E' accaduto in Romagna in una partita amatoriale. Le due protagoniste (una delle quali incinta) sono finite in ospedale. Dodici le denunce a piede libero
RIMINI - Un calcio di rigore trasformato e due donne, di 39 e 29 anni - la seconda incinta - tifose delle opposte fazioni, che dagli sfottò verbali sono passate alle alle vie di fatto. E' stata questa la causa scatenante della maxi rissa avvenuta a Bellaria-Igea Marina (Rimini) durante una partita del campionato di calcetto Uisp terminata con il risultato parziale di 12 denunce a piede libero - un'altra mezza dozzina di partecipanti alla scazzottata è in via di identificazione - e con le due fomentatrici costrette a ricorrere alle cure dei medici dell' ospedale Infermi di Rimini, dove la trentanovenne è stata giudicata guaribile in sette giorni. Nessun problema invece per la ragazza in stato interessante. Sul campo del centro sportivo "La Valletta" si affrontavano le rappresentative di due bar riminesi: Dancar ed Euro. Il risultato era 3-1 per gli ospiti, quando l' arbitro ha assegnato un calcio di rigore a loro favore. Il putiferio è iniziato dopo la trasformazione, quando la madre di un giocatore del Dancar si è azzuffata con la rivale. In pochi attimi gli spettatori - tra cui molti genitori dei giocatori - assiepati intorno al campo hanno cominciato a darsele di santa ragione, subito seguiti dai calciatori. Sono volati pugni, schiaffi, calci, spintoni; sono comparsi anche un coltello ed un bastone che però fortunatamente non stati usati, e di cui i carabinieri di Bellaria e del radiomobile di Rimini, intervenuti in forze, hanno solo avuto racconto. Sul posto anche due ambulanze che hanno accompagnato ferita e contusa al pronto soccorso
Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI