I funghi si dividono in tre categorie riconducibili al loro sistema di alimentazione:
I funghi simbionti,i funghi parassiti e i funghi saprofiti.
Nei primi vi è un interscambio di sostanze nutritive con la pianta ospite. Si instaura così un rapporto di collaborazione che,a grandi linee,potremmo definire,passatemi il termine,confederale.
Nei secondi,non v’è interscambio e il fungo ruba all’ospite tutto ciò di cui ha bisogno. Lascio all’immaginazione del lettore definire di quale tipo possa essere il rapporto in questo caso..
I funghi saprofiti traggono invece il loro nutrimento da sostanze organiche morte.
Ovviamente la natura non opera a compartimenti stagni; vi sono alcune vie intermedie..
La più interessante di tutte,a mio parere,riguarda quella in cui un fungo parassita,una volta esaurita la capacità dell’ospite di dargli nutrimento (e,di conseguenza,avendolo ucciso) si trasforma in saprofita e tira a campare cibandosi della sua carcassa.
Perché questo preambolo? Così.. mi andava di tenere una lezioncina micologica.. eventuali collegamenti col resto del thread sono puramente casuali ed imputabili alla malafede del lettore.
Venendo all’attualità,all’indomani della celebrazione dei fatti verificatisi all’indomani dell’otto settembre ,mi duole rimarcare il fatto della profonda ignoranza che alberga tra le fila dei corazzieri italici i quali,ligi all’etichetta,incuranti della sacralità del gesto,buttano in acqua una corona di fiori come se stessero gettando fuoribordo il contenuto della pattumiera di un motopeschereccio.
Allora: anche l’ultimo dei mozzi sul Dio Po e perfino io che mi sento male sul vaporetto in laguna so che se voglio che la corona di fiori cada per il verso giusto non la devo mollare alla cazzo di cane ma devo lanciarla imprimendole un movimento rotatorio.
Diversamente,si assiste alla scena squisitamente fantozziana della corona che va a sbattere a testa in giù in una spanciata memorabile… Splaff… alla faccia di chi ha fatto la fine del topo sulla corazzata roma e sui due cacciatorpedinieri nel golfo dell’Asinara.
Ovviamente,per imprimere un movimento rotatorio ad hoc,due carabbinieri sono di troppo; uno basta e avanza. Naturalmente bisogna tirare a sorte per stabilire chi debba stare a casa e rinunciare all’indennità per la trasferta… Direi che con tutto quello che vi tirate giù in più oltre allo stipendio non è poi un grande sacrificio,no..?
Consiglierei,oltre al manuale “1001 modi per essere un bravo corazziere”,anche l’acquisto del famoso “La legge di Murphy” nel quale gli aspiranti corazzandi potranno trovare utilissime massime quali il Corollario di Jenning alla Legge della gravità selettiva: “Le probabilità che il pane cada sul lato imburrato sono direttamente proporzionali al costo del tappeto”.
Applicate detta legge alla cerimonia in esame e capirete l’imprescindibile necessità di impossessarvi del tomo in questione…
Quando La Mardania era un giornale con un minimo di spina dorsale,uscì un’articolo sul numero esorbitante di corazzieri addetti al Quirinale e al suo illustre inquilino. Mi pare che fossero circa ottocento effettivi tolti alla collettività a suon di stipendi farciti di indennità e roba simile.. tutto ciò non ha NULLA a che fare col meraviglioso mondo della micologia…
Poi c’è uno che dichiara che l’italia comincia a risorgere all’indomani dell’armistizio.. Boh,avrà ragione lui che c’era e,patente alla mano,ha vissuto quei momenti.. Purtroppo e per fortuna io non c’ero e mi tocca accontentarmi del libro di storia di quinta elementare…
Curioso.. a quanto pare quell’idiota dell’autore sostiene un’altra tesi: la curva iperbolica iniziata alla fine della prima guerra mondiale non si è ancora conclusa; Gli italiani non sono affatto stanchi di rimanere nella cacca fino al collo dell’uniforme: si continuerà a sparacchiare a destra e a manca anche all’indomani della “fine delle ostilità”.. Illuminante,ad esempio,il resoconto che puntualmente ne darà Guareschi con i suoi continui accenni al “Messico d’italia”.. Sta a vedere che lo sport preferito da certi individui è quello di imboccare i vivi con delle vaccate a proposito (o a sproposito?) dei loro antenati morti?
FUNGHIII… FUNGHI DI STAGIONEEEE.. SOLO FUNGHI ITALIANIIIII……….. VENGHINO SSIORIIIII…
Dalla Real Casa,ovviamente,solo applausi sperticati. Tralasciamo le ovvietà del sabaudo napoletano autoincoronatosi Aspirante re (con tanto di ex-biscottaia aspirante regina) di un regno mai esistito dopo che il padre aveva chiaramente espresso che il regno in quanto tale moriva con lui,e passiamo ad altre e non meno inutili ovvietà espresse a nostro esclusivo beneficio dall’aspirante Delfino.
