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  1. #1
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    Predefinito No alla " grazia " per Bruno Contrada


    26.12.2007
    LETTERA APERTA - APPELLO
    No alla "grazia" per Bruno Contrada
    [per aderire invia un e-mail a nograzia@genovaweb.org con cognome-nome e città]Sconfiggere le mafie è un obiettivo imprescindibile, una priorità nazionale.
    Le mafie inquinano il nostro territorio, negano i nostri diritti, cancellano libertà e dignità, impediscono lo sviluppo di intere regioni e condizionano il mercato in ogni regione del Paese, uccidono. Non basta combatterle, condannarle a parole, con manifestazioni o slogan altisonanti, bisogna sconfiggerle! Non bisogna aspettare nuovi morti e non bisogna dimenticare che per sconfiggerle occorre l'azione comune della società civile, della magistratura e delle Istituzioni tutte. Occorre affrontare questa “guerra”, con oltre 2650 morti ammazzati, iniziando dal rompere il silenzio e l'omertà, l'indifferenza e la connivenza, che avvolgono, proteggono e rafforzano la presenza e l'attività mafiosa, al Sud come al Nord. Nessuno può chiamarsi fuori.
    Sappiamo che le mafie possono contare su connivenze e complicità di pezzi dello Stato. Inseriscono uomini nelle Istituzioni, locali come nazionali, o trattano e usano uomini delle Istituzioni, locali e nazionali. Attraverso segmenti della massoneria, attraverso l'intreccio perverso mafia-politica-affari, impongono scelte al Potere cosiddetto legale, piegando l'interesse pubblico. La stagione stragista, come gli omicidi eccellenti commessi dalla mafia, le latitanze dei boss come l'azione di riciclaggio ed infiltrazione negli appalti pubblici, hanno messo in luce questo legame perverso tra Potere cosiddetto legale e Potere criminale. Solo spezzando questo legame, solo colpendo questa rete di protezione e complicità, e solamente aggredendo i patrimoni frutto del crimine mafioso e della corruzione, si potrà rompere questo equilibrio perverso.
    Ci sono uomini e donne straordinarie, nelle forze dell'ordine, nella magistratura, nell'amministrazione della cosa pubblica come nelle Istituzioni che si oppongono strenuamente alla prepotenza mafiosa ed ai volti di quei “professionisti” dal colletto bianco che agiscono per conto dei mammassantissima di Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorre. Uomini e donne preparati che non hanno mezzi ma fanno l'impossibile per sconfiggere e non solo combattere le mafie. Ci sono uomini e donne, ragazzi e ragazze, straordinari che nelle scuole o sul territorio operano per contrastare la cultura mafiosa e far comprendere quanto la Legalità sia utile per tutti e che i Diritti devono essere garantiti dallo Stato e non elargiti dal boss di turno in cambio di sudditanza. Ci sono organizzazioni di impegno civile e sociale che operano per rendere evidente che la mafia può essere colpita e che i beni confiscati a queste possono divenire occasione di riscatto.
    Un opera straordinaria che rischia ogni giorno di infrangersi e che ogni giorno, sempre di più, viene mortificata e umiliata da pezzi delle Istituzioni che non vogliono sconfiggere le mafie. Provvedimenti che limitano le risorse ed i mezzi a disposizione dei reparti investigativi, cavilli e contraddizioni legislative che di fatto rendono vana l'azione giudiziaria. Normative e gestioni che disincentivano la scelta dei cittadini di aiutare lo Stato, con Testimoni di Giustizia condannati a non-vivere per sopravvivere e con Collaboratori di Giustizia che vedono cadere i propri parenti morti ammazzati per la loro scelta di pentimento. Beni confiscati con fatica che restano in mano ai boss o che rimangono inutilizzati, quando - addirittura – non finiscono in mano alle banche. Attacchi, delegittimazioni e accuse infamanti ai magistrati che hanno la schiena dritta e non accettano di chiudere gli occhi davanti alle collusioni ed alle complicità del Potere con le mafie e con la rete di corruzione, clientela e illegalità che sottrae risorse alla collettività.
    Ogni giorno anziché rafforzare la cultura della Legalità, della credibilità dello Stato, si avvalla quel fondamento della cultura mafiosa che fa credere che comportarsi onestamente non paga. Assistiamo a proclami su Sicurezza e Legalità che significano tolleranza zero per i poveri cristi (come chi è - vittima dei traffici mafiosi - come gli immigrati clandestini, le ragazze prostitute o le vittime delle droghe) e tolleranza mille – cioè impunità e immunità - per i colletti bianchi, per i potenti, per i grandi criminali e le loro reti di protezione. Abbiamo assistito a manifestazioni antimafia con collusi in prima fila, abbiamo assistito a complici silenzi come sull'Agenda Rossa di Paolo Borsellino, da parte di alte cariche dello Stato, abbiamo assistito alla creazione - ad arte - di movimenti antimafia puramente mediatici utili solo alla politica ed al perenne tentativo di "normalizzazione" per depistare e screditare quanti, ogni giorno, si "sporcano le mani" e fanno nomi e cognomi. Dopo la beatificazione di Giulio Andreotti, presentato – trasversalmente - come “assolto” quando invece è stato riconosciuto – in via definitiva - colpevole di associazione mafiosa con Cosa Nostra sino al 1980. Dopo l'indulto che ha “liberato” anche molti della “manovalanza mafiosa”, che ha salvaguardato gli interessi di quell'economia e finanza corrotta, e dopo il Golpe Giudiziario attuato dal Ministro Mastella per fermare l'inchiesta Why Not in cui era coinvolto come indagato insieme al Premier, è di questi giorni la notizia che il Presidente della Repubblica ed il Ministro di Grazia e Giustizia, hanno avviato l'iter per concedere la Grazia ad un colpevole di associazione esterna a Cosa Nostra, condannato in via definitiva. NO! Adesso BASTA!!! Non è accettabile che Bruno Contrada, che, alto funzionario dello Stato, ha tradito e preferito servire Cosa Nostra, divenendo corresponsabile di quella stagione stragista che ha sventrato e intriso di sangue il Paese. NO! Proprio ora che, nonostante tutto, si sono inflitti pesanti colpi a Cosa Nostra, come la cattura dei Lo Piccolo, degli uomini vicini a Messina Denaro, la fine di Daniele Emmanuello, la rivolta -con il sostegno di Confindustria- contro il pizzo, lo Stato non può dare segni di cedimento. NO! A questa inquietante e vergognosa resa di alcuni, noi ci opponiamo, chiedendo rispetto per tutte le vittime delle mafie e, a questo punto, non possiamo esimerci dal chiedere che sia fermato l'iter della grazia avviato dal Ministro Mastella.


