della rivista "Il regno del s. Cuore nelle anime e nelle società".

1891 Enciclica Rerum Novarum.

1894 Pubblicazione del "Manuale sociale cristiano".

1897 Conferenze romane su temi sociali.

1897 Inizio della missione in Congo belga.

1900 Congresso ecclesiastico di Bourges. P. Dehon tiene la relazione di apertura.

1901 Pubblicazione di "La vita d’amore nel Cuore di Gesù".

1903 In Francia, decreto di espulsione dei religiosi di p. Dehon.

1906 Approvazione definitiva della Congregazione.

1910 Viaggio attorno al mondo.

1914 Prima guerra mondiale.

1919 Pubblicazione de "L’anno col s. Cuore".

1920 Progetto di un tempio-basilica del S. Cuore a Roma. P. Dehon dedica i suoi ultimi anni a raccogliere i fondi necessari per questa costruzione, ultimata nel 1934.

1925 Morte di p. Dehon a Bruxelles, il 12 agosto. Viene sepolto a San Quintino

DI FRONTE AL CROLLO DELLE MONARCHIE STORICHE OPPURE ALLA LORO COSTITUZIONALIZZAZIONE MASSONICHEGGIANTE, PADRE DEHON FU UNO IL TEORICO POLITICO PIù LUCIDO DI UN REGIME DI "DEMOCRAZIA CRISTIANA" CHE, PUR DOTANDOSI DI STRUTTURE PARLAMENTARI ED ELETTIVE, GARANTISSE ALLA CHIESA CATTOLICA PREMINENZA E CONTROLLO SULL'INTERA SOCIETà, SULLE ISTITUZIONI E SULLA PRODUZIONE LEGISLATIVA. (SE GESù CRISTO è IL RE DELLE NAZIONI, IL PAPA E LA CHIESA GODONO GIUSTAMENTE DEL TITOLO DI VICEREAME)
UNA DEMOCRAZIA IEROCRATICA DOVE ANCHE I CETI POPOLARI, DIRETTI DALLA GERARCHIA CATTOLICA, SI IMPEGNASSERO PER LA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETà ARMONICA E NON CONFLITTUALE, SOTTO L'EGIDA DELL'UNICA CORONA CHE NON SI SPEZZI, QUELLA DI GESù CRISTO.
LEONE XIII APPREZZò SEMPRE PADRE DEHON CHE DICHIARò PIù VOLTE ESSERE L'INTERPRETE PIù FEDELE DEL SUO PENSIERO E DEL SUO MAGISTERO.
QUESTA DEMOCRAZIA NON SIGNIFICAVA PERò UGUAGLIANZA DI DIRITTI E DI DOVERI PER GLI ACATTOLICI E SOPRATUTTO PER GLI EBREI.
NELLE SUE "OEUVRES SOCIALES" TOMO QUINTO, PAGINE 113 E 294, PADRE DEHON INVOCA UN RISVEGLIO DI "ANTISEMITISME" (CIOè DI ANTIGIUDAISMO CATTOLICO) PER INTERDIRE AGLI EBREI (ALMENO) L'ACCESSO A RUOLI SOCIALI RILEVANTI E A FUNZIONI PUBBLICHE.
QUESTA è LA VERA "DEMOCRAZIA CRISTIANA" CONFESSIONALE E CLERICALE, IEROCRATICA E ANTIGIUDAICA, CHE UTILIZZA LE FORME DELLA DEMOCRAZIA PER AFFERMARE LA REGALITà DI NOSTRO SIGNORE SUGLI STATI.
ESSA è TOTALMENTE ESTRANEA ALL'ESPERIMENTO ITALIANO "CATTOLICO-LIBERALE" DI DON STURZO E DI DE GASPERI.
UNA LEGISLAZIONE SIMILE, ISPIRATA AI PRINCIPI DELLA MODERATA LEGITTIMA DIFESA E DELLA CARITà CRISTIANA (CHE SA ESSERE ANCHE FORTE, RIGOROSA E DURA, QUANDO SERVE), è CERTAMENTE CIò CHE DI PIù BELLO SI POSSA DEPOSITARE AI PIEDI DELLA STATUA DEL SACRO CUORE DI GESù A MONTMARTRE COME A ROMA.
RIDURRE IL CULTO DEL SACRO CUORE A DEVOZIONE INTIMISTICA, PRIVATA O IRENISTICA, SIGNIFICA SVELLERNE LE FONDAMENTA: IL SACRO CUORE DI GESù HA IL SUO "REGNUM" ( I CUORI DEI SINGOLI, LA CHIESA CATTOLICA) ED HA IL SUO "IMPERIUM" (LE SOCIETà, GLI STATI, LE ISTITUZIONI, IL MONDO INTERO).
NON SI PUò DIVIDERE CIò CHE DIO HA UNITO.
CERCHERò DI POSTARE TUTTI I PASSAGGI ANTIGIUDAICI DELL'OPERA DI PADRE DEHON, TRADUCENDOLI (SE RIESCO) DALL'ORIGINALE FRANCESE.
PADRE DEHON è CERTAMENTE L'ISPIRATORE DELL'OPERA ANTIGIUDAICA DI MONSIGNOR BENIGNI (1862-1934) CHE PASSò QUARANT'ANNI DELLA SUA VITA A RACCOGLIERE DOCUMENTI CONCERNENTI "LA QUESTIONE EBRAICA".
ALTRO EMULO DI PADRE DEHON FU CERTAMENTE IL GESUITA TORINESE PADRE GIOVANNI MARIA SANNA SOLARO, FONDATORE NEL 1889 DELLA RIVISTA "IL REGNO DI CRISTO" CHE EBBE L'ADESIONE ENTUSIASTICA DI SAN PIO X, ALLORA VESCOVO DI MANTOVA.
VI COLLABORARONO O VI FURONO CITATE LE MIGLIORI PENNE DELL'ANTIGIUDAISMO CATTOLICO EUROPEO TRA CUI IL BARONE FELIX DE ROSNAY, SEGRETARIO DI SUA ECCELLENZA LEON MEURIN, CHE FU L'AUTORE DEL PREGEVOLE TESTO "MASSONERIA: SINAGOGA DI SATANA".
PADRE SANNA NON SI OCCUPò DIRETTAMENTE DELLA QUESTIONE EBRAICA NEGLI STATI EUROPEI MA SI IMPEGNò NEL CAMPO DELLA FILOSOFIA DELLA POLITICA, STUDIANDO TUTTE LE IMPLICANZE POLITICHE DEL CULTO DEL SACRO CUORE.
ATTENDO SEMPRE I CONTRIBUTI DEGLI AMICI PIù INFORMATI SU FENOMENOLOGIE CULTURALI E STILEMI MEDIATICI DEL GIUDAISMO CONTEMPORANEO

