(AGI) - Varese, 4 set. - Le polemiche tra Amministrazione comunale e musulmani non sono solo a Milano e Como ma anche in provincia di Varese, dove e' particolarmente acceso il dibattito su un luogo dove i fedeli di Allah possano pregare.
Proprio nel Varesotto dove la preghiera avviene all'aperto, ora si discute sull'opportunita' di aprirne una anche a uso delle donne islamiche. Piu' che una richiesta, quella avanzata dalle musulmane di Gallarate, e' una protesta per sottolineare la doppia discriminazione che, a loro dire, starebbero subendo. La struttura attualmente utilizzata non e' una moschea vera e propria e non ha un doppio ingresso che possa consentire l'entrata separata fra uomini e donne. A farsi portavoce della doglianza e' Hamid Khartaoui della comunita' musulmana gallaratese che sottolinea come su tratti di "un problema reale. Se fossimo in uno stabile, si potrebbe garantire anche alle donne di professare il proprio credo religioso nei modi previsti dal Corano" . Questo non e' possibile all'aperto e neppure sotto una tenda. Problema che non si pone, invece, a Varese dove esiste una moschea "chiusa" in via Giusti e con doppio ingresso. Le donne si riuniscono al piano superiore per discutere attorno alla lettura dei Sacri testi, mentre gli uomini, sotto, pregano. (AGI)
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