** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)

[nuvolarossa]

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Galli: "Questo ospedale è ormai di serie B"

Cattolica - (adn) Domenica si è svolta davanti al Cervesi una manifestazione in difesa dei dipendenti dell'ospedale che rischiano, entro pochi mesi, di ritrovarsi senza lavoro. Organizzata dal Pri (Partito repubblicano), la manifestazione non ha avuto il successo desiderato. Nonostante, infatti, siano state raccolte più di 100 firme Leo Galli, il segretario provinciale del partito, lamenta la mancanza dei rappresentanti dei partiti politici dell'opposizione e dell'associazione albergatori. "Ci aspettavamo che tutte le forze politiche che hanno a cuore il destino delle 200 famiglie coinvolte fossero presenti, invece, c'era soltanto il partito Repubblicano, sezioni di Cattolica e San Giovanni. Abbiamo visto il timore negli occhi di queste persone che vivono con la spada di Damocle sulla testa perché non sanno cosa gli capiterà dopo il 30 giugno. Qualcuno dovrà pur farsi carico di spiegare a tutta la città da dove arrivano 47 miliardi (di lire) di debito, quasi un miliardo al mese di buco, considerati i 48 mesi di gestione della Fondazione. L'ospedale di Cattolica è considerato ormai di serie B. Se diminuiscono le persone, inevitabilmente diminuiranno i servizi e si creeranno i presupposti per la chiusura. Sembra di tornare al '95 quando ci siamo dovuti incatenare per difendere l'ospedale". Il Pri, comunque, sarà presente al sit-in organizzato dal Valconca Social Forum sabato, con la speranza che ci sia una maggior partecipazione.

** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
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Repubblicani in TOSCANA
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Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
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Il Partito della Democrazia a Carrara
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Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli
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CALABRIA Repubblicana
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Lettera aperta.........più che aperta al segretario politico della Lombardia
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Azione politica dei Repubblicani in Lombardia
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il P.R.I. nel Lazio (2)
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Repubblicani in SARDEGNA
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Repubblicani in VALLE D'AOSTA
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Repubblicani nel MONDO
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Repubblicani nel VENETO
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Repubblicani in TRENTINO ALTO ADIGE
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I Repubblicani in Lombardia ...
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Assemblea a S. Benedetto del Tronto ... Repubblicani nelle Marche
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Massa e Ravenna
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Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
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.... e in Lombardia son scintille!
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Repubblicani a RIETI
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BRASILE Repubblicano
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Repubblicani in LIGURIA
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[nuvolarossa]

Cesena/Pri e An chiedono norme più severe contro abusivismo commerciale

Il Pri e An hanno chiesto alla Regione una normativa più severa contro l'abusivismo commerciale in spiaggia e presentato al consiglio comunale due ordini del giorno.
In particolare propongono la confisca immediata delle merci, la distruzione di quelle contraffatte e il sequestro di quelle di provenienza illecita, nonché provvedimenti amministrativi meno burocratici e più snelli. Con la modifica della Costituzione mediante la legge 3 del 18 ottobre 2001 la competenza esclusiva a legiferare in materia di commercio è stata attribuito alle Regioni.-----------------------------------------------
tratto dal sito

[nuvolarossa]

[echiesa]

Correggere subitoooooooo: BANGERA ROSSA!!!
BANDIERA ROSSA, NON BANGERA
Saluti
echiesa

[nuvolarossa]

verso la fine del secolo, ecco cosa
cantava il contadino romagnolo ...
... ovviamente in vernacolo:

Me, quand che a so mort,
a voi la bara
cun quatar sucialesta a la mi spala
e un ripublichen che porta la bangéra,
an voi di prit cun la vesta nera.

.... Se ti sente Wid che gli vuoi "correggere" la "Bangéra" ....

[mcandry]

Originally posted by echiesa
Correggere subitoooooooo: BANGERA ROSSA!!!
BANDIERA ROSSA, NON BANGERA
Saluti
echiesa

Ops, che figura ...

