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    Post Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli


    [mid]http://www.costozero.com/midi_files/midi/rock/beatles/The Fool On The Hill.mid[/mid]

    Dopo San Pietro in Vincoli, formiamo un Coordinamento Nazionale per ricongiungere i tanti amici repubblicani e liberali che si riconoscono della coalizione di centro sinistra.
    __________________________________________________ _
    Il partito dei Repubblicani Democratici, che sono nella coalizione di centro sinistra, hanno tenuto un convegno a Napoli, sabato 9 ottobre, per dibattere un tema che alla cultura repubblicana è congeniale: “Un programma per la Federazione dei Riformisti”. E’ stato quasi naturale, come ha scritto “Il Mattino”, toccare i punti salienti della politica nazionale. Sono intervenuti Giuseppe Ossorio consigliere regionale in Campania dei Repubblicani Democratici, l’on.Valerio Zanone, che negli anni ottanta è stato segretario nazionale del partito liberale e poi ministro della Repubblica, e l’on.Rosa Russo Iervolino,
    Ossorio ha sottolineato la necessità che tutte le forze politiche e sociali, che nel centro sinistra si riconoscono nella cultura repubblicana e liberal democratica, ma che non hanno una casa comune si ritrovino e si uniscano in un percorso organico, per dare maggiore vigore a quelle istanze nelle quali si ritrovano la maggioranza degli italiani. Egli ha mosso una forte critica alla “tassa patrimoniale” riproposta da Bertinotti che finirebbe per penalizzare ulteriormente la maggioranza degli italiani, disincentivando la capitalizzazione del risparmio; ed ha sottolineato l’urgenza di rilanciare una politica organica per il Mezzogiorno letteralmente abbandonato dal governo Berlusconi e, complessivamente, dai partiti che si riconoscono nel centro destra.
    Zanone ha insistito sulla usurpazione latente dei principi liberali da parte del governo Berlusconi che nella realtà, a giudicare dagli interventi finora adottati, con il liberalismo di Croce, Einaudi e Ugo La Malfa ha veramente poco a che vedere. Analogo discorso per quanto riguarda l’europeismo che, per come si sta governando, ha di fatto snaturato le finalità di coloro (democratici, liberali e repubblicani) che ne avevano fatto una bandiera ideologica per tante battaglie. Ha altresì sottolineato che la flessibilità spinta del lavoro sta impoverendo le aziende di know how e non sta costruendo professionalità adeguate a sostenere le sfide economico-sociali del prossimo fu turo: un giovane neolaureato medio, dopo le recenti riforme, tra vari contratti a termine, non sempre attinenti con i titoli scolastici posseduti, si ritrova avanti con gli anni e senza avere avuto la possibilità di consolidare la propria professionalità.
    La Jervolino, ha ripreso il problema del lavoro che a Napoli ed in tutto il Mezzogiorno, assume criticità dirompenti per cui è necessario che il governo se ne faccia adeguatamente carico. Ha poi sottolineato l’inganno della riduzione delle tasse che il governo sta perpetrando nei confronti di tutti gli italiani in quanto dette riduzioni si riverberano a piè pari sui governi locali e, quindi, non possono che tradursi in una maggiore imposizione locale o in una riduzione dei servizi.
    Un punto ha suscitato grande interesse da parte dei tanti amici che gremivano la sala della riunione, fra i quali numerosi come sempre docenti universitari che a Napoli non hanno mai abbandonato i Repubblicani Democratici, la decisione di formare un Coordinamento Nazionale per ricongiungere i tanti amici repubblicani e liberali che si riconoscono della coalizione di centro sinistra, ritenendo vana ogni altra ricerca di terza forza che rimarrebbe schiacciata fra i due schieramenti di destra e di sinistra, le cui elezioni sono regolate da una legge ad un turno ed inoltre maggioritario.
    GIOVANNI ALFANO

    ** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=1645
    Repubblicani in TOSCANA
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=2306
    Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=103466
    Il Partito della Democrazia a Carrara
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=11856
    Repubblicani in UMBRIA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=13513
    Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=124808
    CALABRIA Repubblicana
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=25994
    ** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=123375
    Repubblicani in CAMPANIA
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=3776
    SICILIA Repubblicana
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=5028
    Repubblicani nel LAZIO (1)
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    Repubblicani in ABRUZZO
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=5932
    Repubblicanesimo nelle MARCHE (2)
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=13463
    I Repubblicani di MASSA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=29318
    LOMBARDIA Repubblicana
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=11893
    Repubblicani nelle MARCHE (1)
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=4016
    I Repubblicani della Lombardia, prima e dopo il 43° congresso
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=15032
    Lettera aperta.........più che aperta al segretario politico della Lombardia
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=22794
    Repubblicani in GARFAGNANA e LUCCHESIA
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=7688
    Azione politica dei Repubblicani in Lombardia
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    Repubblicani in FRIULI VENEZIA GIULIA
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    Repubblicani in BASILICATA
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    PUGLIA Repubblicana
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    il P.R.I. nel Lazio (2)
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    Repubblicani in SARDEGNA
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    Repubblicani in VALLE D'AOSTA
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    Repubblicani nel MONDO
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    Repubblicani nel VENETO
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    Repubblicani in TRENTINO ALTO ADIGE
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    I Repubblicani in Lombardia ...
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=118662
    Assemblea a S. Benedetto del Tronto ... Repubblicani nelle Marche
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=15286
    Massa e Ravenna
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=115408
    Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=9958
    .... e in Lombardia son scintille!
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=117288
    Repubblicani a RIETI
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    Repubblicani in Piemonte
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    BRASILE Repubblicano
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    Repubblicani in MOLISE
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=21107
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    Repubblicani in LIGURIA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=17078
    giovanni alfano

  2. #2
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    Predefinito

    vedere anche articolo di Giuseppe Gizzi
    sullo stesso argomento ...

    http://www.politicaonline.net/forum/...34#post1475134
    [mid]http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/CORENGRATO.mid[/mid]

  3. #3
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    Predefinito tratto da IL MATTINO Online 18 ottobre 2004

    Scarsi e Guariglia lanciano i Repubblicani «per l’Ulivo»

    SALERNO - I Repubblicani «di Sinistra», quelli che si riconoscono nell’esperienza dell’Ulivo, si sono costituiti anche in provincia di Salerno. Alla firma del documento costitutivo hanno partecipato, assieme al presidente della VI commissione permanente del consiglio regionale, Giuseppe Ossorio, anche Antonio Guariglia, presidente del consiglio comunale di Salerno e il preside Nicola Scarsi che è stato a lungo segretario del partito.
    «Dopo la svolta di una componente del partito verso il centro destra - dice Scarsi - abbiamo puntato ad una riorganizzazione del movimento per il rilancio della tradizione laico-repubblicana all’interno della sinistra. Abbiamo voluto ribadire con forza il peso campano di questa componente politica».
    Con Ossorio si stabilisce dunque un patto campano che riunifica le forze in campo. In proiezione ci sono gli impegni in particolare in vista delle elezioni regionali e una convention programmatica, con gli altri leader di Uniti per l’Ulivo e il centro sinistra, in programmata già tra un mese.
    Anche il movimento dei Repubblicani a Salerno mira a rilanciare l’impegno con iniziative proprie e mettere insieme, in un coerente orizzonte politico, le forze migliori.
    «Il rapporto etica e politica, oltre che politica e cultura - dice Scarsi - ha contrassegnato la nostra azione che si rifà alla lezione di La Malfa e Spadolini. È questa è la strada che vogliamo continuare a battere». Sul piano dell’organizzazione, si va alla gestione del movimento attraverso organismi di coordinamento provvisori (segretario provinciale, Scarsi; presidente Guariglia) per poi giungere alla fase congressuale, in linea con le indicazioni nazionali del movimento in via di costituzione e riorganizzazione.

