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  1. #1
    Conservatorismo e Libertà
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    Predefinito DIBATTITO - I Conservatori e la politica italiana

    Cari amici Conservatori,
    in questa discussione vorrei che ciascuno chiarisse, magari con una breve motivazione, il suo rapporto con la politica italiana.
    A quale area, o partito politico vi sentiti vicini?
    Siete soddisfatti, oppure vorreste la formazione di un nuovo gruppo, magari più schiettamente Conservatore? Questa secondo voi è una possibilità realistica, o solo una pia utopia?
    Quale il futuro politico del Conservatorismo, alla luce delle recenti trasformazioni del quadro partitico nazionale, e della tendenza verso un bipartitismo?
    Esiste un leader "conservatore" a cui affidarsi?



    ------------------------------------
    Ovviamente inizio io (ma sono davvero curioso di leggere le vostre risposte). Devo dire la verità: il mio percorso verso il Conservatorismo non è stato lineare, ma contrassegnato piuttosto da incertezze e superficialità.
    Lo ammetto: ancora oggi la mia formazione è scarsa, anzi insufficiente rispetto a quella di molti soci e simpatizzanti de "Il Conservatore".
    Eppure, nonostante tutto, mi arrogo il diritto di definirmi "conservatore", in considerazione della mia inestirpabile vicinanza alle basi ideali di questa area culturale e politica. Amante della tradizione, sostenitore dell'identità, alfiere della Patria, guardiano della famiglia, strenuo difensore della dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale, ormai lettore appassionato di Burke, penso di essere sulla buona strada, anche grazie alle riflessioni e agli interventi che leggo in questa sede ogni giorno.
    Dal punto di vista politico, ho sempre simpatizzato per Silvio Berlusconi, l'unico in grado di battere la "gioiosa macchina da guerra" comunista nel 1994, vera calamita del centrodestra, che senza il Cavaliere alla guida si scioglierebbe come neve al sole in un istante.
    In questi ultimi anni, aumentando l'età e conseguentemente la riflessione critica, mi sono ben accorto che Berlusconi non è, nè potrà mai essere, un leader conservatore.
    La costruzione del PDL, pure da me sostenuta, mi sembra sempre di più una riedizione mascherata del pentapartito, ovvero l'unione di socialisti, liberali, democristiani, repubblicani, più qualche componente più schiettamente di "destra", comunque minoritaria.
    Detto questo, ribadisco che a mio modesto parere solo il PDL può competere per il governo del paese, e produrre effettivamente una linea politica e programmatica in grado di incidere nella legislazione e nella vita della nazione, seppur non in modo ottimale. Del resto, dall'altra parte resiste un ammasso informe di postdemocristiani e postcomunisti, da cui è bene tenersi lontani.
    In realtà, spero sempre che le forze conservatrici riescano a contribuire degnamente alla nascita di questo PDL, con l'obbiettivo ultimo di determinarne, o almeno influenzarne, gli assetti interni e la linea politica, mettendo possibilmente all'angolo le tendenze social-liberal-riformiste.
    Un Conservatore non deve perdersi nell'utopia, ma badare al sodo, trasformare dall'interno questo partito per poi governare l'Italia.
    Si avvicinano le Elezioni Europee, e come ho già scritto in altri dibattiti, se la lista "Protagonisti per l'Europa Cristiana" di Magdi Cristiano Allam riuscirà a presentarsi, io la voterò, e il mio voto sarà convinto, alla luce del suo programma che condivdo con convinzione e per intero.
    La mia non è una contraddizione. E' chiaro che Allam da solo non potrà far nulla: risulta indispensabile un collegamento, e in prospettiva una confluenza, nel PDL, ma a partire da una posizione di forza.
    E' assolutamente necessario, in questa fase della vita politica del paese, con l'emergere di una inevitabile tendenza al bipartitismo (ormai entrato nella mente degli italiani: neppure il "Centro" di Casini avrà alcun successo se si presenterà da solo), incidere, influenzare il maggior partito di centrodestra, per non perdere una occasione unica, per non lasciar cadere in mani sbagliate un gruppo potenzialmente in grado di superare il 40%.
    Voi mi direte: che razza di ragionamenti sono questi, che si basano su fredde percentuali, su sterili strategie politiche, che dimenticano ogni spirito, ogni motivazione ideale, ogni orgoglio conservatore?
    Io rispondo: la politica non è solo il mondo delle pure idee (che comunque mi tengo ben stretto, e di cui vado fiero ed orgoglioso).
    In troppi sono caduti seguendo dei sogni.
    Il mio è un conservatorismo equilibrato, che aspira all'esercizio del governo, distante dagli estremismi, ma fermo su valori e principi irrinunciabili (che ogni giorno sostengo e diffondo, anche in questo "mondo virtuale").
    Accetto le critiche, ma pretendo rispetto. Mi sento e sono un Conservatore in via di perfezione formativa, ma autentico, genuino.

