G8: VIOLENZE DI STRADA, PENE DA 5 MESI A 11 ANNI
GENOVA - Sono stati condannati ad oltre 102 anni di reclusione 24 dei 25 no global imputati di devastazione e saccheggio durante le manifestazioni del G8 del 2001 a Genova. Una sola imputata, Nadia Sanna, è stata assolta per non aver commesso il fatto.
LE CONDANNE - La pena più alta, 11 anni, è stata inflitta a Marina Cugnaschi, di Lecco, considerata uno degli appartenenti al "blocco nero" che devastarono la città e riconosciuta colpevole di devastazione e saccheggio. Altre pene consistenti, di 10 anni e 6 mesi, sono state comminate al catanese Francesco Puglisi, al bergamasco Vincenzo Vecchi; di 10 anni per Luca Finotti e di 9 anni per Alberto Funaro. Pene pesanti sono state comminate anche a Carlo Cuccomarino (7 anni e 10 mesi) Antonino Valguarnera (7 anni e 8 mesi), Carlo Arculeo (7 anni e 6 mesi), Dario Ursino (6 anni e 6 mesi), Ines Morasca (6 anni). Per il genovese Massimiliano Monai ("l'uomo della trave" immortalato durante l'assalto alla camionetta dei carabinieri in cui fu ucciso Carlo Giuliani) la condanna è stata di 5 anni. Gli altri condannati sono Paolo Dammicco (1 anno e 8 mesi), Paolo Putzolu (2 anni e 6 mesi), Antonio Fiandra (1 anno e 2 mesi),Federico da Re (1 anno e 5 mesi), Fabrizio De Andrade (1 anno e 6 mesi), Duccio Bonechi (1 anno e 4 mesi), Stefano Caffagnini (1 anno e 4 mesi), Domenico Ceci (5 mesi), Filippo D' Avanzo (1 anno e 5 mesi), Angelo Di Pietro ( 1 anno e 5 mesi), Tabar Firouzi (11 mesi), Francesco Toto (1 anno e 2 mesi). Lo spezzino Mauro Degli Innocenti, per cui i pm avevano chiesto 8 anni e 6 mesi, è stato condannato invece a 6 mesi.
CARUSO (PRC), CONDANNE INQUIETANTI, ORA TUTTI IN PIAZZA - Il parlamentare del Prc Francesco Caruso invita a "tornare in piazza" per manifestare contro le condanne dei 24 No Global, che dovranno rispondere di devastazione e saccheggio durante il vertice di Genova. "Le pesanti condanne di oggi per i fatti del G8 sono un indegno e inquietante attacco repressivo nei confronti della moltitudine che sei anni fa riempì le strade di Genova - dice Caruso - Bisogna tornare in piazza immediatamente, per esprimere la nostra indignazione contro una giustizia a due velocità, che persegue e incarcera chi ha resistito alla violenza poliziesca e lascia nell'impunità i vertici e gli apparati dello stato che pianificarono i pestaggi, le violenze, le cariche e la repressione".
"Dopo le condanne di oggi va rilanciata con maggior forza la manifestazione nazionale indetta il 2 febbraio a Cosenza, in occasione del verdetto della Corte d'Assise contro 13 attivisti del movimento, imputati per cospirazione politica e attentato all'ordinamento dello Stato, accusati di essere la cupola sovversiva che preordinò le contestazioni del global forum di Napoli del marzo 2001 e del G8 di Genova - conclude - Una manifestazione che dica no alla repressione che da Genova a Cosenza tenta di zittire, imbavagliare, reprimere e incarcerare il desiderio di lottare per un altro mondo possibile".
http://www.ansa.it/opencms/export/si..._39185461.html