  4. #4
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    Predefinito

    Scarsi e Guariglia lanciano i Repubblicani «per l’Ulivo»

    SALERNO - I Repubblicani «di Sinistra», quelli che si riconoscono nell’esperienza dell’Ulivo, si sono costituiti anche in provincia di Salerno. Alla firma del documento costitutivo hanno partecipato, assieme al presidente della VI commissione permanente del consiglio regionale, Giuseppe Ossorio, anche Antonio Guariglia, presidente del consiglio comunale di Salerno e il preside Nicola Scarsi che è stato a lungo segretario del partito.
    «Dopo la svolta di una componente del partito verso il centro destra - dice Scarsi - abbiamo puntato ad una riorganizzazione del movimento per il rilancio della tradizione laico-repubblicana all’interno della sinistra. Abbiamo voluto ribadire con forza il peso campano di questa componente politica».
    Con Ossorio si stabilisce dunque un patto campano che riunifica le forze in campo. In proiezione ci sono gli impegni in particolare in vista delle elezioni regionali e una convention programmatica, con gli altri leader di Uniti per l’Ulivo e il centro sinistra, in programmata già tra un mese.
    Anche il movimento dei Repubblicani a Salerno mira a rilanciare l’impegno con iniziative proprie e mettere insieme, in un coerente orizzonte politico, le forze migliori in un fecondo rapporto tra etica e politica, come dice Scarsi, che ha contrassegnato la nostra azione che si rifà alla lezione di La Malfa e Spadolini. È questa è la strada che vogliamo continuare a battere». Sul piano dell’organizzazione, si va alla gestione del movimento attraverso organismi di coordinamento provvisori (segretario provinciale, Scarsi; presidente Guariglia) per poi giungere alla fase congressuale, in linea con le indicazioni nazionali del movimento in via di costituzione e riorganizzazione.


    P.s. Il movimento è quello dei "Repubblicani Democratici",- sito internet www.repubblicanidemocratici.it- che si costituisce a Salerno, dopo Napoli e le altre province campane. Oltre 100 repubblicani salernitani lo hanno tenuto a battesimo lo scorso venerdì alla presenza del leader Giuseppe Ossorio. Obiettivo immediato è quello delle elezioni regionali della prossima primavera, ma nell'immediato futuro si pensa alla creazione di una federazione delle forze che nel csn si riconoscono nella tradizione repubblicana e liberale.

    Giuseppe Gizzi

    .............................
    ho rieditato il post perche' il link sopra
    e' errato .... aggiungo sotto il link giusto:
    http://www.repubblicanidemocratici.it/
    N.R.


  5. #5
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    Predefinito tratto da IL MATTINO 19 ottobre 2004

    IL CENTROSINISTRA E LA DIVISIONE DELL’ATOMO

    Esposito: noi i veri repubblicani, non Scarsi e Guariglia
    La politica, a volte, sembra una scienza più esatta della fisica. Almeno quando dimostra di saper sciogliere l’antico problema della divisione dell’atomo. E l’atomo in questione è, anche stavolta, un pezzo delle tante anime (ex) partitiche che albergano - allegramente litigiose - nello schieramento di centrosinistra. Pezzetti di Ulivo, entrambi con il dna della gloriosa tradizione repubblicana ispirata a La Malfa (padre), si contendono la primogenitura del marchio in quel di Salerno. Accade così che il Mattino, ieri, racconta della neonata fondazione dei repubblicani «per l’Ulivo» tenuta a battesimo da Nicola Scarsi, che del Pri è stato a lungo segretario politico, e da Antonio Guariglia, presidente del consiglio comunale del capoluogo. Non passano ventiquattr’ore e arriva la voce in controcanto: quella di Alberto Esposito, ingegnere di provata fede repubblicana e già assessore provinciale sotto la presidenza di Alfonso Andria. Esposito ci tiene ad evidenziare che «i Repubblicani sono già presenti nel centro-sinistra e dunque al tavolo nazionale dell’Ulivo con l’on. Luciana Sbarbati, segretaria nazionale dei ”Repubblicani europei”, e che lo stesso movimento è federato con Ds, Margherita e Sdi nella lista voluta da Romano Prodi ”Uniti nell’Ulivo”». Vero, giustissimo, come l’ulteriore precisazione sull’impegno elettorale dei ”Repubblicani europei” che «hanno partecipato alle europee nella lista ”uniti nell’Ulivo” e presentato liste per il consiglio provinciale, per le amministrative di Angri, Pagani, Scafati e sostenuto con propri candidati i sindaci del centro-sinistra di Nocera Inferiore, Baronissi e Sarno». Tutt’altra storia, argomenta poi Esposito, rispetto a quella di Scarsi e Guariglia i quali «hanno la responsabilità politica insieme all’on. Giorgio La Malfa di aver traghettato il Pri nel centro-destra e di essere rimasti, fino al commissariamento del partito da parte dell’on. Italico Santoro, nel Pri a Roma e nel centro sinistra in Campania». Solo successivamente «hanno aderito ai ”Repubblicani europei”». Leggendo «con sorpresa» della nascita di «un nuovo movimento promosso con l’on. Ossorio», l’ex assessore provinciale annota una considerazione personale: «Io credo che il centrosinistra di tutto abbia bisogno tranne che di ulteriore confusione e di partiti personali mascherati da liste civiche locali». Ragionamento ineccepibile, un vero monito ad una coalizione che non ha certo necessità di sperimentare la divisione dell’atomo (repubblicano).

