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    Predefinito 14 maggio - S. Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice

    Dal sito SANTI E BEATI:

    Santa Maria Domenica Mazzarello, Vergine

    14 maggio - Comune

    Mornese, Alessandria, 9 maggio 1837 - Nizza Monferrato, Asti, 14 maggio 1881

    Nacque il 9 maggio 1837 a Mornese (Al). Nel 1860 il paese fu colpito da un'epidemia di tifo e il parroco chiese a Maria di assitere i parenti ammalati. Dopo aver assistito gli zii nella frazione dei Mazzarelli, Maria contrasse la malattia il 15 agosto. Potè rialzarsi soltanto il 7 ottobre. Indebolita dalla malattia, non poté più lavorare nei campi. Decise così di aprire un piccolo laboratorio di sartoria per le ragazze di Mornese. Realizzò questo desiderio insieme all'amica Petronilla. Grazie all'intervento del parroco alcune giovani, fra le quali anche Maria e Petronilla, si consacrarono a Maria come «Figlie dell'Immacolata». Nell'ottobre 1867 le giovani fondarono una loro comunità che nel 1872 si trasferì al collegio di Mornese, destinato loro da Don Bosco. Qui Maria Mazzarello e 10 sue compagne diedero inizio all'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, consacrandosi a Dio con i voti. Nel 1879 la Casa Madre venne trasferita a Nizza Monferrato. Qui Madre Mazzarello morì il 14 maggio 1881. (Avvenire)

    Etimologia: Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico - Domenica = consacrata al Signore, dal latino

    Emblema: Giglio

    Martirologio Romano: A Nizza Monferrato in Piemonte, santa Maria Domenica Mazzarello, che insieme a san Giovanni Bosco fondò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice per l’educazione delle ragazze povere e rifulse per umiltà, prudenza e carità.

    Martirologio tradizionale (14 maggio): A Nizza, in Piemonte, santa Maria Domenica Mazzarello, Confondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, la quale, gloriosa per umiltà, prudenza e carità, fu annoverata dal Papa Pio dodicesimo nel catalogo delle sante Vergini.

