Il Congresso di POL
visto che è ritenuto tutt'ora generalmente significativo nella dialettica politica il fatto che alcuni sostengano o avversino i due protagonisti della temperie golpista degli anni 70 in Cile, come dimostrano recenti polemiche nella campagna presidenziale 2008 degli Stati Uniti e in altre parti del mondo
considerato che è indiscutibile presupposto di una dialettica democratica il riconoscere che l'assassinio degli avversari in quanto tali, la violazione di leggi naturali a tutela di vita, libertà e proprietà, l'eversione di ordinamenti costituzionali democratici e liberali debbano essere rigettate in toto, in favore di un metodo di confronto non violento, se non nella legittima difesa di diritti naturali minacciati in concreto dai propri avversari
riconosciuto che è opportuno, a distanza di anni e dopo la morte dei protagonisti, fare un discorso di natura storica e di tipo generale sulla vicenda della fine della democrazia in Cile
ritenuto un male che si utilizzi in politica quella che è una questione storica complessa a sostegno di tesi che molto poco hanno a che fare con essa, generalmente richiamando il periodo come sorta di spauracchio
condivise le posizioni espresse da uno dei leader della rinascita democratica del Cile, l'economista liberale Josè Pinera, in questo documento sulla storia della fine della democrazia in Cile
auspica che nel dibattito politico di tutte le parti -destra, centro e sinistra mondiali- cessi la vergognosa strumentalizzazione dei morti, feriti e in altro modo danneggiati cittadini del Cile, da parte dei due opposti schieramenti del Governo Allende e della Giunta Militare, e che si possa giungere ad una pacificazione del dibattito politico e storico su quegli anni, smettendo di usare come clave dialettiche in politica le diatribe storiche di quel periodo.
On. Ronnie
Progetto Liberale