[nuvolarossa]

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"In campo solo per i lavoratori"

CATTOLICA - (Rimini) - (adn) Il Partito Repubblicano, di cui Leo Galli è il segretario provinciale, ha atteso una settimana per rispondere ai partiti che lo accusano di strumentalizzare la situazione dell'ospedale Cervesi per ottenere, a più di un anno dalle prossime elezioni, un "minimo di visibilità". Galli non solo non demorde, anzi, forte della solidarietà dimostrata ai dipendenti dell'ospedale dai quali "ho ricevuto solo ringraziamenti", è soddisfatto perché anche per merito del Pri durante l'intera settimana i giornali hanno continuato a dare spazio al caso. "Visto che tutti i partiti, dall'estrema destra all'estrema sinistra, ci danno addosso, vuol dire che abbiamo ragione.
In questi anni noi repubblicani abbiamo fatto politica negli spazi che ci hanno concesso. Quando si sono creati i 47 miliardi di debiti loro dov'erano? Le opposizioni che avevano il compito di controllare, dove erano quando si sono creati dei bilanci così deficitari? Dovrebbero chiedersi dove si trovavano loro quando si sono verificati questi fatti, non dove fossimo noi Repubblicani!". Galli ribadisce che l'ospedale Cervesi è un grosso problema per i dipendenti e per tutti gli utenti della Valconca, affermando che la mobilitazione del Pri trova ragione d'essere solo e unicamente nella difesa delle 200 famiglie a rischio. "Ancora non sono state fissate le date per il concorso, ancora non esiste un bando, mi spiegano come faranno i dipendenti ad essere riassunti il 1 luglio?". Galli sottolinea le somiglianze tra la situazione attuale dell'ospedale e quella della Trinity. "Anche allora dicevano di non preoccuparsi, invece ci sono ancora persone senza lavoro, che soffrono dell'abbandono in cui sono state lasciate dall'amministrazione e dalla stampa. Si sta di nuovo giocando sulla pelle delle persone senza dare importanza ai valori sociali e umani. I politici hanno attaccato i repubblicani per coprire la loro mancanza di risposte e soluzioni ad una situazione gravissima. I partiti - conclude Leo Galli - di queste tragedie non tengono conto. Non siamo scesi in campo per farci propaganda. Probabilmente, tra due anni, nessuno se ne ricorderà più. L'unico motivo per cui ci siamo messi in gioco è il destino delle famiglie dei lavoratori". Il Pri conferma la sua presenza al sit-in indetto dal Social Forum per oggi pomeriggio alle 15 davanti al Comune. "Sono stati gli unici - commenta Galli - ad essersi esposti come noi".

[nuvolarossa]

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Dubbi sulla Società delle fonti

Che sta succedendo a Romagna Acque? Widmer Valbonesi, capogruppo consiliare del Pri, solleva la questione in Provincia con un'interpellanza urgente. Valbonesi incentra i suoi interrogativi sull'assetto societario dell'ente di Ridracoli e sulle trasformazioni che sta attraversando, principalmente con la costituzione della nuova Società delle Fonti.
L'esponente repubblicano evidenzia i timori di un ridimensionamento di Romagna Acque e su un minor peso dell'ambito forlivese nel quadro di un nuovo sistema romagnolo dei servizi idrici. In questo scenario non mancano poi dubbi, da parte di Valbonesi, sulla definizione degli assetti societari, su possibili casi di incompatibilità tra dirigenti che sono alle stesso tempo consiglieri, ed anche sulle spese relative alle consulenze per la determinazione della valutazione patrimoniale degli impianti conferibili alla Società delle Fonti. Una particolare attenzione è riferita all'accrescimento del valore patrimoniale dell'impianto di potabilizzazione di Ravenna, avvantaggiando il propritario rispetto agli altri.
Valbonesi chiede infine la convocazione di una commissione consiliare alla presenza del presidente di Romagna Acque per analizzare la situazione.