    Maria Domenica Mazzarello, Santa Confondatrice dell’ Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nacque il 9 maggio 1837 a Mornese, nella frazione dei "Mazzarelli di qua", dove il padre e la madre vivevano insieme alle famiglie di alcuni fratelli di lui. Qui, Maria abitò fino al 1849 o 1850, data che attesta la nuova residenza alla Cascina Valponasca che il nonno paterno di Maria Mazzarello,nel 1827, aveva preso in locazione per sé, figli ed eredi. Essendo aumentati i membri della famiglia, Giuseppe Mazzarello, il padre di Maria, decise di andare ad abitare alla Valponasca. In questa casa, Maria Mazzarello visse gli anni dell’adolescenza e della giovinezza. Era una ragazza come tante: piena di energia, vivace, intelligente. Qui il ritmo della sua vita si modificò. Fino allora era stata il braccio destro della madre, ma ora che la sorellina Felicita si era fatta più grande, lei poteva seguire il padre in campagna. "Quando prevedeva fin dalla sera innanzi di dover tornare un po’ tardi dalla chiesa, e si era nel buono del lavoro in campagna [...] si levava ancor più presto del consueto e prima di svegliare la sorella andava nella vigna a sbrigare buona parte del proprio compito [...]. La sua vigoria fisica e il suo stesso carattere, oltre al desiderio di rendersi utile, la portavano prepotentemente a un lavoro virile" (dalla "Cronistoria dell’Istituto FMA"). Il 16 marzo 1858, il padre di Maria decise di lasciare la Valponasca, in seguito ad una rapina avvenuta nella loro casa. La famiglia si trasferì, dunque, in paese, più vicino alla Chiesa, con garnde gioia di Maria. Nel 1860 in Mornese ci fu una grande epidemia di tifo. Don Pestarino aveva chiesto al padre la presenza di Maria presso i parenti ammalati, alla frazione dei Mazzarelli. Egli si era opposto, ma senza togliere a Maria la libertà di fare la sua scelta. E lei l’aveva fatta dicendo a don Pestarino: "Se lei vuole, io vado, ma sono sicura di prendermi la malattia". Dopo aver assistito gli zii malati, Maria contrasse il tifo. Fu una malattia gravissima e lunga. Dio aveva i suoi disegni. Maria si ammalò il giorno dell’Assunta (1860) e potè alzarsi soltanto il 7 ottobre, dopo 52 giorni di letto. Il forte tralcio della sua vita, spezzato, tornava a vivere con la fiducia riposta solo in Dio. Non più le vigne, non più i campi: altra messe il Signore le aveva preparato. Maria, indebolita dalla malattia, decise di imparare il lavoro di sarta, in modo da poter aprire un piccolo laboratorio per le ragazze di Mornese. Questo le avrebbe consentito, non solo di insegnare loro un mestiere, ma anche di avvicinarle a Dio. realizzò questo desiderio insieme all’amica Petronilla. Intanto, don Pestarino, pastore zelante, aveva proposto ad alcune giovani, fra le quali anche Maria e Petronilla, di consacrarsi a Maria come "Figlie dell’Immacolata". La casa adiacente alla parrocchia era stata fatta costruire da don Pestarino, che vi abitava, con l’intenzione di cederla con il tempo alle Figlie dell’Immacolata, perché vi potessero abitare insieme, quando fossero rimaste senza parenti. Qui, nell’ottobre 1867, le Figlie dell’Immacolata iniziarono a vivere in comunità. Le prime furono: Maria, Petronilla, Giovanna Ferrettino e Teresa Pampuro. Con loro vissero anche alcune altre ragazze. Maria, anche se gracile di salute, ebbe la piena approvazione del padre che, da autentico educatore cristiano, assecondò le buone inclinazioni di Maria, accompagnandola con il suo affetto. Maria Mazzarello non sapeva dove il Signore la stava conducendo, ma si fidava di Lui; è certo che sceglieva la via del radicalismo evangelico espresso nel semplice quotidiano e nella gioia del cuore innamorato di Cristo. Ivi restarono fino al 23 maggio 1872 per trasferirsi successivamente al collegio di Mornese, destinato loro da Don Bosco. Il 5 agosto dello stesso anno, Maria Mazzarello e 10 sue compagne diedero inzio all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, conscarandosi a Dio con i voti religiosi. Nel 1879 la Casa Madre venne trasferita a Nizza Monferrato, luogo più facilmente accessibile alle linee di comunicazione di quel tempo. Qui Madre Mazzarello morirà il 14 maggio 1881, all’età di 44 anni. Alla sua morte, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausililatrice contava già 165 suore e 65 novizie sparse in 28 case (19 in Italia, 3 in Francia e 6 in America).
    Il 3 maggio 1936 è dichiarata l’eroicità delle sue virtù.
    Il 20 novembre 1938 è’ beatificata.
    Il 24 giugno 1951 è canonizzata.
    La sua opera continua e le Figlie di Maria Ausiliatrice fanno vivere ancora oggi il suo sogno in tutto il mondo.

    Per saperne di più puoi visitare i siti:
    http://www.mornese.pcn.net
    http://www.cgfma.org

    Autore: Monica Roncari










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    GIOVANNI PAOLO II

    DISCORSO PER LA COMMEMORAZIONE DEL CENTENARIO DELLA MORTE
    DI S. MARIA DOMENICA MAZZARELLO


    Sabato 25 aprile 1981

    Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!

    1. In questa speciale udienza generale in Piazza san Pietro, in questa festività civile italiana, ho la grande gioia di salutare voi, allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice, venute a Roma da tutta l’Europa insieme alle vostre educatrici per commemorare il Centenario della morte della fondatrice santa Maria Domenica Mazzarello, e voi, ammalati e assistenti dell’Unitalsi di Varese, che col vostro pellegrinaggio romano ricordate quarant’anni di attività dell’istituzione.

