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  1. #1
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    Un paio di spunti attorno ai movimenti autonomisti: siamo sicuri di cosa si vuole?

    dal blog Euro-Holocaust: http://euro-holocaust.splinder.com/p...trie+-+Parte+2

    Un paio di spunti attorno ai movimenti autonomisti: siamo sicuri di cosa si vuole?



    Riguardo le idee e i bisogni definibili come autonomisti, ossia legati a specificità locali/localistiche (sia essa la Lega Nord o altro partito o movimento, autonomista, secessionista o federalista), ci sono alcuni dubbi che ci assillano. Dubbi che nascono razionalmente dall'ovvio fatto che ciò che è "piccolo", inevitabilmente, ha meno forza di ciò che è "grande" (se, cioè, i sentimenti e le idee anti-nazionali o legati alle "piccole patrie" non finiscano per essere utili solo al globalismo anti-nazionale), ma anche dall'incontro con alcuni testi. Ad esempio:
    • In una intervista del 2000, Giuliano Amato dà un quadro abbastanza chiaro dell'Unione Europea, ossia di un organismo "decapitato", in cui non solo le identità, ma anche i poteri di governo devono venir spazzati via. Amato afferma che ciò permetterà il pieno consolidamento della ragione primaria della creazione europeista, ossia la fine delle divisioni etniche e delle guerre continentali, di cui le nazioni (intese come ordinamenti retti da governanti ben distinti, esprimenti valori e idee altrettanto distinti) erano la causa principale. Amato afferma anche che, da un certo punto di vista, il futuro potrebbe essere un nuovo Medio Evo, nel senso di un ordinamento fluido, senza sovranità forti, quindi senza la possibilità di totalitarismi.
    • Nel 1993, il Movisol diffonde un lungo articolo in cui si toccano varie questioni attinenti il ruolo delle privatizzazioni nelle vicende degli anni '80-'90. Nel paragrafo finale, si fa riferimento alla Lega Nord, definendola come parte della strategia anglo-americana di saccheggio dell'economia italiana, date le sue idee anti-centraliste.
    Qui i testi integrali:

    Amato: all'Europa non serve un sovrano
    (13 luglio 2000)
    La strategia anglo-americana dietro le privatizzazioni in Italia: il saccheggio di un'economia nazionale (14 gennaio 1993)

    I riferimenti del Movisol sono una "ipotesi di lavoro", non sufficientemente comprovata, ma su cui indagare. E per indagare non si intende solo che lo debba fare chi non ha idee "leghiste" o "padaniste", ma anche gli appartenenti a questi movimenti, se sono realmente interessati alle libertà e alle identità etno-culturali.

    Da notare, inoltre, questo strano riferimento di Amato al Medio Evo. A parte l'opinabilità dell'età medievale come di epoca in cui il potere era fluido, facciamo notare che esso è anche periodo considerato fortemente positivo da parte di molti autonomisti con cultura prevalentemente cattolico-tradizionale. Non vorremmo che gli opposti finiscano per incontrarsi (a danno comunque per una delle parti, forse meno consapevole di alcuni rischi). Il richiamarsi alle "piccole patrie", magari riferendosi al feudalesimo e al collante culturale e spirituale della Chiesa Cattolica medioevale, non vorremmo, cioè, finisse per lasciar spazio alla frammentazione sociale globalizzata, con, come collante, il dominio tecnocratico e della finanza internazionale.

    Ecco quello che tutti gli autonomisti, secessionisti o federalisti dovrebbero chiedersi, ossia se la lontananza da Roma non conduca dritto a Londra o Washington. Anche perchè, spiace la brutalità, ma i loro movimenti non hanno alleati internazionali, mentre gli Stati nazionali sembrano avere maggiori chances di creare o partecipare a fronti internazionali alternativi all'attuale regime mondialista.

  2. #2
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    I movimenti autonomisti sono l'unica risposta alla globalizzazione che elimina giorno per giorno le differenze culturali e storiche in Europa l'unico continente che ha ancora una cultura propria che deriva dal tanto vituperato medioevo.
    E' stato l'appiattimento degli stati nazionali e sucessivamente delle organizzazioni internazionali a portare negli ultimi due secoli ai massacri coloniali ,alle guerre mondiali e ai conflitti ideologici portati all'estremo dal nazismo e dal comunismo, il tutto guidato dal capitale internazionale che è il vero governante del mondo globalizzato.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da L'Europeo Visualizza Messaggio
    dal blog Euro-Holocaust: http://euro-holocaust.splinder.com/p...trie+-+Parte+2

    Un paio di spunti attorno ai movimenti autonomisti: siamo sicuri di cosa si vuole?



