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  1. #1
    Omia Patria si bella e perduta
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    Contro l'Unione Europea prigione dei Popoli Per un'Europa di Nazioni libere, eguali e sovrane!
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    Unione Europea prigione dei popoli

    Qualche settimana fa è stato siglato un nuovo trattato che dovrebbe sostituire la vecchia Costituzione europea bocciata dal popolo.

    Esso diventerà operativo dopo che tutti i paesi membri lo avranno ratificato, ma questa volta non sarà possibile il verificarsi di un miracolo democratico come è stato la bocciatura della Costituzione europea da parte dei francesi nel referendum del 2005. I firmatari hanno deciso di muoversi in modo da evitare di sentire l'opinione del popolo, che per quanto manipolato dai media, non si è mostrato abbastanza docile.

    Con il massimo dell'ipocrisia il nuovo accordo, più di 300 pagine di modifica a tutti i trattati europei precedenti, viene chiamato "mini-trattato" e presentato come un aggiustamento minimo. E su modifiche minime degli accordi europei, così si argomenta, non sono necessari referendum popolari.

    In realtà il cosiddetto "mini-trattato" riprende più del 90% della precedente Costituzione Europea bocciata nel 2005.

    Il nuovo "mini-trattato" o "trattato semplificato" (non si sa quale delle due espressioni sia più ipocrita) regolerà gli equilibri istituzionali della Comunità europea per i prossimo decenni sancendo la definitiva perdita di sovranità degli stati nazionali, diventando il principale strumento di svuotamento della democrazia.

    In compenso il nuovo trattato è fatto su misura per le oligarchie finanziarie euro-americane il cui strapotere sta provocando l'impoverimento e la deindustrializzazione del nostro continente.

    L'Unione Europea diventerà, molto più di quello che è attualmente, il canale attraverso cui i popoli vengono messi in completa balia dei mercati finanziari che dominano la nostra attuale mondializzazione.

    E' necessario opporsi con una grande mobilitazione di tutti i popoli europei che, se hanno fermato una volta la Costituzione europea, lo possono fare due volte.

    Contro l'Unione Europea prigione dei popoli.

    Per un'Europa di Nazioni libere, uguali e sovrane.

    Per la difesa delle sovranità nazionali unico argine contro la globalizzazione

    Fermiamo il "mini-trattato", non facciamoci ingannare!

  2. #2
    Omia Patria si bella e perduta
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    Predefinito

    Dato che il nuovo trattato-truffa-complicato (mi sono rotto di dire "mini-trattato, chiamiamo le cose con il loro nome!) riprende quasi tutta la vecchia Costituzione europea, tutte le critiche fatte a questa sono ancora valide.

    Per questo motivo riporto un interessante brano di critica alla Costituzione bocciata nel 2005 che conserva tutta la sua validità. Per motivi di leggibilità lo spezzetterò un pochino.

    Fonte

    Marseille, le 21 mai 2005.
    UNA CATTIVA COSTITUZIONE
    CHE RIVELA UN CANCRO SEGRETO DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA
    Cari amici e colleghi,
    dopo sei mesi di intensa riflessione, si cristallizza attorno al "trattato costituzionale" un'argomentazione che dal trattato parte ma che ne va al di la, un'argomentazione que non é né di destra né di sinistra, e che mostra un pericolo storico per tutti noi al di sopra della politica. Per queste ragioni, questa corta argomentazione dovrebbe interessare i cittadini di ogni sponda.
    Era sei mesi fa, nel settembre 2004, io ero come tutti quanti, favorevole a questo testo senza averlo letto, per principio, per "andare avanti", pur sapendo che le istituzioni sono imperfette. Non volevo essere di quelli che frenano l'Europa. Io credo veramente che l'immensa maggioranza degli europei, al di la delle divisioni destra/sinistra, amano questa bella idea di un'Europa unita, piu fraterna, piu forte. E'un sogno di pace, molto condiviso.
    Non avevo letto il testo e non ne avevo assolutamente il tempo : troppo lavoro sulle spalle... E poi l'Europa e' lontana e con tutti questi uomini politici mi sentivo protetto dal numero : in caso di deriva sicuramente qualcuno ci avrebbe difeso... e cosi mi dispensavo dal fare politica, vale a dire che mi ero dispensato dall'occuparmi degli affari miei.
    Gia allora degli appelli erano lanciati contro il trattato, ma venivano dagli estremi dell'arco politico e per questa semplice ragione non cominciavo neppure a leggere i loro argomenti, restando confidente a seguire l'opinione e le idee della massa senza verificare personalmente la forza di queste idee.
    E poi all'improvviso, degli appelli sono venuti da persone non sospettabili di essere antieuropee. Ho allora letto i loro appelli, senza preoccuparmi delle etichette, e ho trovato gli argomenti molto forti. Mi sono messo a leggere, molto, dei libri interi, di ogni bordo politico, Fabius, Strauss-Kahn, Giscard, Jennar, Fitoussi, , Généreux, etc. .. e molti piu articoli dei sostenitori del trattato perche volevo essere sicuro di non sbagliarmi. E piu leggo piu sono inquieto. Sono arrivato a un punto tale che oggi non penso ad altro, quasi non dormo piu, ho paura, semplicemente , di perdere l'essenziale : la protezione contro l'arbitrarieta .
    Continuo oggi a leggere tutti gli interventi, quelli che sono a favore, quelli che sono contrari, continuo a cercare dove é la falla del mio ragionamento e il presente testo é un invito a riflettere e a progredire : se pensate di scorgere un falla, parliamone per favore, con tranquillita, onestamente, é molto importante. Posso sbagliarmi, cerco sinceramente di evitarlo, riflettiamo insieme.
    Sento che il mio ruolo di professore di giurisprudenza[1], é parlarne un po piu degli altri, di parlarne ai miei colleghi, ma anche ai miei allievi, anche ai giornalisti. Sarei complice se restassi muto.
    Ho cosi trovato piu di dieci ragioni gravi per opporsi a questo testo pericoloso et ancora altre dieci per rigettare un testo fastidioso e per niente fraterno. Ma le cinque ragioni piu forti, le piu convincenti, quelle che traversano tutte le opinioni politiche perche rimettono in causa l'interesse di avere una riflessione politica, mi sono apparse tardivamente perche bisogna scavare molto per metterle in evidenza. Apriti cielo! sono proprio queste le ragioni piu importanti ! su queste ragioni vorrei ora attirare la vostra attenzione e chiedere la vostra opinione perche possiamo parlarne insieme, visto che i giornalisti ci privano di pubblico dibattito.
    In questo affare di Stato, I fondamenti del diritto costituzionale sono bistrattati, e cio richiama in primo piano cinque principi tradizionali concepiti per proteggere i cittadini.

