DIBATTITO - Fiabe e favole

[Eric Draven]

è da un pò che mi frulla in testa di chiedervi: quanto è rilevante,nella formazione culturale di un buon conservatore,la fiaba e la favola?
il "c'era una volta...." dovrebbe essere rivalutato da chi vuol ricostruire un pensiero davvero alternativo al sinistrismo?

[UgoDePayens]

Domanda interessante.
Certo è che la maggior parte delle fiabe scaturiscono da quella stessa tradizione popolare che i Conservatori invocano come fonte primaria della loro dottrina politica.
La nostra idiosincrasia per le ideologie e gli schematismi politici deriva appunto dalla consapevolezza della ricchezza della saggezza popolare.

E oltre a fiabe e favole, io aggiungerei anche leggende e racconti popolari, come quelli delle chanson de geste.

[FalcoConservatore]

Il tema è vastissimo e io tenterò di fornire una risposta concisa, senza pretendere di essere esaustivo.
Il "buon Conservatore" sa osare ma è distante dall'utopia, dalla vaghezza, dall'illusione.
Ma fiabe e favole sanno essere molto concrete.
Chi non ha mai sentito, poi, il proprio nonno, o un proprio anziano parente, tirar fuori un proverbio, una particella di saggezza popolare, nell'occasione giusta?
Anche le favole, che sembrano immerse nel mondo dei sogni, dell'incredibile, talvolta dell'assurdo, in realtà sottendono sempre, o almeno quasi sempre, un insegnamento, o una morale, o anche solo una indicazione utile per superare una difficoltà, un dilemma, una situazione apparentemente bloccata.
Solitamente favole e fiabe ci attirano perchè, oltre al bell'intreccio narrativo, riescono a stupire, a meravigliare, a fornirci soluzioni e indicarci la via da seguire, quella giusta, dal valore più alto.
Ecco, in questo senso il tema non va sottovalutato, non va accantonato come qualcosa di banale, di immaginario, e quindi sostanzialmente inutile.
Tutti noi conserviamo nel cuore una bella favola, o una fiaba particolarmente espressiva, dove un eroe combatte, deve superare delle sfide, e si forgia nelle difficoltà per ottenere poi il giusto premio (o, comunque, un insegnamento preciso, un modello di comportamento).
Quindi, sì, il buon vecchio "c'era una volta" va rivalutato, per stimolare non solo la fantasia, ma per riscoprire valori ormai andati, ma non perduti per sempre.

[Eric Draven]

e a vostro giudizio c'è un autore di favole e fiabe più significativo di altri?

[FalcoConservatore]

e a vostro giudizio c'è un autore di favole e fiabe più significativo di altri?

Bhè, su questo punto non ho una opinione precisa, non sono un esperto dell'argomento e posso solo basarmi su quanto ho letto di Esopo, Fedro, fratelli Grimm, Andersen...poco in verità.
Si sa comunque che questi racconti immaginari, ambientati in mondi popolati da bestie parlanti, fate, giganti, cavalieri, sottendono quasi sempre un insegnamento morale di grande valore. Nell'età dell'infanzia (ma molte favole sono applicabilissime al mondo degli adulti) queste narrazioni sono imprescindibili, suscitano una riflessione, e indirizzano alle migliori soluzioni.

[merello]

è da un pò che mi frulla in testa di chiedervi: quanto è rilevante,nella formazione culturale di un buon conservatore,la fiaba e la favola?
il "c'era una volta...." dovrebbe essere rivalutato da chi vuol ricostruire un pensiero davvero alternativo al sinistrismo?

Permettetmi una non battuta. Ora esce il libro di Vladi Luxuria, con storie transgender per bambini.

Io sono conservatore e non lo regalerò a nessuno, pero i liberal - coerentemente - dovrebbero comprarlo e regalarlo ai figli, nipoti, ecc.

[Eric Draven]

sono certo che ci sarà la coda nelle librerie per comprarlo.....

[Eric Draven]

Bhè, su questo punto non ho una opinione precisa, non sono un esperto dell'argomento e posso solo basarmi su quanto ho letto di Esopo, Fedro, fratelli Grimm, Andersen...poco in verità.
Si sa comunque che questi racconti immaginari, ambientati in mondi popolati da bestie parlanti, fate, giganti, cavalieri, sottendono quasi sempre un insegnamento morale di grande valore. Nell'età dell'infanzia (ma molte favole sono applicabilissime al mondo degli adulti) queste narrazioni sono imprescindibili, suscitano una riflessione, e indirizzano alle migliori soluzioni.

quindi condividi la mia opinione che il miglior modo per cominciare una sana educazione alla GOP dovrebbe partire dai nonni che,invece di tentare di sembrare i ventenni che non sono più,se ne tornassero a raccontare ai bambini della volpe e dell'uva?

[FalcoConservatore]

quindi condividi la mia opinione che il miglior modo per cominciare una sana educazione alla GOP dovrebbe partire dai nonni che,invece di tentare di sembrare i ventenni che non sono più,se ne tornassero a raccontare ai bambini della volpe e dell'uva?

Il sapere tradizionalmente (e per ovvie ragioni legate all'esperienza e all'accumulazione di "capitale culturale e intellettivo") è detenuto dagli anziani.
La società moderna vede i "vecchi" come un ingombro inutile ed improduttivo, un ostacolo alle nuove generazioni.
Ma sono forse "parassiti dannosi" i nostri nonni, che sempre hanno qualcosa da insegnarci, un proverbio da regalarci?
Il sapere, anche popolare, non deve essere disperso, ma valorizzato.
Gli anziani, che la sanno lunga, in questo senso sanno rivelarsi utilissimi, soprattutto in vista dell'educazione dei giovani.

[Eric Draven]

bene,assodato questo,si dovrebbe passare al secondo gradino,ovvero riabituare i genitori a considerare e a far considerare i nonni non come dei semplici bancomat,ma come una risorsa per l'educazione dei figli: qualche idea?