Allarme ''terrorismo'' (codice arancione) fondato su informazioni false
di Michel Chossudovsky

Il 21 dicembre, il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha posto gli Stati Uniti in stato di allerta per probabili attacchi "terroristici".
Basandosi su "credibili" fonti dei servizi segreti, si presumeva che terroristi di Al-Qaeda e Talebani stessero progettando di dirottare un aereo dell'Air France "per farlo precipitare sul suolo americano in un attacco terroristico suicida simile a quelli effettuati l'11 settembre 2001".
I voli previsti a Natale dell'Air France non sono decollati. I caccia F16 hanno sorvolato i cieli.
L'investigazione delle autorità francesi ha invece rilevato che i terroristi di Al-Qaeda erano: un bambino di 5 anni, un'anziana signora cinese e un assicuratore del Galles. Un banale "errore di identità" aveva interrotto lo spirito natalizio. Grazie ad un errore dei servizi segreti, una intera nazione era stata posta sotto Codice Arancione.
Incompetenza o premeditazione?

E' adesso ufficiale: l'ordine di non decollo dei voli natalizi dell'Air France da Parigi a Los Angeles era basato su informative inventate.
Il Primo Ministro Raffarin ha ordinato la cancellazione dei voli su pressione di Washington . Infatti Colin Powell ha chiamato il suo omologo ministro francese, Dominique de Villepin, che a sua volta comunicava il colloquio con il primo ministro Jean Pierre Raffarin. Ma tutta la faccenda si è poi rivelata una bufala.
Secondo la versione ufficiale degli eventi, Washington aveva identificato sulla lista dei passeggeri dell'Air France sei membri di Al-Qaeda e dei Talebani: "funzionari del contro-terrorismo americano hanno informato che la loro inchiesta era focalizzata sulla "convinzione derivata da fonti informate" che circa sei uomini sul Volo 68 dell'Air France, che arriva ogni giorno a Los Angeles alle ore 16.05, avessero progettato di dirottare l'aereo e di farlo schiantare a Los angeles o durante il volo".
Questa convinzione, secondo un importante funzionario del contro-terrorismo americano, era basata su credibili e attendibili informazioni provenienti da varie fonti.
Secondo gli uomini del controterrorismo: alcuni dei sospetti "terroristi" avevano gli stessi nomi di persone identificate come membri di al-Qaeda o dei talebani; uno degli uomini era un pilota addestrato con licenza comerciale, i voli furono cancellati in risposta alla stessa fonte di informazioni che aveva portato il Dipartimento federale per la sicurezza interna a porre il livello di allarme sul codice arancione, le autorità all'Areoporto Charles de Gaulle a Parigi trattenevano i 200 passeggeri e l'equipaggio del volo 68 per sottoporli ad interrogatori. Ci sono segnalazioni contradditorie riguardo al fatto se qualcuno di loro è stato arrestato o meno.
Funzionari governativi americani di alto livello hanno sottolineato in questi giorni che secondo fonti dell'intellegence vi è ancora un'alta probabilità di attacchi "terroristici" negli Stati Uniti, con la California a più alto rischio, e con la possibilità di vedere impiegate armi bilogiche o chimiche e una bomba "sporca" nucleare.
Sempre secondo funzionari americani, che hanno parlato in condizioni di anonimato, l'interesse verso il volo 68 scaturiva da intercettazioni di "chiacchere" tra sospetti "terroristi" che hanno portato i servizi segreti americani a pensare all'imminenza di un attentato. Nella "chiacchera" c'era un preciso riferimento al volo.
Con tali informative, le autorità americane contattavano i servizi francesi circa la possibilità che "terroristi" si trovassero su quel volo, e spinsero l'Air France a cancellare il volo 68 ed altri voli diretti all'areoporto internazionale di Los Angeles, dato che l'informativa segreta originale avvertiva della possibilità che potesse venir dirottato più di un aereo. (Seattle Post Intelligence, 25 December 2003)
Nel frattempo, la storia del codice arancione diffondeva nella stampa.
The Washington Post riportava il giorno di Natale che "ci può essere stato un complotto per dirottare un aereo dell'Air France e farlo precipitare su Las Vegas".
Altri mezzi di informazione confermavano che "i rapporti ottenuti dalle agenzie americane erano 'molto, molto precisi'".
E Fox News sottolineava la possibilità che al-Qaeda "sta cercando di creare disinformazione, per farci spendere denaro, per gettare la gente nel panico e forse per saggiare la risposta delle nostre difese?". (Fox News, 28 December 2003).
Il fatto che Al-Qaeda rimane un "punto di forza" della CIA, ed è coinvolta nelle operazioni nascoste sponsorizzate dagli Stati Uniti, non viene ritenuto rilevante.