  6. #6
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    Predefinito tratto da www.pri.it

    Rifondazione liberale

    Le tradizioni storiche risorgimentali rivendicano un ruolo da protagoniste

    Chissà se mai davvero il presidente Berlusconi, riuscirà mai a realizzare quel partito da 40 punti percentuali, a scapito delle piccole formazioni, come vagheggia nei suoi momenti più felici?

    Certo la rifondazione del Partito liberale italiano iniziata a Roma nel fine settimana, sembrerebbe aprire per lo meno un’altra piccola erosione all’ampio margine che il premier vorrebbe raggiungere per la sua formazione, viste anche le presenze in sala di una forza che, per quanto minore, non appare intenzionata a restare dispersa molto più a lungo di quanto pure è stata finora. Essa si aggiungerà a chi, come repubblicani e socialisti, non ha mai creduto al destino dissolutorio che pure il bipolarismo maggioritario aveva promesso. Volendo dare un consiglio amichevole al premier, gli diremmo di lasciar perdere un partito piglia tutto, cattolico liberale e quant’altro, anche a scanso di eccessi di populismo cui i movimenti di massa sono necessariamente costretti. Più semplice e, crediamo, anche più efficace, puntare invece a valorizzare una coalizione più ampia, lasciando a ciascun soggetto autonomo la sua parte, anche perché abbiamo visto nel corso di questa stessa legislatura, come, con poche forze alleate, per queste sia facile coalizzarsi fra loro, e mettere in difficoltà il presidente del Consiglio.

    Quali che siano poi le valutazioni dell’onorevole Berlusconi, appare sempre più chiaro che forze centenarie e ricche di storia hanno poca voglia a impegnare il loro titolo a costruire o cercare di costruire futuri sui fasti del passato. Né sono spaventate dalle miserie del tempo attuale e dall’avarizia di consensi popolari che ottengono, né dalle sconfitte a cui possono andare incontro. Se ci si pensa - e forse è il caso di pensarlo - liberali e repubblicani hanno vissuto momenti ben più grami. Noi, con Mazzini che si vide il risorgimento scippato di mano da Casa Savoia, con gli esiti discussi e discutibili di unità nazionale che ne derivarono; ed i liberali mortificati nella figura di uno dei loro leader di principale rilievo, quel Giovanni Amendola, a cui noi pure restiamo molto legati, ucciso alla fine dalle bastonate dei fascisti. Storie di dolore estremo, che pure non hanno mai fatto sì che repubblicani e liberali abbandonassero la scena per più di qualche anno appena. La storia continua.

