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  1. #1
    Fiamma dell'Occidente
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    Predefinito Mozione per la liberalizzazione generale del mercato dei farmaci

    Il Congresso di POL

    vista la perdurante situazione di oligopolio quasi totale di una casta di farmacisti protetti da leggi dirigiste che ingrassano e sistemano i loro figli nei posti a loro garantiti dal divieto per altri di aprire farmacie vicino alle loro

    considerata l'esigenza di rendere accessibile a tutti a prezzi il più possibile bassi la grande quantità di medicinali consumati che si confà ad un paese con vita media così elevata

    considerato che il codice civile, specialmente intorno ai consumatori, e quello penale già garantiscono da soli la responsabilità di chi arreca danni ad altri e che non occorrono sistemi paralleli ed aggiuntivi ma unicamente la certezza della possibilità di ricorrere ai tribunali perchè sia assicurato un servizio di qualità ai consumatori, senza che sia quindi giustificato alcun carrozzone chiamato "ordine" o in qualsivoglia altra maniera

    propone
    la rimozione di ogni autorizzazione, vincolo di esercizio dell'attività e aiuto economico a chi venda medicinali, l'autorizzazione a chiunque per l'esercizio della professione e la cancellazione di ogni albo e registro a valore non esclusivamente informativo dei commercianti che scelgano di trattare medicinali

    On. Ronnie
    Progetto Liberale
    _
    P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
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  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    Il Congresso di POL

    vista la perdurante situazione di oligopolio quasi totale di una casta di farmacisti protetti da leggi dirigiste che ingrassano e sistemano i loro figli nei posti a loro garantiti dal divieto per altri di aprire farmacie vicino alle loro

    considerata l'esigenza di rendere accessibile a tutti a prezzi il più possibile bassi la grande quantità di medicinali consumati che si confà ad un paese con vita media così elevata

    considerato che il codice civile, specialmente intorno ai consumatori, e quello penale già garantiscono da soli la responsabilità di chi arreca danni ad altri e che non occorrono sistemi paralleli ed aggiuntivi ma unicamente la certezza della possibilità di ricorrere ai tribunali perchè sia assicurato un servizio di qualità ai consumatori, senza che sia quindi giustificato alcun carrozzone chiamato "ordine" o in qualsivoglia altra maniera

    propone
    la rimozione di ogni autorizzazione, vincolo di esercizio dell'attività e aiuto economico a chi venda medicinali, l'autorizzazione a chiunque per l'esercizio della professione e la cancellazione di ogni albo e registro a valore non esclusivamente informativo dei commercianti che scelgano di trattare medicinali

    On. Ronnie
    Progetto Liberale

    Mozione formulata molto male ed inattuabile con il regime attuale.
    Dovresti partire dalla considerazione che vige un Sistema Sanitario Nazionale e che le Farmacie, all'interno di tale sistema, hanno un ruolo chiave.
    Medico di base - farmacie - aziende sanitarie locali e aziende sanitarie ospedaliere sono tutti elementi cardine e agganciati tra di loro del sistema.
    Per intenderci: i costi per l'acquisto di farmaci sono una delle principali voci di spesa delle ASL e delle ASP e sono agganciati a loro volta ai medici di base.
    Il medico di base, se hai un malore, ti manda in farmacia.Anzi, ti fa l'impegnativa e ti manda in farmacia. I medicinali con obbligo di prescrizione sono generalmente mutuabili, cioè pagati dallo stato. La presenza delle farmacie , in vigenza di un sistema del genere permette di ridurre un minimo i costi per lo stato, perchè bene o male i costi dei medicinali sono simili un pò ovunque.
    Se si sopprimessero le farmacie e i farmaci potessero essere venduti da chiunque sarebbe un dramma ( sottolineo in questo sistema). Aumenterebbero i costi per la collettività, perchè il cittadino andrebbe ad acquistare dove cazzo vuole e lo stato dovrebbe pagare i costi dei medicinali, anche se eccessivi e magari superiori alla media delle altre farmacie ( e spesso sarebbero volutamente eccessivi). Ed inoltre potrebbe scemare la qualità del servizio, perchè una cosa è avere di fronte un farmacista, un'altra è avere di fronte al banco un ex venditore di ciambelle al mercato.
    E' impossibile pensare che non ci siano limitazioni all'esercizio dell'attività nel campo medico. E' necessaria preparazione di base, che può essere garantita da una laurea pubblica o privata in farmacia magari e dall'iscrizione all'ordine (privato) dei farmacisti.
    In tutto ciò però non dovrebbe entrarci lo stato. L'ordine dovrebbe autoregolamentarsi e non essere una casta.


