Repubblicani in Piemonte

**nuvolarossa** · 05-06-02, 21:34

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tratto da LA STAMPA del 05 giugno 2002
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I repubblicani agli elettori
«Alle urne per votare Florio»

Il partito repubblicano italiano ringrazia i 925 elettori che hanno espresso fiducia negli uomini del partito. Contestualmente i repubblicani invitano caldamente la cittadinanza tutta alla lucida presa di coscienza nell´atto di caratterizzatìre, con il voto dei giorni 9 e 10 giugno, il futuro assetto delle forze politiche che amministreranno la città. Il partito repubblicano italiano, in armonia con i principi fondamentali che ne distinguono i caratteri, la morale e la filosofia, chiede all´elettorato di indirizzare la propria scelta votando Florio sindaco.

Angelo Bongiovanni
segretario provinciale del pri
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**nuvolarossa** · 08-06-02, 15:00

GLI AVENTI DIRITTO AL VOTO SONO QUASI 62 MILA. DI FRONTE VITTORIO VOGLINO E LUIGI FLORIO
Alle urne per scegliere il sindaco
Asti, domani e lunedì l´atteso ballottaggio

ASTI

E´ cominciata l´attesa. Ieri le feste elettorali di chiusura, l´allestimento dei 78 seggi, domani e lunedì il voto. Si ripete il rituale del 26 e 27 maggio primo turno di queste elezioni comunali 2002. Con una differenza sostanziale: il ballottaggio non ammette repliche. Lunedì 10 giugno Asti avrà il sindaco chiamato a governare la città per i prossimi cinque anni, il Consiglio Comunale una maggioranza ed un´opposizione a seconda di chi si aggiudicherà la vittoria.
SCENARI. La contesa è tra Vittorio Voglino e Luigi Florio. Il primo sostenuto da Ds, Margherita, Pdci, lista civica Asti con Voglino sindaco e Sdi ha stretto, alla vigilia del secondo turno, un accordo politico programmatico con Rifondazione comunista-Verdi sole che ride e con la lista «Unione dei cittadini-Sì Pasta sindaco». Florio può contare su Forza Italia, An, Lega Nord, Udc, Partito Repubblicano Italiano e il partito Pensionati che si è apparentato con il candidato sindaco della Casa delle libertà. Al primo turno Voglino ha ottenuto 19.237 preferenze (45,3%), mentre l´avversario 18.871 voti pari al 44,5%. I due sono separati da 366 voti. Il 26 e 27 maggio l´astensione è stata particolarmente elevata: 17.270 (28,8%) aventi diritto non sono andati alle urne per scelta o per necessità. Nell´arco di tempo tra il voto di fine maggio e ieri sono stati circa 100 i cittadini che si sono rivolti all´Ufficio elettorale per ritirare la tessera che avevano smarrito e senza la quale non è possibile esercitare il voto. Gli elettori che hanno disertato i seggi il 26 e 27 maggio possono votare al ballottaggio. Inoltre è possibile ritirare oggi, domani e lunedì la tessera elettorale all´Ufficio di via San Martino 3 (palazzo Ottolenghi). DA RICORDARE. I seggi aprono domani alle 8 e si potrà votare sino alle 22. Lunedì l´orario è dalle 7 alle 15. Lo scrutinio inizierà subito dopo. La scheda comprende il nome e cognome dei candidati alla carica di sindaco scritti in un rettangolo sotto il quale sono riprodotti i contrassegni delle liste collegate. Gli aventi diritto al voto sono oltre 61.900. Le operazione di spoglio si potranno seguire sullo schermo allestito nell´androne del municipio. COME SI VOTA. La prefettura informa «che il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nominativo del candidato sindaco. Al fine di privilegiare l´effettiva volontà dell´elettore - precisa la prefettura - l´espressione del voto apposta, oltre che sul nominativo del candidato sindaco, anche sul relativo contrassegno ovvero sui contrassegni delle liste collegate al candidato stesso, è da ritenersi valida».
Franco Cavagnino

**nuvolarossa** · 10-06-02, 21:10

VOTO BALLOTTAGGIO: PIEMONTE, L'ULIVO STRAPPA ASTI E ALESSANDRIA, NON VERCELLI

Torino, 10 giu. (Adnkronos) - Affermazione del centrosinistra ai ballottaggi in Piemonte. Con l'eccezione di Vercelli, che nell'elezione del presidente della Provincia si e' confermata una 'roccaforte' della Cdl, in cinque dei sei Comuni chiamati a rinnovare l'amministrazione, compresi tre capoluoghi, ha prevalso l'Ulivo. L'unica sconfitta 'comunale' il centrosinistra l'ha subita ad Acqui Terme dove, a conquistare la poltrona di primo cittadino, e' stato il candidato della Lista Civica 'Per la continuita' con Bosio'.

