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Discussione: Pacchetto sicurezza

  1. #1
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    Exclamation Pacchetto sicurezza

    Presentazione

    È stato approvato nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi il ‘Pacchetto sicurezza’, proposto dal ministro dell’Interno Giuliano Amato e dal ministro di Giustizia Clemente Mastella.
    "I disegni di legge sulla sicurezza approvati - ha spiegato il ministro dell’Interno Amato al termine della riunione a Palazzo Chigi - vanno in Parlamento come tali e contengono norme che dovrebbero incontrare consenso in Parlamento e sollecita approvazione. Proprio per questo li mandiamo come ddl e non come atti del Governo. Ove queste misure non venissero approvate in tempi ragionevoli, il Governo dovrà riconsiderare la sua scelta".
    L’articolato insieme di norme che costituisce il 'Pacchetto sicurezza' trova collocazione in quattro distinti disegni di legge, di cui un Ddl delega.

    I ddl, sono :


    Al pacchetto si accompagna un Ddl presentato dal ministero della Giustizia che reintroduce il reato di falso in bilancio.
    È, inoltre consultabile una guida su 'Le misure legislative per la sicurezza'.


    Fonte: Ministero dell'Interno

  2. #2
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    Predefinito

    Conferenza stampa del 30 ottobre 2007

    Il dossier su "Il Rapporto sulla criminalità in Italia 2006 "

    Documenti da scaricare
    Disposizioni in materia di sicurezza urbana

    Adesione al trattato di Prüm e istituzione della Banca dati nazionale del Dna

    Misure di contrasto alla criminalità organizzata.

