Si vota sulle seguenti mozioni, per 72 ore
- Mozione Liberamente sul Golpe in Cile
Politicaonline, 01/11/2008
- Mozione Lepanto per la reintroduzione del voto di preferenza alla Camera e al Senato
- Mozione Ronnie sull'uso strumentale in politica del golpe cileno
mozione sull'uso strumentale in politica del golpe cileno
Il Congresso di POL
visto che è ritenuto tutt'ora generalmente significativo nella dialettica politica il fatto che alcuni sostengano o avversino i due protagonisti della temperie golpista degli anni 70 in Cile, come dimostrano recenti polemiche nella campagna presidenziale 2008 degli Stati Uniti e in altre parti del mondo
considerato che è indiscutibile presupposto di una dialettica democratica il riconoscere che l'assassinio degli avversari in quanto tali, la violazione di leggi naturali a tutela di vita, libertà e proprietà, l'eversione di ordinamenti costituzionali democratici e liberali debbano essere rigettate in toto, in favore di un metodo di confronto non violento, se non nella legittima difesa di diritti naturali minacciati in concreto dai propri avversari
riconosciuto che è opportuno, a distanza di anni e dopo la morte dei protagonisti, fare un discorso di natura storica e di tipo generale sulla vicenda della fine della democrazia in Cile
ritenuto un male che si utilizzi in politica quella che è una questione storica complessa a sostegno di tesi che molto poco hanno a che fare con essa, generalmente richiamando il periodo come sorta di spauracchio
condivise le posizioni espresse da uno dei leader della rinascita democratica del Cile, l'economista liberale Josè Pinera, in questo documento sulla storia della fine della democrazia in Cile
auspica che nel dibattito politico di tutte le parti -destra, centro e sinistra mondiali- cessi la vergognosa strumentalizzazione dei morti, feriti e in altro modo danneggiati cittadini del Cile, da parte dei due opposti schieramenti del Governo Allende e della Giunta Militare, e che si possa giungere ad una pacificazione del dibattito politico e storico su quegli anni, smettendo di usare come clave dialettiche in politica le diatribe storiche di quel periodo.Il Congresso di POL
- Mozione Teddy per la democrazia a Cuba
visto che tra gli argomenti più discussi dai giornali internazionali,soprattutto quelli di lingua spagnola, c'è la questione della successione tra i fratelli Castro alla guida di Cuba, che si riverbera persino nell'estrema sinistra italiana, sedicente democratica.
ritenuto che la libertà di una democrazia sia un valore fondamentale e universale, indipendentemente dal fuso orario
Auspica che il popolo cubano possa finalmente esercitare il sacrosanto diritto di poter scegliere i propri governanti con libere elezioni come tutti i paesi civili.
- Mozione Saint-Just su Eluana Englaro
- Mozione Merello sulla pillola del giorno dopo
Nelle guardie mediche italiane queste vengono date come se fosse l'aspirina, anche a minorenni, oltre ad essere usate - di fatto - come contraccettivi.
Riporto la lettera di un signore
«Caro direttore, sono il marito di un medico laureato da sei mesi, entrambi cattolici. Come tutti i laureati in medicina alle prime armi, mia moglie ha cominciato con sostituzioni e guardie mediche per guadagnare qualche spicciolo. Subito si è imbattuta in una realtà che lascia sbigottiti. Impressionante è il numero delle ragazzine, anche minorenni, che si affacciano alla guardia medica per richiedere la "pillola del giorno dopo" come se comprassero una maglietta in un negozio. Fortunatamente mia moglie non si è ancora trovata a prescriverla in prima persona, ma comunque si è posta il problema. Come si fa a evitare di compiere un atto che la coscienza reputa sbagliato al 100%? E se a presentarsi è una minorenne, non dovrebbe essere accompagnata dai genitori? Nessuno spiega a queste ragazze cosa stanno facendo? Chiedendo, mia moglie ha scoperto che alcune frequentano la guardia medica da tempo. Cosa fare? Abbiamo visto che ci sono in Italia diversi processi per medici che si sono rifiutati, e su Internet ci sono siti che ti danno addirittura assistenza legale gratuita se qualcuno vuole fare causa a un medico che si è rifiutato di dare la pillola...». (M. Bonati)
E la risposta - considerazione del Prof. Boscia su Avvenire
Un prodotto che interrompe un processo vitale già in atto
Come da indicazioni terapeutiche della Gazzetta Ufficiale, il Norlevo viene definito come prodotto «contraccettivo d’emergenza». In realtà la sua azione chimica è quella di alterare l’equilibrio ormonale rendendo la mucosa uterina inadatta all’impianto embrionario o, in fase più avanzata, favorendo l’espulsione dell’embrione impiantato di recente. L’effetto è di indurre una sorta di mestruazione anticipata.
