... non è stato commesso alcun errore.....
il titolo è puramente voluto....
anche se appare "alquanto" in contraddizione con la notizia del giorno:
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Carcere duro: primo si' al 41/bis
Ok della Commissione Giustizia Senato
La commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimità il ddl sull'articolo 41/bis: il regime di carcere duro previsto per i mafiosi sarà definitivo. L'articolo, introdotto dopo la strage di Capaci, è stato finora rinnovato annualmente, ma se il Parlamento approverà il testo della commissione, entrerà in modo stabile nell'ordinamento giudiziario. La commissione ha inoltre esteso il carcere duro ai terroristi e a chi fa tratta di persone.
Il provvedimento deve ora passare all'esame dell'Aula, dove potrebbe essere sottoposto solo al voto finale, vista l'intesa in Commissione, e poi alla Camera....
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In realtà...... bisogna proprio riconoscere che la squadra degli azzeccagarbugli in s. p. e. presso la del tutto presunta c.d.l. deve aver fatto un lavoro eccellente...... perchè a quanto pare oggi è stato compiuto il primo passo per l'abrogazione legale (via Corte Costituzionale) del 41/bis dall'ordinamento penale della Repubblica Italiana
felicitazioni in particolare al caballero che potrà così fra breve ""onorare"" certe cambiali stipulate pare con una società alquanto ONORATA......
Qualche dubbio?...... naturale....
Comunque..... se si ha la pretesa di aver consevato un minimo di buonafede (e lucidità sufficiente da saper fare ancora 2+2.......
cosa che con tutta evidenza allo stato attuale non è fra le facolta della compagnia approvante_&_benedicente, fra cui fa alquanto sorridere vedere numerosi rappresentanti dell'Opposizione .... anche se chissà quali mezzi psicotropi e psico-coercitivi ha messo in campo nell'occasione la "divisione-azzeccagarbugli" della stessa presunta c.d.l. ...... magari avvalendosi della collaborazione di un grande esperto quale Gianfranco Miccichè....
date un'occhiata all'articolo pubblicato dal Newspaper del senatore "azzurro" Lino Jannuzzi - e non si dica che nell'occasione ha palesato la propria neo-conversione al komunismo - e.....
le conseguenze traetele da voi stessi......
...LA MAFIA RINGRAZIA!....
fonte:il VeLino.it
Frigo (camere penali): “Lottare contro la mafia senza ledere lo Stato di diritto”
di Nicholas D. Leone
Sull’opposizione alla trasformazione del 41 bis, nato come misura provvisoria, in un provvedimento definitivo, l’Unione delle camere penali italiane non ha mai avuto tentennamenti. Lo ribadisce l’avvocato Giuseppe Frigo, presidente dell’Unione, in quest’intervista rilasciata al VeLino. “L’opinione delle camere penali è nota da tempo ed è stata sempre ripetuta”, dice Frigo. “Il 41 bis si è finora salvato dal giudizio di incostituzionalità perché è stato attivato come norma provvisoria: se diventasse definitivo, entrerebbe nell’illegalità e sarebbe censurabile dal punto di vista dei principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale, come quelli che stabiliscono la qualità delle pene. Siamo contrari alle norme sul carcere duro per una serie di ragioni”, prosegue Frigo. Tra gli elementi da considerare, il presidente dell’Ucpi sottolinea che “le pene devono avere qualità specifiche e tendere alla rieducazione del condannato; inoltre, il trattamento dei carcerati non può essere contrario al principio di umanità”. Quanto all’efficacia del carcere duro, Frigo osserva che “se lo scopo inconfessabile del 41 bis fosse quello di ottenere in modo forzoso la collaborazione dei detenuti, i suoi risultati sarebbero sospetti: una disponibilità a cooperare con la giustizia ottenuta sotto pressione non offre garanzie”.
L’IMPEGNO DELL’UCPI. In un convegno che si è svolto due mesi fa ad Avellino, le camere penali italiane hanno espresso per l’ennesima volta la loro contrarietà al 41 bis: una nuova occasione di informare sull’orientamento dell’Unione sarà rappresentata dalla conferenza, organizzata dalla camera penale di Roma, che si terrà a fine settembre nella Capitale - una nuova opportunità per spiegare perché l’Ucpi stia conducendo una dura battaglia contro la trasformazione del 41 bis in provvedimento definitivo. “La lotta contro la mafia deve essere combattuta con gli strumenti dello Stato di diritto”, dichiara Frigo; “si tratta di affinare i mezzi che già abbiamo, non di alterare il sistema delle garanzie di cui godono i cittadini”. Per quanto riguarda l’esito della discussione parlamentare sul 41 bis, il presidente dell’Ucpi si dice fiducioso: “È stata la commissione Antimafia a esprimersi in modo compatto per l’adozione definitiva delle misure sul carcere duro: in una seduta plenaria del Parlamento, l’esito sarebbe diverso - se mai dovesse ripetersi il verdetto della commissione Antimafia, ne saremmo particolarmente angosciati, ma non credo che le cose andranno così”. Frigo aggiunge di non temere le imputazioni di indiretto sostegno all’attività della mafia: “Non è la prima volta che, assieme ad altri movimenti, siamo messi sotto processo in quanto presunti portatori d’acqua a sostegno della criminalità organizzata. Sono accuse profondamente ingiuste: anche noi abbiamo avuto i nostri caduti, come l’avvocato catanese Serafino Famà, inflessibile difensore dei principi giuridici. Non ci facciamo toccare da queste insinuazioni ingenerose: continueremo ad adempiere al nostro compito, assieme ai Radicali e ad associazioni come il Gruppo Abele e Nessuno tocchi Caino”.
30.07.2002