I Greco-cattolici contro un disegno di legge presentato al Parlamento romeno.
Clamorose iniziative legislative nel Parlamento romeno contro la Chiesa Romena Unita con Roma,
Greco-Cattolica, già privata del diritto all’esistenza sotto il comunismo per 41 anni (1948-1989).
Tutti i sacerdoti e i fedeli greco-cattolici presenti in Italia si uniscono per esprimere la loro
disapprovazione in merito al disegno di legge 368/2007: “Circa il regime giuridico dei beni
immobili appartenenti ai culti religiosi ortodosso e greco-cattolico della Romania”, già presentato
nel 2007 e che sarà riproposto nei prossimi giorni nel Parlamento romeno.
Sua Beatitudine Lucian Muresan, Arcivescovo Maggiore della Chiesa Romena Unita con
Roma, Greco-Cattolica con il Sinodo dei Vescovi, ha indirizzato una lettera al Presidente della
Romania e al Primo Ministro del Governo romeno, in cui manifesta la propria costernazione già per
la semplice presa in considerazione di un simile disegno di legge, infondato e ingiusto in uno Stato
di diritto, richiedendone di conseguenza il ritiro.
Il disegno di legge odierno costituisce, in merito ai diritti di proprietà, una definitiva ratifica
(quale mai si era avuta fino a oggi) del tragico Decreto n° 358 del 1° dicembre 1948, con cui il
regime comunista privò la Chiesa Romena Unita con Roma del diritto d’esistere, incamerandone
tutti i beni mobili e immobili e incarcerando per molti anni preti e vescovi che non accettarono di
abbandonare la propria fede e la propria comunione con la Chiesa di Roma.
Nel generale riconoscimento dei pregressi diritti di proprietà in atto nella rinata democrazia
romena, la sola Chiesa Greco-Cattolica Unita con Roma verrebbe esclusa dalle restituzioni in corso,
e – dopo essere stata decimata dalla persecuzione – si vedrebbe per legge espropriata dei propri beni
a causa del suo essere minoranza.
È inconcepibile come sia stato possibile prendere in considerazione e porre in discussione un
simile disegno di legge, mentre l’Unione Europea è fattivamente impegnata nella salvaguardia
giuridica delle minoranze, e mentre in Occidente le Chiese, Cattoliche e della Riforma, mosse da
analoghe preoccupazioni e ispirate dagli ideali ecumenici, pongono a disposizione delle minoranze
di altra confessione, ortodossa e non solo, centinaia di chiese per le celebrazioni liturgiche e sale
parrocchiali per le attività pastorali
Ci rivolgiamo, mediante questo comunicato, a tutti i Vescovi della Chiesa Cattolica Italiana
per informarli del pericolo, che la Chiesa Romena Unita con Roma si trova in questo momento ad
affrontare, e facciamo appello perché vogliano manifestare, in ogni modo loro possibile, la propria
vicinanza e comunione con questa Chiesa sorella.
Fidando nella preghiera e nel sostegno dei fratelli di fede, porgiamo a tutti gli Eccellentissimi
Vescovi della Chiesa di Dio che è in Italia il nostro deferente, filiale ossequio.
Firmatari della lettera: Padre Andrei Mesesan – Ostiglia; Padre Cristian Coste – Rimini; Padre Costinas Augustin
Horea – Macerata; Padre David Mihai – Forli; Padre Marian Liviu – Faenza; Padre Tiberiu Sîrbu – Imola; Padre
Muresan Marinel - Bologna; Padre Radu Cefan – Verona; Padre Barbolovici Al. Vasile – Venezia; Padre Raimondo
Salanschi – Vicenza; Padre Ioan Marginean-Cocis – Udine; Padre Aetius Pop – Padova; Padre Roberto Romulus –
Milano; Padre Hotico Ioan – Alessandria; Padre Cătălin Pop - San Donà di Piave; Padre Serafim Rom e Padre Daniel
Veres – Roma.
Per informazioni:
BOLOGNA: Parrocchia Romena Greco-Cattolica “Sfânta Cruce” BOLOGNA, Via del Cestello, 25
padre Marinel Muresan, cell. +393492993109; e.mail: p.marinel@gmail.com
UDINE: Parrocchia greco-cattolica INVIEREA DOMNULUI, P.zza San Cristoforo, Vc. Sillio 3/A
padre Ioan Marginean-Cocis, cell. +393495963565, fax: 0432501473, e-mail: padre.ioan@yahoo.it