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    Predefinito DOCUMENTI - G. W. Bush Discorso inaugurazione secondo mandato 20-01-2005

    IL FOGLIO QUOTINIANO – MARTEDÌ 4 NOVEMBRE 2008
    Discorso pronunciato da. Bush il 20 gennaio 2005 per l’inaugurazione del suo secondo mandato

    Il manifesto libertario della presidenza Bush pronunciato da Bush

    Vicepresidente Cheney, presidente della Corte Suprema, presidente Carter, presidente Bush, presidente Clinton, rispettabile clero, distinti ospiti, cari cittadini: oggi, come previsto dal nostro ordinamento giudiziario e come questa cerimonia vuole sottolineare, celebriamo la saggezza imperitura della nostra Costituzione, e ricordiamo gli importanti impegni che uniscono il nostro paese. Sono grato per l’onore di questo momento, consapevole dei tempi in cui viviamo, e determinato ad adempiere al giuramento che ho compiuto e di cui voi tutti siete testimoni. In questo mio secondo giuramento i nostri obblighi non sono definiti dalle parole che uso, bensì dagli eventi cui abbiamo assistito insieme. Per mezzo secolo l’America ha difeso la nostra libertà rimanendo a guardia di frontiere remote. Dopo il tracollo del comunismo sono seguiti anni di quiete relativa, anni di tranquillità, anni sabbatici. Poi è arrivato un giorno orribile. Abbiamo constatato di essere vulnerabili e ne abbiamo viste le cause. Poiché fino a quando intere regioni del mondo ribolliranno nel rancore e sotto la tirannia – rimanendo propense a ideologie che alimentano l’odio e legittimano l’omicidio – la violenza si rafforzerà, moltiplicandosi in una forza distruttiva, e attraverserà le frontiere pur meglio difese, dando origine a una minaccia letale. Esiste un’unica forza nella storia che è in grado di infrangere il regno dell’odio e del rancore, rivelando le vere pretese dei tiranni, ricompensando le speranze di chi ha dignità ed è tollerante. Quella forza è la libertà umana. Siamo portati a una medesima conclusione dagli eventi e dal buon senso: la sopravvivenza della libertà nella nostra terra dipende dal trionfo della libertà negli altri paesi. La migliore speranza di pace per il nostro mondo consiste nel diffondere la libertà in tutto il mondo. Gli interessi vitali dell’America e i nostri principi più profondi ora coincidono. Dal giorno della nostra fondazione, abbiamo proclamato che ogni donna e ogni uomo su questa terra ha diritti, dignità e incomparabili valori, perché porta l’immagine del Creatore del cielo e della terra. Attraverso le generazioni abbiamo proclamato l’imperativa dell’autogoverno, perché nessuno è adatto a essere un padrone e nessuno merita di essere uno schiavo. Portare avanti questi ideali è la missione che ha creato la nostra nazione. È l’onorevole conquista dei nostri Padri fondatori. Ora è la necessità urgente di sicurezza della nostra nazione e la vocazione del nostro tempo.
    È la politica degli Stati Uniti cercare e supportare la crescita dei movimenti e delle istituzioni democratiche in ogni nazione e in ogni cultura, col fine ultimo di porre fine alla tirannia del nostro mondo. Questo non è compito primario delle armi, anche se noi ci difenderemo e difenderemo i nostri amici con la forza delle armi, se necessario. La libertà, per sua stessa natura, deve essere scelta e difesa dai cittadini, sostenuta dal principio di legalità, e deve proteggere le minoranze. Quando l’anima di una nazione può infine esprimersi, le istituzioni che nascono possono riflettere abitudini e tradizioni molto diverse dalle nostre. L’America non imporrà il proprio stile di governo a chi non lo vorrà. Il nostro intento, al contrario, è quello di aiutare gli altri a trovare la loro voce per esprimersi, a perseguire la loro libertà, a percorrere la loro strada. Il grande traguardo di porre fine alla tirannia è frutto del lavoro intenso di più generazioni. La complessità del mandato non può essere adottata a scusa per esimersene. L’ascendente americano non è illimitato, ma fortunatamente per gli oppressi, l’ascendente americano è considerevole e noi ne faremo fiduciosamente uso per la causa della libertà.
    Il mio dovere più importante è quello di proteggere questa nazione e il suo popolo contro ulteriori attentati e contro le minacce emergenti. Alcuni hanno deciso poco saggiamente di mettere alla prova la risolutezza americana, e l’hanno trovata irremovibile. Noi continueremo senza interruzione a dire ad ogni governo e ogni nazione: la scelta morale è tra oppressione, che è sempre sbagliata, e libertà che è eternamente giusta. L’America non farà finta che i dissidenti incarcerati preferiscano le catene, o che le donne accettino con piacere umiliazioni e servitù, oppure che qualunque essere umano aspiri a vivere alla mercé dei prepotenti. Noi incoraggeremo le riforme negli altri governi dichiarando chiaramente che il successo delle nostre delle nostre relazioni esige che essi trattino con dignità i loro popoli. La fede dell’America nella dignità umana guiderà le nostre politiche, ma i diritti dovranno essere qualcosa di più di riluttanti concessioni dei dittatori: devono essere garantiti dal libero dissenso e dalla partecipazione di chi è governato. A lungo termine, non esiste giustizia senza libertà, e non possono esistere diritti umani senza libertà. Alcuni, lo so, hanno messo in dubbio l’attrattiva globale della libertà – sebbene questo momento storico, quattro decenni definiti dal più rapido avanzare della libertà mai visto prima, rappresentino uno strano momento per dubitare. Alla fine, il richiamo della libertà arriva a ogni mente e a ogni anima. Non accettiamo l’esistenza di una tirannia permanente perché non accettiamo la possibilità di una schiavitù permanente. La libertà giungerà da coloro che la amano.