[nuvolarossa]

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La guerra cambia la maggioranza in Comune

CESENA - Il gonfalone del Comune di Cesena sfilerà a Roma in occasione della marcia per la pace. Il Pri invece no.
Tutti a parlare di guerra nella tarda serata del consiglio comunale, con due ordini del giorno sul tavolo, gli ideali, i principi e i pugni sul tavolo. Si discute della possibilità di far aderire il Comune alla 'Marcia per la pace' organizzata a Roma per il pomeriggio di sabato e di partecipare alla manifestazione portando anche l'araldo simbolo della città.
Monica Donini ritira la sua proposta di dichiarandosi pronta a sottoscrivere quella presentata da Ds e Margherita (che cita le parole del papa, le righe della Costituzione e la carta delle Nazioni Unite) a patto che tale documento venga emendato con la richiesta che il Parlamento voti sulla possibilità di un attacco all'Iraq e con la sollecitazione di inserire all'articolo 1 della nuova costituzione europea la frase 'L'Europa ritira la guerra'. Si discute. Forza Italia è contraria, i Ds e la Margherita accolgono la proposta della Donini. Gallone dice no. Amadori anche. Tocca ai Laburisti, Abbondanza è assente e allora parla Bonavita, che vuole andare a Roma a marciare sotto al gonfalone. La palla è al Pri. La gioca Sintini che esce dalla maggioranza: «Non possiamo rifiutare la guerra a priori — dice — perchè così daremmo a Saddam Hussein l'idea di un Occidente diviso e debole». In aula non c'è il vicesindaco repubblicano Mario Guidazzi. Davide Fabbri dei Verdi lo fa notare ai colleghi: «Temo che la sua — riflette — sia stata una scelta strategica. Avrei preferito votare a favore dell'ordine del giorno della Donini e mandare al mittente quello dei Ds, ma faccio una scelta responsabile perchè non sopporterei che il consiglio non si schierasse a favore della pace». Ugolini parla di fatti, evoca la storia e riflette. Parole colorite. Niente marcia per 'Cesena Cambia', e neanche per An e Ccd. Si vota e la risoluzione passa. Il gonfalone che non era sceso in piazza a Cesena in occasione di una analoga marcia svoltasi lo scorso dicembre (se ci fosse stato Guidazzi aveva minacciato di dimettersi) prenderà il treno per Roma. Sempre che trovi posto, perchè pare che la prefettura abbia deciso di non organizzare convogli speciali diretti verso la Capitale. Lo fa notare la Donini, che per scongiurare il caos chiede al sindaco di intervenire.
C'è ancora il tempo perchè il consiglio approvi all'unanimità la celebrazione della giornata della memoria dei profughi italiani.

di Luca Ravaglia

[nuvolarossa]

La Consociazione di Lugo contraria alla partecipazione dei Comuni alla manifestazione di Roma del 15 febbraio

LUGO DI ROMAGNA - Il PRI della Consociazione di Lugo, fortemente preoccupato per la grave crisi internazionale dell'Iraq, ribadisce che la crisi deve essere gestita dalle organizzazioni internazionali a ciò deputate, auspica che le decisioni per risolvere la crisi vengano assunte dall'ONU, ritiene che non debba essere minato nelle sue fondamenta un organismo nato per il mantenimento dell'equilibrio internazionale. A tal proposito il PRI dissente dalla posizione di chi, in modo ambiguo, mette in discussione il ruolo dell'ONU in nome di una pace tout court, e non prevede un ruolo attivo e di garante dell'ONU. Per questi motivi non ritiene di condividere la posizione delle amministrazioni comunali che hanno deciso di aderire alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003.

Manifestazione che, come ha significato la UIL, contiene molte ambiguità nei confronti dell'ONU.

Infine non è accettabile, per il PRI, che a carico dell'intera collettività siano scaricati dalle Amministrazioni Comunali che partecipano alle marce per la pace, costi squisitamente politici, di parte.

Lugo, 12 febbraio 2003
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tratto dal sito