    Roma, 3 dicembre 2004

  7. #7
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    Predefinito tratto da www.pri.it

    Napoli: inaugurata la nuova sede regionale del Pri/Con il segretario nazionale il prof. Trezza responsabile della Campania

    Le insufficienze della gestione Bassolino

    Si è tenuta a Napoli una manifestazione in occasione della apertura della nuova sede regionale e provinciale del PRI a Napoli in Via S. Brigida, n. 76. È questo il primo segno concreto della riorganizzazione del partito in Campania; riorganizzazione che prelude al rilancio della presenza repubblicana nella regione e nella città.

    Alla manifestazione hanno partecipato l’On. Nucara, viceministro per l’Ambiente, e segretario nazionale del partito, il Prof Trezza, responsabile nazionale per la Campania, l’avv. Bevilacqua, segretario organizzativo regionale, l’On. Arpaia responsabile politico provinciale ed altri esponenti del partito.

    L’On. Nucara ha osservato come la presenza operativa del PRI fugherà rapidamente la confusione ingenerata dall’uso illegittimo del simbolo dell’edera da parte di organizzazioni e persone non autorizzate, ed a suo tempo debitamente diffidate a tal proposito, in quanto non appartenenti al partito e, comunque, posizionate su linee politiche e schieramenti del tutto antitetici.

    La prossima campagna elettorale per le regionali, che vedrà il PRI attivamente impegnato, è l’occasione -ha inoltre affermato l’On.Nucara- per mostrare, al di là degli schieramenti, l’insufficienza della gestione Bassolino della regione che oggi attraversa la sua condizione più difficile. La criminalità ha raggiunto livelli mai visti in precedenza e ad essa si accoppia una condizione insostenibile di disoccupazione contro la quale non è stata posta in essere misura alcuna, per cui l’un fenomeno ha alimentato l’altro. La stessa vita civile della regione, e della città di Napoli in particolare, ha raggiunto i suoi livelli più bassi nel degrado della sanità, nell’assenza di un piano per lo smaltimento dei rifiuti, per la mancanza di un quadro coerente per la gestione dell’acqua e del disinquinamento.

    La denuncia di questa gestione e la necessità di cambiare saranno i temi portanti della campagna elettorale del PRI in occasione della prossima tornata elettorale.

  8. #8
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    Predefinito tratto da L'OPINIONE 11 febbraio 2005

    L’Ulivo, Napoli e la spazzatura sotto il tappeto

    di Ferruccio Formentini

    I diesse in congresso e i “margheritini” che approvano lo statuto della Fed per fare l’Ulivo sono occasioni colte da quelli della Gad per mostrare in video il loro faccione suadente e raccontare che tutto questo darà un governo moderno e efficiente al paese come, dicono loro, meriterebbero gli italiani. Contemporaneamente in Campania, regione guidata dal diessino Bassolino, e nel capoluogo dov’è sindaco la Jervolino, prestigiosa rappresentate della Margherita, succede l’indescrivibile. La camorra uccide come a Baghdad, i rifiuti urbani da un decennio provocano indecenti miasmi e assurde proteste mentre altrove il loro smaltimento assicura benessere e nuovi posti di lavoro, la disoccupazione imperversa e nessuno intravede una via d’uscita. Ma in proposito alla Fed, Ulivo e Gad tutti zitti e mosca, fanno gli gnorri.

  9. #9
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    Predefinito tratto da IL MATTINO di Salerno 16 febbraio 2005