Tempi del concepimento
Per capire quanto contraddittoria ed equivoca sia la definizione del prodotto rispetto alla sua specificità di azione è opportuno richiamare alcuni concetti di biologia ed embriologia di base. Il concepimento avviene tramite la penetrazione dello spermatozoo (cellula gametica maschile) nell’ovocita (cellula gametica femminile) con conseguente fusione dei due corredi cromosomici aplolidi (a 23 cromosomi) dei due gameti in una singola cellula diploide (zigote) con corredo cromosomico costituito da 46 cromosomi (23 coppie). Già a distanza di 24 ore sono osservabili i due pronuclei e, dopo 48 ore, è evidenziabile la presenza di 2 blastomeri, frutto della prima divisione cellulare (mitotica) dello zigote.
È evidente come un prodotto che agisce entro 72 ore dal rapporto sessuale può interrompere un processo vitale già in atto, e non – come il termine "contraccettivo" potrebbe far supporre – impedire che avvenga il concepimento.
C’è già una nuova vita
Già allo stato di zigote, infatti, è possibile affermare che si è creata una nuova vita, con due caratteristiche: è dotata di una sua peculiare e unica identità genetica in quanto frutto dell’assortimento indipendente e casuale dei cromosomi di due individui diversi; è dotata di una piena e totale capacità di proliferazione e differenziazione autonoma.
La crescita nei primi giorni di sviluppo è rapida: le divisioni cellulari si susseguono al ritmo di una ogni 8-10 ore. Ecco che dopo 60 ore l’embrione è già allo stadio di 8 cellule e due giorni dopo, divenuto blastocisti, è già in procinto di raggiungere la cavità uterina dove dovrebbe impiantarsi. È chiara a questo punto l’estrema nocività di una pillola che non inibisce il concepimento ma allo stadio di 2, 4 o 8 cellule, o addirittura ancora più avanti nello sviluppo embrionario, determina la regressione di una vita in fieri agendo su un ambiente, quello uterino, che ha un ruolo di "approvvigionamento" dei fattori essenziali di crescita.
Questioni deontologiche
Per logica stringente ne deriva che il solo sospetto di un’azione di tipo abortivo, anche in pochi casi, rende legittima l’obiezione di coscienza dei sanitari, diritto garantito da ogni Stato democratico. La cosiddetta "intercezione post-coitale" conseguita dal farmaco è un atto che può contrastare con la coscienza del sanitario o con il suo convincimento clinico. Da un punto di vista deontologico, la prescrizione della "pillola del giorno dopo" non rientra nelle mansioni obbligatorie del medico, il cui compito primario è curare le malattie o prevenirle. E il concepimento non è una malattia!
Disciplina dell’obiezione di coscienza
Secondo l’articolo 22 del Codice deontologico, «il medico al quale vengono richieste prescrizioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico può rifiutare la propria opera a meno che questo comportamento non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita e deve fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento». Nell’attività sanitaria l’obiezione di coscienza si inquadra nel principio del consenso che garantisce la libertà morale degli utenti ma anche degli operatori dei servizi socio-sanitari, che non vanno ridotti ad acritici prestatori d’opera. L’obiezione di coscienza non è solo obbligo morale ma anche dovere deontologico quando si è di fronte alla richiesta di particolari interventi – anche sulle minorenni – che contrastano con i contenuti etici e professionali del proprio agire professionale.