    Disposizioni in tema di reati di grave allarme sociale e di certezza della pena

    Guida sulle misure legislative per la sicurezza

    I documenti sono in formato .pdf




    Parte del ddl sulla sicurezza urbana dedicata alle espulsioni testo di base del decreto-legge del 31 ottobre 2007
    (…)
    Articolo 13
    (Modifiche al decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30)
    1. All’articolo 20 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, sono apportate le seguenti modifiche:
    1. l’intitolazione dell’articolo è sostituita dalla seguente:"(Limitazioni al diritto di ingresso e di soggiorno per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza)";
    2. al comma 4 le parole "solo per gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica" sono sostituite dalle seguenti: "solo per gravi motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza";
    3. al comma 5, le parole "possono essere allontanati solo per motivi di pubblica sicurezza che mettono a repentaglio la sicurezza dello Stato," sono sostituite dalle seguenti: "possono essere allontanati solo per motivi di sicurezza dello Stato e per motivi imperativi di pubblica sicurezza,";
    4. il comma 7 è sostituito dal seguente: "7. I provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato nonché i provvedimenti di allontanamento dei cittadini dell’Unione di cui al comma 5 sono adottati dal Ministro dell’interno con atto motivato, salvo che vi ostino motivi attinenti alla sicurezza dello Stato, e tradotti in una lingua comprensibile al destinatario, ovvero in inglese. Il provvedimento di allontanamento è notificato all’interessato e riporta le modalità di impugnazione e la durata del divieto di reingresso sul territorio nazionale, che non può essere superiore a 3 anni. Salvo quanto previsto al comma 9, il provvedimento di allontanamento indica il termine stabilito per lasciare il territorio nazionale, che non può essere inferiore ad un mese dalla data della notifica, fatti salvi i casi di comprovata urgenza.";
    5. dopo il comma 7, sono inseriti i seguenti: "7-bis. Il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di pubblica sicurezza è adottato con atto motivato dal prefetto territorialmente competente secondo la residenza o dimora del destinatario, e tradotto in una lingua comprensibile al destinatario, ovvero in inglese. Il provvedimento di allontanamento è notificato all’interessato e riporta le modalità di impugnazione e la durata del divieto di reingresso sul territorio nazionale, che non può essere superiore a 3 anni. Il provvedimento di allontanamento indica il termine stabilito per lasciare il territorio nazionale, che non può essere inferiore ad un mese dalla data della notifica, fatti salvi i casi di comprovata urgenza. Per motivi imperativi di pubblica sicurezza il provvedimento di allontanamento è immediatamente eseguito dal questore e si applicano le disposizioni di cui all’articolo 13, comma 5-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.
      7-ter. I motivi di pubblica sicurezza sono imperativi quando il cittadino dell’Unione o un suo familiare, qualunque sia la sua cittadinanza, abbia tenuto comportamenti che compromettono la tutela della dignità umana o dei diritti fondamentali della persona umana ovvero l’incolumità pubblica, rendendo la sua permanenza sul territorio nazionale incompatibile con l’ordinaria convivenza.";
    6. al comma 8, le parole "è punito con l'arresto da tre mesi ad un anno e con l'ammenda da euro 500 ad euro 5.000" sono sostituite dalle seguenti: "è punito con la reclusione fino a tre anni";
    7. al comma 9, le parole "nel provvedimento di cui al comma 7," sono sostituite dalle seguenti: "nei provvedimenti di cui ai commi 7 e 7-bis," e le parole "quando il provvedimento è fondato su motivi di pubblica sicurezza che mettano a repentaglio la sicurezza dello Stato," sono sostituite dalle seguenti: "quando il provvedimento è fondato su motivi di sicurezza dello Stato o su motivi imperativi di pubblica sicurezza,".
    2. Al decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, dopo l’articolo 20 è inserito il seguente:
    "Articolo 20-bis, (Allontanamento del cittadino dell’Unione o di un suo familiare sottoposto a procedimento penale )
    1.Qualora il destinatario del provvedimento di allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza sia sottoposto a procedimento penale si applicano le disposizioni di cui all’articolo 13, commi 3, 3-bis, 3-ter, 3-quater e 3-quinquies del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286."
    3. All’articolo 21 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, sono apportate le seguenti modificazioni:
    a) al comma 2, dopo le parole " che non può essere inferiore ad un mese." e prima delle parole "Il provvedimento di allontanamento di cui al comma 1" sono inserite le seguenti: "Unitamente al provvedimento di allontanamento è consegnata all’interessato una attestazione di obbligo di adempimento dell’allontanamento, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’interno e del Ministro degli affari esteri, da presentare presso il consolato italiano del Paese di cittadinanza dell’allontanato.";
    b) dopo il comma 2, è aggiunto il seguente:
    "2-bis. Qualora il cittadino dell’Unione o il suo familiare allontanato sia individuato sul territorio dello Stato oltre il termine fissato nel provvedimento di allontanamento, senza aver provveduto alla presentazione dell’attestazione di cui al comma 2, è punito con l’arresto da un mese a sei mesi e con l’ammenda da 200 a 2.000 euro.".
    4. All’articolo 22 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, sono apportate le seguenti modificazioni:
    1. al comma 1, le parole "di cui all'articolo 20" sono sostituite dalle seguenti: "di cui all'articolo 20, comma 7,";
    2. al comma 3, sono soppresse le seguenti parole "pubblica sicurezza che mettano a repentaglio la";
    3. al comma 4, le parole "di cui all'articolo 21" sono sostituite dalle seguenti: "di cui all'articolo 20, comma 7-bis, e all’articolo 21";
    4. i commi 7 e 8 sono sostituiti dai seguenti:
    "7. Contestualmente al ricorso di cui al comma 4 può essere presentata istanza di sospensione dell’esecutorietà del provvedimento di allontanamento. Fino all’esito dell’istanza di sospensione, l’efficacia del provvedimento impugnato resta sospesa, salvo che il provvedimento di allontanamento si basi su una precedente decisione giudiziale ovvero su motivi imperativi di pubblica sicurezza.
    8. Al cittadino comunitario o al suo familiare, qualunque sia la sua cittadinanza, cui è stata negata la sospensione del provvedimento di allontanamento è consentito, a domanda, l’ingresso ed il soggiorno nel territorio nazionale per partecipare alle fasi essenziali del procedimento di ricorso, salvo che la sua presenza possa procurare gravi turbative o grave pericolo all’ordine pubblico o alla pubblica sicurezza. L’autorizzazione è rilasciata dal questore anche per il tramite di una rappresentanza diplomatica o consolare su documentata richiesta dell’interessato.".

  3. #3
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    Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 30 novembre 2007 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi ha proseguito l’esame e approvato un pacchetto di cinque disegni di legge in materia di sicurezza dei cittadini e di contrasto all’illegalità diffusa. Il pacchetto è completato dal disegno di legge, già approvato dal Consiglio dei Ministri, sull’accelerazione del processo penale, ora all’esame della Camera.
    All’interno del Comunicato stampa i provvedimenti approvati dall’Esecutivo.
    30 Ottobre 2007
    http://www.governo.it/Notizie/Palazz...io.asp?d=37015

  4. #4
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    La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
    Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
    Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Letta.
    Il Consiglio ha proseguito l’esame e approvato un pacchetto di cinque disegni di legge in materia di sicurezza dei cittadini e di contrasto all’illegalità diffusa. Il pacchetto è completato dal disegno di legge, già approvato dal Consiglio dei Ministri, sull’accelerazione del processo penale, ora all’esame della Camera.
    Il Governo chiede una corsia preferenziale per la rapida approvazione delle disposizioni in esso contenute e direttamente funzionali all’effettiva tutela delle esigenze di sicurezza dei cittadini.
    Il primo disegno di legge, su proposta del Ministro della giustizia, Mastella, contrasta i reati che creano un forte allarme sociale con misure di inasprimento delle pene per omicidio colposo e lesioni personali colpose se aggravati dallo stato di ebbrezza da alcool o da stupefacenti; introduce il reato di adescamento di minori attraverso l’utilizzo della rete internet o di altri mezzi di comunicazione.
    Con il secondo disegno di legge, su proposta del Ministro della giustizia, Mastella, del Ministro degli affari esteri, Massimo D’Alema, e del Ministro dell’interno, Giuliano Amato, l’Italia aderisce al Trattato di Prum (sottoscritto da Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi ed Austria) che sancisce il potenziamento della cooperazione transfrontaliera per contrastare terrorismo e migrazione illegale. Vengono istituiti la banca dati nazionale del DNA - con il controllo del Garante per la protezione dei dati personali e del Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie - e il Laboratorio centrale delle banche-dati presso i Ministeri dell’interno e della giustizia, al fine di facilitare l’identificazione degli autori di delitti. Nella banca verranno conservati i profili di DNA scaturiti dall’esame di reperti biologici acquisiti nel corso di procedimenti penali, ovvero prelevati da detenuti con condanna definitiva o in carcere per misure cautelari, arrestati in flagranza di reato e sottoposti a fermo di polizia. Di tali reperti è prevista la distruzione nel caso in cui la condanna non venga confermata. Il disegno di legge delega altresì il Governo a istituire i ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria.
    30 Ottobre 2007
    http://www.governo.it/Governo/Consig...io.asp?d=37055