    Casa della Legalità e della Cultura – Onlus
    DemocraziaLegalità.it
    Associazione familiari delle Vittime di Via dei Georgofili
    Salvatore Borsellino
    Gioacchino Basile

    TUTTE LE ADESIONI SARANNO PUBBLICATE ON LINE
    E VERRANNO INVIATE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO

    per aderire e sottoscrivere la lettera-appelo
    invia una e-mail con cognome, nome e città a: nograzia@genovaweb.org
    http://www.genovaweb.org/nograzia_contrada.htm


  2. #2
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    Predefinito Una testimonianza di Giocchino Basile

    di Gioacchino Basile
    Caro Beppe, con riferimento al tuo articolo sulla grazia concessa a Bruno Contrada, ti riferisco volentieri le mie testimonianze a riguardo, tratte dalla mia lunga conoscenza del personaggio Bruno Contrada.
    Bruno Contrada non è l'uomo delle Istituzioni condannato a seguito delle calunnie dei pentiti...
    Rita Borsellino non stà diffamando Bruno Contrada, come minaccia fra "le righe" l'avvocato Giuseppe Li Pera.
    La mia storia e le mie difficoltà sociali e politiche, notificano al dil là d'ogni ragionevole dubbio che Bruno Contrada e un attore di quell'infame teatrino, che ha garantito, (a mio avviso per conto delle "Istituzioni Politiche" ) le illegalità di quel consociativismo, che dal 1979 (omicidio del giornalista di cronaca Mario Francese, Cesare Terranova e Lenin Mancuso) al 19 luglio 1992, strage di via D'Amelio, utilizzo le funzioni stragiste di "cosa nostra" per inibire ad ogni costo i dettati della legge, previsti chiaramente dalla nostra Costituzione Democratica.
    Bruno Contrada non può e non deve ricevere alcuna Grazia, senza aver prima confessato e indicato con chiarezza quelli che, lungo l'arco di quegli infami 13 anni s'avvantaggiarono delle sue funzioni e di quelle di "cosa nostra". Se è vero che lui stà soffrendo è anche vero che, i "pezzi di carne" dei nostri Eroi non furono mai ricomposti con certezza!!!
    Bruno Contrada non può negare d'aver bivaccato "fraternamente" con i criminali in via Guido Jung, in via Ruggero Marturano ed in via Don Orione, perchè l'ho visto io, con i miei occhi.
    Bruno Contrada deve spiegare queli tipi di contatti aveva con il suo confidente, Antonino Pipitone, da me visto per ben due volte, in piena attività; in via Montalbo la tarda mattina, ed in via Dei Cantieri il pomeriggio di sabato 18 luglio con Pietro Scotto, "il telefonista", "accozzaglia umana" a disposizione di "cosa nostra" che ben conosco da sempre.
    Bruno Contrada non può dire, di non aver mentito ai Giudici perchè io, con prove inoppugnabili ho dimostrato ad essi che, la saletta riservata nel ristorante "il Delfino" esisteva e come subito dopo "le dichiarazioni dei "pentiti" quel Ristorante fù stravolto da lavori di urgente ristrutturazioni, agevolandosi della sparizione immediata delle planimetrie catastali!!! (sic.) I tempi, le modalità e la strategia emotiva messa in campo per liberare '"l'uomo buio" delle Istituzioni Bruno Contrada, mi fanno pensare sempre più al fatto che, ormai il tempo della ragione si stia esaurendo... Il nostro Paese non può avere il volto di quelli che da sinistra a destra, hanno paura della verità.... Ora basta!!! Se qualcuno pensa che il sangue degli onesti non vale nulla: allora non deve valere più nulla, la pacifica convivenza con il volto del potere, impostoci da questo Stato!!!
