Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    stanziale
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Terra di Ezzelino
    Messaggi
    3,177
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Exclamation democratici kampi di concentramento

    L'agenzia federale per la protezione civile (Fema) ha il compito di
    costruire vere e proprie cittadine prefabbricate entro il 2003.
    Ufficialmente servono a dare rifugio a milioni di eventuali vittime
    di attacchi nucleari o batteriologici. Ma vecchie direttive
    presidenziali firmate da Reagan e nuove istituzioni create da George
    W. Bush potrebbero autorizzare un cambio d'uso: campi di prigionia

    RITT GOLDSTEIN

    I difensori dei diritti civili hanno motivo di allarmarsi. Recenti
    dichiarazioni del direttore dell'Ufficio per la sicurezza interna Tom Ridge
    e di esponenti della Commissione per i diritti civili degli Stati uniti,
    insieme a misure per la sicurezza nazionale che risalgono all'era Reagan,
    potrebbero significare legge marziale e campi di internamento negli Stati
    uniti. Le misure di sicurezza furono messe a punto nel periodo in cui Reagan
    stava valutando l'invasione del Nicaragua e consistevano in una serie di
    decreti
    presidenziali che fornivano all'Agenzia federale per la gestione delle
    emergenze (Fema, Federal Emergency Management Agency) nuovi,ampi poteri in
    caso di "crisi" quali "dissenso interno violento e diffuso o opposizione
    nazionale contro un'invasione militare degli Usa all'estero". A questo
    proposito la prevista invasione dell'Iraq
    suscita parecchie preoccupazioni. La Fema, conosciuta per il suo ruolo di
    protezione civile, è anche l'agenzia incaricata di gestire il dissenso
    interno. Dal 1982 al 1984
    Oliver North assistette la Fema nella creazione di piani per la sicurezza
    interna. I dettagli di questi piani, che facevano parte di un più ampio
    piano nazionale, emersero durante lo scandalo Iran- Contra nel 1987. Tra
    questi vi era un pacchetto di decreti
    presidenziali che prevedevano la sospensione della
    Costituzione,l'imposizione della legge marziale e la creazione di campi di
    internamento. In caso di crisi, le redini del governo sarebbero dovute
    andare al Presidente e alla Fema.
    Il 20 luglio la Detroit Free Press ha pubblicato un articolo intitolato "Gli
    arabi negli Usa potrebbero essere detenuti". L'articolo era paradossalmente
    riassunto così: "Un esponente della Commissione diritti civili prevede la
    detenzione", e faceva
    riferimento a un membro della Us civil rights commission che prevedeva la
    possibilità di campi di internamento per arabo-americani. La Fema si
    esercita per una simile evenienza. Un articolo apparso sul Miami Herald il 5
    luglio riferiva che John
    Brinkerhoff, ex vice del direttore della Fema Louis Giuffrida, ha gestito la
    parte del piano riguardante la legge marziale. In base a un promemoria di
    Brinkerhoff che il Miami Herald ha ottenuto, il piano era definito simile a
    un altro progetto che Giuffrida aveva precedentemente sviluppato per
    combattere "una sollevazione nazionale
    da parte di militanti neri". Il piano di Giuffrida prevedeva la detenzione
    "di almeno 21 milioni di negri americani" in "centri di raccolta o campi di
    dislocamento". Giuffrida aveva già lavorato con Reagan quando quest'ultimo
    era governatore della California.
    All'epoca aveva creato molti altri piani di potenziali leggi marziali, tutti
    miranti a legittimare "l'arresto e la detenzione di attivisti contrari alla
    guerra del Vietnam e di altri dissidenti politici".
    Oggi l'ex vice di Giuffrida lavora per l'influente Anser Institute for
    Homeland Security. Dopo la richiesta di consentire l'impiego sulle strade
    americane di truppe dell'esercito, avanzata a gennaio dal Pentagono,
    l'Istituto ha pubblicato un articolo di Brinkerhoff
    che sosteneva la legalità di questa pratica. Secondo Brinkerhoff il Posse
    Comitatus Act del 1878 - che, come viene riconosciuto da tempo, proibisce
    questo tipo di impiego dell'esercito - sarebbe stato semplicemente
    interpretato in modo equivoco e male applicato. Tali argomentazioni sono già
    stupefacenti, ma la prefazione all'articolo
    di Brinkerhoff rivelava anche che il piano nazionale a cui egli aveva
    lavorato sotto la guida di Giuffrida era stato "approvato da Reagan",e che
    erano state prese "misure atte a implementarlo". Lo scorso aprile, per
    contribuire alla sicurezza interna, è stato
    creato il Comando settentrionale dell'esercito Usa. Secondo una notizia
    Reuters di quei giorni, "si prevede che il Comando svolgerà un ruolo di
    sostegno alle autorità locali". Il direttore dell'Ufficio per la sicurezza