    1.Una costituzione deve essere leggibile per permettere un voto popolare : questo testo é illeggibile.

    2.Una costituzione non impone una politica o un'altra : questo testo é di parte.

    3.Una costituzione é modificabile : questo testo é bloccato da un'esigenza di doppia unanimita.

    4.Una costituzione protegge dalla tirannia attraverso la separazione dei poteri ed il controllo dei poteri : questo trattato non organizza né un vero controllo dei poteri e neppure una reale separazione dei poteri.
    5.Una costituzione non é imposta dai potenti, essa é stabilita dal popolo stesso proprio per proteggersi dall'arbitrarieta dei potenti attraverso un'assemblea costituente, indipendente, eletta a questo scopo e sciolta dopo : questo trattato ci impone dei testi scritti nell'arco di cinquanta anni dagli uomini al potere, al tempo stesso giudici e parte in causa.

  3. #3
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    Predefinito Preambolo: Costituzione o trattato?

    Quale é l'esatta qualifica di questo progetto ?

    Bisogna ricordare quel che é una Costituzione e perché la sua elaborazioe richiede precauzioni particolari.
    Una costituzione é un patto fra gli uomini e i loro governanti. In ragione di questo patto gli uomini accettano di obbedire alle leggi. In grazia di questo patto l'Autorita trova la sua legittimita. Questo patto deve proteggere gli uomini contro l'ingiustizia e l'arbitrarieta. I principi di cui parleremo servono a garantire che il patto assicuri il suo ruolo protettore e che gli uomini potranno controllarlo.
    Il progetto di Trattato istituente la Costituzione per l'Europa (TCE) é esecutorio senza limitazione di durata[2], si impone sulla quasi totalita dei temi principali della vita della gente[3], la sua forza giuridica é superiore a tutte le nostre norme nazionali (regolamenti, leggi, Costituzione) [4], istituisce i grandi poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) e ne regola gli equilibri.
    Il progetto di TCE é dunque, per natura, una Costituzione, fissa il "diritto del diritto".
    I dibattiti in corso mostrano che questo preambolo é nel mirino delle refutazioni. Rinforzo dunque la mia affermazione citando Olivier Gohin, professore allUniversité de Paris II : Il nuovo trattato é una autentica Costituzione in quanto corrisponde alla definizione materiale di ogni costituzione : organizzazione dei poteri pubblici e garanzia delle liberta fondamentali, con identificazione di un potere costituente (...) la nuova Unione europea riunisce gia da ora gli elementi necessari alla definizione dello stato; [5].

    Inoltre, il primato del diritto europeo, anche di un semplice regolamento, sull'insieme del diritto degli stati membri, e addirittura sulla loro Costituzione, é dimostrato esistere da numerosi Universitari che protestano contro questo terremoto volontariamente sottovalutato dal Consiglio Costituzionale (vedere i testi di Fridiric Rouvillois e Armel Picheul, note 4)
    la cosa piu importante non é quindi, a mio avviso, la qualifica che gli autori di questo testo hanno attribuito al testo da loro stessi scritto, poiché i principi di cui parleremo servono a proteggere i cittadini dalle isituzioni potenzialmente pericolose : qualunque testo fondamentale che definisca o modifichi i poteri delle istituzioni dovrebbe rispettare questi principi, qualunque sia la denominazione ufficialmente attribuitagli.
    Siamo assicurati che questo testo di costituzionale, offre le garanzie che attendiamo ?[6]

  4. #4
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    Predefinito Primo principio di diritto costituzionale : una Costituzione é un testo leggibile.