Motivazioni contro la prescrizione della pillola del giorno dopo
Nel caso della "pillola del giorno dopo" l’obiezione di coscienza ha motivazioni cliniche che occorre conoscere: a) le forti dosi di ormoni assunte per via orale con il farmaco causano totale sconvolgimento del delicato equilibrio ormonale della donna, soprattutto se minorenne; b) il Norlevo è escluso dalla dispensazione libera: occorre cioè esibire in farmacia prescrizione nominativa non ripetibile, sempre obbligatoria perché si tratta di un farmaco delicato che necessita di valutazione medica preliminare e di accertamenti diagnostici; c) il meccanismo di azione del farmaco non è completamente definito: nello stesso bugiardino è riportato, tra gli effetti collaterali, che può impedire l’impianto dell’ovulo eventualmente fecondato (ovvero agire come abortivo precoce); d) il farmaco non va somministrato in pazienti a rischio per gravidanza extrauterina, perché non ne esclude l’insorgenza; e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato; f) rischi maggiori possono rilevarsi nelle giovanissime che non hanno ancora completato l’accrescimento somatico-riproduttivo; g) non sono del tutto note le conseguenze malformative o gli effetti avversi per il concepito qualora la gravidanza proceda Il solo dubbio anche di un ipotetico possibile danno per la donna o l’embrione dovrebbe obbligare il medico a non condividere la prescrizione e ancor di più l’obbligatorietà della dispensazione.
- Mozione C@scista di condanna del comportamento di Gianfranco Fini
Il Congresso censura il comportamento cinico ed opportunista dimostrato dall'onorevole Fini che pur di difendere il suo potere non ha esitato ad infangare anche la memoria di chi,come Almirante,lo lanciò in politica.
- Mozione C@scista di condanna dell'accordo internazionale firmato dal Governo italiano con Gheddafi
Mozione di condanna dell'accordo internazionale firmato dal Governo italiano con Gheddafi
Il Congresso del forum Camera condanna l'accordo firmato dal Governo italiano con Gheddafi in base al quale con le tasse di tutti i cittadini ci indebitiamo per vent'anni a pagare 5 miliardi di euro ovvero 100.000 euro all'anno a Gheddafi e al regime che lo sostiturà in futuro e tutto questo a titolo di risarcimento danni per il nostro periodo coloniale in Libia.
l'accordo é profondamente lesivo della nostra dignità nazionale : non solo non viene fatto nessun cenno ai 30mila italiani cacciati nel 1975 da Gheddafi dopo avergli sequestrato tutte le proprietà personali ma nessun paese al mondo ha mai risarcito "ex post" gli ipotetici danni causati alle sue ex colonie (lo ha forse mai fatto una sola volta l'inghilterra o la Francia o il Belgio o L'Olanda che pure avevano colonnizzato mezzo mondo?). Perchè l'Italia dovrebbe essere l'unico paese al mondo a farlo?In Libia tutto, dalle strade agli ospedali, dalle scuole alle chiese, dalle piantagioni ai porti,è stato fatto dagli italiani!
Se invece lo scopo è quello di pagare una "tangente" per fermare l'invasione dei clandestini africani che giornalmente vengono fatti transitare dalla Libia verso l'Italia con la complicità di Gheddafi o spuntare un prezzo del petrolio leggermente piu' basso questo suona tanto come una resa al vergognoso ricatto del regime libico.
- Mozione Emoned contro il salvataggio di Alitalia
Mozione contro il salvataggio di Alitalia
Il Congresso di POL
vista l'evoluzione e la gestione della vicenda Alitalia degli ultimi mesi ma senza dimenticare come la crisi abbia radici precedenti e le responsabilità siano condivise da praticamente tutto l'arco politico, sindacale e manageriale.
Condanna l'uso strumentale e demagogico che l'allora capo dell'opposizione Silvio Berlusconi ha fatto della vicenda nelle elezioni politiche di Aprile al solo scopo di guadagnare voti e screditare il governo.