    interna Tom Ridge ha appena auspicato una revisione della legge Usa
    sull'impiego dell'esercito per mansioni di ordine
    pubblico. Nel 1990 il saggio "The Rise of the National Security State" di
    Diana
    Reynolds fu presentato dallo stimato centro studi liberal Political Research
    Associates. Secondo questo saggio, le iniziative di Reagan intendevano
    "trasformare la pianificazione della protezione civile in una versione
    militare/poliziesca polizia della società civile", un'accusa che risuona
    particolarmente attuale.
    Purtroppo i particolari del piano nazionale di Reagan restano oscuri. Ciò è
    dovuto in parte al fatto che il presidente Bush ha preso l'insolita
    iniziativa di sigillare le carte presidenziali di Reagan nel novembre
    dell'anno scorso. Comunque, molte delle figure chiave dell'era Reagan fanno
    parte dell'attuale amministrazione, compreso
    John Poindexter, a cui più tardi fece capo Oliver North. Nel 1984 la Fema
    organizzò un'esercitazione nazionale con il Dipartimento della difesa
    chiamata Rex-84, per prepararsi all'arresto e alla detenzione di stranieri e
    radicals. I prigionieri dovevano
    essere custoditi in campi di internamento situati in zone rurali. Scopo
    dell'esercitazione era testare le capacità militari in previsione di
    "disordini civili e dimostrazioni imponenti", sottolineando la
    trasformazione della protezione civile in controllo civile.
    In base alla rinata "Strategia nazionale per la sicurezza interna" del
    presidente Bush, la Fema sarebbe posta sotto l'Ufficio per la sicurezza
    interna. Sia l'Ufficio per la sicurezza interna che il Dipartimento della
    difesa hanno in programma la partecipazione all'"addestramento sulla
    sicurezza interna riguardante la protezione
    civile e militare". E questo autorizza un paragone con Rex-84.Secondo il
    Washington Post, tra le iniziative di Reagan vi era anche la creazione di un
    "governo ombra" statunitense. L'amministrazione Bush ha giustificato il
    governo ombra come una precauzione tesa a garantire la continuazione del
    governo in caso di attacco
    terroristico. Ma il giorno dopo questa rivelazione, il Post pubblicava un
    titolo secondo cui il Congresso Usa non sarebbe stato a conoscenza
    dell'esistenza del governo ombra. Comunque, la legge attuale prevede che sia
    il presidente della Camera dei
    Rappresentanti, seguito dal presidente del Senato, ad assumere la presidenza
    qualora il presidente degli Stati uniti e il suo vicepresidente si trovino
    nell'impossibilità di adempiere le loro funzioni istituzionali. Se la
    Costituzione fosse stata sospesa, il
    controllo del paese sarebbe passato al solo presidente e alla sola Fema,
    mentre le disposizioni per la successione restano un mistero. Quando queste
    iniziative furono intraprese dall'amministrazione Reagan, l'allora ministro
    della giustizia William French Smith reagì in modo molto allarmato.
    Nell'agosto 1984 Smith scrisse al consigliere per la sicurezza nazionale
    Robert McFarlane: "Credo che il ruolo assegnato alla Federal Emergency
    Management Agency nell'ultimo decreto presidenziale ecceda la funzione che
    le è propria come agenzia di coordinamento per la protezione civile. Questo
    ed
    altri dipartimenti hanno ripetutamente sollevato gravi obiezioni politiche e
    legali rispetto al ruolo di "zar dell'emergenza" attribuito alla Fema".
    Smith lanciava anche l'allarme per la crescente tendenza a definire
    "emergenze" situazioni gravi ma di routine, mettendo così in discussione i
    poteri straordinari della Fema. Mettendo in guardia sul pericolo di un
    abuso, Smith era particolarmente preoccupato per l'"estensione della
    definizione di grave emergenza, fino a
    comprendere emergenze di ordine pubblico interno di routine".
    Alcune delle critiche al modo in cui l'amministrazione Bush ha reagito al
    disastro dell'11 settembre riecheggiano l'ammonimento di Smith. Il 7 giugno
    l'ex consulente presidenziale Usa John Dean ha lanciato anch'egli un
    ammonimento contro il rischio che l'America scivoli verso la "dittatura
    costituzionale" e la legge marziale.
    Il 15 luglio, il conservatore NewsMax.com ha diffuso una notizia inquietante
    secondo cui la Fema starebbe preparandosi a uno "sforzo eccezionale" per
    costruire "città temporanee ed estendibili per ospitare milioni di persone".
    NewsMax.com riferisce che, secondo la Fema, le città temporanee sarebbero
    destinate alle persone in fuga da attacchi portati con armi di distruzione
    di massa. Il resoconto aggiunge che "alla Fema è stata data una scadenza: le
    città devono essere pronte per il gennaio 2003".

