Quando sicurezza diventa xenofobia
Caccia ai rom: pogrom contro il caprio espiatorio
di Carmelo R. Viola
La legge vieta il farsi giustizia da sé ma a Napoli e altrove tale saggia disposizione giuridica è stata volgarmente calpestata da ondate di barbarie di massa con la cacciata dei rom – mi pare in ore notturne – dai loro miserabili tuguri senza rispetto alcuno per donne, vecchi, bambini, madri gravide o puerpere, malati e handicappati e il conseguente incendio delle bidonville. Si è vista qualcuna gridare “abbiamo vinto!” La polizia è intervenuta per arrestare delle vittime e i pompieri per spegnere il fuoco.
Nell’esplosione barbarica si è messo insieme rom e romeni, clandestini e regolari e si è trattato tutti alla stregua di criminali senza tenere conto nemmeno di quei clandestini-schiavi di imprenditori di casa nostra (come tali, tendenti solo al profitto e quindi alla amoralità) sotto l’occhio “cieco” degli organi del pubblico potere preposti al controllo del lavoro in difesa dei più deboli. Circostanza che ci porta dritti alle “morti bianche”! Diciamo – soprattutto per questa circostanza –normale beffa del diritto penale contro la quale nessuna contestazione – questa sì legittima – è stata realizzata.
Con la cacciata del “diverso” (analoga alla repulsione di eretici!), responsabile di tutti i mali, si è offerto al popolo bue, che ha votato chi ha votato, un caprio espiatorio eccellente contro cui dirottare ogni insofferenza e paura. In cotanto furore non si è nemmeno pensato all’esistenza del “primo attore biologico”, che si chiama fame!
Desidero chiarire – prima di essere potenzialmente linciato – di essere totalmente d’accordo con coloro che, a ragione, vogliono una immigrazione limitata e razionale e degli immigrati stabili purché regolarizzati con lavoro e con possibilità di un alloggio civile (non certamente prima dell’arrivo – il che è una barzelletta che non fa ridere – ma entro un ragionevole lasso di tempo).
Ebbene, se un certo lassismo ha prodotto situazioni anomale e, perché no, talora anche pericolose , il modo per rimediare non sono certamente blitz delle forze dell’ordine e meno che mai di folle acefale armate solo di rabbia e di ignoranza. E’ davvero grottesco che uno Stato capital-liberista, essenzialmente criminale e criminogeno (come provano anche le molteplici “mafie”) voglia ripulirsi aggredendo i più indifesi – poveri cristi in carne e ossa e con bisogni come i nostri – con uno spirito tutt’altro che cristiano, che non può essere definito altrimenti che medioevale se non tribale.
Come cittadino di uno Stato sedicente “di diritto” ho vergogna di assistere al sacrificio di un capro espiatorio di comodo, fisicamente impotente, il che non m’impedisce tuttavia di biasimare i responsabili legali di cotanta vergogna e di additare l’ipocrisia di un presunto “capo della cristianità” che tace.
Carmelo R. Viola