Al concerto al teatro dell'opera di roma
Battiato canta e poi sbotta: stronzi nazisti
L'artista siciliano si sfoga sul palco dopo aver cantato un brando dedicato a Edith Stein
Franco Battiato (Epa) ROMA - «Si rimane allibiti dalla violenza di pazzeschi, stronzi nazisti. Edith Stein si era chiusa in convento, sono andati a cercarla in Olanda: ci vuole coraggio...». Il Franco Battiato calmo e compassato cambia volto: durante l'esibizione di venerdì sera al concerto al Teatro dell'Opera per un evento speciale dedicato al Fai l'artista siciliano è apparso arrabbiato e amareggiato e si è sfogato dopo aver cantato il brano dedicato appunto a Edith Stein e che ripercorre gli orrori del nazismo (
ascolta).
25 BRANI - Anche l'esibizione di «Povera patria» è stata accompagnata da un commento amaro dell'autore. «Avrei voluto non scrivere questa canzone, però è andata così...» ha detto Battiato parlando del brano in cui domina il rimpianto per una «primavera che tarda ad arrivare», anche se per fortuna «prima o poi cambierà...>. Il concerto di Battiato - unica data in Italia in questo 2008 per la presentazione del nuovo album
Fleurs 2 mentre poi il prossimo anno il tour europeo toccherà anche Roma, dal 3 al 5 marzo all'Auditorium. Venticinque i brani eseguiti da Battiato. Accanto a quelli dell'ultimo album - con cover di peso come
Sitting on the Dock of the Bay di Otis Redding e
Il Carmelo di Echt di Juri Camisasca (il brano dedicato appunto a Edith Stein),
Il venait d'avoir 18 ans di Dalida o
L'addio della compianta Giuni Russo, e quindi l'inedito
Tutto l'Universo Obbedisce all'Amore (nell'album cantata con Carmen Consoli), applausi per i brani del repertorio dell'artista siciliano, in una fusione originale tra musica colta e musica popolare, tra tradizione italica e culture lontane.