Barack Hussein Obama: annotazioni su un cittadino "statunitense"

[L'Europeo]

da: http://euro-holocaust.splinder.com/p...tema+-+Parte+2

Barack Hussein Obama: annotazioni su un cittadino "statunitense"



Come si poteva immaginare e come ipotizzavamo, Barack Obama, il messia spuntato dal nulla, ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi. Dopo il periodo messianico neo-con di George W. Bush jr., ecco il periodo messianico multietnicista di Obama. Non staremo a dilungarci sul fanatismo mediatico prodotto attorno alla figura del meticcio keniota-statunitense. Anche questo era ipotizzabile, data la potenza di fuoco messa in gioco dai grossi network televisivi e dalla stampa, così come da vari circoli su internet. Una marea di denaro (si parla di ben 800 milioni di dollari), per molta parte frutto di collette private, ma anche frutto delle solite multinazionali e delle potenti banche.

Obama non è l'altra America, ma è il grimaldello per provare a tenere unito il sogno globalista delle élites di Washington (e non solo. Si veda l'esaltazione di alcuni circoli euro-occidentali). Già abbiamo detto che egli è l'uomo per la definitiva penetrazione statunitense in Africa, soprattutto a scapito della potente espansione cinese [articolo del 7 giugno 2008]. Un mese fa, infatti, il già citato comando Africom è stato aperto, ma con sede in Germania (!) e non nel continente africano, come più ovvio. Questo a causa dell'opposizione di alcuni Governi locali, non vedenti di buon occhio l'interessamento statunitense per le loro terre. Ma, sia la candidatura, sia, ancor di più, la vittoria elettorale di Obama, hanno iniziato ad aver presa su alcune realtà africane (in particolare il Kenya. Si vedano i festeggiamenti proprio nel Paese natale di Obama [foto sotto]). Entro breve tempo, statene certi, gli USA inizieranno un corteggiamento inusuale verso i potenti d'Africa, soprattutto se la crisi economica si salderà a quella energetica e delle risorse naturali (arriveranno anche queste crisi, per tante ragioni).



Il messianismo obamiano, però, non è solo un elemento d'innovazione, in vista di nuovi interessi, ma è anche la possibile prosecuzione di vecchie abitudini. Ricordate la candidatura di Bush jr. nel 2000? Ricordate il caso Florida e il problema del conteggio dei voti? Al di là dei dubbi espressi sulla sfida con Hillary Clinton [articoli del 7 e dell'8 giugno 2008], nel caso Obama c'è anche il mistero sulla sua identità anagrafica, che mette in forse la sua cittadinanza statunitense e quindi il suo diritto a divenire/essere presidente.

La polemica sul suo certificato di nascita, che dovrebbe attestare la sua nascita alle Hawaii (essendo necessaria la nascita nel territorio degli USA per poter divenire presidente degli stessi), non è stata realmente dissipata. Le autorità hawaiiane hanno fatto delle dichiarazioni in favore dell'autenticità del certificato, ma nessuno ha potuto controllarlo dal vivo. Un avvocato ha deciso anche di denunciare la cosa, al fine di indagare sulla vera identità del candidato ormai eletto, ma la sua denuncia, al momento, non è stata presa in considerazione [si veda il sito Obama Crimes]. La cosa però è stata anche innescata da alcune dichiarazioni di parenti dello stesso neo-presidente. In particolare la nonna paterna, Sarah Hassan, avrebbe affermato che Barack è nato in un villaggio del Kenya [si vedano i video postati dopo l'articolo, ndr]. Tra le altre dichiarazioni interessanti, quella della sorellastra indonesiana Maya Soetero, la quale avrebbe citato ben due ospedali (?!) nelle Hawaii in cui sarebbe nato Barack (il Queens Medical Center oppure il Kapiolani Medical Center, entrambi ad Honolulu), mentre lo zio paterno Sayd Obama non ricordava se fosse nato nelle Hawaii o in Kenya. Tanto per confondere le cose (e per inciso, papà Soetero, come dire, sarebbe venuto solo anni dopo, quindi il "ricordo" di Maya è molto opinabile).