  5. #5

  6. #6
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    Il testo completo

    30 Ottobre 2007
    La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
    Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
    Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Letta.
    Il Consiglio ha proseguito l’esame e approvato un pacchetto di cinque disegni di legge in materia di sicurezza dei cittadini e di contrasto all’illegalità diffusa. Il pacchetto è completato dal disegno di legge, già approvato dal Consiglio dei Ministri, sull’accelerazione del processo penale, ora all’esame della Camera.
    Il Governo chiede una corsia preferenziale per la rapida approvazione delle disposizioni in esso contenute e direttamente funzionali all’effettiva tutela delle esigenze di sicurezza dei cittadini.
    Il primo disegno di legge, su proposta del Ministro della giustizia, Mastella, contrasta i reati che creano un forte allarme sociale con misure di inasprimento delle pene per omicidio colposo e lesioni personali colpose se aggravati dallo stato di ebbrezza da alcool o da stupefacenti; introduce il reato di adescamento di minori attraverso l’utilizzo della rete internet o di altri mezzi di comunicazione.
    Con il secondo disegno di legge, su proposta del Ministro della giustizia, Mastella, del Ministro degli affari esteri, Massimo D’Alema, e del Ministro dell’interno, Giuliano Amato, l’Italia aderisce al Trattato di Prum (sottoscritto da Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi ed Austria) che sancisce il potenziamento della cooperazione transfrontaliera per contrastare terrorismo e migrazione illegale. Vengono istituiti la banca dati nazionale del DNA - con il controllo del Garante per la protezione dei dati personali e del Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie - e il Laboratorio centrale delle banche-dati presso i Ministeri dell’interno e della giustizia, al fine di facilitare l’identificazione degli autori di delitti. Nella banca verranno conservati i profili di DNA scaturiti dall’esame di reperti biologici acquisiti nel corso di procedimenti penali, ovvero prelevati da detenuti con condanna definitiva o in carcere per misure cautelari, arrestati in flagranza di reato e sottoposti a fermo di polizia. Di tali reperti è prevista la distruzione nel caso in cui la condanna non venga confermata. Il disegno di legge delega altresì il Governo a istituire i ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria.
    Nel terzo disegno di legge, ancora su proposta del Ministro della giustizia, Mastella, sono delineate misure di contrasto alla criminalità organizzata e viene conferita al Governo una delega per l’emanazione di un testo unico che unifichi e razionalizzi la disciplina delle misure di prevenzione patrimoniali e personali. Nell’esercizio della delega il Governo terrà conto, tra gli altri, di alcuni criteri qualificanti: le misure patrimoniali di prevenzione verranno applicate anche alle persone giuridiche e ai deceduti entro cinque anni dal decesso; gli imprenditori che non denuncino di essere assoggettati a pressioni da parte della criminalità organizzata potranno evitare il sequestro e la confisca di prevenzione a condizione che collaborino alla ricostruzione di fatti e di elementi di prova decisivi per le indagini; a quelli che fin dall’inizio collaboreranno con l’autorità giudiziaria verrà conferita una amministrazione di sostegno; sarà prevista la possibilità di confiscare anche beni localizzati in Paesi dell’Unione europea.
    Con il quarto disegno di legge in materia di sicurezza urbana, su proposta del Ministro dell’interno, Giuliano Amato, il Governo intende contrastare alcuni comportamenti diffusi e particolarmente odiosi della cosiddetta “criminalità di strada” introducendo nel codice penale misure di tutela per i minori, tra cui il reato di impiego di questi in pratiche di accattonaggio, la responsabilità dei maggiorenni che partecipino a delitti commessi da minori, il danneggiamento, deturpamento o imbrattamento di immobili non solo di pregio (quando comunque il fatto pregiudichi il decoro urbano), l’occupazione abusiva di suolo pubblico anche a fini di commercio, la detenzione di razzi, bengala od altro materiale con potenzialità offensiva in prossimità di manifestazioni sportive.
    Alle città d’arte è assegnato un contributo straordinario, proporzionato alla consistenza del flusso di turisti e alla rilevanza del patrimonio culturale, finalizzato ad assicurare il mantenimento delle aree con valore storico, artistico e archeologico.
    Viene inoltre prevista la pena accessoria della decadenza dalla potestà di genitore quando venga accertato un vero e proprio asservimento del minore di età che si configuri come riduzione in schiavitù e commercio di esseri umani. In attuazione del nuovo Titolo V della Costituzione si provvede ad integrare i poteri di ordinanza del Sindaco, quale ufficiale di Governo, con riferimento alla sicurezza urbana delle collettività locali, anche sulla base di appositi atti di indirizzo del Ministro dell’interno. Al fine di assicurare effettività all’esecuzione degli allontanamenti dei cittadini dell’Unione per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza si prevedono due livelli di competenza (Ministro e Prefetto) con riferimento, rispettivamente, alla sicurezza dello Stato e a motivi di pubblica sicurezza che compromettono i diritti fondamentali della persona. Nel procedimento di allontanamento sono applicate le medesime procedure di garanzia già previste per i cittadini extracomunitari. Il provvedimento riceverà il parere della Conferenza Stato-Città.
    Il quinto disegno di legge, su proposta del Ministro della giustizia, Mastella, rende più severa ed esaustiva l’attuale disciplina sanzionatoria in materia di falso in bilancio. La disciplina su cui il Governo interviene, introdotta nel 2002, ha prestato il fianco a numerose critiche sul piano giurisprudenziale e dottrinale in quanto il complessivo ridimensionamento dell’area penalmente rilevante ha comportato un ridimensionamento significativo delle esigenze di tutela anticipata di interessi patrimoniali; un’ulteriore spinta ad intervenire proviene dal notevole contrasto giurisprudenziale che si è creato in sede comunitaria e internazionale, laddove il presupposto comune di diverse ordinanze di rimessione alla Corte di Giustizia si è dimostrato essere l’esistenza, in materia di comunicazioni sociali, di obblighi di tutela, discendenti proprio dall’ordinamento comunitario, degli interessi dei terzi. Queste, in sintesi, le modifiche introdotte dal disegno di legge: eliminazione delle fattispecie contravvenzionali; eliminazione della procedibilità a querela; creazione di due fattispecie distinte di falso in bilancio, una per le società non quotate e una per le società quotate in borsa; riformulazione della fattispecie di falso nelle comunicazioni delle società di revisione; eliminazione della soglia di punibilità; previsione di un’aggravante specifica per i casi di falso in bilancio che arrechino grave nocumento ai risparmiatori e alla società civile.