    La Fed litiga per gli ex-repubblicani

    Salta il vertice sul programma, due le formazioni di ex in competizione

    In Consiglio regionale un gruppo unico della Fed, la federazione che si va definendo tra Ds, Margherita, Sdi, Mre. È l’obiettivo dichiarato del ricandidato governatore Antonio Bassolino, che nelle ultime settimane ha visto sfumare il tentativo di costruzione della lista unitaria prima e della lista «ponte» poi, ovvero la lista con i partiti che ci sarebbero stati a partecipare, Margherita esclusa. Il primo passo per la costruzione della Fed in Campania doveva essere compiuto ieri, con una riunione a mezzogiorno nella sede dello Sdi in via Toledo. Ma il vertice è saltato, rinviato a giovedì. «Non mi risultano problemi», dichiara il segretario Ds, Gianfranco Nappi. Ma a quanto pare per non partire con il piede sbagliato si è preferito non partire ieri. Nodo del contendere gli ex-repubblicani: se per la maggior parte della Fed l'ex-repubblicano riconosciuto è Giuseppe Ossorio, altri pongono la questione degli accordi nazionali e chiedono di sedere al tavolo. Sì, perché la Federazione è con "l'Mre" che fa capo all’eurodeputata Luciana Sbarbati. Ossorio, invece, è «Repubblicano democratico». Ma chi sono gli sbarbatiani a Napoli? In Consiglio regionale presidente del gruppo è Alfonso Perrone, che fu eletto con il Partito democratico cristiano, passò con l’Udeur per poi approdare a Democrazia federalista campana del salernitano Antonio Lubritto, gruppo che, fino alla rottura dei giorni scorsi, aveva costituto una federazione con l'Mre della Sbarbati. Alleanza finita presto tra Perrone e Lubritto. Con Perrone è schierato l’ex segretario di Democrazia federalista a Napoli, Ugo Grippo. Con Lubritto il consigliere regionale Vitale Castaldi: «Premesso che abbiamo dato la disponibilità a scendere in campo con la lista unitaria del presidente Bassolino - spiega Castaldi - come Democrazia federalista siamo pronti a presentare liste nelle cinque province con Bassolino presidente». Esattamente quello che contestano glis cissionisti del Mre. Liti e microdivisioni a parte, c’è una bella gatta da pelare per la Fed prima e per l’Unione poi, che vede moltiplicarsi i soggetti al tavolo della trattativa. «Conosciamo come ex-repubblicano solo Ossorio», puntualizza Antonio Fantini, segretario regionale Udeur. Nappi nelle settimane scorse ha riconosciuto il ruolo di Ossorio, che sta preparando le sue liste autonome nel segno della coalizione di centrosinistra. Anche De Mita in più occasioni ha spinto per Ossorio. E c’era da aspettarselo, visto che il problema del Mre in versione campana potrebbe provocare un’erosione di voti più al mondo ex democristiano che ai veri repubblicani del Pri. Non a caso Perrone e Grippo sono ex Dc, così come lo è Lubritto con la sua Democrazia federalista. Il tutto mentre sembrano andare a monte i tentativi di dare vita alla lista «ponte» o alla lista del presidente, ipotesi sulle quali spingono i Ds e rema contro la Margherita, preoccupata di un’erosione di voti moderati. f.v.

  10. #10
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    Predefinito I tormenti della Romagna ed il repubblicanesimo in Italia

    I tormenti della Romagna ed il repubblicanesimo in Italia.

    Ringrazio l'amico Nuvolarossa per avere dato rilievo sul Forum all'articolo de "IL MATTINO" del 16 febbraio scorso. In quell’articolo viene fatta chiarezza su chi rappresenta in Campania con autorevolezza e con una continuità mai interrotta la cultura e la politica repubblicana nel centrosinistra: noi "Repubblicani Democratici". "IL MATTINO" opera una specificazione importante, e sottolinea le differenze tra noi e il MRE costituito da due mesi a questa parte inopinatamente, esclusivamente da ex-democristiani, che entrano ed escono da quel Movimento secondo le loro necessità. L’MRE appare sempre più come un movimento politico abituato ad avere regali come un seggio al Parlamento Europeo che gli è stato regalato nel 1999 e nel 2004, ma poco avvezzo a costruire come noi abbiamo fatto un credibile e riconosciuto raggruppamento di repubblicani e di liberaldemocratici, in posizione di autonomia, mai di sudditanza, nel centrosinistra campano. Io mi auguro che altri repubblicani possano ricalcare questa strada difficile, come è difficile la posizione dei repubblicani nel centro destra. Penso ai repubblicani della Romagna che vivono oggi una situazione tormentata e travagliata, per la quale abbiamo il massimo rispetto, che non vogliono confluire nel MRE, ma che si fanno promotori di un'alleanza dei repubblicani con il centrosinistra della loro Regione. Giuseppe Gizzi

 

 
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