  2. #2
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    mah,come già scritto varie volte e non solo qui,io sono un sostenitore del PdL un pò per umana simpatia nei confronti del Cav e molto perchè la realtà politica italiana non offre alternative credibili....
    se l'attuale PdL è il mio ideale di partito? direi di no,ma siccome sono un randagio in cerca di casa mi è molto difficile definire con precisione quale partito vorrei: certamente in Italia ed in Europa non vi è nulla che possa soddisfarmi appieno e quindi non posso che rivolgere il mio sguardo al partito repubblicano americano,che racchiude in sè molte delle idee che io professo.
    ma tornando alla realtà italiana,posso solo dire cosa un partito dovrebbe senza incertezze contenere per avermi tra le sue fila:
    1-una chiara e netta presa di posizione in favore dell'alleanza atlantica e degli USA in particolare;
    2-una volontà di riaffermare le radici classiche greco-romane,nonchè i valori della tradizione storica,religiosa,culturale della nostra bella Italia;
    3-l'affermazione di un vero orgoglio nazionale,che dovrebbe estrinsecarsi nel rispetto delle istituzioni,dell'esercito,della famiglia,della storia italiane;
    4-un'amministrazione statale leggera e laica,ovvero indipendente da ogni ingerenza esterna;
    5-una nuova carta fondamentale,che rappresenti davvero le varie anime presenti nella Nazione e non il basso compromesso beghinsocialcomunista che abbiamo sul groppone attualmente.

  3. #3
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    Una certa fedeltà agli insegnamenti in materia mora ed etica del Sommo Pontefice può essere un non irrilevante criterio di valutazione pratica dei singoli politici che si definiscono o si dimostrano conservatori.
    Per il resto - espresso il mio totale rigetto del personalismo modernista autoreferenziale di Fini e del pericoloso ricatto separatista della LN- non ci resta che ammettere la residuale sopravvivenza di un area non conservatrice -naturalmente- ma moderata e riformatrice dalle anime assai eterogenee col non indifferente merito di aver momentaneamente inferto colpi non trascurabili alle sinistre.
    Ma credo che sarebbe necessaria una serie di atti più decisi per disboscare il groviglio di sottogoverno democomunista nelle università, nelle scuole, nelle televisioni, nell'editoria e nelle regioni e impedire che la piazza rossa possa tornare a diventare la vera assemblea legislativa italiana.
    Riguardo alle possibilità di lavorare all'interno delle attuali forze di governo credo che sia più prudente limitarsi ad un sostegno elettorale in chiave anticomunista e impegnarsi invece nella decostruzione dell'egemonia culturale ancora assoluta dell'impero del male.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    Una certa fedeltà agli insegnamenti in materia mora ed etica del Sommo Pontefice può essere un non irrilevante criterio di valutazione pratica dei singoli politici che si definiscono o si dimostrano conservatori.
    Per il resto - espresso il mio totale rigetto del personalismo modernista autoreferenziale di Fini e del pericoloso ricatto separatista della LN- non ci resta che ammettere la residuale sopravvivenza di un area non conservatrice -naturalmente- ma moderata e riformatrice dalle anime assai eterogenee col non indifferente merito di aver momentaneamente inferto colpi non trascurabili alle sinistre.
    Ma credo che sarebbe necessaria una serie di atti più decisi per disboscare il groviglio di sottogoverno democomunista nelle università, nelle scuole, nelle televisioni, nell'editoria e nelle regioni e impedire che la piazza rossa possa tornare a diventare la vera assemblea legislativa italiana.
    Riguardo alle possibilità di lavorare all'interno delle attuali forze di governo credo che sia più prudente limitarsi ad un sostegno elettorale in chiave anticomunista e impegnarsi invece nella decostruzione dell'egemonia culturale ancora assoluta dell'impero del male.

    Grande intervento il suo, caro amerigodumini.
    La invito in qualità di moderatore del forum, a partecipare alle discussioni delforum Nuova Frontiera Monarchica di cui segue l'indirizzo:
    http://www.politicaonline.net/forum/...play.php?f=216

    Venga a farci visita, voti anche al sondaggio (CHE TIPO DI MONARCHICO SEI) aperto nello stesso forum, intervenga, ci legga e partecipi!!!
    Cordialissimi saluti !
    NOI SIAMO LA VERA ITALIA !
    RICOSTRUIAMO LA NOSTRA PATRIA !