Dice infatti il Prence di Venessia,o villici: “Ciampi ha fatto un bellissimo intervento; lo rispetto perché è un presidente molto aperto… …bla bla bla.. …sono particolarmente attaccato alla storia e sensibile a ciò che accade in italia… Noi Savoia siamo sempre stati vicini al nostro paese: siamo italiani..” ‘MECOJJONI!!!
Allora: Per i pochi sfortunati che non hanno letto l’ultimo lavoro di Del Boca nonché a beneficio del nobiluomo qua sopra ricordiamo che Umberto I°,poco prima di venire accoppato da Bresci,stipula un’assicurazione sulla vita.
I Lloyd di Londra,resisi conto di non poter onorare l’enorme premio assicurativo,si presentano da “sciaboletta” il quale,realizzando che a metterli in galera non glie ne verrebbe in tasca nulla,li rimanda in patria con l’incarico di lavorare per lui al fine di onorare il debito. Passano gli anni e le speculazioni alla Borsa di Londra vanno di bene in meglio.. Fino a che il buon Benito,ansioso di rompere il culo a mezza Europa,non ordina di far rientrare i capitali italiani parcheggiati all’estero causa guerra imminente. Tutti. Nessuno escluso… più o meno.. insomma,quasi…
E fu così che oltre all’inenarrabile serie di porcate fatte alle spalle dei popoli della penisola,oltre ai 18 treni di mercanzia varia fatti uscire di straforo dai reali all’indomani del referendum,oltre a tutto ciò,la monarchia italiana,mentre mandava a crepare i suoi sudditi sulle sabbie di El Alamein e le nevi di Stalingrad al grido di avanti savoia,aveva la faccia tosta di finanziare l’economia di guerra degli alleati. Insomma,le bombette che la RAF & C. si pregiavano di consegnarci a domicilio erano pagate dall’augusto sovrano della Grande Nazione Italiona.
Ripetiamo per il Delfino,italiano e come i suoi avi vicino al paese: Il padre di tuo nonno,COME MINIMO,avrebbe dovuto essere fucilato alla schiena come traditore della patria.
Invece gli italos,al solito,spengono il cervello e si fanno infinocchiare dal primo mona che passa,al di là della carica che ricopre,sia istituzionale o meno.. Tutti a Napoli a battere le manine al reuccio.. alla faccia dei morti e dei prigionieri di guerra chiusi nei campi,costretti a cibarsi della carne dei cadaveri dei loro compagni.. Su,da bravi,italos,battetegli le manine,a lui e a quell’altro che,senza corona,fungheggia alla stessa maniera..
FUNGHIII… FUNGHI DI STAGIONEEE…….
“Il cimitero è stato adeguato alle esigenze dell’Unione Europea: l’hanno arricchito di un bel cancello di ferro battuto sorretto da gagliardi pilastri di pietra e il viale centrale,a un certo punto,si allarga per far posto a una grande vasca rotonda di pietra,sul bordo della quale si levano tre colonne che portano incise queste parole: “UNSERE VERPFLICHTUNG FRIEDEN-EUER OPFER”
-Cosa significano?-domanda Albertino.
-“CONTROLLATEVI NEL PARLARE: NON FATE CAPIRE A QUESTI POVERETTI CHE IL LORO SACRIFICIO E’ STATO VANO E CHE IL MONDO FA SCHIFO PEGGIO DI PRIMA. LASCIATELI RIPOSARE TRANQUILLI NELL’ILLUSIONE D’AVER INSEGNATO UN PO’ DI SAGGEZZA AGLI UOMINI”.
-Dice proprio così?
-Non so: penso io così e,per me,va bene.
Pare che vada bene anche a lui: non lo convince il fatto che,in un cimitero così vasto,ci siano così poche croci. Gli spiego che i grandi rettangoli verdi che vede tutt’attorno non sono,come potrebbe sembrare,semplici vivai di pini,ma tumuli.
-Sotto il manto delle giovani piante,ci sono fosse comuni e qui giacciono,buttati alla rinfusa come sacchi di stracci,i corpi di quelli che sono morti in comitiva,falciati dal tifo petecchiale o dal piombo.
[…]
Riesco a individuare il punto in cui era sistemata la prigione: un buco scavato nella terra.
Albertino vorrebbe dei particolari ma non gli do retta: tutto seppellito,tutto franato nel buco dove era la prigione. Inutile scavare per portare alla luce vecchie,disgustose cianfrusaglie.
La prima qualità del cittadino dell’Unione Europea deve essere una gagliarda mancanza di memoria”.
Giovannino Guareschi.
Ritorno alla base.
Se vedòm!