    Il Consiglio dei Ministri ha poi discusso e condiviso la necessità di presentare in Parlamento due emendamenti governativi a provvedimenti già in corso di esame da parte delle Camere. Le due norme intendono, rispettivamente: migliorare la vigente disciplina repressiva in tema di contraffazione, alterazione e uso di marchi, nonché l’usurpazione di segni e modelli, rendendo possibili operazioni investigative cosiddette “sottocopertura” e prevedendo un aggravamento del regime della confisca; contrastare il cosiddetto “caporalato”, lo sfruttamento di lavoratori presenti irregolarmente sul territorio nazionale, con adeguate e aggravate sanzioni.
    Il Consiglio ha quindi approvato i seguenti provvedimenti:
    su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio:
    - un decreto-legge che consente agli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale già in esercizio di proseguire per alcuni mesi (fino al 31 marzo 2008) la propria attività, nelle more della definizione dei procedimenti di rilascio della medesima autorizzazione tuttora pendenti; la proroga, concessa in considerazione di ritardi procedurali, mira ad evitare che la normativa antinquinamento blocchi il funzionamento di impianti industriali di vario genere, essenziali per il tessuto produttivo;
    su proposta del Ministro per gli affari regionali, Linda Lanzillotta, e del Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri:
    - un disegno di legge che integra e rende più incisive, sotto il profilo della vigilanza e della prevenzione, la normativa in materia di sicurezza nella pratica dello sci e degli sport invernali da discesa. Particolarmente rilevante, accanto alle misure proposte che verranno attuate in sinergia con le Regioni, la disciplina del soccorso tramite elicottero, con la previsione che i gestori delle piste individuino apposite aree per l’atterraggio di tali mezzi, gli unici che possono garantire immediatezza e sicurezza degli interventi. I gestori dovranno altresì assicurare informazioni adeguate sulle condizioni metereologiche e sui rischi di valanghe e potenziare la segnaletica, mentre per gli sciatori sono previste nuove misure in materia di comportamento sciistico, velocità e utilizzo delle attrezzature. Le norme interessano chi pratica tali sport e gli operatori del settore, ma non mancheranno di avere una ricaduta positiva sul turismo connesso, fino ad oggi danneggiato da troppi incidenti dovuti ad incuria e lacune normative; sul disegno di legge è stato acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni;
    su proposta del Ministro per le politiche comunitarie, Emma Bonino, e dei Ministri di settore:
    - tre decreti legislativi, sui quali sono stati espressi i pareri prescritti, che recepiscono le seguenti direttive comunitarie:
    1. 2005/62, per l’introduzione di una gestione pienamente controllata e garantita dei servizi trasfusionali (co-proponente il Ministro della salute);
    2. 2004/109, sull’armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato (co-proponente il Ministro dell’economia e delle finanze);
    3. 2005/33, in materia di tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo, nonché’ di altri combustibili liquidi (co-proponente il Ministro dell’ambiente e politiche del territorio e del mare);
    su proposta del Ministro degli affari esteri, Massimo D’Alema:
    due disegni di legge per la ratifica e l’esecuzione dei seguenti Atti internazionali:
    1) Accordo Italia-Moldova sulla cooperazione nel campo della difesa (co-proponente il Ministro della difesa);
    2) Accordo Italia-Francia sull’attuazione di una gestione unificata del Tunnel di Tenda e la costruzione di un nuovo tunnel;
    - un regolamento, sul quale si sono favorevolmente espressi il Consiglio di Stato e le Camere, che riorganizza gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro;
    su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni:
    - un regolamento che apporta alcune modifiche alla normativa vigente in materia di iniziative complementari ed attività integrative nelle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento al funzionamento delle consulte provinciali, nonché all’istituzione del Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali dello studente.
    Il Consiglio ha avviato l’esame preliminare del disegno di legge, su proposta del Ministri Lanzillotta e Chiti, per l’attuazione del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione.
    In ottemperanza a quanto stabilito dalla legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 404), il Consiglio ha poi approvato cinque regolamenti, sui quali sono stati acquisiti i pareri prescritti, che riorganizzano i Ministeri delle infrastrutture, dello sviluppo economico, per i beni e le attività culturali, dell’università e della ricerca e del commercio con l’estero, al fine di razionalizzarne e ottimizzarne spesa e costi di funzionamento.
    Su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, il Consiglio ha deliberato il nuovo testo del decreto presidenziale che istituisce il Parco nazionale dell’Appennino lucano-Val d’Agri-Lagonegrese, per la conservazione e la salvaguardia delle caratteristiche dell’area sotto il profilo paesaggistico e culturale, nonché per favorire lo sviluppo economico e sociale, ecologicamente compatibile, delle comunità locali. Il provvedimento tiene conto di alcuni rilievi formulati dalla Corte dei conti.
    Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, Lanzillotta, ha esaminato numerose leggi regionali a norma dell’art. 127 della Costituzione.
    La seduta ha avuto termine alle ore 11,50.
    http://www.governo.it/Governo/Consig...nt.asp?d=37055