  2. #2
    stanziale
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Terra di Ezzelino
    Messaggi
    3,177
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Exclamation democratici kampi di concentramento

    L'agenzia federale per la protezione civile (Fema) ha il compito di
    costruire vere e proprie cittadine prefabbricate entro il 2003.
    Ufficialmente servono a dare rifugio a milioni di eventuali vittime
    di attacchi nucleari o batteriologici. Ma vecchie direttive
    presidenziali firmate da Reagan e nuove istituzioni create da George
    W. Bush potrebbero autorizzare un cambio d'uso: campi di prigionia

    RITT GOLDSTEIN

    I difensori dei diritti civili hanno motivo di allarmarsi. Recenti
    dichiarazioni del direttore dell'Ufficio per la sicurezza interna Tom Ridge
    e di esponenti della Commissione per i diritti civili degli Stati uniti,
    insieme a misure per la sicurezza nazionale che risalgono all'era Reagan,
    potrebbero significare legge marziale e campi di internamento negli Stati
    uniti. Le misure di sicurezza furono messe a punto nel periodo in cui Reagan
    stava valutando l'invasione del Nicaragua e consistevano in una serie di
    decreti
    presidenziali che fornivano all'Agenzia federale per la gestione delle
    emergenze (Fema, Federal Emergency Management Agency) nuovi,ampi poteri in
    caso di "crisi" quali "dissenso interno violento e diffuso o opposizione
    nazionale contro un'invasione militare degli Usa all'estero". A questo
    proposito la prevista invasione dell'Iraq
    suscita parecchie preoccupazioni. La Fema, conosciuta per il suo ruolo di
    protezione civile, è anche l'agenzia incaricata di gestire il dissenso
    interno. Dal 1982 al 1984
    Oliver North assistette la Fema nella creazione di piani per la sicurezza
    interna. I dettagli di questi piani, che facevano parte di un più ampio
    piano nazionale, emersero durante lo scandalo Iran- Contra nel 1987. Tra
    questi vi era un pacchetto di decreti
    presidenziali che prevedevano la sospensione della
    Costituzione,l'imposizione della legge marziale e la creazione di campi di
    internamento. In caso di crisi, le redini del governo sarebbero dovute
    andare al Presidente e alla Fema.
    Il 20 luglio la Detroit Free Press ha pubblicato un articolo intitolato "Gli
    arabi negli Usa potrebbero essere detenuti". L'articolo era paradossalmente
    riassunto così: "Un esponente della Commissione diritti civili prevede la
    detenzione", e faceva
    riferimento a un membro della Us civil rights commission che prevedeva la
    possibilità di campi di internamento per arabo-americani. La Fema si
    esercita per una simile evenienza. Un articolo apparso sul Miami Herald il 5
    luglio riferiva che John
    Brinkerhoff, ex vice del direttore della Fema Louis Giuffrida, ha gestito la
    parte del piano riguardante la legge marziale. In base a un promemoria di
    Brinkerhoff che il Miami Herald ha ottenuto, il piano era definito simile a
    un altro progetto che Giuffrida aveva precedentemente sviluppato per
    combattere "una sollevazione nazionale
    da parte di militanti neri". Il piano di Giuffrida prevedeva la detenzione
    "di almeno 21 milioni di negri americani" in "centri di raccolta o campi di
    dislocamento". Giuffrida aveva già lavorato con Reagan quando quest'ultimo
    era governatore della California.
    All'epoca aveva creato molti altri piani di potenziali leggi marziali, tutti
    miranti a legittimare "l'arresto e la detenzione di attivisti contrari alla
    guerra del Vietnam e di altri dissidenti politici".
    Oggi l'ex vice di Giuffrida lavora per l'influente Anser Institute for
    Homeland Security. Dopo la richiesta di consentire l'impiego sulle strade
    americane di truppe dell'esercito, avanzata a gennaio dal Pentagono,
    l'Istituto ha pubblicato un articolo di Brinkerhoff
    che sosteneva la legalità di questa pratica. Secondo Brinkerhoff il Posse
    Comitatus Act del 1878 - che, come viene riconosciuto da tempo, proibisce
    questo tipo di impiego dell'esercito - sarebbe stato semplicemente
    interpretato in modo equivoco e male applicato. Tali argomentazioni sono già
    stupefacenti, ma la prefazione all'articolo
    di Brinkerhoff rivelava anche che il piano nazionale a cui egli aveva
    lavorato sotto la guida di Giuffrida era stato "approvato da Reagan",e che
    erano state prese "misure atte a implementarlo". Lo scorso aprile, per
    contribuire alla sicurezza interna, è stato
    creato il Comando settentrionale dell'esercito Usa. Secondo una notizia
    Reuters di quei giorni, "si prevede che il Comando svolgerà un ruolo di
    sostegno alle autorità locali". Il direttore dell'Ufficio per la sicurezza