UN CARO SALUTO A TUTTI

GUELFO NERO


COR JESU, REX ET CENTRUM OMNIUM CORDIUM, MISERERE NOBIS

[Guelfo Nero]

P. Dehon canonico onorario


P. Dehon giovane prete


P. Dehon ripreso di profilo a 30 anni


P. Dehon durante le settimane sociali romane


P. Dehon dinanzi al Sacro Cuore


P. Dehon dinanzi al Sacro Cuore con autografo


P. Dehon alla sua scrivania

Debbo tutte queste immagini alla solerte acribia dell'amico e collega moderatore Augustinus del forum "Agiografia, Apologetica, Controstoria". Lo ringrazio sentitamente

[Guelfo Nero]

P. Dehon al suo tavolo di lavoro


P. Dehon con la penna in mano


Ritratto di P. Dehon


Ritratto di P. Dehon


Ritratto di P. Dehon


P. Dehon celebra la Messa


P. Dehon anziano

[Guelfo Nero]

Ritratto di P. Dehon

P. Dehon sorridente


P. Dehon in età avanzata


P. Dehon sul letto di morte


P. Dehon a 10 anni

[Guelfo Nero]

LA QUESTION JUIVE, par Mgr Henri DELASSUS
édition fac-simile, qualité 2, 1 volume 14,5x20, 203 pages : 18 €

— « Jusqu'à Jésus-Christ, les Juifs ont été, en toute vérité, « le Peuple de Dieu » ; en naissant de la race d'Abraham, Jésus-Christ l'a couronnée et consacrée de sa propre sainteté… Choisi par Dieu, à l'origine, pour une mission magnifique, le peuple juif du Talmud n’a point compris ni voulu comprendre que son élection était une grâce divine, non point un dû ; moins encore un Contrat*.

— « Nous faisons nôtre la déclaration que M. Gougenot-des-Mousseaux a placée en tête de son livre : Le juif, le judaïsme et la judaïsation du peuple chrétien, pour prévenir toute fausse interprétation de sa pensée :

— « Lorsqu'une qualification spéciale ne modifiera pas notre sens, le juif sera pour nous non pas un rejeton quelconque de la race de Juda, mais l'homme de l'orthodoxie pharisaïque, le fidèle des sauvages et des insociables traditions du Talmud. Nos formelles intentions sont de ne comprendre sous le nom pur et simple de juif que le pur sectateur du Talmud.

— « Le Juif a, depuis longtemps, répudié la loi de Moïse comme il a repoussé l'Évangile. Mais ce n'est pas dans la Bible qu'il puise sa foi et sa loi, c'est clans le Talmud que l'on peut définir le code de la haine la plus violente, la plus perfide, la plus implacable. Le Talmud est à l'Évangile ce que l'enfer est au ciel, ce que Satan est à Notre-Seigneur Jésus-Christ.

— « Ce que l'on appelle aujourd'hui l'antisémitisme, c'est l'opposition aux Juifs, à leur ambition de dominer le genre humain et aux moyens qu'ils emploient pour arriver à cet empire universel (pp. 8, sq.).

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* Chacun peut vérifier que l’idée d’un « contrat social » ou « originel » apparaît en philosophie politique avec la pensée protestante la plus enjuivée (le puritanisme) et surtout chez Spinoza. Cette idée est talmudique (NDE).

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Couverture : portrait du rabbin Simon Fuks (Colmar) en 1949. S. Fuks, de l’aveu même de coreligionnaires avait été très lié à la fois aux Allemands et aux communistes durant la IInde Guerre mondiale.