    In buona sostanza: se si vogliono liberalizzare le farmacie ( o meglio se si vuole sopprimerle) è necessario prima smantellare il sistema sanitario nazionale e tutte le sue ramificazioni ( Finanziamento pubblico: Medico di base, farmacie, ASL e ASP)
    Altrimenti non si risolve nulla, anzi si rende solo più grave il problema.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da LIBERAMENTE Visualizza Messaggio
    Mozione formulata molto male ed inattuabile con il regime attuale.
    Non è assolutamente vero. Manchi di inventiva!!! L'autorizzazione è alla vendita di medicinali. Il finanziamento dei medicinali potrebbe benissimo farsi con una quota attribuita su una carta di credito dello SSN inviata ai cittadini, i quali poi sceglierebbero dove andare a comprare i farmaci. Il credito da attribuire basta farlo su un prezzo medio calcolato statisticamente.
    Dovresti partire dalla considerazione che vige un Sistema Sanitario Nazionale e che le Farmacie, all'interno di tale sistema, hanno un ruolo chiave.
    parto dalla considerazione che l'SSN è del tutto in grado di convivere con farmacie libere non esercitando attività di vendita di farmaci ma unicamente regalo degli stessi...
    Medico di base - farmacie - aziende sanitarie locali e aziende sanitarie ospedaliere sono tutti elementi cardine e agganciati tra di loro del sistema.
    Per intenderci: i costi per l'acquisto di farmaci sono una delle principali voci di spesa delle ASL e delle ASP e sono agganciati a loro volta ai medici di base.
    ebbene? questo non c'entra nulla. Il finanziamento lo fai alle persone, e al posto della ricetta gli dai i soldi vincolati su una carta elettronica a quell'acquisto. Solo per quello li può spendere e l'eventuale differenza tra prezzo medio e prezzo locale la si paga, perchè niente vieta di andare dove il prezzo è sotto quello medio faticando un po'.
    Il medico di base, se hai un malore, ti manda in farmacia.Anzi, ti fa l'impegnativa e ti manda in farmacia. I medicinali con obbligo di prescrizione sono generalmente mutuabili, cioè pagati dallo stato. La presenza delle farmacie , in vigenza di un sistema del genere permette di ridurre un minimo i costi per lo stato, perchè bene o male i costi dei medicinali sono simili un pò ovunque.
    Se si sopprimessero le farmacie e i farmaci potessero essere venduti da chiunque sarebbe un dramma ( sottolineo in questo sistema). Aumenterebbero i costi per la collettività, perchè il cittadino andrebbe ad acquistare dove cazzo vuole e lo stato dovrebbe pagare i costi dei medicinali, anche se eccessivi e magari superiori alla media delle altre farmacie ( e spesso sarebbero volutamente eccessivi). Ed inoltre potrebbe scemare la qualità del servizio, perchè una cosa è avere di fronte un farmacista, un'altra è avere di fronte al banco un ex venditore di ciambelle al mercato.
    E' impossibile pensare che non ci siano limitazioni all'esercizio dell'attività nel campo medico. E' necessaria preparazione di base, che può essere garantita da una laurea pubblica o privata in farmacia magari e dall'iscrizione all'ordine (privato) dei farmacisti.
    In tutto ciò però non dovrebbe entrarci lo stato. L'ordine dovrebbe autoregolamentarsi e non essere una casta.
    A) l'obbligo di avere la ricetta per comprare qualcosa è una misura socialista
    B) il fatto che qualcuno possa insegnare solo se insegna quel che decide lo stato è una misura fascista
    C) il fatto che il sistema farmaceutico sia visto come una sorta di insieme di pubblici ufficiali è una cosa bismarkiana e orrenda