    Nella letizia di questi giorni pasquali, accogliete il mio saluto affettuoso e cordiale, che porgo a tutti e a ciascuno di voi, insieme al mio ringraziamento per questo vostro gesto di fede cristiana e di filiale venerazione verso la persona del Papa. La vostra presenza, così piena di entusiasmo e di generosità, mi conforta e mi allieta e sono felice di potervi manifestare il mio compiacimento e la mia stima, sia per i lavori di gruppo compiuti da voi, giovani, in questi giorni di riflessione e di amicizia, sia per l’impegno dell’Unitalsi varesina a vantaggio dei fratelli sofferenti.

    2. In occasione del Centenario dell’Istituzione della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Paolo VI rivolgendosi alle suore salesiane poneva due pressanti interrogativi: “Saprà la vostra Congregazione rispondere all’appello della Chiesa nella tormentata ora che volge? Con quali mezzi farà sì che la vitalità antica del ceppo robusto, piantato dai vostri santi fondatori, continui a fiorire in tutta la sua pienezza?” (Insegnamenti di Paolo VI, X [1972] 753.). E Rispondeva che non c’era che un mezzo: la santità, assicurata dal primato della vita interiore, mediante l’“amore adorante ed operativo” di cui è esempio Maria santissima.

    L’odierno grandioso incontro di così numerose allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per commemorare il centenario della morte della fondatrice, è un segno che tale vitalità santa e santificatrice è tuttora ben presente, nello spirito di santa Maria Domenica Mazzarello.

    Si legge nella sua biografia che fin dal primo incontro con Don Bosco, avvenuto nel piccolo paese di Mornese della diocesi di Acqui nell’ottobre del 1864, ella intuì la santità del sacerdote torinese, per cui, attratta dalla sua spiritualità, andava esclamando: “Don Bosco è un santo, io lo sento!”. Quando poi nel 1872 venne eletta superiora della nuova Congregazione, suor Maria Mazzarello non aveva timore di dire alle consorelle, in un modo quasi paradossale: “Viviamo alla presenza di Dio e di... Don Bosco!”. D’altra parte lo stesso Don Bosco poteva confidare un giorno a Don Cagliero: “La loro Congregazione è pari alla nostra: ha lo stesso fine e gli stessi mezzi”. Ella infatti sentiva e possedeva profondamente lo spirito “salesiano” di Don Bosco.

    Voi, care giovani, avete meditato in questi giorni in che cosa consiste tale “spirito salesiano”; ed ora, tornando nella vostra patria, nelle vostre famiglie e nei vostri ambienti sociali e culturali, io vi esorto caldamente a viverlo con profonda convinzione e con lieto coraggio.

    Essere “salesiani”, seguendo le orme di Don Bosco e di suor Maria Mazzarello, significa prima di tutto comprendere, stimare e vivere ad ogni costo la realtà della “grazia” ricevuta col Battesimo. Questa fu la prima e suprema preoccupazione dei due fondatori, ed a questo fine era strutturata tutta la loro pedagogia naturale e soprannaturale. Prima di ogni umano valore e prima di ogni scelta, riflettete sulla vostra intima amicizia con Cristo, sulla vostra partecipazione alla stessa vita divina, sulla vostra chiamata alla eterna felicita! Da questa fondamentale verità nascono il bisogno della preghiera e dei Sacramenti, la confidenza in Maria santissima, il controllo dei sensi e delle passioni.
    Essere “salesiani” significa poi possedere il senso soprannaturale della letizia e della gioia, che porta ad un sano e costruttivo ottimismo, nonostante le difficoltà della vita. Il Cristo che muore in croce e poi risorge glorioso ci dice appunto che bisogna andare avanti, senza timori, con fiducia, con speranza: “Tutto concorre per il bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno” (Rm 8,28). Portate pertanto la letizia dei vostri cuori ardimentosi, dei vostri animi puri e innocenti, delle vostre vite ardenti nei luoghi del lavoro, della scuola, del gioco, nei vostri incontri giovanili, nelle vostre case!