    Riguardo le idee e i bisogni definibili come autonomisti, ossia legati a specificità locali/localistiche (sia essa la Lega Nord o altro partito o movimento, autonomista, secessionista o federalista), ci sono alcuni dubbi che ci assillano. Dubbi che nascono razionalmente dall'ovvio fatto che ciò che è "piccolo", inevitabilmente, ha meno forza di ciò che è "grande" (se, cioè, i sentimenti e le idee anti-nazionali o legati alle "piccole patrie" non finiscano per essere utili solo al globalismo anti-nazionale), ma anche dall'incontro con alcuni testi. Ad esempio:
    • In una intervista del 2000, Giuliano Amato dà un quadro abbastanza chiaro dell'Unione Europea, ossia di un organismo "decapitato", in cui non solo le identità, ma anche i poteri di governo devono venir spazzati via. Amato afferma che ciò permetterà il pieno consolidamento della ragione primaria della creazione europeista, ossia la fine delle divisioni etniche e delle guerre continentali, di cui le nazioni (intese come ordinamenti retti da governanti ben distinti, esprimenti valori e idee altrettanto distinti) erano la causa principale. Amato afferma anche che, da un certo punto di vista, il futuro potrebbe essere un nuovo Medio Evo, nel senso di un ordinamento fluido, senza sovranità forti, quindi senza la possibilità di totalitarismi.
    • Nel 1993, il Movisol diffonde un lungo articolo in cui si toccano varie questioni attinenti il ruolo delle privatizzazioni nelle vicende degli anni '80-'90. Nel paragrafo finale, si fa riferimento alla Lega Nord, definendola come parte della strategia anglo-americana di saccheggio dell'economia italiana, date le sue idee anti-centraliste.
    Qui i testi integrali:

    Amato: all'Europa non serve un sovrano
    (13 luglio 2000)
    La strategia anglo-americana dietro le privatizzazioni in Italia: il saccheggio di un'economia nazionale (14 gennaio 1993)

    I riferimenti del Movisol sono una "ipotesi di lavoro", non sufficientemente comprovata, ma su cui indagare. E per indagare non si intende solo che lo debba fare chi non ha idee "leghiste" o "padaniste", ma anche gli appartenenti a questi movimenti, se sono realmente interessati alle libertà e alle identità etno-culturali.

    Da notare, inoltre, questo strano riferimento di Amato al Medio Evo. A parte l'opinabilità dell'età medievale come di epoca in cui il potere era fluido, facciamo notare che esso è anche periodo considerato fortemente positivo da parte di molti autonomisti con cultura prevalentemente cattolico-tradizionale. Non vorremmo che gli opposti finiscano per incontrarsi (a danno comunque per una delle parti, forse meno consapevole di alcuni rischi). Il richiamarsi alle "piccole patrie", magari riferendosi al feudalesimo e al collante culturale e spirituale della Chiesa Cattolica medioevale, non vorremmo, cioè, finisse per lasciar spazio alla frammentazione sociale globalizzata, con, come collante, il dominio tecnocratico e della finanza internazionale.

