Basta col qualunquismo, signori. I politici non sono tutti uguali, non sono tutti legati esclusivamente alle poltrone e ai propri interessi. Il popolo deve continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e deve andare a votare, perchè un Paese deve avere una guida legittimata da regolari elezioni democratiche e, soprattutto, deve avere la serenità essenziale per fare il suo lavoro in maniera tranquilla e mirata al benessere dei cittadini.
Certo, certo, che belle parole. Tanto di cappello. Le ho sentite talmente tante di quelle volte da essermi quasi convinto io stesso.
Però, poi, apro i giornali, leggo Internet, seguo POL, e cosa ti vedo?
Mastella che contravviene ad ogni "patto di stabilità" fatto dopo le elezioni tra le forze di centrosinistra (quelle che dicevano "se-seguiremo-il-programma-andremo -tutti-d'accordo-con-amore-e-fratellanza") e fa cadere il governo, Fini che, nonostante poco tempo fa sembrasse in guerra aperta con Berlusconi, torna all'ovile buono buono ed è pronto a tornare in gioco con il Cavaliere, Veltroni che continua a fare il sindaco di Roma nonostante sia stato chiamato alla guida del Partito Democratico rendendolo, di fatto, un uomo impegnato nella politica Nazionale a discapito degli affari del Campidoglio (ma il suo primo nome qual è, Napoleone? Riesce a fare più di una cosa nello stesso tempo?), Senatori che, alla caduta del governo, mangiano mortadella in aula e bevono champagne (quelle immagini avranno fatto il giro del mondo, bella figura del cavolo che abbiamo fatto), Senatori che, prima delle votazioni, aggrediscono verbalmente altri colleghi facendoli anche sentir male (altra bella figura del cavolo)...
Vogliamo citare altri episodi "buffi"? Nel corso dell'ultima -breve- legislatura è stato approvato un indulto che ha dato una mano consistente anche a tutti quelli che si erano macchiati di reati finanziari (meno male che, poi, criticavano Berlusconi per i conflitti d'interesse e per le leggi ad personam), non è mai stata fatta una bozza di legge sul conflitto d'interessi (uno dei cavalli di battaglia del centrosinistra, buono solo a prendere voti, a quanto pare), non sono mai state ritoccate le tasse, ossia il vero cappio al collo dei cittadini. In compenso, però, sono stati ritoccati i conti pubblici rendendoli finalmente attivi, sono state avviate le liberalizzazioni, sono state attaccate molte caste che, ovviamente, si sono risentite e hanno schiumato dalla bocca contro il governo (vedi gli avvocati), è stata combattuta a muso duro l'evasione fiscale introducendo controlli sui conti correnti e studi di settore che hanno fatto storcere il naso alle industrie, segno inequivocabile che hanno colto nel segno...
Ma i cittadini? Che hanno avuto, in cambio? Tasse più basse? Salari realmente corrispondenti al costo della vita?
Fortunatamente non tutti se la sono vista brutta. Recentemente i Parlamentari si sono aumentati ulteriormente lo stipendio (tutti, nessuno escluso). Sono contento, almeno loro potranno far fronte al caro vita. Almeno, così, ci saranno 945 persone che riusciranno ad arrivare a fine mese.
Beati loro.
In compenso, però, un referendum legittimo sulla riforma della legge elettorale verrà rinviato di un anno, si andrà a votare con la vecchia (inadeguata) legge, e Mastella, con tutti i partitini piccoli a fare da strascico, sarà pronto per entrare di nuovo in Parlamento. Curioso, vero, che si sia distaccato dal governo proprio alla vigilia di un referendum che, se confermato nelle sue aspettative, avrebbe dato una sonora accettata a tutti i micro-partiti della galassia politica italiana?
Ma no, è senza dubbio una coincidenza. Non bisogna essere qualunquisti.
Assolutamente. Come no.
Che tentazione che mi sta venendo di bruciare la scheda elettorale... Ma, alla fin fine, voterò quello che ritengo essere il meno peggio.
Almeno, se vorrò lamentarmi, avrò tutto il diritto a farlo.
Però che scoglionamento, signori miei...