Guerra in Iraq

[Totila]

una 30 di morti civili, 8 americani e 2 spagnoli e salvadoregni.
E ancora non è finita. Sembra l'inizio di una sollevazione.
Che aspetta la Lega a prendere le distanze da questa guerra?

[Sùrsum corda! (POL)]

[Sùrsum corda! (POL)]

[Sùrsum corda! (POL)]

[Sùrsum corda! (POL)]

Najaf, 4 aprile 2004 - Dopo giorni di segnali preoccupanti, la rabbia degli sciiti vicini al leader radicale Moqtada Sadr oggi è scoppiata in tutto l'Iraq con grande violenza e a Najaf è stata causa di una strage. Ventiquattro persone, ma il bilancio è ancora provvisorio, sono morte e duecento sono rimaste ferite nella città santa degli sciiti, in un durissimo confronto tra dimostranti e le truppe della coalizione sotto comando spagnolo. Tra le vittime vi sono anche quattro soldati salvadoregni e due poliziotti.


Momenti difficili hanno passato anche i carabinieri di stanza a Nassiriya, che hanno dovuto sparare in aria per disperdere la folla mentre, per evitare incidenti, lasciavano temporaneamente la base Libeccio. Un maresciallo del reggimento Tuscania è rimasto lievemente ferito a un polpaccio da schegge di un razzo Rpg; ne avrà per due settimane. In un altro agguato, feriti due carabinieri.


A Kirkuk, un kamikaze ha cercato di compiere un massacro tra i soldati americani impegni nel servizio d'ordine di un corteo di fedelissimi di Sadr; due militari e tre bambini sono rimasti feriti. Ben più drammatico è stato l'esito dello scontro di Najaf, dopo l'assalto di un gruppo di membri della milizia Mehdi alla base al Andalus della brigata Plus Ultra II, che ospita soldati spagnoli, ecuadoregni e di altri paesi latinoamericani.


A incendiare gli animi è stata la notizia, diffusa ieri da un portavoce di Sadr, che il più stretto collaboratore del leader religioso era stato arrestato nella notte tra venerdì e sabato dalle truppe spagnole. Il comando di Plus Ultra II ha negato che sia stato il contingente di Madrid a compiere l'operazione, ma la smentita non è bastata visto il clima incandescente.


Da giorni i sostenitori di Sadr, figlio del venerato ayatollah Mohammed Sadeq Sadr fatto uccidere nel 1999 da Saddam Hussein, erano già in rivolta per la chiusura a Baghdad del loro quotidiano 'al Haa al Natiqà. Il giornale è stato costretto a sospendere le pubblicazioni per due mesi, su ordine dell'amministrazione guidata da Paul Bremer, perchè avrebbe di frequente inneggiato agli attacchi contro le forze della coalizione; lo stesso Sadr del resto non ha mai fatto mistero di odiare gli occupanti. Ieri a Baghdad erano sfilati quindicimila tra uomini e donne, tutti in nero, della milizia Mehdi fedele al religioso.


Il pretesto della cattura di Mustafà Yaacubi è stato più che sufficiente per scatenare intorno a mezzogiorno la battaglia tra militari della coalizione e un gruppo di manifestanti diretti nella città santa di Kufa che, sulla strada, si sono fermati davanti alla base al Andalus. Secondo quanto riferito da un giornalista dell'agenzia France Presse, una folla minacciosa si è avvicinata per chiedere a gran voce la liberazione di Yaacubi. «No, no all'America. No, no a Israele», gridava la gente.


I dimostranti hanno cominciato a scagliare sassi contro un convoglio di sei mezzi della brigata Plus Ultra II. La colonna ha fatto marcia indietro e ha aperto il fuoco: la battaglia è andata avanti per ore. Diversi sciiti erano armati e appartenevano alla milizia Mehdi.


Un partecipante alla manifestazione, Hussein Alì, ha raccontato invece che le truppe spagnole hanno reagito solo quando alcuni dimostranti hanno aperto il fuoco contro la base. Alcuni manifestanti hanno sparato sui soldati spagnoli che hanno risposto, è stata una carneficina», ha detto.


Durissima è stata la reazione del presidente di turno del Consiglio di governo provvisorio iracheno, Massud Barzani. «Gli iracheni hanno il diritto di esprimere le loro opinioni pacificamente, questa è la democrazia, ma ricorrere alla violenza è inaccettabile e il popolo iracheno lo rifiuta», ha dichiarato. Qualsiasi azione «che porti violenza, perdite tra i civili e uomini della coalizione va condannata con forza».
Proprio per «difendere l'Iraq dai terroristi e dai rivoltosi», Bremer ha annunciato la creazione oggi di un nuovo ministero della Difesa e di nuovi servizi segreti. Il dicastero è stato affidato all'attuale ministro del Commercio, Ali Abdel Amir Allawi, mentre a guidare l'intelligence sarà Mohammed Abdullah Mohammed al Shehwani.

[Celtic Pride (POL)]

saddam teneva giustamente sotto scacco i fondamentalisti sciiti, gli irakeni sono un popolo di selvaggi beduini, solo un uomo forte come saddam poteva garantire l'ordine e la disciplina, ora che si è persa la guida di riferimento si scatena il caos e l'anarchia.

[Totila]

Originally posted by Celtic Pride
saddam teneva giustamente sotto scacco i fondamentalisti sciiti, gli irakeni sono un popolo di selvaggi beduini, solo un uomo forte come saddam poteva garantire l'ordine e la disciplina, ora che si è persa la guida di riferimento si scatena il caos e l'anarchia.

Infatti, Celtic, gli Usa hanno scatenato il caos.

Oggi i combattimenti continuano a Baghdad ein altri centri irakeni.
Fallujia è stata isolata e circondata. Cosa sta accadendo nella città non è dato di sapere; ma scommetto che moltissimi civili moriranno a causa di pallottole "vaganti"

[Sùrsum corda! (POL)]

Carri J&M.

[Sùrsum corda! (POL)]

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