    Ecco quello che tutti gli autonomisti, secessionisti o federalisti dovrebbero chiedersi, ossia se la lontananza da Roma non conduca dritto a Londra o Washington. Anche perchè, spiace la brutalità, ma i loro movimenti non hanno alleati internazionali, mentre gli Stati nazionali sembrano avere maggiori chances di creare o partecipare a fronti internazionali alternativi all'attuale regime mondialista.
    Anche e soprattutto Parigi e Berlino avrebbero tutto l'interesse di vedere disgregato l'ultimo ostacolo x l'egemonia economica Franco-Tedesca nel continente.
    e soprattutto Parigi che potrebbe finalmente neutralizzare e distruggere l'odiato e invidiato concorrente ovvero i prodotti "Made in Italy" gran parte dei quali sono prodotti al Nord
    Io credo vi sia un filo diretto tra mafia,politica,industria.... .Questo spiegerebbe il perchè l'europa e i suoi burocrati non hanno mai avuto alcun interesse nel combattere la mafia,la corruzione e l'ignoranza in italia anzi....
    D'altro canto però...... credo che i movimenti del Nord hanno pienamente ragione quando parlano di un processo di unificazione dei popoli della penisola nato male con una concezione centralista e colonialista del potere da parte di Roma .
    Tutti i popoli del mondo hanno il sacrosanto diritto di riscoprire le proprie origini,la propria cultura le propria lingua. questo è un diritto che tutti i popoli devono avere e questo vale soprattutto per chi (come me) crede nella democrazia e nel rispetto per l'individuo.
    Se vuole ho aperto un 3d molto simile al suo dove si è discusso anche di scenari simili
    Saluti.

  4. #4
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    se i popoli PadanoAlpini fossero indipendenti .....

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da El Milanes Visualizza Messaggio
    I movimenti autonomisti sono l'unica risposta alla globalizzazione che elimina giorno per giorno le differenze culturali e storiche in Europa l'unico continente che ha ancora una cultura propria che deriva dal tanto vituperato medioevo.
    E' stato l'appiattimento degli stati nazionali e sucessivamente delle organizzazioni internazionali a portare negli ultimi due secoli ai massacri coloniali ,alle guerre mondiali e ai conflitti ideologici portati all'estremo dal nazismo e dal comunismo, il tutto guidato dal capitale internazionale che è il vero governante del mondo globalizzato.
    Però vedo che si continua a ragionare sul passato. Oggi la situazione è molto diversa, ci sono forze nuove a dirigere l'orchestra.

    La domanda quindi è: siete sicuri che oggi sia conveniente, anche per gli obiettivi che vi prefissate, puntare alla disgregazione dello stato nazionale? Non verreste inghiottiti e stritolati?

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Gulliver'sTales Visualizza Messaggio
    Tutti i popoli del mondo hanno il sacrosanto diritto di riscoprire le proprie origini,la propria cultura le propria lingua. questo è un diritto che tutti i popoli devono avere e questo vale soprattutto per chi (come me) crede nella democrazia e nel rispetto per l'individuo.
    Un momento, non si sta mettendo in discussione il valore sacrosanto della riscoperta delle radici locali. La discussione verte sul metodo politico.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da L'Europeo Visualizza Messaggio
    Un momento, non si sta mettendo in discussione il valore sacrosanto della riscoperta delle radici locali.
    Io credo che purtroppo non tutti la pensano come lei a roma su questo punto. Altrimenti movimenti come la lega non lo avrebbero usato come "cavallo di battaglia" da sempre. Ne conviene?

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Gulliver'sTales Visualizza Messaggio
    Io credo che purtroppo non tutti la pensano come lei a roma su questo punto. Altrimenti movimenti come la lega non lo avrebbero usato come "cavallo di battaglia" da sempre. Ne conviene?
    Direi che possiamo darci del "tu". Non sono abituato a dare del "lei" nei forum o nei blog.

    Forse a Roma no, però la Lega doveva (e deve) in qualche modo legittimare determinate rivendicazioni autonomiste.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da L'Europeo Visualizza Messaggio
    Direi che possiamo darci del "tu". Non sono abituato a dare del "lei" nei forum o nei blog.

    Forse a Roma no, però la Lega doveva (e deve) in qualche modo legittimare determinate rivendicazioni autonomiste.
    OK diamoci del tu
    Cosa intendi quando parli di legittimare determinate rivendicazioni autonomiste da parte della lega? (premetto che non sono leghista e nemmeno del nord ma sono toscano) grazie.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Gulliver'sTales Visualizza Messaggio
    Cosa intendi quando parli di legittimare determinate rivendicazioni autonomiste da parte della lega? (premetto che non sono leghista e nemmeno del nord ma sono toscano) grazie.
    Intendo che la Lega ha dovuto dare un significato ulteriore (storico e culturale) alle sue battaglie politiche. Le rivendicazioni identitarie sono state un rinforzo per le posizioni indipendentiste prima e federaliste poi.

 

 
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