TESSILE/ PRONTO DAZIO UE SU POLIESTERE MADE IN CINA
14/03/2005
Domani la formalizzazione da parte di Bruxelles
Bruxelles, 14 mar. (Apcom) - La Commissione europea approverà domani l'istituzione di "un dazio antidumping provvisorio" sulle importazioni di alcuni tessuti di poliestere provenienti dalla Cina. E' quanto prevede un regolamento preparato dagli uomini del commissario al Commercio, Peter Mandelson, del quale Apcom è in grado di anticipare il contenuto. La misura è stata presa in seguito ad una denuncia di sette imprese europee, di cui tre sono italiane. La decisione verrà formalizzata tramite procedura scritta che scade domani mattina. Fonti comunitarie vicine al dossier hanno sottolineato che si tratta del primo dazio Ue sul tessile cinese e hanno assicurato che il via libera alla misura è "molto probabile".
I prodotti toccati dal provvedimento Ue sono "tessuti di filamento sintetico che contengano almeno l'85% di poliestere in peso di filamento". Questi tipi di prodotti sono "abitualmente destinati alla fabbricazione di vestiti, soprattutto nella confezione di fodere, anorak, abbigliamenti sportivi e da sci, sottovesti e articoli di moda". Il dazio antidumping - ovvero una 'tassa' applicata all'import di prodotti venduti in Europa ad un prezzo minore di quello usato sul mercato cinese - avrà effetti per sei mesi e sarà prorogabile. La decisione di Bruxelles sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue al più tardi il 16 marzo ed il giorno successivo entrerà in vigore.
A quanto si apprende, nel documento di 32 cartelle che accompagna la decisione si sottolinea che la misura è stata decisa dopo un'indagine condotta dai servizi della Commissione dal primo aprile 2003 al 31 marzo 2004. In quel periodo, ha sottolineato una fonte comunitaria, le restrizioni quantitavie sul tessile erano ancora in vigore e il provvedimento "non è quindi legato alle pressioni volte all'istituzione di dazi nei confronti di Pechino giunte dall'Italia". Nella sua indagine l'Esecutivo comunitario ha rilevato che tutte le imprese cinesi esaminate sono state protagoniste di pratiche antidumping (otto, scelte a campione, che insieme coprono il 50% dell'export verso l'Ue). Bruxelles ha inoltre rilevato che "le importazioni cinesi oggetto di dumping sono più che raddoppiate" ma, al tempo stesso, ha registrato un "deterioramento della situazione dell'industria comunitaria".
I dazi antidumping che l'Europa applicherà alle importazioni cinesi variano, a seconda della categoria e del tipo di società colpita, dal 20% all'85,3%.
ecco, come volevasi dimostrare, abbiamo perso quasi due anni da quando "qualcuno" lanciò la proposta e l'allarme