    interna Tom Ridge ha appena auspicato una revisione della legge Usa
    sull'impiego dell'esercito per mansioni di ordine
    pubblico. Nel 1990 il saggio "The Rise of the National Security State" di
    Diana
    Reynolds fu presentato dallo stimato centro studi liberal Political Research
    Associates. Secondo questo saggio, le iniziative di Reagan intendevano
    "trasformare la pianificazione della protezione civile in una versione
    militare/poliziesca polizia della società civile", un'accusa che risuona
    particolarmente attuale.
    Purtroppo i particolari del piano nazionale di Reagan restano oscuri. Ciò è
    dovuto in parte al fatto che il presidente Bush ha preso l'insolita
    iniziativa di sigillare le carte presidenziali di Reagan nel novembre
    dell'anno scorso. Comunque, molte delle figure chiave dell'era Reagan fanno
    parte dell'attuale amministrazione, compreso
    John Poindexter, a cui più tardi fece capo Oliver North. Nel 1984 la Fema
    organizzò un'esercitazione nazionale con il Dipartimento della difesa
    chiamata Rex-84, per prepararsi all'arresto e alla detenzione di stranieri e
    radicals. I prigionieri dovevano
    essere custoditi in campi di internamento situati in zone rurali. Scopo
    dell'esercitazione era testare le capacità militari in previsione di
    "disordini civili e dimostrazioni imponenti", sottolineando la
    trasformazione della protezione civile in controllo civile.
    In base alla rinata "Strategia nazionale per la sicurezza interna" del
    presidente Bush, la Fema sarebbe posta sotto l'Ufficio per la sicurezza
    interna. Sia l'Ufficio per la sicurezza interna che il Dipartimento della
    difesa hanno in programma la partecipazione all'"addestramento sulla
    sicurezza interna riguardante la protezione
    civile e militare". E questo autorizza un paragone con Rex-84.Secondo il
    Washington Post, tra le iniziative di Reagan vi era anche la creazione di un
    "governo ombra" statunitense. L'amministrazione Bush ha giustificato il
    governo ombra come una precauzione tesa a garantire la continuazione del
    governo in caso di attacco
    terroristico. Ma il giorno dopo questa rivelazione, il Post pubblicava un
    titolo secondo cui il Congresso Usa non sarebbe stato a conoscenza
    dell'esistenza del governo ombra. Comunque, la legge attuale prevede che sia
    il presidente della Camera dei
    Rappresentanti, seguito dal presidente del Senato, ad assumere la presidenza
    qualora il presidente degli Stati uniti e il suo vicepresidente si trovino
    nell'impossibilità di adempiere le loro funzioni istituzionali. Se la
    Costituzione fosse stata sospesa, il
    controllo del paese sarebbe passato al solo presidente e alla sola Fema,
    mentre le disposizioni per la successione restano un mistero. Quando queste
    iniziative furono intraprese dall'amministrazione Reagan, l'allora ministro
    della giustizia William French Smith reagì in modo molto allarmato.
    Nell'agosto 1984 Smith scrisse al consigliere per la sicurezza nazionale
    Robert McFarlane: "Credo che il ruolo assegnato alla Federal Emergency
    Management Agency nell'ultimo decreto presidenziale ecceda la funzione che
    le è propria come agenzia di coordinamento per la protezione civile. Questo
    ed
    altri dipartimenti hanno ripetutamente sollevato gravi obiezioni politiche e
    legali rispetto al ruolo di "zar dell'emergenza" attribuito alla Fema".
    Smith lanciava anche l'allarme per la crescente tendenza a definire
    "emergenze" situazioni gravi ma di routine, mettendo così in discussione i
    poteri straordinari della Fema. Mettendo in guardia sul pericolo di un
    abuso, Smith era particolarmente preoccupato per l'"estensione della
    definizione di grave emergenza, fino a
    comprendere emergenze di ordine pubblico interno di routine".
    Alcune delle critiche al modo in cui l'amministrazione Bush ha reagito al
    disastro dell'11 settembre riecheggiano l'ammonimento di Smith. Il 7 giugno
    l'ex consulente presidenziale Usa John Dean ha lanciato anch'egli un
    ammonimento contro il rischio che l'America scivoli verso la "dittatura
    costituzionale" e la legge marziale.
    Il 15 luglio, il conservatore NewsMax.com ha diffuso una notizia inquietante
    secondo cui la Fema starebbe preparandosi a uno "sforzo eccezionale" per
    costruire "città temporanee ed estendibili per ospitare milioni di persone".
    NewsMax.com riferisce che, secondo la Fema, le città temporanee sarebbero
    destinate alle persone in fuga da attacchi portati con armi di distruzione
    di massa. Il resoconto aggiunge che "alla Fema è stata data una scadenza: le
    città devono essere pronte per il gennaio 2003".

