Vista l'importanza che riveste la Antonio Merloni per l'economia delle Marche, ma anche della vicina Umbria, apro un trhead per seguire da vicino l'evoluzione della crisi aziendale.
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Antonio Merloni, ipotesi commissario
FABRIANO - Potrebbe avere una svolta già nei prossimi giorni la vicenda riguardante la crisi della Antonio Merloni. Da indiscrezioni circolate nelle ultime ore, infatti, si starebbe andando verso il commissariamento dell'azienda ai sensi della legge Marzano, la quale si occupa dei grandi gruppi industriali in difficoltà, la stessa per intenderci utilizzata per scongiurare il fallimento del colosso Parmalat. I vertici della Antonio Merloni non smentiscono questa ipotesi, data ormai per certa e imminente anche in ambienti molto informati, limitandosi a osservare che di questa eventualità se ne parlerà in occasione di una riunione del consiglio di amministrazione, fissata per la settimana prossima”. Si andrebbe dunque verso il commissariamento, con tutto quel che comporta, naturalmente, visto che, una volta nelle mani di un commissario, l'azienda dovrà essere depurata delle parti improduttive, affinché possa continuare a stare sul mercato. Un'ipotesi che il sindacato, almeno di primo acchito, non boccia affatto, ferma restando la necessità di tenere nella dovuta considerazione determinati aspetti, come quello del numero dei lavoratori e del mantenimento dei siti produttivi fabrianesi. “La legge Marzano - sottolinea il responsabile provinciale della Fim-Cisl Guanito Morici - consentirebbe la possibilità di accedere ad ammortizzatori sociali importanti. Sarebbe, almeno in questo senso, una risposta da non sottovalutare. Ovviamente, di per sé non sarebbe sufficiente, poiché bisognerebbe pure fare in modo che l'azienda abbia un futuro produttivo a Fabriano. Inoltre, un'operazione come il commissariamento potrebbe avere una ricaduta negativa anche sulla forza lavoro ed è qui che, in tal caso, dovremmo far sentire la nostra voce”. Come dire che il sindacato dei metalmeccanici è pronto a non ostacolare eventuali percorsi che tengano conto concretamente delle esigenze dei dipendenti. “Sappiamo benissimo che la Antonio Merloni ha bisogno di interventi - osserva ancora Morici - e riteniamo che nell'individuarli si ponga la massima attenzione sulla difesa dei diritti dei dipendenti, a cominciare da quello del posto di lavoro. Speriamo che qualsiasi scelta che venga intrapresa sia orientata a una ripresa produttiva dell'azienda”. Che si sia davvero giunti ad una svolta per quanto concerne la crisi della Antonio Merloni è certamente presto per affermarlo con certezza. Non v'è dubbio, tuttavia, che l'autunno che sta per entrare sarà decisivo per trovare uno sbocco ad una fase di difficoltà che si sta protraendo ormai da più di tre anni. In queste ore, i vertici dell'azienda stanno lavorando con i loro consulenti per verificare tutte le strategie possibili per uscire nella maniera più indolore da una situazione assolutamente precaria. E allora ecco che l'ipotesi del commissariamento si fa strada, se è vero che lo stesso Cda del gruppo industriale ne discuterà in una riunione prevista per la settimana prossima. E' tempo di dare risposte certe alle migliaia di dipendenti che mai come in questa circostanza vedono il proprio posto di lavoro fortemente a rischio, a causa di una congiuntura internazionale negativa.
AMINTO CAMILLI,