    Una costituzione deve essere accettata, direttamente, dal popolo che ad essa si sottomette.
    Affinché questa sottomissione abbia un senso, occorre che il testo sia leggibile dal popolo, cioé colui che firma il patto (e non unicamente dagli esperti ).
    A questo riguardo il "trattato costituzionale" é lungo e complesso[7] : 485 pages A4, vale a dire una ramette( termine usato in francia dai grossisti di materiale per uffici ) (nella versione francese compatta disponibile su http://www.constitution-europeenne.fr).
    Questa lunghezza, unica al mondo per una Costituzione, raddoppia considerando la moltitudine di annessi che la rendono semplicemente illeggibile per i non esperti.
    Certi punti importanti come la definizione delle SIEG ( servizi di interesse economico generale ) sono assenti dasl testo[8].
    Addirittura parti distanti fra di loro del testo si contraddicono[9].
    per illustrare ancora la difficolta di lettura di questo testo, bisogna notare ugualmente, ed é grave, l'assenza della lista dei domini in cui ogni istituzione puo legiferare. E introvabile per esempio (e se ne puo quindi ignorare l'esistenza ) la lista dei domini dove il Parlamento europeo é completamente escluso dal diritto di legiferare ( il che non é banale e neppure privo di consequenze). per conoscere questa ripartizione bisogna scrutare le centinaia di articoli uno ad uno, sperando di non averne dimenticato qualcuno ( vedi oltre ). Si puo parlare, in queste condizioni, di leggibilita?
    Altri articoli importanti, come l'articolo I-33 che istituisce gli atti non legislativi (regolamenti e decisioni ) che permettono ad una Commissione ( non eletta ) di creare senza controllo parlamentare delle norme vincolanti come leggi[10], non sono seguiti da una lista controllabile.
    Questa lunghezza e questa complessita rendono impossibile ogni critica di comune mortale[11].
    Il 75% degli spagnoli votanti che hanno approvato questo testo, cosi come il 60% che si sono astenuti, non l'hanno probabilmente letto : né i ministri, né i parlamentari, né i professori, né i giornalisti, né i cittadini che hanno altre cose da fare : chi ha il tempo di leggere 500 pagine A4 ? Basta porre la questione a se stessi : per gli altri non é diverso.

    Questi cittadini corrono il rischio enorme per loro stessi, ma anche per i loro figli e nipoti, di scoprire troppo tardi cose che non potranno piu cambiare.
    E evidente che bisogna leggere e comprendere quello che si firma. Oppure non si firma.

    Anche se fosse semplice (ipotesi remota), un testo di tale lunghezza non permette di giudicare con discernimento.
    Eppure bisogna aver un'opinione. Allora come si fa ad avere un'opinione su un testo che non si riesce a leggere ? Allineandosi con "gli altri", ci si rassicura , come le pecore di Panurge(amico di Pantagruele ).
    Questa lunghezza e' di per si antidemocratica : il dibattito é riservato agli esperti.
    Una Costituzione é la legge fondamentale, essa é il diritto del diritto", essa deve potere essere letta da tutti, per essere approvata oppure rigettata con conoscenza di causa.

  5. #5
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    Predefinito Secondo principio di diritto costituzionale : una Costituzione non impone una politic

    Secondo principio di diritto costituzionale : una Costituzione non impone una politica o un'altra, essa permette il dibattito politico senza imporne a priori il risultato



    Una Costituzione democratica non é di destra né di sinistra, essa non é socialista o liberale, una Costituzione non é di parte : essa rende possible il dibattito politico , essa é al di sopra del dibattito politico.
    Il TCE, al contrario, oltre a fissare le regole del gioco politico vorrebbe determinare il gioco stesso.
    Imponendo in tutte le sue parti[12] (I, II e sopratutto III) dei vincoli e dei riferimenti liberali, questo testo non é neutro politicamente : impone per tempi lunghi delle scelte di politica economica che dovrebbero evidentemente dipendere dal dibattito politico quotidiano, variabile secondo la congiuntura del momento. Si tratta di una sorta di hold-up ai danni dell'alternanza delle politiche economiche.
    In particolare, questo testo rende l'Europa incapace, per un tempo molto lungo, di manovrare le tre principali leve economiche che permettono a tutti gli stati del mondo di governare :

    Nessuna politica monetaria : noi siamo i soli al mondo ad avere reso la nostra banca centrale totalmente indipendente, affidandogli, se non bastasse, come missione principale, costituzionale, intangibile, la lotta contro l'inflazione .. non quelle contro la disoccupazione o a favore dello sviluppo[13]. Nessun mezzo é concesso ai poteri politici per modificare queste missioni. Eppure si sa che le politiche anti-inflazionistiche si pagano con la disoccupazione[14], per un effetto quassi meccanico (leggere bene nota 14)
    Nessuna politica budgetaria : il patto di stabilita[15] rinchiude gli stati in un rigore budgetario che é si una politica possibile, ma che non deve essere la sola ad vitam aeternam. Nessun rilancio di tipo Keynesiano (grandi lavori ) é piu possibile.
    Nessuna politica industriale : il divieto di intralcio alla concorrenza[16] implica il divieto di aiutare certi attori nazionali che si trovano in difficolta oppure fragili.
    E una politica dellimpotenza economica descritta dall'economista Jean-Paul Fitoussi[17] che si trova cosi ad essere istituzionalizzata, imposta per tempi lunghissimi.
    A questo proposito bisogna leggere l'appassionante sintesi di dodici economisti contro il TCE[18].
    Il progetto di TCE infantilizza i cittadini d'Europa : ci priva di ogni interesse a riflettere sulle alternative. A cosa servirebbe continuare a dibattere se ogni reale alternativa é espressamente proibita dal testo supremo?
    In concreto, se domani una maggioranza europea volesse cambiare direzione e passare ad un modo di organizzazione non mercantile, piú solidare, essa non potrebbe : ci vorrebbe l'unanimita.
    Fatta eccezione della costituzione sovietica ( che imponeva anche essa una politica, il collettivismo ), questa costituzione di parte sarebbe un caso unico al mondo.