    Sei perfino a favore del valore legale del titolo? Minchia. Non ti riconosco. Io nego tutto questo, la giustizia civile e penale è sufficiente, i ciarlatani pagano per le loro colpe e non hanno quindi motivo di mettersi nei guai, inoltre nessuno meglio dei consumatori può stabilire quale sia il farmacista migliore. L'albo si formerebbe da solo in breve tempo e sarebbe privato, e chiaramente pochi andrebbero a prendere medicinali che non conoscono da gente che non conoscono, l'ordine probabilmente garantirebbe turnazione per massimizzare i propri profitti tramite un virtuoso oligopolio volontario notturno, e questo assicurerebbe servizio a tutti. Il mercato non avrebbe alcun problema a gestirsi da solo. Il finanziamento ai poveri lo si può fare eccome con una carta di credito dell'SSN, sarebbero scemi i farmacisti che decidessero di non accettare quella carta, perchè si priverebbero di tutto il mercato più costoso.
    In buona sostanza: se si vogliono liberalizzare le farmacie ( o meglio se si vuole sopprimerle) è necessario prima smantellare il sistema sanitario nazionale e tutte le sue ramificazioni ( Finanziamento pubblico: Medico di base, farmacie, ASL e ASP)
    Altrimenti non si risolve nulla, anzi si rende solo più grave il problema.
    Non è vero. Ho già detto quale potrebbe essere la soluzione.
    _
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  4. #4
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    Manfr.

    L'idea di una carta di credito del SSN peraltro si potrebbe espandere per permettere agli utenti di usufruire delle prestazioni convenzionate con le cliniche private rimuovendo l'attuale sistema pernicioso di rimborso statale che espone a mille ruberie: in questo modo, semplicemente, ho un voucher sanitario che posso spendere a costo minore presso un ospedale pubblico, o a costo maggiorato ma saltando la fila presso uno privato.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    Non è assolutamente vero. Manchi di inventiva!!! L'autorizzazione è alla vendita di medicinali. Il finanziamento dei medicinali potrebbe benissimo farsi con una quota attribuita su una carta di credito dello SSN inviata ai cittadini, i quali poi sceglierebbero dove andare a comprare i farmaci. Il credito da attribuire basta farlo su un prezzo medio calcolato statisticamente.
    parto dalla considerazione che l'SSN è del tutto in grado di convivere con farmacie libere non esercitando attività di vendita di farmaci ma unicamente regalo degli stessi... ebbene? questo non c'entra nulla. Il finanziamento lo fai alle persone, e al posto della ricetta gli dai i soldi vincolati su una carta elettronica a quell'acquisto. Solo per quello li può spendere e l'eventuale differenza tra prezzo medio e prezzo locale la si paga, perchè niente vieta di andare dove il prezzo è sotto quello medio faticando un po'.
    A) l'obbligo di avere la ricetta per comprare qualcosa è una misura socialista
    B) il fatto che qualcuno possa insegnare solo se insegna quel che decide lo stato è una misura fascista
    C) il fatto che il sistema farmaceutico sia visto come una sorta di insieme di pubblici ufficiali è una cosa bismarkiana e orrenda

    Sei perfino a favore del valore legale del titolo? Minchia. Non ti riconosco. Io nego tutto questo, la giustizia civile e penale è sufficiente, i ciarlatani pagano per le loro colpe e non hanno quindi motivo di mettersi nei guai, inoltre nessuno meglio dei consumatori può stabilire quale sia il farmacista migliore. L'albo si formerebbe da solo in breve tempo e sarebbe privato, e chiaramente pochi andrebbero a prendere medicinali che non conoscono da gente che non conoscono, l'ordine probabilmente garantirebbe turnazione per massimizzare i propri profitti tramite un virtuoso oligopolio volontario notturno, e questo assicurerebbe servizio a tutti. Il mercato non avrebbe alcun problema a gestirsi da solo. Il finanziamento ai poveri lo si può fare eccome con una carta di credito dell'SSN, sarebbero scemi i farmacisti che decidessero di non accettare quella carta, perchè si priverebbero di tutto il mercato più costoso.Non è vero. Ho già detto quale potrebbe essere la soluzione.