    Ed infine, essere “salesiani” significa sentire lo slanciò apostolico, il bisogno di far conoscere l’amore e la misericordia del Divino Redentore a tutto il mondo, a tutti coloro, e sono miliardi, che non lo conoscono ancora, specialmente a tanti giovani, che smarriti e delusi in una società che li deprime ed amareggia, molte volte sono tentati dalla disperazione. Siate apostole nei vostri ambienti, partecipando delle gioie e dei dolori degli altri, animate da affetto fraterno, misericordiose, umili (cf. 1Pt 3,8); siate apostole, se il Signore vi chiama, consacrando a Lui e alle anime tutta la vostra vita.

    Questo è l’impegno e la consegna che vi lasciò al termine del vostro incontro romano, nel nome di santa Maria Domenica Mazzarello!

    3. A voi, poi, ammalati e assistenti dell’Unitalsi desidero affidare una riflessione sul valore della Pasqua nella vostra vita.

    Siamo tutti testimoni, talvolta intimoriti. del fatto che la società moderna sembra favorire prevalentemente un regime di piacere e di godimento, legato all’utile individuale, dimenticando l’etica naturale e rivelata, trascurando i valori spirituali e soprannaturali. Eppure, il bisogno di un significato ultimo è ineliminabile nell’uomo; il bisogno metafisico e religioso non si può sradicare. L’etica, anche se calpestata in qualche modo rinasce e risorge, perché l’uomo è proteso oltre il tempo e lo spazio e vuole sapere il significato della sua esistenza. Nei corsi e ricorsi della storia, si rivela che non la rivoluzione socio-politica soddisfa le aspirazioni dell’umanità, ma la rivoluzione interiore delle coscienze, alla luce del messaggio di Cristo.

    Il Cristo risorto, che ha vinto l’angoscia del Getsemani e le umiliazioni della passione e ha superato la sconfitta della morte, sia sempre davanti ai vostri occhi, per avere ovunque e sempre il coraggio di testimoniare nel mondo la vostra fede e la vostra fiducia. Tale testimonianza e di grande aiuto per il ritorno di molti alla verità.

    Saluto di cuore anche gli altri gruppi di pellegrini presenti a questa udienza e li assicuro del mio affetto e della mia preghiera.

    Auspico vivamente che la devozione a Maria Ausiliatrice sostenga tutti, mentre volentieri vi imparto la mia confortatrice benedizione apostolica, che estendo ai familiari e alle persone a voi care.

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    GIOVANNI PAOLO II

    DISCORSO ALLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE


    12 dicembre 1981

    Carissime sorelle,

    Mentre rivolgo il mio ringraziamento alla nuova Madre Generale per le belle parole che a nome di tutte ha voluto indirizzarmi, saluto ciascuna di voi che siete venute a rendere visita al Vicario di Cristo, in occasione del XVII Capitolo Generale, tappa importante per la vita del vostro Istituto.

    Da esso, infatti, dovranno scaturire le nuove Costituzioni che, dopo l’approvazione dell’Autorità ecclesiastica vi saranno di sicuro orientamento per l’attuazione dei vostri ideali religiosi in questa società aperta sull’orizzonte del terzo millennio cristiano.

    1. Dai tempi della Comunità di Mornese, dai primordi eroici e promettenti dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, è stato compiuto un lungo cammino, contrassegnato da prove e sacrifici, ma anche coronato da frutti consolanti e preziosi per la vostra Famiglia e per la Chiesa intera, dei quali vogliamo essere grati al Signore dal profondo dello spirito. Le circa duecento Figlie di Maria Ausiliatrice lasciate dalla santa Maria Domenica Mazzarello al momento della sua morte, di cui si celebra quest’anno il centenario, sono diventate più di diciassettemila, sparse in sessantadue Nazioni, su ogni Continente; e le Case, nell’arco di un secolo, sono passate da ventisei circa a quasi mille e cinquecento.