    Oggi l’America parla di nuovo ai popoli del mondo. Tutti coloro che vivono sotto la tirannia e nella disperazione lo devono sapere: gli Stati Uniti non ignoreranno la vostra oppressione, né troveranno pretesti per i vostri oppressori. Quando difenderete la vostra libertà, la difenderemo con voi.
    I riformatori democratici che affrontano la repressione, la prigione o l’esilio lo devono sapere: l’America vi vede per quello che siete, i futuri leader dei vostri liberi paesi. Coloro che sono a capo di governi illegali lo devono sapere: noi crediamo ancora in ciò in cui credeva Abramo Lincoln: “Coloro che negano agli altri la libertà non la meritano per sé e per volere di un Dio giusto non potranno mantenerla a lungo”. I leader dei governi che hanno la consuetudine di esercitare forme di controllo lo devono sapere: per servire il vostro paese dovete imparare a fidarvi di esso. Cominciate dunque a camminare lungo questa strada di progresso e giustizia e l’America camminerà al vostro fianco. E tutti gli alleati degli Stati Uniti lo devono sapere: noi onoriamo la vostra amicizia, ci fidiamo dei vostri consigli e dipendiamo dal vostro aiuto. Creare divisioni tra le libere nazioni è lo scopo primario dei nemici della libertà. Lo sforzo collettivo delle nazioni libere per promuovere la democrazia è il preludio della sconfitta dei nostri nemici. Oggi parlo nuovamente ai miei cari cittadini: a tutti voi ho chiesto di essere pazienti nella difficile incombenza di rendere sicura l’America, pazienza che voi avete concesso in abbondanza. Il nostro paese ha accettato obblighi che sono gravosi da portare a compimento, e che sarebbe disonorevole tralasciare. Eppure, proprio perché noi abbiamo agito nella grande tradizione liberatrice di questa nazione, decine di milioni di persone hanno ottenuto la loro libertà. E grazie al fatto che una speranza ne alimenta altre, milioni di altri la otterranno. Con i nostri sforzi, abbiamo anche acceso un fuoco – un fuoco nelle menti degli uomini. Scalda coloro che ne sentono il potere, brucia coloro che ne combattono l’avanzata, e un giorno questo incendio non domato di libertà raggiungerà i più remoti angoli del globo. Alcuni americani hanno accettato le mansioni più dure di questa causa – il lavoro in segreto dell’intelligence e della diplomazia… il lavoro idealistico di collaborare alla nascita di liberi governi… il lavoro pericoloso e necessario di combattere i nostri nemici. Alcuni hanno mostrato di essere devoti al nostro paese arrivando a morire per esso di una morte che onora la loro vita intera. Noi onoreremo per sempre i loro nomi e il loro sacrificio. Tutti gli americani sono stati testimoni di questo idealismo, alcuni per la prima volta. Chiedo ai nostri più giovani cittadini di credere ai loro occhi. Avete visto dovere e fedeltà sui volti determinati dei nostri soldati. Avete visto che la vita è fragile, che il male è reale, e che il coraggio trionfa. Scegliete di servire una causa più grande dei vostri bisogni, più grande di voi stessi – e nei vostri giorni aggiungerete qualcosa non soltanto alla ricchezza del nostro paese, ma anche alla sua personalità. L’America ha bisogno di idealismo e coraggio, perché abbiamo un lavoro essenziale da svolgere nel nostro paese, il lavoro incompiuto della libertà americana. In un mondo che si muove verso la libertà, siamo determinati a mostrarne il significato e la promessa. Nell’ideale americano di libertà, i cittadini trovano la dignità e la sicurezza dell’indipendenza economica, invece di operare sul ciglio della sussistenza. Questa è la definizione più ampia di libertà che ha motivato l’Homestead Act, il Social Security Act e il G. I. Bill of Rights. E ora estenderemo questa visione riformando le grandi istituzioni che servono al nostro tempo. Per dare a ogni americano una posta in gioco nella promessa e nel futuro del nostro paese, noi porteremo le nostre scuole al livello più alto, e costruiremo una società in cui la proprietà è diffusa. Espanderemo la proprietà di case e dio attività imprenditoriali, aumenteremo le pensioni e l’assicurazione sanitaria, preparando il nostro popolo alle sfide di una vita in una società libera. Trasformando ogni cittadino in un agente del proprio destino, daremo agli americani la libertà dai desideri e dalla paura, e renderemo la nostra società più giusta e prospera. Nell’ideale americano di libertà, l’interesse pubblico dipende dal carattere privato, dall’integrità e dalla tolleranza verso gli altri, dal ruolo della coscienza nelle nostre vite. L’autogoverno si basa, alla fine, sul governo di sé stessi. Questa istituzione del carattere si costruisce in seno alla famiglia, supportata dalle comunità con le sue norme, sostenuta nella nostra vita nazionale dalle verità proclamate sul Monte Sinai, nel Discorso della Montagna, dalle parole del Corano, dalle varie fedi del nostro popolo. Gli americani fanno passi avanti a ogni generazione riaffermando tutto ciò che di buono e vero è venuto prima – gli ideali di giustizia e rettitudine che erano gli stessi ieri, lo sono oggi e lo saranno per sempre.