    http://www.beppegrillo.it/2007/12/gr...all/index.html

  3. #3
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    Quoto.
    Contrada sa evidentemente troppe cose. E Napolitano sa che sa e sa che ciò è scomodo per la classe politica italiana di destra e di sinistra.
    Bisogna liberarlo prima che parli o si decida a farlo.
    E se, parlando, si scoprisse che la mafia è semplicemente italiana, cioè sostenuta apertamente da pezzi importanti dello stato, per non dire dallo stato italiano tout court? Che figura ci farebbe l'Italia nel mondo. No! La mafia deve sempre restare un male "siciliano", una malattia locala che lo stato italiano (buono) non è riuscito a sradicare perché noi siamo cattivi. Certo poi ci sono i Siciliani come Contrada, i siciliani che tradiscono... e non sono pochi...
    Doppio traditore, quindi, dello stato italiano che serviva professionalmente e della Sicilia che era la sua vera patria; traditore, reticente, impenitente,.... ma diabetico, e allora...
    Il GDS argomentava qualche giorno fa che Contrada è diverso da Provenzano...ma è vero? Grazia per Provenzano, Brusca e Riina allora...No, loro no, perché hanno il compito di fare il lavoro sporco, la grazia è solo per quelli apparentemente "puliti" che glielo commissionano.
    Non dimentichiamo che l'Italia è il paese che ha assolto Andreotti per ...."prescrizione"!!!
    E ho detto tutto.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Tipheus Visualizza Messaggio
    Quoto.
    Contrada sa evidentemente troppe cose. E Napolitano sa che sa e sa che ciò è scomodo per la classe politica italiana di destra e di sinistra.
    Bisogna liberarlo prima che parli o si decida a farlo.
    E se, parlando, si scoprisse che la mafia è semplicemente italiana, cioè sostenuta apertamente da pezzi importanti dello stato, per non dire dallo stato italiano tout court? Che figura ci farebbe l'Italia nel mondo. No! La mafia deve sempre restare un male "siciliano", una malattia locala che lo stato italiano (buono) non è riuscito a sradicare perché noi siamo cattivi. Certo poi ci sono i Siciliani come Contrada, i siciliani che tradiscono... e non sono pochi...
    Doppio traditore, quindi, dello stato italiano che serviva professionalmente e della Sicilia che era la sua vera patria; traditore, reticente, impenitente,.... ma diabetico, e allora...
    Il GDS argomentava qualche giorno fa che Contrada è diverso da Provenzano...ma è vero? Grazia per Provenzano, Brusca e Riina allora...No, loro no, perché hanno il compito di fare il lavoro sporco, la grazia è solo per quelli apparentemente "puliti" che glielo commissionano.
    Non dimentichiamo che l'Italia è il paese che ha assolto Andreotti per ...."prescrizione"!!!
    E ho detto tutto.
    Caro Tipheus, quoto talmente ciò che hai scritto, che mi sono permessa la licenza di incollare il tuo post sul mio forum. Spero, che per questa " licenza ", tu , Nicheja e Federico vogliate perdonarmi
    Neva