    Alla prova dei fatti, suonano oggi profetiche le parole del Vescovo di Acqui di allora, Monsignor G. Sciandra, presente alla cerimonia della prima professione il 5 agosto 1872: “Vi è un cumulo di circostanze che dimostrano una speciale Provvidenza del Signore per questo nuovo Istituto”. Oggi voi svolgete il vostro apostolato per la gioventù in tutti i settori della formazione, in ordine e grado e scuole, anche di livello universitario, come pure in campo missionario, sempre in sintonia con le finalità del carisma di fondazione. Di fronte ad un insieme tanto complesso di opere, nate dall’impulso di Don Bosco e dalla fedeltà ubbidiente di una giovane umile di origine e povera di cultura, ma ricca di Spirito Santo, mentre da una parte viene naturale di costatare che il dito di Dio è presente in tanta crescita, dall’altra è interpellata la vostra responsabilità nei confronti delle giovani di oggi, dei loro problemi e delle loro speranze. In altre parole, siete chiamate ad assicurare la continuità della vostra missione, diretta a coinvolgere anche le figlie di questa generazione nell’avventura meravigliosa di una vita secondo il Vangelo, missione che richiede da voi un animo pieno di gioia.

    2. È tale gioia una delle note caratteristiche del carisma pedagogico salesiano assimilato integralmente dalla Madre Maria Domenica, con assoluta fedeltà ed intuizione personale. Ella, infatti, si preoccupava continuamente della gioia delle sue figlie, quasi fosse la prova principale della loro santità, e soleva chiedere con frequenza a ciascuna: “Sei allegra?”. Si tratta di quella gioia che Gesù promise ai suoi e sempre raccomandata da san Paolo (cf. Fil 3,1; 4,4), che ne ha fatto uno dei primi frutti dello Spirito: “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia” (Gal 5,22).

    Tale atteggiamento di letizia è radicato anzitutto in un profondo senso di fede, in cui domina ed è sempre prevalente la presenza del Signore come Colui che ama e salva, come Padre che ha cura, nella sua provvidenza, di ogni nostra cosa. Se non approfondiamo un tale contatto interiore col Padre Celeste, che ci metta al riparo da tutti i nostri timori, dubbi ed angosce, e che ci consenta di superarli, è vano pensare alla gioia del cuore e tanto meno cercare di esprimerla. Ne risulterebbe un atteggiamento forzato e non convincente.

    Dal contatto intenso con Dio, da un convinto spirito di fede, che trova concreta espressione nella costante adesione alla Chiesa e al suo Magistero, voi trarrete le motivazioni profonde della vostra gioia salesiana, e anche la capacità di discernimento delle situazioni e soprattutto dei cuori delle giovani, discernimento intelligente e soprannaturale che ha qualificato inconfondibilmente il ministero educativo di Don Bosco e di Madre Maria Domenica.

    3. A proposito di tale ministero vorrei ora soffermarmi un momento sul ben conosciuto sistema preventivo salesiano, racchiuso nel trinomio: “ragione – religione – amore”. Il rispetto delle esigenze della ragione e della religione – cioè un fiducioso atteggiamento di fronte ai valori naturali e soprannaturali della persona – è certamente fondamentale in un proposito educativo. Tuttavia, per ristrettezza di tempo, aggiungerò una parola solo sulla terza caratteristica del sistema preventivo, quella cioè dell’amore, o, per esprimermi con Don Bosco, dell’“amorevolezza”.