  6. #6
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    Predefinito Terzo principio di diritto costituzionale : una Costituzione puo essere oggetto di r

    Terzo principio di diritto costituzionale : una Costituzione puo essere oggetto di revisione



    Tutti i popoli del mondo che vivono in democrazia possono revisionare il loro patto di governo. Il progetto di TCE é quasi impossibile da revisionare[19] : per cambiare una virgola a questo testo, occorre in primo luogo l'unanimita dei governi su un accordo di progetto di revisione, occorre quindi trovare l'unanimita dei popoli (parlamento o referendum) per la ratifica (e questo si chiama procedura di revisione ordinaria).
    Con 25 stati, questa procedura di doppia unanimita é una vera garanzia di intangibilita per i fautori dell'immobilismo. Questo testo sembra pietrificato dalla nascita.
    Concretamente, se una larga maggioranza di Europei desidera cambiare la loro legge fondamentale, non potranno. Cio é sorprendente, inquietante.
    E inaccettabile per una Costituzione[20] e sarebbe, un'altra volta, un caso unico al mondo.
    Mi rispondono mettendo in risalto la parola "trattato" per pretendere che l'unanimita é normale (e cio é vero in materia di trattati ), ma cio non sta in piedi : questo testo, in maniera evidente, gioca il ruolo di una costituzione e l'ossimoro "Trattato costituzionale" (unione di parole contradittorie) conduce, giocando con le parole, a creare una norma suprema troppo rigida, troppo difficile da revisionare.
    Curiosamente, questa rigidita eccessiva si accompagna ad una stupefacente elasticita per quanto riguarda un'altra procedura che non richiede l'accordo diretto dei popoli : la procedura della rivisione simplificata[21] autorizza uno degli organi dell'Unione (il Consiglio dei ministri) a modificare su propria iniziativa uno degli elementi chiave della Costituzione che condiziona il grado si sovranita conservato dagli Stati membri nei diversi domini (poiche il passaggio alla maggioranza fa perdere a tutti il diritto di blocco[22]). Cio é grave. : questa Costituzione é a geometria variabile, ma senza l'avvallo diretto dei popoli ad ogni variazione.
    Del resto, per l'entrata di un nuovo stato nell'UE, la regola dell'unanimita é una protezione, ma non é l'unanimita dei popoli consultati per referendum che é richiesta : é dapprima l'unanimita dei 25 rappresentanti dei governi ( di cui molti non sono eletti, e di cui nessuno é eletto col mandato di decidere su questo punto importante ), poi l'unanimita degli Stati secondo la loro procedura nazionale di ratifica[23]. Soli i paesi che hanno una procedura referendaria, e la Francia ne fa parte, vedranno il loro popolo direttamente consultato.
    Veramente si direbbe che la volontà dei popoli conta poco per coloro che li governano.

  7. #7
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    Predefinito una Costituzione democratica garantisce contro l'arbitrarieta

    Quarto principio di diritto costituzionale :
    una Costituzione democratica garantisce contro l'arbitrarieta
    assicurando allo stesso tempo la separazione dei poteri e il controllo dei poteri