(Ato/Pe/Adnkronos)
10-GIU-0220

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**nuvolarossa** · 10-06-02, 21:29

VOTO BALLOTTAGGIO: PIEMONTE, CONFERMA CDL ALLA PROVINCIA DI VERCELLI

Torino, 10 giu. (Adnkronos) - Il vercellese ha scelto la continuita' confermando Renzo Masoero, candidato della Cdl e presidente vicario dopo la scomparsa di Giulio Baltaro nel mese di luglio, alla guida della Provincia. Con il 52,7% delle preferenze (dati di 216 sezioni scrutinate su 220) Masoero ha superato il candidato del'Ulivo, Gianni Mentigazzi, che si e' fermato al 47,3% dei consensi.

(Ato/Pe/Adnkronos)
10-GIU-0217

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**nuvolarossa** · 20-06-02, 21:28

Ricostituita la sezione "G. Leardi" di Novi Ligure (AL). Segretario Fabio Garaventa

**nuvolarossa** · 04-08-02, 14:04

Bordiga, studioso amava Venezia conciliava Mazzini con Mussolini

PER quanto non abbia mai dimenticato la sua città natale, l´ingegnere novarese Giovanni Bordiga (1854-1933) era uno studioso innamorato di Venezia dove diede il meglio di sé, sia come protagonista di grandi eventi artistici che come cattedratico e amministratore del Comune. In gioventù, a Novara, fu esemplare allievo del Regio Liceo Ginnasio Carlo Alberto per laurearsi poi al Politecnico di Torino, appena ventenne. Il Bordiga è uno studente talentuoso al quale si prospetta, ben presto, l´opportunità dell´insegnamento a Pesaro, prima di approdare a Venezia all´Istituto Superiore degli Studi Economici e Commerciali. Allo scoppio della prima guerra mondiale si scopre troppo anziano per arruolarsi volontario, tuttavia non si nega, come appassionato e convincente oratore, fra gli interventisti, pur misurando la sua enfasi patriottica per effetto della condivisione degli ideali mazziniani irrobustiti dalla frequentazione delle associazioni repubblicane che, in gran parte clandestine, erano fiorenti negli ambienti universitari a Venezia e Padova. Alla fine della guerra, pur con qualche riserva, condivide l´impresa dei legionari di Gabriele D´Annunzio a Fiume, ma ritiene che a Venezia, città d´arte, sia per lui più congeniale lo studio delle arti figurative e dei monumenti della Serenissima, anziché l´agone politico al quale si era accostato con fervente entusiasmo e altrettanta perplessità. Presidente dell´Accademia delle Belle Arti e della Biennale, il Bordiga scrive saggi critici e importanti recensioni sul filosofo veneziano Giovanni Battista Benedetti e sullo scultore fiorentino Jacopo Sansovino, detto «il Tatti», autore della statua del Campanile di San Marco e di quelle dedicate a Marte e Nettuno sulla Scala dei Giganti a Palazzo Ducale, non trascurando di inviare i risultati e le descrizioni delle sue dotte ricerche alla Biblioteca Negroni di Novara. Sosteneva che nessuna città al mondo possedesse tanta ricchezza artistica e architettonica da poter competere con Venezia. Era un ammiratore entusiasta della statua equestre di Bartolomeo Colleoni, opera del Verrocchio, che spesso si soffermava a contemplare: l´aveva vista e rivista da ogni angolazione e, ogni volta, riscopriva nel cavallo bronzeo e nell´impettito cavaliere un partiolare nuovo, criticandosi per averlo trascurato in precedenza. Amava un pò meno la periodica invasione dell´acqua alta della laguna che lo costringeva a precarie deambulazioni sulle passerelle. Nel frattempo si era avvicinato al regime fascista: vedeva in Mussolini l´uomo che avrebbe dato maggior prestigio e dignità all´Italia anche se, in chiave dialettica, gli costava una certa fatica accostare la personalità del duce a quella del pur sempre amato Mazzini. Comunque, in perfetta buona fede, cercava a suo modo di tessere un compromesso fra i due personaggi ammirati ma distanti nel tempo e nelle idee. Ma il novarese, ormai prossimo agli 80 anni, non possedeva più gran voce in capitolo, tranne che in qualche ambiente universitario e fra gli ex allievi che spesso ricorrevano all´illuminante saggezza dell´antico maestro che, fra l´altro, con fervida iniziativa aveva promosso l´istituzione della Scuola di Architettura a Venezia. Si spense serenamente a Venezia il 17 giugno 1933 convinto che il «patto a quattro», stretto pochi giorni prima a Roma, costituisse una garanzia di pace e progresso per tutti i popoli europei. Ma non nasconde qualche ragionevole perplessità. Agli amici che gli fanno visita in quei giorni propone una considerazione e una domanda: «Tutto bene, le prospettive del trattato sembrano buone, ma c´è da fidarsi di quell´Hitler lì?».