"Errore di identità"

Non è necessario sottolineare che queste notizie inventate sui mezzi di informazione sono servite a creare un'atmosfera di paura e di intimidazione durante le feste natalizie.
L'Aeroporto internazionale di Los Angeles vedeva il "massimo dispiegamento" di agenti dell'FBI e del contro-terrorismo.
Ma dopo le indagini francesi, tutto si è risolto nel fatto che l'allarme "terrorismo" era una bufala.
L'informazione non era "molto, molto precisa" come sostenuto dai servizi segreti americani.
I sei di al-Qaeda risultavano essere: un bambino di 5 anni, il cui nome era stato confuso con quello di un sospetto "terrorista" tunisino, un'anziana signora cinese che gestiva un ristorante a Parigi, un assicuratore gallese e tre francesi. (Le Monde and RTBF TV, 2 gennaio 2004)
Il 2 gennaio, il governo francese confermava che la comunicazione dell'intelligence americano era sbagliata. Le autorità francesi confermavano che "non vi era traccia di Al-Qaeda fra i passeggeri".
Ma in realtà l'inconsistenza delle notizie rivelate dai servizi americani era già stata scoperta il 23 dicembre dai servizi anti-terrorismo francesi che avevano cortesemente rifiutato le "credibili fonti" fornite dall'intelligence americano.
Gli esperti di contro-terrorismo francese erano estremamente scettici verso la controparte americana: "noi [polizia investigativa francese] abbiamo dimostrato [il 23 dicembre] che i loro argomenti non avevano semplicemente senso, ma nonostante questo i voli sono stati cancellati...Il principale sospetto [il dirottatore tunisino] era risultato essere un bambino". (Le Monde, 3 gennaio 2004).
"Noi abbiamo avuto l'impressione di un trattamento ostile [da parte degli americani] (ils nous appliquent un traitement d'infamie). L'informativa non è stata trasmessa mediante i normali canali. Non è stata l'FBI o la CIA a contattarci, ma tutto si è svolto lungo i canali diplomatici..." (Ibid).
E un altro investigatore francese aggiungeva: "com'è possibile che in un campo così sensibile dei servizi, gli americani abbiano potuto fare errori in relazione all'identità di un gruppo relativamente grande di nomi [dei passeggeri]. (Liberation, 3 gennaio 2004).
Successivamente, British Airways cancellava uno dei suoi 2 voli di gennaio da Londra a Washington, basandosi su "credibili" informazioni dell'intelligence americano e britannico. A questo è seguito la scorta del Volo BA 223 della British Airways del Capodanno all'areoporto di Dulles da parte di caccia USAF F16. Il volo 223 fu sequestrato dall'FBI una volta atterrato a Dulles.
Nel frattempo, un comunicato della presidenza messicana sottolineava che "l'allarme dei servizi segreti americani, che aveva protato alla cancellazione di due voli della loro compagnia [AeroMexico] non era convincente".
Allora si è trattato di incompetenza?
La decisione di cancellare 6 voli dell'Air France veniva presa dopo 2 giorni di negoziati tra francesi e americani.
Se l'informazione fosse stata credibile, l'Air France avrebbe immediatamente preso l'iniziativa di cancellare i voli, senza ulteriore indugio. Ma questo non è accaduto.
I voli sono stati cancellati su ordine del Primo Ministro francese dopo consultazioni con Colin Powell. Questa decisione venne presa dopo che l'investigazione francese era già terminata ed aveva dimostrato inequivocabilmente che l'informativa americana sulla presenza di sospetti "terroristi" nella lista dei passeggeri non aveva alcuna consistenza.
E nonostante il fatto che l'informazione era stata rifiutata, il Responsabile per la Sicurezza Interna, Tom Ridge, insisteva nel mantenere l'ordine di non-decollo. Se l'Air France non avesse ubbidito, le sarebbe stato impedito l'accesso negli spazi aerei americani, cioè in pratica di volare verso gli Stati Uniti.
Detto in altri termini, se i voli non fossero stati cancellati, sarebbe venuta a mancare la giustificazione dell'amministrazione di mantenere ancora il Codice Arancione.
In altre parole, la Sicurezza Interna aveva bisogno di sostenere la bugia per tutte le feste natalizie, nonostante il fatto che la "molto, molto precisa informazione" fosse stata rifiutata dagli investigatori francesi.
E' stato solo il 2 gennaio che le autorità americane hanno ammesso l'errore sostenendo che si era trattato di un caso inevitabile di "errore di identità".
Mentre era tacitamente a conoscenza dell'errore, la Sicurezza Interna insisteva nel dire che "le cancellazioni erano basate su solide informazioni".
E intanto, un routinario caso di "identità sbagliata" aveva rotto lo spirito natalizio sulla terra; a causa di una notizia sbagliata dei servizi segreti, un'intera nazione era stata posta sotto allarme terroristico con codice arancione.
Fabbricare disinformazione per creare un'atmosfera di paura e intimidazione non è solo un atto criminale, è un atto di tradimento poichè proviene dai più alti livelli dello stato.

L'URL di questo articolo è: http://globalresearch.ca/articles/CHO401A.html

Traduzione di comedonchisciotte.net
The Centre for Research on Globalization (CRG) at www.globalresearch.ca grants permission to cross-post original CRG articles in their entirety, or any portions thereof, on community internet sites, as long as the text and title of the article are not modified. The source must be acknowledged as follows: Centre for Research on Globalization (CRG) at www.globalresearch.ca . The active URL hyperlink address of the original CRG article and the author's copyright note must be clearly displayed. (For articles from other news sources, check with the original copyright holder, where applicable.) For publication of CRG articles in print or other forms including commercial internet sites, contact: editor@globalresearch.ca .
Copyright 2003 For fair use only/ pour usage équitable seulement.