    Lo spirito delle leggi descritto da Montesquieu é senza dubbio la migliore idea di tutta la storia dell'Umanita : tutti i poteri tendono naturalmente, meccanicamente, all'abuso di potere. E dunque essenziale, per proteggere gli uomini contro la tirannia, prima separare i poteri, e quindi organizzare il controllo dei poteri : nessuna confusione dei poteri, nessun potere senza contropotere.
    Cosi il popolo dice : Tu, Parlamento, fai le leggi, ma non le applichi. E tu, Governo, esegui le leggi, ma non puoi scriverle da solo. ; Cosi, nessun potere ha, da solo, i mezzi per imporre la propria volonta. Cio e'essenziale.
    D'altra parte, se uno dei poteri stima che l'altro ha un comportamento inaccettabile, puo revocarlo : il parlamento puo rovesciare il governo, e il governo puo sciogliere il parlamento. In ambo i casi si fa allora appello all'arbitraggio( elezioni ) del popolo che deve restare la sorgente unica di tutti i poteri. ; Occorre che ogni potere debba rendere dei conti e si sappia controllato in ogni momento. Anche questo é essenziale .
    E forse questa la migliore idea del mondo, quella che libera dal timore del despotismo.
    Anche nel quadro moderno di un'unione fra stati, non si vede perche questi principi protettori, di buon senso, avrebbero perduto il loro valore.
    L'equilibrio fra i tre poteri ( legislativi, esecutivo e giudiziario ) é tuttavia difficile da trovare.
    Il potere legislativo trae una forte legittimita dal suffragio universale diretto e c'é la tentazione di renterlo piu forte degli altri. Ma un Parlamento, anche legittimo, puo diventare tirannico perche il meccanismo dell'elezione non puo fare funzione di contropotere. Del resto un'assemblea non é necessariamente il luogo migliore per decidere : degli effetti di folla oppure la diluizione della responsabilita individuale al momento di decidere collettivamente possono condurre a degli eccessi[24].
    E per questo che si prevedono spesso dei limiti al potere parlamentare malgrado la sovranita che incarna : é per questo che si prevedono spesso due camere (sistema bicamerale ) in modo che una temperi l'altra : in Francia é il Senato , eletto lui pure, ma composto da persone con maggiore anzianeta, che gioca il rolo di moderatore dell'Assemblea Nazionale, moderatore ma senza rischio di bloccaggio (in caso di disaccordo é l'Assemblea Nazionale che ha l'ultima parola ).
    Spesso si prevede un'altra limitazione importante al potere legislativo : bisogna poter dissolvere l'assemblea, il tutto in questa ottica essenziale di contro-poteri che responsabilizzano gli attori pubblici.
    Nel quadro di questi limiti ( due camere e minaccia di scioglimento ) il Parlamento dovrebbe giocare un vero ruolo legislativo, con l'iniziativa delle leggi, la possibilita di ammendare i testi in tutti i domini, un vero ruolo nello stabilire le tasse ( é uno dei suoi ruoli di base essenziali : controllare il peso dei prelievi operati dall'autorita pubblica )
    Non é esattamente questo che é previsto nel progetto di TCE : il Parlamento non ha assolutamente l'iniziativa nel proporre le leggi[25], cio é gia inaccettabile, e il suo ruolo nel voto del budget ,sebbene aumentato, resta limitato , e sopratutto é escluso dalla deliberazione delle leggi in certi domini, riservati al Consiglio dei Ministri (procedure legislative speciali[26])).
    In effetti, ed é forse piu grave : ho a lungo concentrato la mia attenzione sulle leggi ( atti legislativi ) , e sto riscoprendo con stupore le decisioni , (art. I-33, I-35), "atti non legislativi " ben distinti dai semplici regolamenti . Non c'é niente da ridire al regolamento che é un testo d'applicazione, come i decreti ed ordinanze in Francia, che giustifica un potere normativo limitato tradizionalmente conferito all'esecutivo per fissare rapidamente le semplici modalita pratiche dell'applicazione delle leggi. Le decisioni ; sono differenti, e sono descritte a parte[27].
    Le "decisioni" sembrano vincolanti quanto le leggi, possono avere una portata generale, ma sembrano di piu facile creazione rispetto alle leggi, meno controllate (probabilmente dalla Corte di Giustizia Europea CGE ma non da un dibattito parlamentare). leggendo il testo del TCE, io cerco : chi puo prendere queste decisioni ; che assomigliano a delle "leggi senza Parlamento" ? Il Consiglio Europeo (fra capi di Stato e di Governo ), il Consiglio dei Ministri e la Commissione (tutti membri dell'Esecutivo, al livello nazionale o europeo, e sovente non eletti ), e la BCE. La BCE ha il potere di prendere da sola delle decisioni ;. E chi la controlla, questa banca centrale ? Quali sono i limiti di sicurezza posti attorno a queste norme elaborate al di fuori dei dibattiti parlamentari ?
    Non ci resta che fare insieme l'inventario ( poiche la lista non c'é stata comunicata ) degli articoli del TCE che permettono ( per il momento ) di produrre cosi delle "leggi senza parlamento" ( procedure legislative speciali ed atti non legislativi di portata generale ). Da seguire .....
    Siamo di fronte dunque ad un "triangolo" composto da Parlamento che rappresenta i popoli, dal Consiglio dei Ministri che rappresenta gli stati e dalla commissione che rappresenta l'interesse generale (sic).
    La Commissione é principalmente emanazione del Consiglio[28] che ne nomina i membri con un diritto di supervisione del parlamento che ne elegge il Presidente (su proposta del Consiglio ). la commissione é quindi totalmente indipendente, non deve ricevere consegne da nessuno, anche se puo essere revocata dal Parlamento attraverso una mozione di censura ed ogni suo Commissario puo essere "dimissionato" dal Presidente della Commissione.
    E la Commissione che é in carica della preparazione tecnica del diritto e che sottomette le sue proposizioni al Consiglio dei Ministri e al Parlamento, presentati come due organi legislativi..
    Si presenta quindi il Consiglio dei Ministri come una camera alta che giocherebbe il ruolo del Senato, ma cio é inaccettabile: in primo luogo i ministri non sono eletti ma sopratutto,detengono nel loro paese il potere esecutivo , vale a dire che governano la forza pubblica che gli permettera, nel loro paese, di applicare le leggi che hanno loro stessi elaborato.
    Sono quindi le stesse persone che creano il diritto a livello europeo e che lo applicano a livello nazionale (una volta trasposto) : esiste dunque una evidente confusione dei poteri.
    Il Consiglio dei Ministri é un organo chiaramente legato all'esecutivo a cui si confida un ruolo legislativo.
    Con la non-separazione dei poteri, é un importante baluardo contro l'arbitrarieta che perdiamo. Anche se é su un numero limitato di soggetti (21 ? chi lo sa veramente ?), é pericoloso.
    Laurent Lemasson, nell'articolo precitato[29], fa notare, lui, che il parlamento é composto di una sola camera, e che il Parlamento é irresponsabile : nessuno puo scioglierlo. Abbiamo visto che viene privato dell'iniziativa delle leggi, ma puo revocare la Commissione che dispone di questa iniziativa e cio da un certo ascendente per suggerirgli delle proposte. L. Lemasson vede in questa organizzazione dei poteri un rischio di regime di assemblea (una specie di tirannia parlamentare). Questa paura é senza dubbio esagerata perche la censura é possibile solamente con i due terzi dei suffragi espressi e sopratutto solo sulla gestione della Commissione, e cio sembra escludere la censura politica[30].
    Si puo concepire la codecisione positivamente, come un contropotere a doppio senso : cosi, il Parlamento non puo abusare del suo potere, e il Consiglio dei Ministri altrettanto. Ma avremmo trovato piu democratico un sistema bicamerale che metta in gioco per esempio, un'Assemblea dei Parlamenti nazionali o un'assemblea delle Regioni , piuttosto che un'Assemblea dei Ministri .
    Inoltre, questa codecisione scompare quando il parlamento é tagliato fuori da una serie di soggetti dove il Consiglio, la Commissione e la BCE creano il diritto da soli ( e guarda caso questo avviene nei domini economici importanti ) (Art. III-130-3 : mercato interno et Art. III-163 et III-165 : regole di concorrenza). E questo é decisamente sorprendente perché su questi soggetti non c'e' quasi piu nessun contropotere : forse che la Commissione (che tiene sovente l'iniziativa) puo essere considerata come una vera forza capace di interporsi in caso di deriva arbitraria del Consiglio dei Ministri (a cui e'cosi vicina) ?
    Sembra quindi esservi un vero problema democratico in tutti i domini sottratti al parlamento : né separazione né controllo. La lista di questi soggetti proibiti non esiste da nessuna parte, e questa esclusione del Parlamento da certi domini non e'mai stata formulata in maniera chiara[31].
    La dove il controllo dei poteri non esiste, perdiamo ancora un baluardo essenziale contro l'arbitrarieta .
    Per un cittadino che arriva qui senza essere stato condizionato psicologicamente in maniera opportuna, la cosa é sorprendente. ma forse mi sbaglio io. Mi si puo spiegare questo strano equilibrio ; dei poteri ? Per chi é stato scritto questo testo?
    In quanto cittadini, vorremmo che ci si spieghi perche questa esclusione esiste, su quali criteri si sono scelti i domini proibiti, e perche nessuna lista esplicita (e quindi criticabile ) sia stata formulata.