    Nell’ideale americano di libertà, l’esercizio dei diritti è nobilitato dal servizio, dalla pietà e dal’affetto per i deboli. Libertà per tutti non significa indipendenza gli uni dagli altri. La nostra nazione si fonda su donne e uomini che si prendono cura di un vicino e circondano di amore coloro che si sono persi. Noi americani, al nostro meglio, diamo un valore alla vita degli altri, e dobbiamo sempre ricordarci che anche coloro che nessuno vuole hanno importanza. Il nostro paese deve abbandonare ogni forma di razzismo, perché non possiamo portare in giro il messaggio della libertà e al contempo il peso del bigottismo. Guardando alla prospettiva di un singolo giorno, compreso questo giorno di commemorazione, le questioni che il nostro paese ha di fronte sono molte. Dal punto di vista dei secoli, le domande che ci sovvengono sono poche e ristrette. La nostra generazione ha portato avanti la causa comune della libertà? E il nostro carattere ha portato qualcosa in più a quella stessa causa? Queste domande che ci giudicano ci uniscono anche, perché gli americani di ogni partito e di ogni provenienza, gli americani per nascita e per scelta, sono legati gli uni a gli altri nella causa della libertà. Abbiamo conosciuto divisioni che devono essere rimarginate per portare avanti i nostri grandi ideali, e io mi impegno in buonafede per sanarle. Ma non sono queste divisioni a definire l’America. Quando la nostra libertà è stata attaccata, noi abbiamo sentito l’unità e la compattezza della nostra nazione e la nostra risposta è una, un’unica mano posta su un unico cuore. Noi possiamo sentire questa stessa unità, questo medesimo orgoglio ogni qualvolta l’America agisce per il bene, quando alle vittime dei disastri infondiamo speranza, quando l’ingiusto incontra la giustizia, quando i prigionieri sono liberati.
    Noi proseguiamo con fiducia completa nel trionfo finale della libertà. Non perché ci consideriamo una nazione eletta, ma perché Dio decide e sceglie secondo la sua volontà. Abbiamo fiducia perché la libertà è la speranza permanente dell’umanità, la fame nei luoghi bui, il desiderio dell’anima. Quando i nostri Padri fondatori dichiararono una nuova era, quando soldati morirono in tantissimi, uno dopo l’altro, per un’unione fondata sulla libertà, quando i cittadini marciarono con pacifica indignazione sotto la bandiera “Libertà ora” – stavano agendo sulla spinta di un’antica speranza che è fatta per essere realizzata. La storia ha flussi e riflussi di giustizia, ma la storia ha anche una direzione visibile, segnata dalla libertà e dal Creatore della libertà. Quando per la prima volta fu letta in pubblico la Dichiarazione di Indipendenza, quando durante quella celebrazione fu suonata la campana della libertà, un testimone disse: “Ha suonato come se volesse dire qualcosa”. Nella nostra epoca quella campana significa ancora qualcosa. L’America in questo secolo ancora così giovane proclama la libertà in tutto il mondo, per tutti gli abitanti della terra. Rinnovati nella nostra forza, messi alla prova sì, ma non per questo indeboliti, noi siamo pronti a conseguire i risultati più gloriosi nella storia della libertà. Che Dio vi benedica e vi protegga gli Stati Uniti d’America.
    George W. Bush

    ps
    Ho anche fatto un pdf ma non ho l'autorizzazione a postare allegati, se qualcuno dei più eperti mi da una mano lo posto.

  2. #2
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    Leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle nostre case
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    Purtroppo i documenti non si possono pubblicare su Pol. In ogni caso, se mi invii il pdf a questo indirizzo info@falcodestro.it provvederò a pubblicarlo nella sezione documenti di FD.it
    www.interamala.it - Visitatelo che ci tengo

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    Citazione Originariamente Scritto da templares Visualizza Messaggio
    Purtroppo i documenti non si possono pubblicare su Pol. In ogni caso, se mi invii il pdf a questo indirizzo info@falcodestro.it provvederò a pubblicarlo nella sezione documenti di FD.it
    fatto

  5. #5
    Leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle nostre case
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    Citazione Originariamente Scritto da SaToSHi80 Visualizza Messaggio
    fatto
    Da qualche minuto è disponibile nella sezione documenti. Ti ho inviato un messaggio sulla tua e-mail SaToSHi.
    GRAZIE!
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