  5. #5
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    Il sottoscritto ha iniziato a votare a destra nel 1996 e in quell'occasione ha regalato il suo voto di estrema destra al Movimento Sociale-Fiamma Tricolore di Pino Rauti. Subito dopo, tuttavia, in seguito al mancato accordo della lista con il Polo della Libertà, decisi di lasciare quell'ambiente umano e intellettuale che reputavo essere segnato da nostalgie e pericolose ambiguità.
    Dal 1997 al 1999 mi sono sentito parte di Alleanza Nazionale, e ne ho seguito gli sviluppi sperando potesse diventare un moderno partito conservatore occidentale. Sostenni il progetto dell'elefantino con l'allora Patto Segni e rimasi profondamente deluso del dietrofront di Fini, piegatosi alle ragioni della corrente alemanniana.
    Lasciai così AN per Forza Italia, sperando che il liberismo economico e il filoamericanismo potessero presto coniugarsi con una visione politica e dei riferimenti culturali più conservatori. Ho votato Forza Italia fino al 2007 quando, stanco della monarchia berlusconiana, dell'anticonservatorismo in luogo di un timido popolarismo e dell'inseguire gli umori delle folle, ho deciso di sterzare a destra, concedendo fiducia al neonato partito La Destra di Francesco Storace. Ho votato La Destra nel 2008 per simpatia verso Daniela Santanchè, stima per Giancarlo Pagliarini, e fiducia nella voglia di destra di Francesco Storace. Ma quella destra, ancorata alla Compagnia dell'Anello, al ricordo dei Cuori Neri e al lavoro storiografico di Giampaolo Pansa non è e non sarà mai, per ragioni anagrafiche e sociologiche, prima ancora che politiche, la mia destra.
    Questa è la ragione per cui, nel momento in cui scrivo queste righe, mi reputo solo un indipendente di destra, ultraconservatore e bigotto, deciso a concedere di volta in volta il proprio voto a chi dimostrerà di voler davvero contrastare la sinistra in parlamento come nella società. Per l'intanto guardo con attenzione ai Protagonisti per l'Europa Cristiana di Magdi Allam.

  6. #6
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    Io da quando ne ho diritto ho sempre votato centro-destra e più specificatamente AN e adesso PDL, certo se poi si forma un governo di ex-socialisti non è che sia il massimo, ma credo che l'unica speranza per i conservatori sia proprio il PDL. Non vedo altre soluzioni sia che rimanga questa legge elettorale sia che, nel peggiore dei casi, si torni al proporzionale. Ha ragione zaffo quando dice che il partito si cambia da dentro e credo si ci possa provare ma da fuori non ha senso oltre che speranza. Tra l'altro ci sarebbero pure grandi nomi su cui fare affidamento vedi i vari Pera, Mancino, Malgieri ma anche Bocchino e Quagliariello forse.
    A proposito chiedo se qualcuno ha notizie di Domenico Fisichella fuoriuscito da AN, causa il federalismo, e passato alla margherita non credo che adesso sia nel PD assieme a D'Alema.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    Una certa fedeltà agli insegnamenti in materia mora ed etica del Sommo Pontefice può essere un non irrilevante criterio di valutazione pratica dei singoli politici che si definiscono o si dimostrano conservatori.
    Per il resto - espresso il mio totale rigetto del personalismo modernista autoreferenziale di Fini e del pericoloso ricatto separatista della LN- non ci resta che ammettere la residuale sopravvivenza di un area non conservatrice -naturalmente- ma moderata e riformatrice dalle anime assai eterogenee col non indifferente merito di aver momentaneamente inferto colpi non trascurabili alle sinistre.
    Ma credo che sarebbe necessaria una serie di atti più decisi per disboscare il groviglio di sottogoverno democomunista nelle università, nelle scuole, nelle televisioni, nell'editoria e nelle regioni e impedire che la piazza rossa possa tornare a diventare la vera assemblea legislativa italiana.
    Riguardo alle possibilità di lavorare all'interno delle attuali forze di governo credo che sia più prudente limitarsi ad un sostegno elettorale in chiave anticomunista e impegnarsi invece nella decostruzione dell'egemonia culturale ancora assoluta dell'impero del male.

    Per fare questo che dici la destra , il conservatorismo dovrebbe fare cultura ....... e questo non è semplice .



