Da quel che apprendiamo dai mezzi di informazione pare proprio essersi chiusa una stagione politica, almeno per il centrosinistra. Mentre Berlusconi, per difendere i suoi interessi (infiniti come l'universo) sta approntando una coalizione "mostro" che va da Storace a Dini passando per Mastella e Fisichella, il CentroSinistra muore.
Muore una alleanza che, bene o male, ha caratterizzato gli ultimi 13 anni della vita politica di questo paese, governando, in modi e composizione diversa, per sette anni.
Era il 1995 quando Prodi e Veltroni, su intuizione di D'Alema e Marini, crearono l'Ulivo, una coalizione tra Pds, Verdi, Socialisti, Centristi che, con una desistenza con Rifondazione, portò alla vittoria del 96. Anche nel 2001, seppur separato dal Prc, il Centrosinistra si presentò assieme ed assieme ripartì la composizione della nuova alleanza, l'Unione. La nuova coalizione si è dimostrata, quasi da subito, ingestibile, per alcune bizze della Sinistra Radicale ma soprattutto per la presenza di Mastella e di alcune anime centriste che non avevano nulla a che vedere con una coalizione di CentroSinistra ma che furono imbarcate per vincere.
Ora, come dicevo, il CentroSinistra muore.
Muore sepolto dalle sue contraddizioni, muore dalla poca voglia di cambiamento che anima alcuni partiti della Sinistra Radicale, muore per l'instabilità creata dalla nascita del Partito Democratico, muore per l'evidente innaturale presenza di persone come Dini, Fisichella, Caruso, Turigliatto, Binetti e quindi dalla lampante "miopia" politica di chi li ha candidati, muore per una comprensibile incompatibilità politica con partiti come l'Udeur.
A questo punto, per bocca di Veltroni ed a quanto sembra anche di Bertinotti, passa la politica "dell'Ognuno per se".
In uno scenario come questo io non sò davvero cosa pensare. Provo sconcerto per la fine di una alleanza "storica" e che negli anni, seppur nei limiti imposti dalla diversità di vedute su alcuni temi, ha realizzato molti obiettivi importanti.
Veltroni, si dice, vuole andare da solo per "cambiare lo scenario politico", per la vocazione maggioriataria, perche sa che comunque la partita è persa e vuole almeno cadere in piedi sperando di intercettare voti alla SR o al centro.
La Sinistra Radicale, seppur ancora oggi propone alleanze con il PD, pensa di rifarsi, correndo da sola, una nuova "verginità" a livello di "Lotta". Un comportamento di questo tipo si puo leggere nella scellerata decisione di non votare il rifinanziamento delle missioni all'estero. Un "feticcio" da portare come simbolo di un ritorno "alle battaglie politiche?".. io lo vedo piu come voglia di "tornare a blaterare comodamente seduti su una poltrona".
Concludendo, una "diaspora" del centrosinistra produrrà una inevitabile vittoria di Berlusconi e della sua coalizioni. Possiamo sperare che, tramite alcuni "giochi" fatti al senato tra apparentamenti e roba varia, si possa ridurre il margine di una una loro vittoria nella II camera.
Sta di fatto che con Berlusconi tornano:
-Leggi contro la magistratura
-Leggi a favore del suo immenso impero ed a discapito del pluralismo
-Leggi sulla scuola che creano disparità tra ricchi e poveri
Come, con il ritorno di Berlusconi, svanisce la possibilità di introduzione di maggiori tutele per i lavoratori, come moooolto timidamente, aveva cominciato ad attuare questo governo.
Questo il quadro, centrosinistra diviso, centrodestra vincitore non si sà di quanto, probabile ritorno della "stagione Berlusconiana", tempi bui per le classi disagiate.
In un panorama politico cosi desolante, ripeto, non sò davvero cosa fare. In Italia non abbiamo le tutele sociali di altri paesi europei (reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali degni di questo nome, contratti tutelati per i giovani, etc) ed il Partito Democratico è tragicamente troppo centrista su tali temi e per me invotabile, soprattutto se non in coalizione con altre forze che hanno a cuore la tutela dei ceti mediobassi, tutele che noi NON abbiamo a tutt'oggi, tutele minime..nessuno chiede la luna ma almeno di arrivare ai livelli di Francia, Germania, INghilterra o almeno della Spagna, da cui siamo moolto lontani e la moderazione economica del PD di certo non fa pensare a nulla di buono per i lavoratori. Come non è di buono auspicio la troppa vicinanza del PD al sistema Bancario (vedere gli intrecci Mps, Banca Intesa-San Paolo, Unipol, etc) come non è una garanzia per la difesa della Laicità, avendo al suo interno troppe ambiguità.. con correnti che vorrebbero addirittura l'alleanza con i talebani dell'Udc.
D'altro canto una Sinistra Radicale che si presenta da sola è implicitamente spinta verso l'estremismo, verso tutti quegli "eccessi" che personalmente non condivido. Mi riferisco alla difesa della "caste" del Pubblico impiego, alla reticenza verso alcune liberalizzazioni, necessarie ma che toccano alcune "caste" a cui la Sinistra Radicale è legata. Mi riferisco alla visione troppo ideologica nella politica estera.
Per una persona come me, che non si sente nè Riformista nè Radicale, il CentroSinistra è sempre stata "la giusta sintesi" per un bilanciamento tra "moderati" (in economia, nella laicità) e "radicali" (in poltica estera, in rapporto con il pubblico impiego, per le pensioni etc).
La morte di questa alleanza mi lascia da solo, con i miei dubbi, le mie incertezze, la presa di coscienza che probabilmente alle prossime elezioni mi spingerà a non votare, perche se ...e dico se... le premesse saranno un PD moderato ed una Sinistra troppo radicale.. l'unica scelta è il non voto, almeno per me..ma penso anche per altri.
Voi invece come state "vivendo" questa fase transitoria?