Romolo Barisonzo
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Colgo l'occasione per salutare l'amico Romolo Barisonzo ... l'ultima volta che ci vedemmo fu circa trent'anni fa ... eravamo in una saletta dell' Hotel Dora, nella canavesana patria di Comunita' di Fabbrica dell'indimenticabile Olivetti, assieme ad altri due amici Repubblicani ( A. Gandolfi e F. Sassano ) ... con noi c'era anche Giorgio La Malfa ... aspettavamo notizie dalla Prefettura di Torino ... arrivarono e ci diedero un nuovo parlamentare repubblicano ... Giorgio La Malfa ... per la prima volta alla Camera dei Deputati.

N.R.

**nuvolarossa** · 17-08-02, 11:39

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**nuvolarossa** · 27-08-02, 16:36

COMPLETATO L´ORGANICO. L´UFFICIO COORDINATO DA RAFFAELLO SALVATORE
Un nuovo giudice di pace a Canelli
L´ex assessore di Asti Germano Cantarelli, in servizio dal 2003

CANELLI

Germano Cantarelli, 66 anni, emiliano di nascita e astigiano di adozione (vive a Mombarone dove conduce un´azienda agricola di 50 giornate con il figlio Max), laureato in Giurisprudenza, è stato nominato giudice di pace nella sede canellese. Cantarelli è un personaggio molto noto ad Asti: è stato direttore dell´Ufficio del Registro e del servizio Ipoteche. Per anni ha ricoperto la carica di consigliere comunale, ed è stato anche assessore ed esponente di primo piano nel partito repubblicano italiano ai tempi di La Malfa e Spadolini. Nel 1998 si è candidato a sindaco ottenendo 750 voti.
Nella sede di Canelli, sistemata nella palazzina dell´ex pretura di via Solferino, Cantarelli affiancherà l´avvocato Raffaello Salvatore, professionista acquese, già sindaco della città termale, da due anni giudice di pace a Canelli. «Ho già preso contatti col mio collega che mi ha offerto massima collaborazione» dice. Ma prima di prendere servizio a Canelli il neo giudice di pace dovrà frequentare un corso di preparazione di sei mesi (s´inizia il 16 settembre) presso il tribunale di Asti. Una sorta di stage per avvicinare al mondo della giustizia chi, pur in possesso di una laurea in Legge, non ha mai avuto esperienze in questo campo. Cantarelli prenderà quindi servizio a metà marzo del 2003. Si occuperà, con il coordinamento dell´avvocato Salvatore, di cause civili fino al valore di 25 mila euro, e di vertenze penali che riguardano reati come lesioni, oltraggio e querele. La nomina del secondo Giudice di pace canellese completa l´organico della sede cittadina che comprende anche cinque impiegati amministrativi. Gli uffici di via Solferino sono aperti tutti i giorni feriali, dalle 8,30 alle 13,30. Le udienze, aperte al pubblico, per le cause penali si svolgono dalle 9,30, il primo e l´ultimo venerdì del mese; il mercoledì ci sono le udienze civili.

fi. l.

**nuvolarossa** · 09-10-02, 23:05

Torino
11 ottobre
h. 11.00
Endas via Giolitti 19

Incontro del segretario nazionale
Nucara con i repubblicani
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**nuvolarossa** · 27-10-02, 14:38

ASTI
Quattro delegati astigiani al congresso del Pri

L´assemblea degli iscritti del pri astigiano ha inviato quattro suoi iscritti (Angelo Bongiovanni, Angelo Troja, Domenico Ravazza e Roberto Risso) al congresso di Fiuggi che si concluderà oggi.

Discussione: Repubblicani in Piemonte

Strumenti Discussione

Repubblicani in Piemonte

da LA STAMPA 4 agosto 2002

LA STAMPA 27 agosto 2002

tratto da http://www.pri.it

LA STAMPA 27 ottobre 2002

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