  3. #3
    Totila
    Ospite

    Predefinito

    Ehm...Negli USA ci sono 6.000.000 di persone in galera e sotto procedura giudiziaria...
    Strano che il paese più libero e democratico del mondo abbia tanti reclusi e recludendi...

  4. #4
    Totila
    Ospite

    Predefinito

    Ehm...Negli USA ci sono 6.000.000 di persone in galera e sotto procedura giudiziaria...
    Strano che il paese più libero e democratico del mondo abbia tanti reclusi e recludendi...

  5. #5
    www.leganordromagna.org
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Località
    Romagna Nazione Padana
    Messaggi
    4,777
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Totila
    Ehm...Negli USA ci sono 6.000.000 di persone in galera e sotto procedura giudiziaria...
    Strano che il paese più libero e democratico del mondo abbia tanti reclusi e recludendi...
    e io aggiungo che in maggioranza sono negri o ispanici...
    oopss...forse che il melting pot non sia poi sta gran bella cosa che ci vogliono fare credere?
    che tutti i negretti non sono poi dolci e simpatici come i robinson o i jefferson?

  6. #6
    www.leganordromagna.org
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Località
    Romagna Nazione Padana
    Messaggi
    4,777
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Totila
    Ehm...Negli USA ci sono 6.000.000 di persone in galera e sotto procedura giudiziaria...
    Strano che il paese più libero e democratico del mondo abbia tanti reclusi e recludendi...
    e io aggiungo che in maggioranza sono negri o ispanici...
    oopss...forse che il melting pot non sia poi sta gran bella cosa che ci vogliono fare credere?
    che tutti i negretti non sono poi dolci e simpatici come i robinson o i jefferson?

  7. #7
    Totila
    Ospite

    Predefinito Re: democratici kampi di concentramento

    Originally posted by carbonass
    L'agenzia federale per la protezione civile (Fema) ha il compito di
    costruire vere e proprie cittadine prefabbricate entro il 2003.
    Ufficialmente servono a dare rifugio a milioni di eventuali vittime
    di attacchi nucleari o batteriologici. Ma vecchie direttive
    presidenziali firmate da Reagan e nuove istituzioni create da George
    W. Bush potrebbero autorizzare un cambio d'uso: campi di prigionia

