27 giugno (30 luglio) - S. Ladislao, re d'Ungheria

[Augustinus]

Dal sito SANTI E BEATI, con modifiche mie:

San Ladislao, Re d'Ungheria

30 giugno

1031 - 30 (o 29) luglio 1096

Etimologia: Ladislao = signore, che governa glorioso, dal polacco)

Martirologio Romano: A Nitra sull’omonimo fiume presso i monti Carpazi, nell’odierna Slovacchia, transito di san Ladislao, che, re di Ungheria, durante il suo regno ristabilì le leggi cristiane introdotte da santo Stefano, riformando i costumi e dando lui stesso esempio di virtù; si adoperò con zelo nel propagare la fede cristiana nella Croazia, unita al regno di Ungheria, istituendo la sede episcopale a Zagabria. Morì mentre muoveva guerra ai Boemi e il suo corpo fu poi deposto a Oradea in Transilvania.

Martirologio tradizionale (27 giugno): A Varadino, nell'Ungheria, san Ladislao Re, il quale fino al giorno d'oggi rifulge per strepitosi miracoli.

Ladislao, figlio di Bela, re d’Ungheria, nacque l’anno 1031, ma essendo il trono elettivo non aveva alcun diritto alla successione. Ben presto però le bellissime qualità e la integerrima sua vita gli meritarono l’elezione a re e un governo secondo il cuore e il volere di Dio.
Appena ebbe nelle sue mani le redini del potere si diede con meravigliosa alacrità a ripurgare tutta la legislazione, riformare i costumi, rinnovare tribunali, rialzare la pubblica moralità, calpestata da ogni classe di cittadini. L’intento che guidava il santo monarca era quello di fare che la religione divenisse cardine della legislazione e base di tutto il benessere sociale. Per questo lottò, combattè, soffrì, ma alla fine trionfò, rendendo il suo popolo profondamente cristiano e degno di essere additato a modello di ogni altro.
Era casto, pietoso, informato ai precetti evangelici; detestava l’avarizia, l’ambizione e stimava perduto quel giorno nel quale non avesse fatto del bene, o impedito del male. La sobrietà che usava nei cibi e nelle bevande facevano stupire i suoi cortigiani che si domandavano come mai il loro re, benchè gli venissero preparati prelibatissimi pranzi, rinunziasse a tutto cibandosi spesso di legumi e bevendo acqua pura.
Sempre occupato a disimpegnare le cose dello stato, trovava tuttavia le ore per le preghiere e per le buone letture; nella sua grande carità non cessava di abbellire chiese, sollevare le miserie della sua nazione, proscrivendo i trasgressori delle leggi senza accettazione di persone.
La giustizia, l’imparzialità, l’intransigenza e una titanica volontà unite all’amore evangelico, resero Ladislao modello di re. Riparò nel suo regno i guasti causati dalle innumerevoli ribellioni e da molte eresie, formando un popolo unito nella fede, sottomesso in tutto alla Sede Apostolica, popolo che assieme al suo re, rimase d’indelebile memoria ai posteri.
Intanto i Turchi, orgogliosi della conquista dei luoghi santi, minacciavano l’Europa e opprimevano crudelmente i fedeli caduti nelle loro mani. Dall’Europa fu lanciato il grido della liberazione dei fratelli, e i principi che pronti risposero all’eco non tardarono ad allestire eserciti a questo nobile fine.
Anche il re Ladislao preparò le sue milizie, e già tutto era pronto quando cadde repentinamente ammalato. Subito gli furono prodigate le cure da parte dei medici del caso, ma egli sapendo ehe la divina misericordia ormai lo voleva al cielo, si munì dei conforti spirituali della Chiesa. Contento di avere combattuto e sofferto per la causa di Dio, con l’anima tranquilla, con gli occhi fissi al cielo placidamente spirava il 30 (o, secondo altre fonti, 29) luglio dell’anno 1096.
La sua festa liturgica cade il 27 giugno, ricorrenza della sua canonizzazione, avvenuta nel 1192 da papa Celestino III.

Autore: Antonio Galuzzi

[Augustinus]

St. Ladislaus

King of Hungary, born 1040; died at Neutra, 29 July, 1095; one of Hungary's national Christian heroes. He was the son of Béla I; the nobles, after the death of Geisa I, passed over Solomon, son of Andrew I, and chose Ladislaus to be their king in 1077. It is true that he made peace with Solomon, when the latter gave up all claims to the throne of Hungary; however, later on he rebelled against Ladislaus, who took him prisoner and held in the fortress of Visegrád. On the occasion of the canonization of Stephen I, Ladislaus gave Solomon his freedom, but in 1086 Solomon, with the aid of the heathen Cumans, revolted against Ladislaus a second time; the latter, however, vanquished them, and in 1089 gained another victory over theTurkish Cumans. In 1091 Ladislaus marched into Croatia, at the request of his sister, the widowed Queen Helena, and took possession of the kingdom for the crown of Hungary, where, in 1092, he founded the Bishopric of Agram (Zágráb). In the same year (1092), he also founded the Bishopric of Grosswardein (Nagy-Várad), in Hungary, which, however, some trace back to Stephen I. Ladislaus governed the religious and civil affairs of his assembly of the Imperial States at Szabolcs, that might almost be called a synod. He tried vigorously to suppress the remaining heathen customs. He was buried in the cathedral of Grosswardein. He still lives in the sagas and poems of his people as a chivalrous king. In 1192 he was canonized by Celestine III.

Fonte: The Catholic Encyclopedia, vol. VIII, New York, 1910

[Augustinus]

Ede Telcs, S. Ladislao (Szent László), 1911, Monumento del Millennio (Millenniumi emlékmű), Piazza degli eroi (Hősök Tere), Budapest

[Augustinus]

Simone Martini, Madonna con Bambino tra i SS. Stefano e Ladislao, 1318, Basilica inferiore di S. Francesco, Assisi

Simone Martini, S. Ladislao, re d'Ungheria, 1326 circa, Museo della Consolazione, Altomonte (Cosenza)

Maestro ungherese sconosciuto, S. Ladislao, re d'Ungheria, 1600 circa, Hungarian National Gallery, Budapest