Una bombola Gpl contro sindaco e musulmani
MONTEBELLUNA. Un’auto trasformata in una bomba contro gli extracomunitari musulmani e contro il sindaco Laura Puppato. L’inquietante fatto è accaduto ieri, poco prima delle 22, in viale Matteotti, in centro a Montebelluna, dove è stata data alle fiamme una Y10 rubata, all’interno della quale era stata collocata una bombola col gas aperto. Quindi chi ha dato fuoco a quella vettura voleva provocare un’esplosione che avrebbe coinvolto automobilisti di passaggio, le case della zona e le macchine parcheggiate in viale Matteotti. Un’auto bomba dall’evidente significato politico, tanto che i destinatari del gesto intimidatorio erano scritti con lo spray sul cofano e sulla fiancata della vettura. «No islam» era tracciato con lo spray bianco sul cofano, «X la Puppato» sulla fiancata, assieme ad una specie di rettangolo. Fortunatamente un automobilista di passaggio, Antonio Berlato, si è accorto subito che la macchina stava andando a fuoco e ha lanciato l’allarme. I vigili del fuoco sono arrivati in pochissimi minuti e sono riusciti ad evitare che la bombola di gas scoppiasse, altrimenti poteva essere un disastro. Lo scoppio della bombola avrebbe colpito anche le case e le macchine vicine. La Y10 era stata rubata a San Gaetano e portata in viale Matteotti dopo le 21,30. Quando mancavano dieci minuti alle 22 era già in fiamme. «Ho visto dal terrazzo la macchina in fiamme -racconta Anna Marinelli- sono rientrata per telefonare ai vigili del fuoco e in quel momento ho sentito uno scoppio». Erano i vetri della vettura scoppiati per il calore. «C’è stato un botto tremendo e subito dopo ha cominciato a suonare il clacson -aggiunge Lina De Bortoli- fortunatamente non è scoppiata anche la bombola altrimenti le conseguenze sarebbero state di gran lunga peggiori». Dal botto la macchina si è spostata in avanti ed è andata a finire contro un’altra vettura parcheggiata vicino. Quando vigili del fuoco e carabinieri sono arrivati in viale Matteotti l’abitacolo era ormai distrutto, solo la bombola di gas era ancora integra. Subito dopo i carabinieri hanno provveduto a mettere sotto sequestro la vettura e a farla portare in caserma. Sul posto sono arrivati pochi minuti dopo anche il vicesindaco Giorgio Isetta e la presidente del consiglio comunale Francesca Prevedello. «E’ un gesto grave -dice il vicesindaco Giorgio Isetta- frutto del clima di odio nei confronti del sindaco e della giunta alimentato dalle minoranze e in particolare dalla Lega. Ma se qualcuno pensa di intimidirci si sbaglia di grosso» (e.f.)