    RITT GOLDSTEIN

    I difensori dei diritti civili hanno motivo di allarmarsi. Recenti
    dichiarazioni del direttore dell'Ufficio per la sicurezza interna Tom Ridge
    e di esponenti della Commissione per i diritti civili degli Stati uniti,
    insieme a misure per la sicurezza nazionale che risalgono all'era Reagan,
    potrebbero significare legge marziale e campi di internamento negli Stati
    uniti. Le misure di sicurezza furono messe a punto nel periodo in cui Reagan
    stava valutando l'invasione del Nicaragua e consistevano in una serie di
    decreti
    presidenziali che fornivano all'Agenzia federale per la gestione delle
    emergenze (Fema, Federal Emergency Management Agency) nuovi,ampi poteri in
    caso di "crisi" quali "dissenso interno violento e diffuso o opposizione
    nazionale contro un'invasione militare degli Usa all'estero". A questo
    proposito la prevista invasione dell'Iraq
    suscita parecchie preoccupazioni. La Fema, conosciuta per il suo ruolo di
    protezione civile, è anche l'agenzia incaricata di gestire il dissenso
    interno. Dal 1982 al 1984
    Oliver North assistette la Fema nella creazione di piani per la sicurezza
    interna. I dettagli di questi piani, che facevano parte di un più ampio
    piano nazionale, emersero durante lo scandalo Iran- Contra nel 1987. Tra
    questi vi era un pacchetto di decreti
    presidenziali che prevedevano la sospensione della
    Costituzione,l'imposizione della legge marziale e la creazione di campi di
    internamento. In caso di crisi, le redini del governo sarebbero dovute
    andare al Presidente e alla Fema.
    Il 20 luglio la Detroit Free Press ha pubblicato un articolo intitolato "Gli
    arabi negli Usa potrebbero essere detenuti". L'articolo era paradossalmente
    riassunto così: "Un esponente della Commissione diritti civili prevede la
    detenzione", e faceva
    riferimento a un membro della Us civil rights commission che prevedeva la
    possibilità di campi di internamento per arabo-americani. La Fema si
    esercita per una simile evenienza. Un articolo apparso sul Miami Herald il 5
    luglio riferiva che John
    Brinkerhoff, ex vice del direttore della Fema Louis Giuffrida, ha gestito la
    parte del piano riguardante la legge marziale. In base a un promemoria di
    Brinkerhoff che il Miami Herald ha ottenuto, il piano era definito simile a
    un altro progetto che Giuffrida aveva precedentemente sviluppato per
    combattere "una sollevazione nazionale
    da parte di militanti neri". Il piano di Giuffrida prevedeva la detenzione
    "di almeno 21 milioni di negri americani" in "centri di raccolta o campi di
    dislocamento". Giuffrida aveva già lavorato con Reagan quando quest'ultimo
    era governatore della California.
    All'epoca aveva creato molti altri piani di potenziali leggi marziali, tutti
    miranti a legittimare "l'arresto e la detenzione di attivisti contrari alla
    guerra del Vietnam e di altri dissidenti politici".
    Oggi l'ex vice di Giuffrida lavora per l'influente Anser Institute for
    Homeland Security. Dopo la richiesta di consentire l'impiego sulle strade
    americane di truppe dell'esercito, avanzata a gennaio dal Pentagono,
    l'Istituto ha pubblicato un articolo di Brinkerhoff
    che sosteneva la legalità di questa pratica. Secondo Brinkerhoff il Posse
    Comitatus Act del 1878 - che, come viene riconosciuto da tempo, proibisce
    questo tipo di impiego dell'esercito - sarebbe stato semplicemente
    interpretato in modo equivoco e male applicato. Tali argomentazioni sono già
    stupefacenti, ma la prefazione all'articolo
    di Brinkerhoff rivelava anche che il piano nazionale a cui egli aveva
    lavorato sotto la guida di Giuffrida era stato "approvato da Reagan",e che
    erano state prese "misure atte a implementarlo". Lo scorso aprile, per
    contribuire alla sicurezza interna, è stato
    creato il Comando settentrionale dell'esercito Usa. Secondo una notizia
    Reuters di quei giorni, "si prevede che il Comando svolgerà un ruolo di
    sostegno alle autorità locali". Il direttore dell'Ufficio per la sicurezza
    interna Tom Ridge ha appena auspicato una revisione della legge Usa
    sull'impiego dell'esercito per mansioni di ordine
    pubblico. Nel 1990 il saggio "The Rise of the National Security State" di
    Diana
    Reynolds fu presentato dallo stimato centro studi liberal Political Research
    Associates. Secondo questo saggio, le iniziative di Reagan intendevano
    "trasformare la pianificazione della protezione civile in una versione
    militare/poliziesca polizia della società civile", un'accusa che risuona
    particolarmente attuale.
    Purtroppo i particolari del piano nazionale di Reagan restano oscuri. Ciò è
    dovuto in parte al fatto che il presidente Bush ha preso l'insolita
    iniziativa di sigillare le carte presidenziali di Reagan nel novembre
    dell'anno scorso. Comunque, molte delle figure chiave dell'era Reagan fanno
    parte dell'attuale amministrazione, compreso
    John Poindexter, a cui più tardi fece capo Oliver North. Nel 1984 la Fema
    organizzò un'esercitazione nazionale con il Dipartimento della difesa
    chiamata Rex-84, per prepararsi all'arresto e alla detenzione di stranieri e
    radicals. I prigionieri dovevano
    essere custoditi in campi di internamento situati in zone rurali. Scopo
    dell'esercitazione era testare le capacità militari in previsione di
    "disordini civili e dimostrazioni imponenti", sottolineando la
    trasformazione della protezione civile in controllo civile.
    In base alla rinata "Strategia nazionale per la sicurezza interna" del
    presidente Bush, la Fema sarebbe posta sotto l'Ufficio per la sicurezza
    interna. Sia l'Ufficio per la sicurezza interna che il Dipartimento della
    difesa hanno in programma la partecipazione all'"addestramento sulla
    sicurezza interna riguardante la protezione
    civile e militare". E questo autorizza un paragone con Rex-84.Secondo il
    Washington Post, tra le iniziative di Reagan vi era anche la creazione di un
    "governo ombra" statunitense. L'amministrazione Bush ha giustificato il
    governo ombra come una precauzione tesa a garantire la continuazione del
    governo in caso di attacco
    terroristico. Ma il giorno dopo questa rivelazione, il Post pubblicava un
    titolo secondo cui il Congresso Usa non sarebbe stato a conoscenza
    dell'esistenza del governo ombra. Comunque, la legge attuale prevede che sia
    il presidente della Camera dei
    Rappresentanti, seguito dal presidente del Senato, ad assumere la presidenza
    qualora il presidente degli Stati uniti e il suo vicepresidente si trovino
    nell'impossibilità di adempiere le loro funzioni istituzionali. Se la
    Costituzione fosse stata sospesa, il
    controllo del paese sarebbe passato al solo presidente e alla sola Fema,
    mentre le disposizioni per la successione restano un mistero. Quando queste
    iniziative furono intraprese dall'amministrazione Reagan, l'allora ministro
    della giustizia William French Smith reagì in modo molto allarmato.
    Nell'agosto 1984 Smith scrisse al consigliere per la sicurezza nazionale
    Robert McFarlane: "Credo che il ruolo assegnato alla Federal Emergency
    Management Agency nell'ultimo decreto presidenziale ecceda la funzione che
    le è propria come agenzia di coordinamento per la protezione civile. Questo
    ed
    altri dipartimenti hanno ripetutamente sollevato gravi obiezioni politiche e
    legali rispetto al ruolo di "zar dell'emergenza" attribuito alla Fema".
    Smith lanciava anche l'allarme per la crescente tendenza a definire
    "emergenze" situazioni gravi ma di routine, mettendo così in discussione i
    poteri straordinari della Fema. Mettendo in guardia sul pericolo di un
    abuso, Smith era particolarmente preoccupato per l'"estensione della
    definizione di grave emergenza, fino a
    comprendere emergenze di ordine pubblico interno di routine".
    Alcune delle critiche al modo in cui l'amministrazione Bush ha reagito al
    disastro dell'11 settembre riecheggiano l'ammonimento di Smith. Il 7 giugno
    l'ex consulente presidenziale Usa John Dean ha lanciato anch'egli un
    ammonimento contro il rischio che l'America scivoli verso la "dittatura
    costituzionale" e la legge marziale.
    Il 15 luglio, il conservatore NewsMax.com ha diffuso una notizia inquietante
    secondo cui la Fema starebbe preparandosi a uno "sforzo eccezionale" per
    costruire "città temporanee ed estendibili per ospitare milioni di persone".
    NewsMax.com riferisce che, secondo la Fema, le città temporanee sarebbero
    destinate alle persone in fuga da attacchi portati con armi di distruzione
    di massa. Il resoconto aggiunge che "alla Fema è stata data una scadenza: le
    città devono essere pronte per il gennaio 2003".


    Entro il Gennaio 2003??? Azz...Ma allora ci siamo...

