Mafia, "Operazione padrini": 24 arresti
tra cui un assessore del catanese
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Sono ventiquattro gli ordini di custodia cautelare in carcere emessi nei confronti di presunti appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano nell’ambito dell'operazione Padrini. Tra gli arrestati c’è anche l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Paternò, Carmelo Frisenda, di 37 anni.
Nell’ordinanza firmata dal gip Antonino Fallone vengono contestati a vario titolo i reati di associazione mafiosa finalizzata a estorsioni, rapine, furti, all'acquisizione della gestione o comunque del controllo di attività economiche e di appalti e servizi pubblici e a ostacolare il libero esercizio del voto in occasione di competizioni elettorali. L'inchiesta è stata incentrata sugli intrecci tra mafia, imprenditoria e politica.
I provvedimenti restrittivi, emessi su richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e dei sostituti della Dna, Carmelo Petralia, e della Dda, Agata Santanocito sono stati eseguiti la notte scorsa, impiegando più di 200 militari dell'Arma con l'apporto di elicotteri e unità cinofile.
Le indagini sono partite nel luglio del 2005 per fare luce su diversi episodi di estorsione e una serie di tangenti imposte a imprenditori edili che erano costretti a comprare il cemento da imprese ‘amiche’ della cosca. Le inchieste sarebbero servite anche per chiarire il movente dell'agguato in cui vennero uccisi Roberto Faro e Giuseppe Salvia e ferito gravemente il figlioletto di quest'ultimo, Alessio Salvia. Secondo quanto si è appreso, i due sarebbero stati eliminati per avere compiuto ripetuti furti ai danni di imprese edili ‘tutelate’ dal clan Santapaola. Per questo duplice omicidio sono già sotto processo, come esecutori materiali, Salvatore Assinnata, Alfio Scuderi, Giovanni Messina e Benedetto Beato, che vennero arrestati poco dopo l'agguato.
Tra gli arrestati c’è anche l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Paternò, Carmelo Frisenda, di 37 anni. All’imprenditore agricolo, fu eletto nelle elezioni amministrative del maggio del 2007 con 597 voti Forza Italia, è contestato il reato di associazione mafiosa. In particolare, l’assessore avrebbe avuto incontri anche con Angelo Santapaola, il nipote del capomafia Benedetto assassinato, assieme al suo guardaspalle Nicola Sedici, durante un'operazione di ‘pulizia interna’ disposto da Cosa nostra nell'ottobre del 2007 nelle campagne di Palagonia. La notizia è stata confermata dal sindaco del paese etneo, Pippo Failla di An.
Secondo gli inquirenti, inoltre, il blitz della notte scorsa avrebbe scongiurato una vendetta trasversale già programmata e organizzata per punire un collaboratore di giustizia uccidendo un suo fratello che – tra l’altro – risulta pure affiliato alla cosca.
27 Novembre 2008