  8. #8
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    Predefinito Chi è responsabile verso chi?

    Vorremmo inoltre sapere chi é realmente responsabile dei suoi atti in questa organizzazione europea, poiche finalmente :

    Il parlamento non é responsabile davanti a nessuno (al di fuori delle elezioni di cui abbiamno gia detto che non possono far funzione di contropotere) poiche non cé procedura di dissoluzione.

    Il Consiglio europeo
    non é responsabile davanti a nessuno al livello europeo (e bisogna riportarsi alle lontane responsabilita nazionali per mettere in causa i suoi membri uno ad uno ). Il fatto che sia evidentemente difficile organizzare questa responsbilita, poiche si tratta di capi di Stato, non basta a rassicurarci perchi ne risulta comunque una irresponsabilita a livello federale.
    Il consiglio dei Ministri non é responsabile devanti a nessuno al livello europeo (ancora una volta bisogna rimettersi alla responsabilita nazionale per mettere in causa i suoi membri uno ad uno ). Il fatto che sia , ancora una volta difficile organizzare questa responsabilita poiche si tratta di Ministri depositari di un'altra sovranita popolare diversa da quella dell'Europa, non basta a rassicurare perche il risultato é comunque un'irresponsabilita la dove sono prese le decisioni
    Senza contare che la messa in opera di questa responsabilita appare tanto complicata quanto illusoria.
    Corte Europea di Giustizia (CGE), non eletta, i cui giudici dipendono direttamente dall'esecutivo che li nomina (qui siamo in pieno delirio), é lei pure fuori controllo (parlamentare o dei cittadini ), (quest ultimo punto non e' infrequente altrove, ma sempre pero con dei giudici veramente indipendenti ) e senza ricorso, malgrado i poteri immensi di cui é dotata attraverso l'interpretazione di tutti i testi e l’arbitraggio di tutti i litigi. Sono democratiche queste istituzioni ? (da leggere : [32]).
    La Banca Centrale Europea (BCE), non eletta, rigorosamente indipendente dai poteri pubblici, é ugualmente fuori controllo, quindi irresponsabile, malgrado l'influenza considerevole delle sue decisioni sulla vita quotidiana dei 450 milioni d'europei (vedi sopra).
    Non é sconcertante tutta questa irresponsabilita generale ?
    Bisogna proprio firmarlo con tutta urgenza sto testo ?
    La commissione é, in ultima analisi , la sola che rischia qualche cosa[33] : la censura globale ad opera del Parlamento, da una parte, ( ma solo ai 2/3 che é molto,e solamente per la sua gestione, tutto cio che rende la censura molto teorica ), e , d'altra parte, la dimissione individuale di un commissario che puo essere richiesta dal presidente della Commissione.
    Ma la Commissione é veramente il luogo del potere ? A questo propostio gli avvisi sono contrastanti , ma tenendo conto del quadro di insieme, avrei tendenza a pensare come Yves Salesse[34] che il vero potere é detenuto dal Consiglio dei Ministri (irresponsabile) e che la Commissione fa schermo , una sorta di "fusibile politico", un capro espiatorio comodo comodo che permette ai ministri di creare le leggi dicendo Non sono io, é lei, io non c'ho colpa, non posso forzarla : é indipendente ;.