  8. #8
    Totila
    Ospite

    Predefinito Re: democratici kampi di concentramento

    Originally posted by carbonass
    L'agenzia federale per la protezione civile (Fema) ha il compito di
    costruire vere e proprie cittadine prefabbricate entro il 2003.
    Ufficialmente servono a dare rifugio a milioni di eventuali vittime
    di attacchi nucleari o batteriologici. Ma vecchie direttive
    presidenziali firmate da Reagan e nuove istituzioni create da George
    W. Bush potrebbero autorizzare un cambio d'uso: campi di prigionia

    RITT GOLDSTEIN

    I difensori dei diritti civili hanno motivo di allarmarsi. Recenti
    dichiarazioni del direttore dell'Ufficio per la sicurezza interna Tom Ridge
    e di esponenti della Commissione per i diritti civili degli Stati uniti,
    insieme a misure per la sicurezza nazionale che risalgono all'era Reagan,
    potrebbero significare legge marziale e campi di internamento negli Stati
    uniti. Le misure di sicurezza furono messe a punto nel periodo in cui Reagan
    stava valutando l'invasione del Nicaragua e consistevano in una serie di
    decreti
    presidenziali che fornivano all'Agenzia federale per la gestione delle
    emergenze (Fema, Federal Emergency Management Agency) nuovi,ampi poteri in
    caso di "crisi" quali "dissenso interno violento e diffuso o opposizione
    nazionale contro un'invasione militare degli Usa all'estero". A questo
    proposito la prevista invasione dell'Iraq
    suscita parecchie preoccupazioni. La Fema, conosciuta per il suo ruolo di
    protezione civile, è anche l'agenzia incaricata di gestire il dissenso
    interno. Dal 1982 al 1984
    Oliver North assistette la Fema nella creazione di piani per la sicurezza
    interna. I dettagli di questi piani, che facevano parte di un più ampio
    piano nazionale, emersero durante lo scandalo Iran- Contra nel 1987. Tra
    questi vi era un pacchetto di decreti
    presidenziali che prevedevano la sospensione della
    Costituzione,l'imposizione della legge marziale e la creazione di campi di
    internamento. In caso di crisi, le redini del governo sarebbero dovute
    andare al Presidente e alla Fema.
    Il 20 luglio la Detroit Free Press ha pubblicato un articolo intitolato "Gli
    arabi negli Usa potrebbero essere detenuti". L'articolo era paradossalmente
    riassunto così: "Un esponente della Commissione diritti civili prevede la
    detenzione", e faceva
    riferimento a un membro della Us civil rights commission che prevedeva la
    possibilità di campi di internamento per arabo-americani. La Fema si
    esercita per una simile evenienza. Un articolo apparso sul Miami Herald il 5
    luglio riferiva che John
    Brinkerhoff, ex vice del direttore della Fema Louis Giuffrida, ha gestito la
    parte del piano riguardante la legge marziale. In base a un promemoria di
    Brinkerhoff che il Miami Herald ha ottenuto, il piano era definito simile a
    un altro progetto che Giuffrida aveva precedentemente sviluppato per
    combattere "una sollevazione nazionale
    da parte di militanti neri". Il piano di Giuffrida prevedeva la detenzione
    "di almeno 21 milioni di negri americani" in "centri di raccolta o campi di
    dislocamento". Giuffrida aveva già lavorato con Reagan quando quest'ultimo
    era governatore della California.
    All'epoca aveva creato molti altri piani di potenziali leggi marziali, tutti
    miranti a legittimare "l'arresto e la detenzione di attivisti contrari alla
    guerra del Vietnam e di altri dissidenti politici".
    Oggi l'ex vice di Giuffrida lavora per l'influente Anser Institute for
    Homeland Security. Dopo la richiesta di consentire l'impiego sulle strade
    americane di truppe dell'esercito, avanzata a gennaio dal Pentagono,
    l'Istituto ha pubblicato un articolo di Brinkerhoff
    che sosteneva la legalità di questa pratica. Secondo Brinkerhoff il Posse
    Comitatus Act del 1878 - che, come viene riconosciuto da tempo, proibisce
    questo tipo di impiego dell'esercito - sarebbe stato semplicemente
    interpretato in modo equivoco e male applicato. Tali argomentazioni sono già
    stupefacenti, ma la prefazione all'articolo
    di Brinkerhoff rivelava anche che il piano nazionale a cui egli aveva
    lavorato sotto la guida di Giuffrida era stato "approvato da Reagan",e che
    erano state prese "misure atte a implementarlo". Lo scorso aprile, per
    contribuire alla sicurezza interna, è stato
    creato il Comando settentrionale dell'esercito Usa. Secondo una notizia
    Reuters di quei giorni, "si prevede che il Comando svolgerà un ruolo di
    sostegno alle autorità locali". Il direttore dell'Ufficio per la sicurezza
    interna Tom Ridge ha appena auspicato una revisione della legge Usa
    sull'impiego dell'esercito per mansioni di ordine
    pubblico. Nel 1990 il saggio "The Rise of the National Security State" di
    Diana
    Reynolds fu presentato dallo stimato centro studi liberal Political Research
    Associates. Secondo questo saggio, le iniziative di Reagan intendevano
    "trasformare la pianificazione della protezione civile in una versione
