Iniziativa xenofoba. Bassolino: quelle parole mettono i brividi
Marcia razzista a Pianura: «Via gli africani
dal quartiere o li bruceremo come i rom»
Duecento residenti bloccano le strade chiedendo la cacciata dei «neri»: «Altrimenti faremo come a Ponticelli» -
NAPOLI - Si chiama via dell’Avvenire, ma sembra di essere ripombati nel Medioevo con una vera e propria «caccia alle streghe». Duecento residenti (la zona è nel quartiere di Pianura) hanno organizzato una manifestazione contro la presenza degli immigrati (in prevalenza africani) che dimorano abusivamente nei ruderi diroccati. Parole forti, accenti duri, talvolta minacciosi e truculenti.
La protesta è scattata in piazza San Giorgio, proprio sui gradini della chiesa di quartiere, dove sono state bloccate le vie di accesso alla piazza con i cassonetti per la spazzatura. «Vivono come delle bestie – dicono gli abitanti del quartiere –, sono focolaio di infezione e malattie. Se non li mandano via, faranno la fine dei rom a Ponticelli. Dopo il T1 (lo stabile occupato dagli africani e bruciato, ndr) devono sgomberare anche via dell’Avvenire, altrimenti li incendiamo».
I residenti, infatti, «stimolati» da politici di destra, cercano di cavalcare l’onda dello sgombero avvenuto tre giorni fa nel palazzo pericolante di via Trencia, per fare sì che la «pulizia» del quartiere napoletano venga portata a termine. «Mia figlia non invita le amiche a casa perché ha vergogna – dice una manifestante – Vergogna del fatto che vicino casa sua vivono gli africani».
Un'ondata xenofoba che a Pianura ha presio di mira gli africani (la gran parte clandestini), mentre nel quartiere est di Ponticelli, mesi fa, la rabbia razzista si era scagliata contro gli insediamenti rom, dati ripetutamente alle fiamme. La manifestazione di Pianura rischia di riaccendere, a poche ore di distanza,
la polemica che ieri ha contrapposto Rifondazione, da una parte, e le forze di polizia e la Curia dall'altra, dopo gli scontri che hanno riguardato gli immigrati che si erano rifugiati nel Duomo di Napoli. Extracomunitari che erano gli stessi dello stabile T1 di Pianura. Bruciato in circostanze del tutto sospette.
Protesta di alcune persone nel cantiere comunale di Via Fratelli Cervi a Scampia, dove il Comune pensa di offrire una sistemazione definitiva ai cittadini immigrati sfollati da via Trencia, che ieri hanno occupato la cattedrale di Napoli.
I manifestanti sono entrati nel cantiere, costringendo gli operai a fermare i lavori: una persona è anche salita su una pala meccanica per impedire al mezzo di proseguire i lavori che, però, sono ripresi nel primo pomeriggio. L’episodio richiama le proteste di piazza che si erano verificate venerdì scorso nel quartiere napoletano di Montecalvario, dove una ventina di persone aveva manifestato contro l’arrivo degli immigrati nella scuola «Pasquale Scura», bloccando di fatto la loro sistemazione.
Il governatore Bassolino, intervenedo sul suo blog, così commenta: «Leggere titoli che raccontano di proteste e intimidazioni contro "gli africani" mette i brividi. "Africani", poi. Chissà se quei manifestanti che a loro si contrappongono si sentono "europei", e in cosa… Ogni nuovo episodio di intolleranza e di razzismo ci interroga sul senso del nostro impegno. Su quanto riusciamo a fare ogni giorno per promuovere la convivenza civile, il rispetto reciproco, la cultura dell’accoglienza e giuste prospettive di crescita personale e di partecipazione. Per noi napoletani a volte è fin troppo facile metterci al riparo di una sorta di predisposizione “genetica” all’accoglienza e alla mescolanza culturale, sedimentata in secoli di storia e di relazioni con altre culture. Probabilmente quell’eredità c’è, ma certo non basta ad affrontare il nostro tempo. Servono idee, progetti e politiche attive per l’accoglienza e per facilitare la partecipazione dei cittadini migranti alla vita delle nostre comunità. I passi più recenti che abbiamo fatto come Regione in questa direzione passano per il finanziamento, attraverso il Parco Progetti regionale, di un villaggio Rom a Scampia e di nuove strutture per i lavoratori extracomunitari a Villa Literno».
Stefano Piedimonte
29 luglio 2008
http://corrieredelmezzogiorno.corrie...a_marcia.shtml