    Non sono a favore di nessun titolo legale. Io ti sto parlando del regime attuale, nel quale non si può prescindere da un sistema che preveda garanzie , proprio perchè nazionale e basato sul finanziamento pubblico.
    L'impegnativa, che definisci una misura socialista, è nell'ottica di un sistema pubblico un qualcosa che permette di avere dei medicinali gratis, senza pagare nulla.[/B] Cioè di questo sistema che non funziona definisci socialista l'unica cosa che ti permette di avere un servizio gratis, quando socialista è in realtà tutto il sistema nonchè il sistema dei soldi vincolati all'acquisto dei farmaci e che proponi tu ad essere socialista, perchè continuerebbe a pagare la collettività, lo stato, cioè il finanziamento resterebbe pubblico, mentre questo è il problema da eliminare. Come?
    C'è un'unica soluzione al problema della Sanità se la si vuole mantenere sotto controllo statale. Privatizzarla quasi totalmente (il quasi lo si leva solo se si elimina lo stato), cioè instaurare un regime di assicurazione privata obbligatoria, come c'è ad esempio in Germania ( anche se lo si potrebbe fare in maniera molto più spinta) ed in altri paesi.
    In pratica in questo sistema sarebbero le assicurazioni a pagare le prestazioni mediche e non lo stato, le cure e i medicinali.
    Soltanto dopo questo primo passo si potrebbe passare alla successiva liberalizzazione della vendita di tutti i farmaci. Ma non si parli di buoni acquisto o di card. Si tratterebbe di misure socialistissime e che non farebbero altro che aumentare il potere di controllo dello stato sulla vita del cittadino.
    Ma il sistema che proponi tu non reggerebbe neanche per un mese.
    Tu vorresti far convivere un sistema bismarkiano e socialista quale è il sistema sanitario nazionale con vendite private. Ne verrebbe fuori un ibrido incontrollabile, che determinerebbe la bancarotta del sistema.

    Circa la minchiata per la quale sarei a favore di titoli di studio è sufficiente dire questo. Nel settore medico non si può prescindere da garanzie come un'adeguata formazione professionale. Che sia una laurea pubblica o privata o un corso di formazione non mi interessa. L'importante è che chi si propone di curare sappia farlo e che chi realizza e vende farmaci ne conosca le proprietà. E che l'idoneità sia stabilita da un garante. Per questo ritengo necessaria la persistenza dell'ordine professionale in materia medica. E ti faccio notare che io sto parlando di un ordine professionale privato con un albo privato. Non si tratta di ordini pubblici, non siamo mica ai tempi delle corporazioni.
    Inutile dire in questo settore che è il privato a scegliere e che esistono rivedi privatistici o penalistici. Ti affidi a rimedi del codice civile o penale che sono rimedi dello stato e socialisti. Ti affidi al diritto positivo quando sarebbe molto più semplice dare potere di autoregolamentazione ai medici stessi, che sono i guardiani del sapere medico.
    Se becchi un medico non idoneo ad esercitare e non laureato o non specializzato t'ammazza , e poi a che cazzo lo vuoi il risarcimento ? Se lo godono i tuoi parenti, ma tu intanto sei morto. Io ti consiglio d'andarci da un medico non laureato e che prima vaceva il venditore di noccioline al mercato, così magari poi vediamo.
    Hai una strana concezione del liberalismo. Sei contro le associazioni di categoria e di lavoratori e non contro lo stato. Proponi card socialistissime e non capisci che la soluzione "propedeutica" alla liberalizzazione della vendita dei farmaci è in realtà il passaggio ad un sistema sanitario privato e gestito da privati , cioè assicurazioni. La convivenza di finanziamento pubblico ed erogazione privata in italia nè altrove può sussistere, nè potrà funzionare per molto negli altri paesi. E' una convivenza socialista e fallace.
    Te lo ripeto, per liberalizzare la vendita ( cioè erogazione) dei farmaci devi prima privatizzare il finanziamento della spesa medica. Cioè devi smantellare il SSN e trasformarlo in finanziamento privato. Altrimenti non risolvi un cazzo e aggravi soltanto il problema.

  8. #8
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  9. #9
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    Ultima precisazione Ronnie. Vabbè che la proposta dei buoni da te fatta viene da uno che fino a dieci minuti fà non sapeva che i farmaci da banco sono già stati liberalizzati e si possono vendere anche nelle parafarmacie. E vabbè che i firmatari sono più o meno gli stessi dell'altra mozione nella quale si è dimostrata tanta ignoranza.
    Ma se non conoscete il mondo della Sanità e non sapete di che si parla, sentite il mio consiglio.. Non parlate che è meglio. Perchè dovreste conviverci con la Sanità e studiarla a fondo per capire certe cose. E non sapete neppure quanti danni un sistema di finanziamento pubblico dei medicinali ad erogazione esclusivamente privata potrebbe creare. Fonderebbe tutti i difetti del pubblico e tutti i difetti del privato. E ricordatevi che siamo in Italia, e che dove paga lo stato gestisce il privato non può che esserci un mangia mangia incontrollabile.

    Saluti libertari

  10. #10
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