    La mia convinzione , supportata anche dalla tradizione e dalle stesse scritture, è che se degli uomini arrivano a concepire un sistema sociale , statale razionale, o una polis,dove è sottintesa la tradizione di sempre ,e che non è in contrasto con l'etica ma ne è l'incarnazione impersonale , allora debbono combattere per realizzare questo bene comune e anche imporlo; anche a costo di arrivare a degli immani massacri come ci da splendida dimostrazione la stessa bibbia . Io non sono per la rivoluzione e non credo alle dialettiche ricchi poveri , capitalisti proletari ;sono un antirivoluzionario , ma sono per le riforme che possono essere rivoluzionarie quando una società di uomini ha posto altri fondamente del bene comune , anzi alla convivenza sociale .

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da SaToSHi80 Visualizza Messaggio
    Io da quando ne ho diritto ho sempre votato centro-destra e più specificatamente AN e adesso PDL, certo se poi si forma un governo di ex-socialisti non è che sia il massimo, ma credo che l'unica speranza per i conservatori sia proprio il PDL. Non vedo altre soluzioni sia che rimanga questa legge elettorale sia che, nel peggiore dei casi, si torni al proporzionale. Ha ragione zaffo quando dice che il partito si cambia da dentro e credo si ci possa provare ma da fuori non ha senso oltre che speranza. Tra l'altro ci sarebbero pure grandi nomi su cui fare affidamento vedi i vari Pera, Mancino, Malgieri ma anche Bocchino e Quagliariello forse.
    A proposito chiedo se qualcuno ha notizie di Domenico Fisichella fuoriuscito da AN, causa il federalismo, e passato alla margherita non credo che adesso sia nel PD assieme a D'Alema.

    Io diffido di tutti quelli che hanno fatto della democrazia un dogma teologico specialmente tra i cristiani . Con questo non dico che sono contro la libertà di pensiero , ma sono per l'imposizione , sic et simpliciter, del bene .
    Se conosciamo cos ' è il bene comune , non possiamo metterlo ai voti ; coi voti si ellegge chi deve far osservare il bene comune e non i vari partiti e opinionisti . Miè capitato tra le mani la rivista ufficiale dell'azione cattolica italina : "Dialoghi ".
    Sapete in primo piano chi scrive e ne fa l'introduzione e ne traccia la via ?

    L' arrivista , il cattocomunista ex presidente della repubblica Oscar Lugi Scalfari ! E' il loro eroe , il loro simbolo da imitare : Giudice e nello stesso tempo Presidente di azione cattolica , cosi iniziò la sua carriera di doppiogiochista .

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da apoliticos Visualizza Messaggio
    Io diffido di tutti quelli che hanno fatto della democrazia un dogma teologico specialmente tra i cristiani . Con questo non dico che sono contro la libertà di pensiero , ma sono per l'imposizione , sic et simpliciter, del bene .
    Se conosciamo cos ' è il bene comune , non possiamo metterlo ai voti ; coi voti si ellegge chi deve far osservare il bene comune e non i vari partiti e opinionisti . Miè capitato tra le mani la rivista ufficiale dell'azione cattolica italina : "Dialoghi ".
    Sapete in primo piano chi scrive e ne fa l'introduzione e ne traccia la via ?

    L' arrivista , il cattocomunista ex presidente della repubblica Oscar Lugi Scalfari ! E' il loro eroe , il loro simbolo da imitare : Giudice e nello stesso tempo Presidente di azione cattolica , cosi iniziò la sua carriera di doppiogiochista .
    Quoto, per un vero Conservatore deve essere ben chiaro quanto ha scritto Hoppe: la Democrazia, è un Dio malconcio inventato da dei dissidenti irrazionali, che ha sonoramente fallito.
    Il Conservatore si astenga dal voto, e si dia alla preghiera e alla vita seria e lavorativa. La smetta di cercare nel parlamento la via della salvezza. La salvezza è dentro, in fondo all'anima e non c 'è bisogno di delegare quattro mentecati Comunisti come Scalfaro per risollvere i problemi.

  10. #10
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    A proposito chiedo se qualcuno ha notizie di Domenico Fisichella fuoriuscito da AN, causa il federalismo, e passato alla margherita non credo che adesso sia nel PD assieme a D'Alema.
    No, nella passata legislatura piuttosto di entrare nel PD si è iscritto al Gruppo Misto. Ha votato contro la mozione di fiducia del Governo Prodi nel gennaio del 2008 (contribuendo così alla sua caduta).Oggi non è più parlamentare.

 

 
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