Un paio di riflessioni sulle tappe delle guerre targate USA in Medio Oriente:
11 Settembre 2001 - vengono colpite le torri gemelle, ed ancora oggi non si è capito se:
a. sono state abbattute dagli stessi americani
b. gli aerei sono stati lasciati passare volutamente dagli stessi americani, per sfruttarne le conseguenze
c. in effetti gli USA per la prima volta se la sono presa incredibilmente in culo, e non ne sapevano niente (e comunque con la loro politica in Medio Oriente ritengo che sia difficile ammettere che non se la siano cercata)
In un simile contesto, anche nell'eventualità che la verità stia nella risposta C, come si può giustificare le guerre americane? Ricordiamo che tra i dirottatori delle torri gemelle non c'era neanche un afghano, e questi hanno invaso l'Afghanistan. Ma per definizione, un attentato terroristico non è un atto di guerra, quindi non si può accusare un paese e sulla base di inconsistenti illazioni invaderlo e pretendere di essere dalla parte della "ragione" (intesa come «Hanno cominciato loro, io adesso mi difendo/reagisco»). Seconda fase: gli USA hanno una voglia sfrenata di invadere anche l'Iraq. Dopo la precedente "guerra del golfo", in seguito alla quale avevano comunque permesso al loro ex alleato Saddam Hussein di continuare a governare, ritornano a farsi largo i "pruriti" democratici americani: gli USA hanno il dovere di tutelare la pace nel mondo. L'Iraq a quanto pare possiede armi di distruzione di massa in quantità (come se gli USA stessi non le possedessero), e potrebbe usarle contro il nostro amato "occidente". Viene inviata una commissione ONU per trovare quelle benedette armi. Le armi non si trovano. George Bush è invece convintissimo che la commissione ONU si sbagli, quindi si procede all'attacco dell'Iraq per difendere la "pace mondiale" (ma chi ci protegge dagli ameri-cani?). L'Iraq viene invaso, senza una motivazione sensata; il che ci potrebbe anche stare se si dicesse «Vogliamo fare la guerra, vogliamo occupare un paese per farci i nostri interessi», come tutto sommato sono tutte le guerre. Ciò che è preoccupante è che gli USA affermano di fare una guerra per salvare il mondo. Saddam Hussein è "il male". E' "il nuovo Hitler". Definizioni che, a turno, sono toccate ai vari nemici degli USA... C'è sempre il cattivone di turno al quale viene affibbiata l'etichetta di "nuovo Hitler". L'Iraq viene occupato, con un po' di trambusto; la guerra riesce meno facile di quel che si pensava. Ma cosa è veramente preoccupante in tutto questo? Che il presidente di un paese sovrano invaso per presunti legami ad Al-Qaeda (probabilmente inesistenti, così come è probabile che Al-Qaeda sia in qualche modo legata agli stessi USA), e perché considerato una minaccia per la stabilità mondiale a causa di armi inesistenti (e su tale questione dopo l'invasione si è glissato alla grande), sia stato giustiziato!!!
Ripetiamo: giustiziato!!!
Non è agghiacciante tutto questo? Come si può giustificare questa follia? Gli USA sono forse i depositari delle verità ultime?