Il kosovo è Serbo.
La comunità Internazionale sta avallando un diritto inesistente. La dichiarazione di indipendenza non può essere unilaterale. Inoltre, oltre a contraddire la prassi di proclamazione di indipendenza, ne basa la teoria esclusivamente su elementi etnici, contravvenendo a qualsiasi "trattato umanitario", mettendo a repentaglio il 40% della popolazione della regione, che è serba.
L'ONU non ascolta neanche un paese con il diritto di veto, la Russia, che ha espresso il suo parere fortemente negativo, oltre ad infischiarsene di quello che dice la Serbia, paese sovrano di quei territori.
Per anni, dopo aver bombardato la popolazione civile di Belgrado, la NATO ha foraggiato i narcotrafficanti dell'UCK, li ha accompagnati mano nella mano fino alla situazione odierna.
L'Europa stà a guardare, i plutocrati di Brussel sono quasi compiaciuti di quanto è stato fatto, e di quanto gli europei siano loro sudditi, sudditi dei sudditi. Niente può turbarli, neanche le ingerenze straniere sul loro suolo, neanche l'ennesimo staterello utile solo per impiantarci qualche decina di basi militari, che andranno ad aggiungersi alle svariate dell'Europa dell'est e alle 113 nostrane, oltre che per il passaggio del corridoio energetico n°8, made in USA/UK/Germany.
Sò che questo non servirà a niente, ma apporre la propria firma significa, in questo caso, stare dalla parte di una vera autodeterminazione (non di quelle eterodirette U$A e getta): quella europea.