  9. #9
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    Predefinito La commissione

    La Commissione é tuttavia un luogo di potere importante. Esempio : il commissario incaricato del commercio internazionale, per il mandato che ha ricevuto una volta per tutte, é il rappresentante unico dell Unione in tutte le negoziazioni internazionali (OMC e le altre ). Da solo, questa persona concentra dunque un potere vertiginoso. E a questo titolo che negozia l'AGCS (Accordo generale sui servizi, gigantesco progetto di deregolazione[35], versione mondiale della direttiva Bolkestein) in nome di tutti gli Europei, ma nel piu grande segreto : non rende conto al Parlamento delle negoziazioni che conduce su un accordo che sta per cambiare profondamente la vita di tutti gli Europei, e il Parlamento non puo imporgli di rendere dei conti[36].
    Possiamo gia osservare dei segni tangibili di una deriva di tipo tirannico. E il "trattato costituzionale" congela per tempi lunghissimo un disequilibrio istituzionale che permette questa deriva.
    La commissione puo essere censurata dal Parlamento, ma solamente con la maggioranza di almeno due terzi, cio che significa che la Commissione puo governare 450 millioni di persone con l'accordo di un terzo solamente del Parlamento.
    Anche il modo di scrutinio (per lista) garantisce ai leaders dei partiti il loro posto in Parlamento senza alcun rischio, cio che rende ancora piu teorica la loro responabilita al momento delle elezioni.
    Tutti questi poteri senza reale controllo, questa irresponsabilita generale ... dove é finita la democrazia ?
    Dove sono i baluardi contro l'arbitrarieta ?
    Sembra che, da venti anni a questa parte, i manuali scolari degli studenti di scienze politiche denomino questo fenomeno in maniera assai pudica come il "deficit democratico" dell'UE. Un termine largamente eufemistico per designare nei fatti l'abbandonarsi dei popoli, troppo confidenti, a coloro che sperano li difendano....
    Ritengo che tutte le conversazioni dei cittadini di base dovrebbero in questo momento analizzare punto per punto questa caporetto democratica : nelle istituzioni europee gli organi dell'Unione sembrano essere quasi tutti irresponsabili, la volonta dei popoli sembra contare un nulla per i governanti, e una certa politica economica é imposta dall'alto e per un tempo di cui non vedremo la fine.
    Come possono analisti e commentatori trascurare questi punti come se fossero di secondaria importanza ? é per fare l'Europa o morte ? A prescindere dal tipo di Europa ? Fosse pure non democratica ?! Non se ne puo parlare senza essere bollati di anti-europeismo ?
    L'argomento secondo il quale "tanto é uguale dapertutto" non mi rassicura ma mi inquieta ancora di piu : mentra la maggior parte dei cittadini trascura la democrazia, ipnotizzata dalla pubblicita, dal calcio e dalla televisione, altri se ne occupano attivamente, e sopratutto discretamente, eccome, con i risultati che vediamo.
    Ci dicono : questo testo é migliore del precedente, bisogna essere idioti per rifiutare di progredire ;. Vuol dire nascondere che con questo testo non si apporta solamente qualche correttivo. Vuol dire nascondere che con questo testo, si fisserebbe , si bloccherebbe, si avvallerebbe, si ranforzerebbe, si darebbe un giustificativo popolare ai testi che fino ad ora non ne avevano, (all'eccezione di Maastricht per la Francia), e si vede con quali risultati.
    Fosse pure migliore del precedente, questo testo é pericoloso. Montesquieu si sta rigirando nella bara.
    Esiste un triste paradosso quando i popoli rinunciano di volonta propria alla democrazia, vale a dire ai diversi baluardi che li proteggono dalla ingiusta legge del piu forte.
    Vorrebbero farci credere che tutti questi difetti saranno giustamente ricompensati da futuri progressi spettacolari :

    Per esempio, coloro che per arte divinatoria intravedono la nascita di un referendum d'iniziativa popolare all'iniziativa di un milione di persone[37] non hanno ben letto : il trattato definisce solamente un tristo diritto di petizione senza nessuna forza vincolante per la Commissione che viene in questa maniera invitata a riflettere e che puo, se gli garba, gettare immediatamente la proposta nella spazzatura senza dover rendere conti a chicchessia[38].
    Un lettore mi ha spedito un esemplare della Costituzione del Venezuela. Vi ho trovato degli esempi accademici (viventi) di democrazia autentica : come l'articolo 72 che permette a un 20 % degli elettori iscritti di chiedere, e a un 25 % di ottenere, il rinvio di qualsiasi eletto e il ritorno alle urne. Occorre un certo coraggio politico e un sincero spirito democratico, io trovo, per esporre cosi in qualsiasi momento il proprio potere alla censura dei cittadini. L'instabilita é evitata perche questo rinvio di iniziativa popolare é possibile solamente dopo meta mandato e una volta sola per mandato. Questa procedura ha gia funzionato senza causare disordini. Altri referendum di iniziativa popolare sono ugualmente previsti per creare o sopprimere delle leggi. Siamo ben lontani, in Europa, da un tale livello di responsabilita politica degli attori istituzionali, Sia al livello nazionale che al livello dell'unione. L'articolo I-47.4 del TCE, dal canto suo, affligge.

    Nella stessa maniera, i bei principi generali e generosi, ripetuti dovunque, su tutte le radio, le televisioni, i giornali, e nella propaganda ufficiale, rappresentano una regressione rispetto al nostro diritto attuale[39]. Inoltre, la loro forza vincolante e'estremamente criticata dai piu'grandi giuristi che esprimono il piu vivo disaccordo su questo punto [40].
    Dovunque, questo testo inganna l'occhio, dovunque un trompe-l'oeil, e maschera una malattia mortale della democrazia : in maniera progressiva e surrettizia, affermando il contrario senza vergogna, gli esecutivi nazionali, di destra come di sinistra, all'occasione della nascita dell'Europa, stanno, da cinquanta anni, affrancandosi dal controllo parlamentare la dove ne avrebbero piu bisogno (in materia economica ), e piu in generale da ogni responsabilita concreta nella maggior parte delle loro decisioni politiche.

