La mia brevissima frequentazione di questo partito è messa a dura prova dall'osservazione della realtà dei fatti. Premetto che il web è stato finora l'unico luogo della mia militanza sia a causa della scarsa attività conseguente ai commissariamenti sia perchè avere una tessera del Psd'Az non è ne facile ne immediato.
Ed è proprio sulla presenza on-line del partito che vorrei riflettere.
Criticare siti come http://www.partitosardo.it/ o http://www.sardegnaeliberta.it/ mi sembra superfluo vista la faziosità di cui sono pervasi. Cosa gravissima sopratutto per il primo che dovrebbe, dico dovrebbe, essere un sito istituzionale.
Ma la delusione più scottante mi arriva nella giornata di ieri dal sito: http://www.psdaz-nazionesarda.eu/. E questo proprio perchè reputo (e continuo a reputare) questo sito molto più serio e onesto degli altri due. Ma la strenua, costante e incodizionata difesa alla persona e all'operato di Soru mi sembra eccessiva o quantomeno inappropriata all'interno di un sito che fa riferimento al Psd'Az. E lo dice uno che Soru l'ha votato, che di lui ha apprezzato moltissime cose e che tra lui e un qualsiasi candidato del Cen-dx voterebbe nuovamente il primo. Ma che non neccessariamente lo voterebbe alle primarie a cui si è sottratto vergognosamente. E sopratutto non lo avrebbe votato se alle primarie gli fosse stato contrapposto Pigliaru (una parte dei Ds + Sdi stava lavorando proprio per convincere quest'ultimo, al quale Soru deve i più grandi successi della sua legislatura).
Ma non posso accettare che il Psd'Az si limiti ad una dialettica pro-contro Soru. Questo si che è mortificare la dignità, l'identità e il peso del partito fondato da un padre costituente, da un uomo che aveva la nobiltà nell'animo. Da un uomo che ha preferito la trincea ai salotti, i fatti all'apparenza, la libertà alla dipendenza.
Concordo pienamente su una radicale opposizione a qualsiasi alleanza col cen/dx berlsuconiano filo-P2 /filo-mafia ma mi aspetterei anche una posizione più critica nei confronti di un presidente prossimo al rinvio al giudizio, che si sottrae alle primarie, che riunisce importanti conflitti di interesse, che si scaglia contro l'università diffusa in una regione dove la viabilità e il trasporto pubblico sono allo sfascio, che con una mano toglie gli sponsor della regione e con l'altra li fa comprare da Tiscali a prezzi di svendita. La stessa Tiscali che stringe accordi con diversi schiavisti/gestori di call center spesso legati a Soru da legami di parentela/amicizia. E non parlo di Funtanazza.
Ma la cosa più grave è che Soru non è un uomo di autonomia ma un fiduciario di Roma. Lo era sin dall'inizio ma lo è ancora di più adesso. E giusto per rinnovare il suo patto di sangue con i salotti romani ha visto bene di comprarsi l'Unità, silulare Padellaro e piazzare la De Gregorio ottenendo così la benevolenza di Veltroni.
La vera autonomia della Sardegna non può che passare dall'autonomia della politica, precondizione indispensabile per una autonomia culturale, sociale ed economica. Non possiamo sperare di arrivare all'indipendenza da Roma se siamo infettati di centralismo al nostro interno. Il Psd'Az ha nella sua storia e nei suoi ideali il diritto-dovere di contrastare il Veltrusconismo e i poteri forti che ne conseguono, poteri che da decenni bloccano lo sviluppo della nostra terra.
Per fortuna esiste uno spazio come questo, gestito da una persona come Su Componidori a cui rinnovo tutta la mia stima.
Forza Paris!