Nonostante le dichiarazioni delle autorità, quindi, rimangono i dubbi. E' ipotizzabile che Obama sia nato realmente in Kenya, ma la sua nascita sia stata denunciata solo dopo lo spostamento della coppia Obama-Dunham nelle isole statunitensi. Cosa che sarebbe motivo sufficiente per invalidare la sua elezione. Ma se qualcuno dovesse realmente scoprire ciò, che accadrebbe? Non solo. Ponendo che ciò sia realmente vero, perchè non ci sono stati controlli seri sull'identità di Obama, rendendo la corsa presidenziale un falso?

Ma ci sono altri dubbi, come ad esempio il suo periodo indonesiano. Lui e la madre andarono in Indonesia dopo il divorzio dal primo matrimonio di lei e il risposarsi con un signore del luogo. Lui ebbe perciò la cittadinanza indonesiana. Il problema è capire se durante quel periodo (negli anni '60) abbia conservato o meno la cittadinanza statunitense, considerando che l'Indonesia riconosceva solo la propria. Da ciò, derivano anche dubbi sulla sua visita in Pakistan nel 1981, perchè allora era difficile per uno statunitense entrarvi. Un passaporto indonesiano, forse, sarebbe stato più gradito, ma averlo, quell'anno, avrebbe significato conservarne la relativa cittadinanza. Allora il dubbio è su quale cittadinanza avesse tra la fine degli anni '60 e i primi '80 (e quale nome, perchè in Indonesia gli venne fatto assumere il nome di Barry Soetero), che un po' vuol dire domandarsi quale legame nazionale avesse.

Molti critici, in particolare repubblicani, hanno perso tempo con la questione religiosa (Obama maomettano mascherato?), quando questa era la cosa meno interessante: facile pensare che Obama possa essere anche stato educato nell'islam, per poi allontanarsi da esso col tempo (Obama è cristiano a quel che si sa ora). Niente di strano e meno che mai utile nella questione. Ben più utile sarebbe stato indagare e polemizzare attorno alla questione anagrafica. Eppure ciò è avvenuto molto limitatamente e bisogna chiedersi perchè. Forse perchè la polemica religiosa, oltre che di uso facile in una parte della popolazione USA, non metteva in discussione qualcosa d'altro, ossia il sistema stesso, da cui Obama è emerso magicamente per i fini che sappiamo? Meglio una polemica rozza che una indagine seria?

Su Obama, inevitabilmente, ci torneremo. Facciamo solo notare en passant alcune cose:

• La nonna materna di Obama, Madelyn Dunham [vedere anche articolo del 1 aprile 2007], è morta la sera prima dell'elezione del nipote. Il cambiamento multietnicista porta bene (non ai bianchi)...
• Gli USA hanno festeggiato l'elezione del loro 44° presidente, assassinando oltre trenta donne e bambini presenti ad un matrimonio poco fuori Kandahar, bombardando durante un raid aereo. Rimasugli dell'epoca Bush o è il vento di cambiamento di Obama, il quale ha annunciato il concentrare gli impegni militari proprio in Afghanistan?
  
• Il presidente russo Medvedev ha annunciato un altro elemento di risposta al miserabile progetto di scudo statunitense nell'Est Europa, dispiegando un sistema missilistico nell'enclave russa sul Mar Baltico. Mister-Cambiamento toglierà lo scudo degli USA, creando rapporti migliori con la Russia e rimediando allo strappo tra nazioni europee, oppure no? Da ciò alcune altre indicazioni sul suo ruolo.

Terminiamo ricordando solo un ultimo particolare: alla zia di Obama, Zeituni Onyango [foto sopra], immigrata illegale negli USA, le è stata data una casa, nonostante il rifiuto di una sua richiesta d'asilo anni fa. Ciò sarebbe avvenuto per una mancanza di chiara comunicazione fra differenti autorità pubbliche della città di Boston, ma anche a causa di una assurda class-action di alcuni anni fa, che ha portato a dover accettare anche gli immigrati illegali come inquilini di case pubbliche (una class-action per chi non è cittadino regolare che razza di class-action è?). Il tutto in una città dove 20.000 aventi diritto aspettano una abitazione. Anche questo è sintomatico di quel Paese groviera che sono divenuti gli USA.

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http://www.youtube.com/watch?v=yl1K94ALlTA
http://www.youtube.com/watch?v=-4FqVRWgrNw

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