  5. #5
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    Nessun problema. Le vostre riflessioni sono quelle del Movimento, che non mancherà di esternarle nelle prossime ore nel comunicato di fine anno.

  6. #6
    W il Patriottismo Siciliano!
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    Citazione Originariamente Scritto da Neva Visualizza Messaggio
    Caro Tipheus, quoto talmente ciò che hai scritto, che mi sono permessa la licenza di incollare il tuo post sul mio forum. Spero, che per questa " licenza ", tu , Nicheja e Federico vogliate perdonarmi
    Neva
    Neva, per farti capire quanto io sia a mia volta d'accordo con Tipheus e per nulla contrario a quanto hai fatto copiando-incollando lo scritto di Tipheus sul tuo forum, copio-incollo anch'io il suo intervento sul mio blog, sempre sperando che ciò non gli dia fastidio: se per lui fosse un problema, è pregato di farcelo sapere tempestivamente, così da provvedere ala rimozione del suo scritto dai nostri rispettivi forum e blog.

  7. #7
    email non funzionante
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    Ho già detto altra volta che non ho alcuna intenzione di tenere un copyright su ciò che scrivo che è pertanto da intendersi come completamente libero, con la firma di Tipheus se a voi così piace, ma anche in maniera libera se preferite. (magari correggendo l'errore di battitura, "locala" per "locale", ok)
    Grazie, comunque, e buon anno.

  8. #8
    W il Patriottismo Siciliano!
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    Citazione Originariamente Scritto da Tipheus Visualizza Messaggio
    Ho già detto altra volta che non ho alcuna intenzione di tenere un copyright su ciò che scrivo che è pertanto da intendersi come completamente libero, con la firma di Tipheus se a voi così piace, ma anche in maniera libera se preferite. (magari correggendo l'errore di battitura, "locala" per "locale", ok)
    Grazie, comunque, e buon anno.
    Corretta

  9. #9
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    Predefinito Contrada resta in carcere... per il momento

    Mafia, Contrada resta in carcere
    "No al differimento della pena"


    NAPOLI - Il magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere ha rigettato l'istanza di differimento della pena proposta per Bruno Contrada. Il provvedimento è stato depositato ieri, ma la notizia è stata appresa solo oggi. La difesa dell'ex funzionario del servizio segreto civile aveva chiesto l'immediata liberazione o la detenzione domiciliare del detenuto a causa delle condizioni di salute in cui si troverebbe Contrada. Il magistrato di sorveglianza, dopo
    aver esaminato le consulenze sanitarie sullo stato di salute di Bruno Contrada, depositate dalla difesa dell'ex funzionario dei servizi segreti, condannato a dieci anni per associazione mafiosa, ritiene che "non ricorrono tuttora i presupposti per accedere al differimento dell'esecuzione della pena". "Nulla quaestio in merito - si legge nel provvedimento del giudice - all'istanza di detenzione domiciliare, misura che nel caso in specie può essere concessa esclusivamente dal tribunale di sorveglianza".
    (08-01-2008)
    http://www.repubblica.it/2007/12/sez...ento-pena.html

 

 

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