    militare/poliziesca polizia della società civile", un'accusa che risuona
    particolarmente attuale.
    Purtroppo i particolari del piano nazionale di Reagan restano oscuri. Ciò è
    dovuto in parte al fatto che il presidente Bush ha preso l'insolita
    iniziativa di sigillare le carte presidenziali di Reagan nel novembre
    dell'anno scorso. Comunque, molte delle figure chiave dell'era Reagan fanno
    parte dell'attuale amministrazione, compreso
    John Poindexter, a cui più tardi fece capo Oliver North. Nel 1984 la Fema
    organizzò un'esercitazione nazionale con il Dipartimento della difesa
    chiamata Rex-84, per prepararsi all'arresto e alla detenzione di stranieri e
    radicals. I prigionieri dovevano
    essere custoditi in campi di internamento situati in zone rurali. Scopo
    dell'esercitazione era testare le capacità militari in previsione di
    "disordini civili e dimostrazioni imponenti", sottolineando la
    trasformazione della protezione civile in controllo civile.
    In base alla rinata "Strategia nazionale per la sicurezza interna" del
    presidente Bush, la Fema sarebbe posta sotto l'Ufficio per la sicurezza
    interna. Sia l'Ufficio per la sicurezza interna che il Dipartimento della
    difesa hanno in programma la partecipazione all'"addestramento sulla
    sicurezza interna riguardante la protezione
    civile e militare". E questo autorizza un paragone con Rex-84.Secondo il
    Washington Post, tra le iniziative di Reagan vi era anche la creazione di un
    "governo ombra" statunitense. L'amministrazione Bush ha giustificato il
    governo ombra come una precauzione tesa a garantire la continuazione del
    governo in caso di attacco
    terroristico. Ma il giorno dopo questa rivelazione, il Post pubblicava un
    titolo secondo cui il Congresso Usa non sarebbe stato a conoscenza
    dell'esistenza del governo ombra. Comunque, la legge attuale prevede che sia
    il presidente della Camera dei
    Rappresentanti, seguito dal presidente del Senato, ad assumere la presidenza
    qualora il presidente degli Stati uniti e il suo vicepresidente si trovino
    nell'impossibilità di adempiere le loro funzioni istituzionali. Se la
    Costituzione fosse stata sospesa, il
    controllo del paese sarebbe passato al solo presidente e alla sola Fema,
    mentre le disposizioni per la successione restano un mistero. Quando queste
    iniziative furono intraprese dall'amministrazione Reagan, l'allora ministro
    della giustizia William French Smith reagì in modo molto allarmato.
    Nell'agosto 1984 Smith scrisse al consigliere per la sicurezza nazionale
    Robert McFarlane: "Credo che il ruolo assegnato alla Federal Emergency
    Management Agency nell'ultimo decreto presidenziale ecceda la funzione che
    le è propria come agenzia di coordinamento per la protezione civile. Questo
    ed
    altri dipartimenti hanno ripetutamente sollevato gravi obiezioni politiche e
    legali rispetto al ruolo di "zar dell'emergenza" attribuito alla Fema".
    Smith lanciava anche l'allarme per la crescente tendenza a definire
    "emergenze" situazioni gravi ma di routine, mettendo così in discussione i
    poteri straordinari della Fema. Mettendo in guardia sul pericolo di un
    abuso, Smith era particolarmente preoccupato per l'"estensione della
    definizione di grave emergenza, fino a
    comprendere emergenze di ordine pubblico interno di routine".
    Alcune delle critiche al modo in cui l'amministrazione Bush ha reagito al
    disastro dell'11 settembre riecheggiano l'ammonimento di Smith. Il 7 giugno
    l'ex consulente presidenziale Usa John Dean ha lanciato anch'egli un
    ammonimento contro il rischio che l'America scivoli verso la "dittatura
    costituzionale" e la legge marziale.
    Il 15 luglio, il conservatore NewsMax.com ha diffuso una notizia inquietante
    secondo cui la Fema starebbe preparandosi a uno "sforzo eccezionale" per
    costruire "città temporanee ed estendibili per ospitare milioni di persone".
    NewsMax.com riferisce che, secondo la Fema, le città temporanee sarebbero
    destinate alle persone in fuga da attacchi portati con armi di distruzione
    di massa. Il resoconto aggiunge che "alla Fema è stata data una scadenza: le
    città devono essere pronte per il gennaio 2003".


    Entro il Gennaio 2003??? Azz...Ma allora ci siamo...

 

 

Discussioni Simili

  1. Malaysia: Campi di concentramento per bambini gay
    Di dedelind nel forum Politica Estera
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 23-04-11, 10:12
  2. Campi Di Concentramento Americani
    Di oggettivista nel forum Destra Radicale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 05-09-08, 15:40
  3. Mai Stato In Un Campo Di Concentramento!!!
    Di w lèon nel forum Destra Radicale
    Risposte: 17
    Ultimo Messaggio: 14-05-05, 09:38
  4. Cultura nei kampi di concentramento
    Di carbonass nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 07-02-05, 20:12
  5. A volte ritornano: campi di concentramento in USA
    Di Catilina nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 22-12-02, 21:43

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito