ANNIVERSARIO - Un momento per riflettere

[Eric Draven]

oggi,22 gennaio,ricorre l'anniversario della famigerata sentenza Roe vs Wade,che di fatto rivoluzionò la legislazione sull'aborto negli USA e credo di riflesso anche qui da noi: mi piacerebbe avere delle vostre considerazioni.

Nota per la moderazione: questo 3d vuole essere un momento di riflessione su una tragedia che si consuma da 36 anni confortata da una sentenza che non ci si deve mai stancare di ribaltare,come da titolo,quindi spero di leggere considerazioni e proposte e non sterile antiamericanismo all'italiana....grazie

[FalcoConservatore]

Caro perplesso, i Conservatori nella loro accezione più ampia possono essere divisi su molte cose. Ma sul rispetto della dignità della vita umana sin dal concepimento non ci sono fratture.
Tutti noi percepiamo l'aborto, ovvero la cancellazione, la distruzione di una vita nella sua fase più debole ed innocente, e al tempo stesso in quella più "pura", oserei dire sacra, come un omicidio, un assassinio indegno della civiltà, un atto abominevole contro gli uomini e -per quanto consta i fedeli- contro Dio.
Gli embrioni e i feti -ovvero le vite- condannati ad una morte atroce, senza possibilità di difesa, ci guardano e ci dicono: "perchè?"
Perchè ci avete uccisi? Perchè non ci avete fatto nascere? Perchè ci è stata negata la libertà di crescere, di diventare adulti?
Ebbene, oggi ricorre un triste anniversario. Quante vite perdute, per colpa di una fredda, insensibile sentenza!
Quanti innocenti uccisi!
Riflettiamo e preghiamo affinchè questo massacro finisca.

[UgoDePayens]

La tragedia dell'aborto, negli Stati Uniti, miete quasi un milione di vite all'anno.
Una macchia davvero indelebile per la civiltà nordamericana.

[Eric Draven]

purtroppo la nuova amministrazione da questo punto di vista non promette nulla di buono e ne dovrò parlare a breve....

[FalcoConservatore]

Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...] Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me.

Madre Teresa di Calcutta

[Dimitri Oblomov (POL)]

purtroppo la nuova amministrazione da questo punto di vista non promette nulla di buono e ne dovrò parlare a breve....

I primi passi di Obama, come prevedevo da tempo, mi stanno facendo rimpiangere Bush.