Condanna la stolta campagna politica e mediatica che ha scioccamente definito "una svendita" l'offerta vincolante di acquisto presentata da Air France.
Condanna la triste demagogia che pretende fondamentale per un paese come l'Italia avere una compagnia di bandiera, parla di colonizzazione straniera e di stupidaggini come "ci rubano i turisti". Discorsi che nulla hanno a che fare con il libero mercato e il liberismo ma fanno tanta presa sul cittadino comune poco informato.
Condanna la miopia estrema di tutti i sindacati e della stragrande maggioranza dei dipendenti Alitalia che pur di difendere la loro posizione hanno creduto di poter tirare la corda all'infinito con Air France pensando di avere un piano B nella fantomatica cordata Berlusconi.
Condanna il cosidetto "prestito ponte" ad Alitalia erogato da Prodi e richiesto da Berlusconi. Il "prestito" non è altro che l'ennesimo aiuto di Stato che l'Italia ha concesso ad una azienda tecnicamente fallita da anni e che nell'ultimo decennio ha bruciato più di 5 miliardi di euro. Aiuto di stato che è stato erogato in sfregio alle regole del libero mercato, alle aziende concorrenti e alle norme europee. La motivazione al decreto, "per preservare l'ordine pubblico", è ridicola e non fa altro che dare nuovo vigore all'immagine all'estero degli italiani come popolo scorretto e che ama aggirare le regole.
Condanna la modifica al decreto del prestito ponte operata dal Governo Berlusconi che ha permesso ad Alitalia di portare direttamente i 300 milioni a patrimonio per coprire le perdite. Un atto di vera anarchia contabile che ha permesso ad Alitalia di non inserire il "prestito" tra i debiti finanziari.
Condanna la "soluzione" trovata dal Governo di separare col decreto 31 Agosto 2008 Alitalia in una bad company, che rimarrà di proprietà statale, con le passività e in una newco da svendere, anzi praticamente regalare, ad un gruppo di Imprenditori di dubbia affidabilità e scarsa disponibilità finanziaria. Un'operazione che a tutti gli effetti socializza i costi e privatizza i profitti e crea un pessimo precedente per future analoghe situazioni (Tirrenia e Trenitalia).
Condanna l'inserimento del prestito ponte nella bad company. "Prestito" che in questo modo è definitivamente perduto. Ormai definirlo prestito è di per se' un insulto.
Condanna lo svolgimento a trattativa privata con un solo soggetto e le evidenti e continue prese di posizione atte a tenere lontani possibili interessamenti di compagnie estere (se non in quote di minoranza). Trattativa privata che ha portato alla fissazione di un prezzo per la newco di 400 milioni assolutamente ridicolo e fuori mercato creando quindi grave danno al contribuente italiano.
Condanna la sospensione per decreto 31 Agosto 2008 delle norme Antitrust. L'autorità garante già debole e sentita come estranea alla realtà italiana viene in questo modo scavalcata d'impero con grave danno per la sua credibilità e per i consumatori italiani.
Condanna l'inserimento nel decreto del 31 Agosto 2008 di norme a protezione dei manager e dirigenti Alitalia palesemente ingiuste e umilianti. Norme che esponenti della maggioranza di governo hanno via via allargato fino a estendere la protezione ai responsabili dei crac Cirio e Parmalat.
Condanna il ruolo del governo quale dispensatore di aiuti e agevolazioni nella trattativa CAI-Sindacati che ha portato la CAI a presentare una offerta vincolante di acquisto per la newco Alitalia.
Auspica che il governo cambi rotta e decida finalmente per la naturale conclusione della vicenda Alitalia: il fallimento. Fallimento di cui beneficierebbe il cittadino sia nella veste di consumatore (quindi il mercato) che di contribuente (quindi lo stato).
Auspica la fine delle ingerenze politiche e sindacali nella gestione di una azienda che deve avere come unico scopo il profitto e lo sviluppo sul mercato e non perseguire fini politici e di spartizione del potere.
Auspica infine che l'UE sentenzi al più presto che il "prestito ponte" altro non è che l'ennesimo aiuto di stato e che debba essere restituito.
