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Djerflyer
ROMA - I numeri della Trimestrale di cassa, ovvero del bilancio reale dei conti pubblici nell'ultimo trimestre disponibile, sono stati appena diffusi e fanno già discutere. Erano attesi, perché dovrebbero indicare l'ammontare dell'extragettito, ovvero il famoso «tesoretto». Ma il peggioramento della situazione internazionale e interna ha avuto effetti negativi e le stime positive di qualche tempo fa sono state smentite. E per quanto riguarda il «tesoretto», il ministro chiede un rinvio a giugno del calcolo.
NUOVE PREVISIONI - Questo è almeno quanto emerge dalle valutazioni che guardano al futuro secondo le quali il Pil sarà in ribasso nel 2008 di quasi un punto percentuale, e compreso tra lo 0,6 e lo 0,8% contro la previsione di un 1,5%. L'inflazione è invece in aumento, con una revisione al rialzo delle stime fino al 2,5%-2,6%. Anche il rapporto deficit/Pilinevitabilmente viene rivisto al ribasso (2,4%). Padoa-Schioppa ribadisce che l'obiettivo resta quello del pareggio di bilancio nel 2011, ritenuto ancora possibile ma le condizioni per raggiungerlo saranno più dure. Anche per l'avanzo primario la previsione scende al 2,6% nel 2008 (invece del 3,1) ma l'indicazione per gli anni a seguire è di una nuova crescita (3,1% nel 2010 e al 3,4% nel 2011). Ovviamente le previsioni riflettono i piani e le politiche dell'attuale governo. Poterli rispettare dipenderà dalle politiche che il nuovo governo adotterà. Non è detto che segua la via del «rigore» su cui insiste ancora adesso il ministro dell'Economia.
TESORETTO - La quantificazione dell'eventuale «tesoretto» del 2008 va rinviata a giugno, dice nella relazione Padoa-Schioppa. La motivazione è proprio nelle condizioni mutate: «L'emergere di risorse aggiuntive è un fatto possibile, accaduto con regolarità negli ultimi due anni; ma potrà essere accertato solo nei prossimi mesi con un'attenta lettura dei dati. L'elaborazione - in giugno - del bilancio di assestamento sarà l'occasione per fare il punto».
PRESSIONE FISCALE - Pressione fiscale record nel 2007: secondo l'Istat, si e' attestata al 43,3%, il livello piu' alto in dieci anni. In pratica, e' aumentata dell'1,2% rispetto all'anno precedente. Tale risultato, spiega l'Istat, e' l'effetto di una dinamica diversificata delle componenti del prelievo fiscale e parafiscale, all'interno del quale le imposte dirette sono aumentate del 9,5%, quelle indirette del 2,6%, i contributi sociali effettivi dell'8%.
Ancora una previsione negativa sullo stato di salute dell'economia italiana.L'economia del nostro Paese crescerà dello 0,5% quest'anno e dello 0,8% nel 2009, nettamente al di sotto del potenziale che è dell'1,6% circa. Lo dice la Commissione Ue nel rapporto di primavera che ha riveduto al ribasso di quasi un punto percentuale la stima per il 2008 che era di +1,4% nel rapporto autunnale (poi aggiustato a +0,7% a inizio marzo) e ha dimezzato quella per il 2009 (da +1,6% in autunno). L'Italia, come già nel 2007, avrà la performance peggiore nell'Eurozona e nei 27 paesi dell'Ue e, dice la commissione, «il gap già negativo con la media dell'Eurozona, si allargherà ulteriormente».
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