Il Congresso di POL
Viste
la determinazione dimostrata dal Board dei Governatori della Banca Centrale Europea nel perseguimento dell'obbiettivo istituzionale della politica monetaria dell'area euro definito dall'articolo 105 commi 1 e 2 del Trattato che istituisce la Comunità Europea1. L'obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l'obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Comunità definiti nell'articolo
2. Il SEBC agisce in conformità del principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza
la personale spendita di credibilità, impegno e passione del Governatore della Banca Centrale Europea Jean Claude Trichet, più volte attaccato da più parti per il suo rigore
Considerato che
Il fallimento delle politiche Keynesiane e Neo-Keynesiane che ispirarono il New Deal statunitense e furono riprodotte in tutto il mondo causando ovunque scompensi e nocumento alla gente è considerato come fatto storico dalla più coerente scuola moderna dell'Economia, la scuola Austriaca, e largamente condiviso dalle scuole Monetarista e Neoclassica oggi maggioritarie. Le spiegazioni di tale inadeguatezza sono raccolte nelle due alternative posizioni della teoria austriaca del ciclo e del teorema di inefficacia delle politiche monetarie.
E' emerso quindi oltre ogni ragionevole dubbio che nessuna Politica Monetaria può sostituire il lavoro dell'uomo per la soddisfazione delle sue necessità ed aspirazioni, nè tantomeno con la falsa illusione di una piena occupazione ottenuta tramite l'espansione indiscriminata della massa monetaria aggregata è possibile sul lungo periodo garantire il potere d'acquisto degli strati sociali più deboli della popolazione e la stabilità del sistema economico, cosa oramai ammessa da larga parte degli stessi Keynesiani.
Nonostante ciò è anche oggi purtroppo annidata nel potere politico delle nazioni europee, che esprime pressione sulle istituzioni del Sistema Europeo di Banche Centrali, la stessa perversa concezione occasionalista che guida le politiche della Federal Reserve degli Stati Uniti d'America. Istituzione menzognera e corrotta, la quale considera le leggi economiche e i fatti storici come inadeguati indici della fallibilità delle politiche monetarie e continua a riproporre ad ogni crisi -provocata proprio da essa stessa- la visione per cui ci sarebbe possibilità di adottare cosiddetti "rimedi" finalizzati a miracolistiche "riprese" basate immancabilmente sull'espansione monetaria e la creazione di nuove bolle economiche destinate a scoppiare (dotcom, subprime, derivati e solo nella storia recente) e produrre nuove crisi a cui continuare a proporre "rimedi", in una spirale senza fine.
Condanna
I capi di Stato e di Governo e gli esponenti delle forze politiche europee che hanno attaccato la Banca Centrale Europea per la sua coerente scelta di mantenere fermi i tassi di interesse durante il vivo della crisi c.d. dei subprime e di rialzarli oggi in vista della crisi c.d. dei derivati al livello del 4.25%.
Si complimentaVerso il board dei Governatori della Banca Centrale Europea e tutti gli esponenti politici europei i quali hanno sostenuto le posizioni di rigore monetario e di difesa del potere d'acquisto adottate dalla BCE con la stretta sui tassi di interesse.
Auspicache in futuro la Banca Centrale Europea possa agire come freno monetario per rallentare ed infine annullare l'aumento della massa monetaria (M3 + credito) nell'area Euro, perchè gli effetti di una perdurante espansione monetaria, già da troppo tempo per la verità in corso a causa della precedente compliance delle posizioni della BCE con le scelleratezze della FED, possano essere quanto meno interrotti al fine di scongiurare l'aggravarsi delle conseguenze che essi hanno già provocato e produrranno sulla nostra economia che sono stati denunciati da autorevoli economisti come il Premio Nobel Friedrich A. von Hayek nella duplice tendenza all'innalzamento dei prezzi ed alla produzione di sacche di malinvestment nell'economia reale, determinate dalla artificiosa propensione a concedere credito ad imprese poco solide ed avventure speculative troppo azzardate propria di banche che ricevano impulso dal sistema frazionario di riserve all'espansione della massa monetaria.
Rammentache difficilmente l'Italia e l'Europa usciranno indenni dalla crisi dei derivati e pagheranno quindi l'espansione monetaria decisa in passato dalle autorità europee e americane per rinviare artificiosamente la crisi economica dei primi anni 2000, sarà dunque opportuno adottare tutte quelle misure di flessibilizzazione del mercato del lavoro, privatizzazione delle imprese pubbliche e revisione dei meccanismi di controllo delle banche che possano rendere più efficace la ripulitura del sistema economico dai danni accumulati in anni di espansione monetaria.
Indica infine
come prioritaria la costruzione di una coscienza della responsabilità morale di chi ha pensato di poter truccare l'economia per evitare le crisi durante il suo mandato elettorale e la resistenza strenua di tutti coloro i quali intendano salvare l'economia dall'aggravarsi del ciclo economico contro ogni tentativo di iniettare palliativi velenosi per il paziente (come il New Deal) nel corpo dell'economia Italiana scossa dalle sane convulsioni della guarigione, finchè non sia nuovamente il Mercato (e non i maghi del drogaggio monetario) a decretare una fase di crescita non inflazionistica, ed una nuova ripresa strutturale dell'economia.
On. Ronnie
Progetto Liberale