    Questa non è soltanto per lui un caposaldo del suo metodo educativo, ma si può dire che ne sia il principio ispiratore. Riflesso e partecipazione della paternità di Dio, l’“amorevolezza” salesiana ha nel cuore stesso di Cristo la sua sorgente ed in Maria santissima il modello e l’ispiratrice. Essa è zelo ardente per la salvezza integrale delle giovani; e sollecitudine pastorale estremamente rispettosa della persona; è potenza affettiva capace di guadagnare il cuore, che ha un valore determinante, secondo lo spirito salesiano, nel processo educativo.

    Traducendo in pratica le esigenze dell’“amorevolezza” appare subito fondamentale il rispetto nei confronti dei talenti delle giovani cioè dei doni e degli orientamenti del Signore nei loro confronti. È questo un atteggiamento di profondo ossequio dell’azione di Dio, e di radicata fede in Lui.

    Tale rispetto fiducioso condurrà inevitabilmente ad una seconda tappa molto importante, cioè a farsi voler bene. Affinché la vostra sollecitudine per le giovani raggiunga i loro cuori, è necessario farsi accettare, porsi coraggiosamente per quello che siamo e come tale venire accolti. Se non è salvaguardata una tale acquisizione, ogni zelo nei confronti delle giovani rischia di rimanere senza successo, senza i desiderati frutti, perché non si giungerà mai alla tappa successiva, quella cioè di farsi ascoltare e di farsi ubbidire.

    È necessario quindi imporsi con la coerenza serena della propria testimonianza in ordine a tutti quei valori, in cui si crede e che si vogliono partecipare. È questo un dovere ineludibile; nulla di valido passerà da noi ai giovani, nulla di stabile potremo loro “tradurre, se non ci si preoccupa di essere conseguenti con la nostra consacrazione. A questo riguardo vorrei attirare la vostra attenzione sull’importanza di una testimonianza anche esterna, che abbraccia le parole, gli atteggiamenti e lo stesso abito, quale segno di una missione e di una missione e di un appartenenza.

    La giovane ha bisogno di modelli che avvincano anche la sua sensibilità e la rendano così disposta – come sopra accennavo – ad ascoltare e ad ubbidire. È questa una esigenza profonda, anche se talvolta inconfessata e rimossa, della nostra gioventù: essere incamminati verso una formazione esigente mediante la fiducia in quanti propongono loro ideali di vita.

    Le altre riflessioni che potrebbero scaturire dall’approfondimento di questo tema le affido alla vostra perspicace intuizione, mentre prego Maria santissima Ausiliatrice, da voi tanto amata, a suggerirvele ed a radicarle nei vostri cuori. A Lei consegno tutta la vostra Famiglia, voluta da Don Bosco come “monumento vivente di amore mariano”, e la prego di proteggervi in ogni momento della vostra crescita per le vie del mondo.

    In pegno di questi fervidi voti, vi imparto di cuore la mia benedizione apostolica.

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    Predefinito A mero titolo di documentazione storica

    PAOLO VI

    DISCORSO IN OCCASIONE DEL I CENTENARIO DELL’ISTITUTO
    DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE


    Sabato, 15 luglio 1972

    Figlie carissime in Cristo,

    Con l'animo pieno di paterna commozione porgiamo il nostro saluto a così numerosa ed eletta rappresentanza delle Figlie di Maria Ausiliatrice, venute a portarci la testimonianza della loro fedeltà e devozione nell’anno centenario della fondazione del loro Istituto.

    Questo incontro richiama alla nostra mente la grande e benemerita schiera delle vostre Consorelle che, in ogni continente, umili e generose spendono la loro vita lietamente ed alacremente per gli interessi del regno di Dio, per l’aiuto della Chiesa, per il bene delle anime. Pensando al ruolo che la vostra zelante famiglia religiosa svolge in seno alla Chiesa, una folla di riflessioni e di sentimenti urge nel nostro spirito, e vorremmo, per esprimerli come si conviene, non essere impediti dai limiti di questa breve udienza.