  10. #10
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    Predefinito una Costituzione democratica é necessariamente stabilita da una assemblea indipendent

    Quinto principo di diritto costituzionale : una Costituzione democratica é
    necessariamente stabilita da una assemblea indipendente dai poteri governanti.



    Una Costituzione non é assegnata al popolo dai potenti. Essa é definita dal popolo stesso, o dai suoi rappresentanti scelti per questo compito preciso, e questo proprio per proteggersi dall'arbitrarieta dei potenti.
    Tutto all'opposto, le istituzioni europee sono state scritte (da cinquanta anni ) ad opera degli uomini politici al potere che si trovano cosi ad essere allo stesso tempo giudici e parte in causa : trovandosi accomunati in questa impresa senza distinzione di destra o sinistra, accomodando loro stessi i vincoli che potrebbero infastidirli nel loro operare. Le loro responsabilita sono cosi state in tal modo definite che si é generata, é umano ma lo si poteva prevedere, una pericolosa parzialita.
    Ecco, ancora, un caso unico al mondo, per una democrazia almeno.....
    Osserviamo i risultati come una caricatura di quello che bisogna evitare : un esecutivo completamente libero di muoversi su dei soggetti economici selezionati, quasi tutti gli organi dell'Unione senza responsabilita al loro livello decisionale, una sembianza di democrazia con delle decorazioni trompe-l'oeil dovunque, dei piccoli progressi puntuali messi ben in evidenza, ma un ritiro reale delle garanzie contro l'arbitrarieta.
    La sola via credibile per creare un testo fondamentale equilibrato e protettore é un'assemblea costituente, indipendente, dai poteri regnanti, eletta per elaborare una Costituzione, e niente altro, revocata subito dopo, ed il rispetto ineccepibile di una procedura veramente pubblica e con ampio spazio per i contradittorii[41](in diritto la parola "contradittorio" significa che i punti di vista opposti devono potersi completamente esprimere ).
    E compito dei cittadini imporre questa procedura qualora i responsabili politici cerchino di farla franca.
    La composizione assai varia e ricca di personalita di grande valore della Convenzione Giscard non é argomento soddisfacente : si resta a mille miglia da un'assemblea Costituente : i suoi membri non sono stati eletti con questo mandato, non tutti i suoi membri erano indipendenti dai poteri regnanti, e sopratutto i suoi membri non avevano i poteri per scrivere un nuovo testo, equilibrato e democratico : potevano solemente validare, compilare (modificandoli leggermente) i testi anteriori scritti da attori politici allo stesso tempo giudici e parte in causa.[42]
    Se questo non bastasse, la riscrittura del testo, ancora ad opera dei governanti al potere, durante un anno, mentre la Convenzione aveva gia consegnato la sua proposta, é ancora un enormita colossale dal punto di vista costituzionale. Non é compito del potere stabilire la legge delle leggi[43]. Lo Stato non é il popolo.

    Stabilendo una Costituzione per via di trattato, procedura molto meno costringente di una pesante assemblea costituente, (pubblica, lungamente contraddittoria, e validata direttamente dal popolo ), i parlamenti e governi, sia i governanti di destra che di sinistra, hanno agito come se fosser loro i proprietari della sovranita popolare, e questo trattato, come i precedenti puo analizzarsi come un abuso di potere : i nostri eletti, sebbene siano eletti, non hanno ricevuto il mandato di abdicare la nostra sovranita . Spetta al popolo, direttamente, il controllo di questo trasferimento, (a mio avviso augurabile per costruire un'Europa forte e pacifica ) .

    Rispetto profondamente tutti i membri eminenti della Convenzionem ma penso che non avevano il mandato per fare quel che han fatto
    E semplicemente costernante vedere numerosi attori politici di primo piano che osano rimpiangere rumorosamente che il TCE sia stato sottomesso a referendum, sottolineando che tutto sarebbe stato meno complicato e meno incerto con il parlamento che l'avrebbe votato come un solo uomo,e senza forse neanche leggerne una riga[44] Cosa valgono i popoli per le nostre elites ?
    A proposito, i numerosi governi che hanno fatto ratificare questo testo dal loro parlamento nazionale[45], piuttosto che dal loro popolo (referendum), hanno firmato una vera e propria disdetta : i popoli di questi paesi sono stati privati allo stesso tempo del dibattito e dell'espressione diretta che gli avrebbe permesso di resistere a questa caporetto democratica che li espone in pieno all'arbitrarieta.
    Quale mezzo rimane a questi cittadini per resistere a questa espropriazione della loro sovranita ?[46]

    Fortunatamente esiste una soluzione piu pacifica della rivolta : un No chiaro et risoluto del popolo francese.

    Questo disprezzo dei popoli e delle loro scelte rivela il pericolo immenso che ogni giorno, discretamente, nel piu assoluto riserbo, diventa sempre piu grande : le nostre elites, di destra e di sinistra, hanno paura della democrazia e ce ne privano deliberatamente, progressivamente e in maniera insidiosa.

 

 
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