- Mozione Saint-Just sull'operato del Ministro Gelmini
- La manovra finanziaria approvata con il decreto 112/2008, dispone riduzioni progressive del fondo per il finanziamento ordinario delle università di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 147 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
Considerare tutti gli atenei allo stesso livello non aiuta, soprattutto coloro che hanno amministrato bene e che risultano virtuosi. Il taglio «indiscriminato» non aiuta a migliorare la didattica, la ricerca e in generale le università. Tagliare a tutti commette, alla rovescia, lo stesso errore che si vuole combattere, cioè l'assenza nell'attuale sistema di meccanismi premianti la qualità e il merito delle università. Non tutti gli atenei possono essere trattati allo stesso modo.
- All'articolo 66, comma 13, del decreto 112/2008 sono contenuti limiti del 10 per cento di assunzioni rispetto al personale cessato dal servizio.
Il settore universitario riveste un'importanza strategica per il Paese, atteso che l'alta formazione e l'attività di ricerca scientifica che si svolgono nelle università costituiscono un fattore di crescita della competitività. In particolare, un adeguato sostegno finanziario del sistema universitario è necessario per la formazione delle nuove generazioni, le quali devono essere preparate ad affrontare il confronto a livello internazionale.
Per questi motivi il Congresso di POL esprime la sua sfiducia nell'operato del Ministro Gelmini in quanto nulla ha fatto per impedire questa follia contenuta nella Finanziaria anticipata del Governo Berlusconi IV.
P.s. sono le parole contenute negli Ordini del Giorno presentanti alla Camera dai Deputati Aprea, Goisis, Frassinetti, Caldoro, Toccafondi e De Girolamo (PDL e Lega)
- Mozione C@scista di solidarietà ai militanti del blocco studentesco
Mozione di solidarietà ai militanti del blocco studentesco
Il Congresso di POL esprime totale e assoluta solidarietà ai ragazzi del Blocco Studentesco, eroicamente aggrediti prima dai rossi e poi dalla polizia malconsigliata.
Il Congresso di POL stigmatizza la totale mancanza di dignità dei rossi, che hanno sfruttato un'autoambulanza per farsi largo fino ai ragazzi del Blocco.
scheda (A = astenuto, F = favorevole, C = contrario):
Mozione Liberamente sul Golpe in Cile [ ]
Mozione Lepanto per la reintroduzione del voto di preferenza alla Camera e al Senato [ ]
Mozione Ronnie sull'uso strumentale in politica del golpe cileno [ ]Mozione Teddy per la democrazia a Cuba [ ]Mozione Saint-Just su Eluana Englaro [ ]
Mozione Merello sulla pillola del giorno dopo [ ]Mozione C@scista di condanna del comportamento di Gianfranco Fini [ ]Mozione C@scista di condanna dell'accordo internazionale firmato dal Governo italiano con Gheddafi [ ]Mozione Emoned contro il salvataggio di Alitalia [ ]
Mozione Saint-Just sull'operato del Ministro Gelmini [ ]
Mozione C@scista di solidarietà ai militanti del blocco studentesco [ ]
Risultati da 1 a 10 di 44
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01-12-08, 11:59 #1Fiamma dell'Occidente
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01-12-08, 11:59 #2Fiamma dell'Occidente
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01-12-08, 12:03 #3Super Troll
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01-12-08, 12:08 #4Fiamma dell'Occidente
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non so se già l'ho specificato, ma nel caso di sedute di "sole mozioni", a causa della facilità di incorrere in errori, delle modeste conseguenze, e della scarsa rilevanza giuridica dell'approvazione saranno considerati validi anche i voti editati, come quello appena postato da C@scista
ribadisco: solo nelle sedute di sole mozioni._
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01-12-08, 12:26 #5Forumista esperto
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01-12-08, 12:27 #7Forumista esperto
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Scusi Presidente.. ma la mozione di Teddy è da votare?
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01-12-08, 12:39 #8Forumista esperto
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01-12-08, 13:14 #9Forumista storico
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01-12-08, 14:05 #10Forumista assiduo
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