    Desideriamo tuttavia che le prime nostre parole siano quelle della riconoscenza verso Dio e verso tutte e ciascuna di voi, per lo spettacolo confortante e ricco di promesse che ci è offerto dalla vostra Congregazione in una data così significativa.

    In voi noi vediamo la continuità ininterrotta e la splendida fioritura di un ideale di carità e di zelo, che sbocciò nel lontano 5 agosto 1872 per opera di San Giovanni Bosco e di Santa Maria Mazzarello, quando le prime figlie di Maria Ausiliatrice a Mornese offrivano al Signore la loro giovane vita e iniziavano il loro cammino apostolico per le vie del mondo. Il piccolo seme di allora, nel corso di questi cent’anni, germogliò e si sviluppò in maniera prodigiosa, come un albero maestoso che ormai stende i suoi rami in ogni parte del globo, dovunque si prodiga lo zelo ardente dei figli di Don Bosco. Quanti motivi, dunque, per congratularci con voi, figlie carissime! Siatene benedette. La Chiesa si onora dei vostri progressi, della vostra testimonianza evangelica, della vostra generosa dedizione apostolica.

    Ma è chiaro che la celebrazione di una data così importante per la vita del vostro Istituto non può limitarsi alla semplice visione retrospettiva di un luminoso passato. Occorre guardare anche all’avvenire. Saprà la vostra Congregazione rispondere all’appello della Chiesa nella tormentata ora che volge? Con quali mezzi farà sì che la vitalità antica del ceppo robusto, piantato dai vostri santi Fondatori, continui a fiorire in tutta la sua pienezza? A questi interrogativi, figliole, non c’è che una risposta, la quale, come spiega la straordinaria fecondità del passato, così assicura infallibilmente al vostro Istituto la sua vitalità per l’avvenire: la santità.

    Ciò significa per voi assicurare il primato della vita interiore in mezzo a tutte le vostre attività educative, caritative e missionarie, senza mai temere che in tal modo sia diminuito il vostro dinamismo apostolico o possiate essere impedite di dedicarvi a fondo al servizio degli altri. Significa amare la preghiera, la povertà, lo spirito di sacrificio, la croce. E significa altresì l’impegno tutto particolare da parte vostra di riprodurre nella vostra vita di pietà e di apostolato gli esempi dell’amore adorante e operativo di Maria Santissima.

    O come vorremmo che fosse conservato fra voi in tutta la sua primitiva freschezza questo carattere spiccatamente mariano, che dovunque costituisce la nota inconfondibile della spiritualità delle figlie di Maria Ausiliatrice. Voi avete il privilegio di appartenere ad una famiglia religiosa che è tutta di Maria e tutto deve a Maria. Non è forse il vostro Istituto il monumento vivo che Don Bosco ha voluto erigere alla Madonna, come segno di imperitura riconoscenza per i benefici da Lei ricevuti? Sì, figliole, finché alla scuola di Maria saprete imparare a tutto dirigere a Cristo suo divin Figlio, finché terrete fisso lo sguardo su di Lei - che è il capolavoro di Dio, il modello e l’ideale di ogni vita consacrata, il sostegno di ogni eroismo apostolico - non si inaridirà mai nel vostro Istituto quella sorgente di generosità e di dedizione, di interiorità e di fervore, di santità e di grazia, che ha fatto di voi così preziose collaboratrici di Nostro Signore Gesù Cristo per la salvezza delle anime.

    Ecco quello che la Chiesa attende da voi. Non deludete le sue attese, ma rispondetele oltre le sue stesse speranze.

    Con voi è la nostra preghiera, che chiede al Signore, per l’intercessione della Vergine Santissima, premio di meriti eterni per quanto avete fatto finora, generosità costante per il presente, e ricchezza sempre più abbondante di frutti apostolici per il futuro; con voi è il nostro pensiero e il nostro affetto; con voi è infine la nostra Benedizione Apostolica, che vi impartiamo insieme con tutte le vostre Consorelle, come pegno delle più elette grazie del Cielo.

