Spot svizzero scoraggia gli africani a emigrare in Svizzera

[Kranzler II]

da Repubblica.it

Spot nell'intervallo della partita
"Africani, la Svizzera è un inferno"
di CONCETTO VECCHIO



Africani, state alla larga dalla Svizzera! Firmato: il governo svizzero.

L'ammonizione, sotto forma di uno spot tv, s'è materializzata nelle case di molti paesi africani martedì 20 novembre durante l'intervallo della partita amichevole Svizzera-Nigeria. Un immigrato di colore telefona al padre da una cabina telefonica e gli racconta di com'è bella e civile la Confederazione elvetica: in realtà vive sulla strada, s'arrangia con l'elemosina, ed è perseguitato dalla polizia. Una campagna anti-stranieri, per scoraggiare l'arrivo di altri cittadini africani, con un messaggio che non potrebbe essere più esplicito: non venite da noi, non c'è lavoro per tutti, finireste nel girone degli ultimi.

A confezionare l'annuncio è stato il dipartimento dell'emigrazione, il cui responsabile, Eduard Gnesa, ha dichiarato al Sonntags Blick, il quotidiano popolare di Zurigo che ha svelato il caso: "Abbiamo la responsabilità di aprire gli occhi a queste persone affinché si rendano conto della vita che potrebbe attenderle".

Il leader populista, e fresco trionfatore delle ultime elezioni politiche, il ministro della giustizia Christoph Blocher, ha benedetto l'iniziativa: "Dobbiamo dimostrare agli africani che non siamo un paradiso!". Gli svizzeri sembrano apprezzare. L'83 per cento dei lettori del Sonntags Blick si dice d'accordo con Blocher. Sui blog le voci critiche sono perlopiù isolate. "Dov'è finita la nostra identità? Se passeggio nella mia città, Biel, ho la sensazione di trovarmi in Africa. E' tempo di fermarli", scrive Bootvoll, la barca è colma, un nome che riecheggia il titolo del film del regista Markus Imhof sul mancato accoglimento di sei rifugiati politici nella neutrale Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale.


La disoccupazione è pressoché inesistente, ferma al 3,5 per cento, ma il governo motiva la sua campagna con le difficoltà a garantire agli immigrati di colore un regolare permesso di soggiorno, che viene concesso solo se si può vantare un impiego fisso. "La forza lavoro africana è ricercata poco o nulla" fanno notare dal dipartimento. "L'unica chance è quella di chiedere asilo, una trafila complicata e lunga, da cui intendiamo scoraggiarli. E poi il nostro è anche un modo per risparmiare sul budget previsto per i rifugiati".

"Migliaia di africani, in cerca di fortuna in Europa, annegano nel Mediterraneo" ammonisce Gnesa. "Anche da questi rischi intendiamo metterli in guardia". Lo spot sembra aver fatto scuola. Altri paesi europei intendono seguire l'esempio elvetico. Pare che l'Unione europea stia collaborando già con la Svizzera per mandarne in onda uno sulla tv pubblica del Camerun. Lo spot per il Congo invece è già quasi pronto.

(27 novembre 2007)


per vedere il video: http://tv.repubblica.it/home_page.ph...&cont_id=14809

[RUS]

venite invece tutti in idaglia, c'è lavoro per tutti gli africani, venite a decine di milioni così anche l'idaglia potra vantarsi di essere diventato un paese del terzo mondo.

[code47]

quando lo faremo pure noi?

[DonCamillo]

Ottima trovata, che sicuramente rende l'idea del coraggio del nuovo governo svizzero.

[westminster]

Ho qualche dubbio sull'efficacia di questi spot e sul fatto che possano andare bene per altri paesi oltre alla Svizzera.

[RUS]

Ho qualche dubbio sull'efficacia di questi spot e sul fatto che possano andare bene per altri paesi oltre alla Svizzera.

in effetti la Britannia sembra gia condannnata a diventare un pezzo dell'Afrika.

[Paranoid (POL)]

Vista dall'interno non posso negare che la situazione degli africani è sentita un po' da tutti quanti...ma...e ci sono tanti ma...ad esempio è vero che per la strada non si vedono altro che stranieri, ma semplicemente perchè noi svizzeri ce ne stiamo chiusi nelle nostre macchine e la sera andiamo a letto alle 21:00 e ci scandalizziamo se c'è qualcuno in giro alle 2 di notte. I nostri giovani, me compreso, se ne vanno nei pub, nelle discoteche, e torniamo a casa, magari schiantandoci in cantonale a 160 all'ora come è successo poco tempo fa a Caslano, loro stanno in giro perchè ovviamente non hanno la stessa disponibilità economica. La loro visibilità è accentuata dagli stili di vita, ma questo non significa granchè da un punto di vista globale.

L'UDC sono anni che cavalca questo sentimento, proponendo misure assurde che definire estreme è ancora essere gentili, come la campagna per buttare fuori gli stranieri che compiono reato (la famosa vignetta della pecora nera). Qui ci sono centinaia di migliaia di stranieri, come mio padre che lavora e vive qui da 30 anni, e sentirsi dire che se un giorno dovesse combinare qualcosa lo buttano fuori è una grande mancanza di rispetto e sensibilità politica, visto che ha gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri.

Il lavoro c'è, ma come è classico il padronato sfrutta le nostre paure per tenerci col classico bastone e carota. Ci sono decine e decine di industrie sia grandi che piccole che sfruttano gli stranieri in modo assurdo, e poi sono i primi a finanziare i partiti borghesi.

Non fate l'errore comunque di considerare la Svizzera un paese di estrema destra, ci sono delle correnti che non si possono negare, ma una buona parte del paese ride a crepapelle quando sentono le proposte dell'UDC. Purtroppo i giornalisti dall'esterno sguazzano in ogni cosa sia un minimo scandalizzante, a volte hanno ragione ma a volte dimenticano il quadro generale.

[westminster]

in effetti la Britannia sembra gia condannnata a diventare un pezzo dell'Afrika.

Di solito chi ha dato i Britannici per spacciati è stato smentito dalla storia.

[MEROVINGIO]

venite invece tutti in idaglia, c'è lavoro per tutti gli africani, venite a decine di milioni così anche l'idaglia potra vantarsi di essere diventato un paese del terzo mondo.

io voto x Watson , premio nobel , come ministro x l'immigrazione, lui sì che se ne intende

[MightyMax]

Di solito chi ha dato i Britannici per spacciati è stato smentito dalla storia.

Quando stai perdendo una guerra come con Hitler e Napoleone e poi raddrizzi la situazione è un conto, quando apri le porte ad un processo irreversibile come la multietnicizzazione della società è un pò diverso...