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    Lightbulb Re: 14 maggio - S. Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice

    14 MAGGIO 2019: quattordicesimo giorno di Maggio Mese Mariano; Santa Maria Doménica Mazzaréllo, Confondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice e SAN BONIFACIO, MARTIRE…



    «San Bonifacio, martire, 14 maggio.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm




    Maggio mese di Maria: 14° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-14-giorno/





    «24 Maggio - Maria Ausiliatrice.»
    24 maggio - Madonna Ausiliatrice

    «24 febbraio (14 maggio) - S. Mattia, Apostolo.»
    24 febbraio (14 maggio) - S. Mattia, Apostolo

    «Rassegna stampa nella festa di San Bonifacio (14 maggio 2009)»
    https://forum.termometropolitico.it/...io-2009-a.html
    «Rassegna stampa nella festa di San Bonifacio (14 maggio 2013)»
    https://forum.termometropolitico.it/...io-2013-a.html

    https://forum.termometropolitico.it/...bonifacio.html

    «14 maggio - S. Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice.»
    14 maggio - S. Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3e&oe=5D6B79D5





    https://tradidiaccepi.blogspot.com/







    Santa Maria Domenica Mazzarello - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-mari...ca-mazzarello/
    «14 maggio, Santa Maria Domenica Mazzarello, Vergine.
    “A Nizza, in Piemonte, santa Maria Doménica Mazzaréllo, Confondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, la quale, gloriosa per umiltà, prudenza e carità, fu annoverata dal Papa Pio dodicesimo nel catalogo delle sante Vergini”.

    Santa Maria Domenica, che nei mirabili disegni della Provvidenza fosti innalzata accanto a don Bosco nella gloria dei Santi e nella fondazione dell’Istituto per essere a noi la Madre saggia e buona, guarda dal cielo le tue figlie e ascolta la loro preghiera. Ti chiediamo di conservare e accrescere fra noi quello spirito del divino amore e di zelo per la salvezza delle anime, affinché il nostro cuore, nel pieno distacco da tutto ciò che non è Dio, libero e puro possa essere tutto di Gesù. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...Mazzarello.jpg






    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».







    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda»
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html
    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc "

    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”

    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/







    http://www.radiospada.org/
    http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/
    «14 maggio 2019: Commemorazione di San Bonifacio martire.

    Bonifacio di Tarso, santo, martire, le sue reliquie sono, insieme a quelle di S. Alessio, nell’urna marmorea posta sotto l’altare maggiore della chiesa dei Ss. Bonifacio ed Alessio all’Aventino. Il corpo è già indicato qui sepolto dall’Itinerario De Locis Sanctis Martyrum. Dopo il ritrovamento delle sue spoglie, queste, il Martedì delle Palme del 1217 furono deposte da Onorio III sotto l’altare maggiore della stessa chiesa. La testa di Bonifacio è venerata in una teca d’argento a forma di busto.
    M.R.: 14 maggio - A Tarso, nella Cilicia, il natale di san Bonifacio Martire, il quale, martirizzato sotto Diocleziano e Massimiano, e quindi trasportato a Roma, fu sepolto sulla via Latina. »
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...97&oe=5D726ED4





    «Il 14 maggio 964 moriva papa Giovanni XII.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b4&oe=5D5E0C1F





    «Il 14 maggio 649 muore a Roma papa Teodoro I. Tra gli atti più importanti del suo Pontificato la condanna dell'eresia del Monotelismo.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f0&oe=5D70FEA5










    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/


    https://moimunanblog.com/





    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    14 mai : Saint Pacôme, Abbé (292-348) :: Ligue Saint Amédée
    “14 mai : Saint Pacôme, Abbé (292-348).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...int_pacome.jpg







    AVE MARIA!!!
    REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!

    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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