  7. #7
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    11.2007 - Pacchetto sicurezza: la criminalizzazione del cittadino comune Il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di cinque disegni di legge destinati a garantire la sicurezza dei cittadini e a porre in essere i dovuti provvedimenti di contrasto all’illegalità diffusa. Un corpo di norme che risponde all'esigenza di recepire il progetto di e-justice, volto alla creazione di una banca dati biometrica a livello europeo, nonché di rimodellare il sistema giuridico in funzione della nuova percezione della criminalità dettata dalla strategia del terrore.



    Giunge finalmente in Parlamento il pacchetto sicurezza, composto essenzialmente da 5 disegni di legge destinati a cambiare profondamente il volto del nostro sistema giudiziario che si prepara a divenire uno "stato di giustizia" e non più "uno stato di diritto". I decreti legge riportano disposizioni in materia di sicurezza urbana; ratifica di adesione al trattato di Prüm e istituzione della Banca dati nazionale del Dna e del Laboratorio centrale, misure di contrasto alla criminalità organizzata; disposizioni in tema di reati di grave allarme sociale e di certezza della pena , mentre non è stato ancora approvato il decreto legge che reintroduce il reato di falso in bilancio. L’Italia dunque conferma la creazione di una Banca dati del DNA, come stabilito nell'ambito del Trattato di Prum, già sottoscritto da Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi ed Austria, che sancisce il potenziamento della cooperazione transfrontaliera per contrastare terrorismo e migrazione illegale, accelerando lo scambio di informazioni tra le autorità preposte all'applicazione della legge. Un obiettivo che passa necessariamente attraverso il confronto del profilo del DNA di un individuo con i profili presenti nei database automatizzati degli Stati membri, nonché di dati relativi alle impronte digitali e all'immatricolazione dei veicoli.
    Il Trattato di Prüm, definito anche Schengen III, è un ulteriore passo verso la completa integrazione degli ordinamenti giuridici degli Stati, come previsto dai progetti di e-justice ed Eurojust, che arriveranno a creare un unico organismo di giustizia senza tuttavia avere una base costituzionale. Rappresenta questa l'ennesima regressione istituzionale perché va ad incidere sui diritti fondamentali dell'individuo di libertà e di riservatezza senza essere sottomesso a delle procedure di ratifica che chiedono l'intervento dei cittadini europei, e senza rispettare i normali meccanismi di legislazione comunitaria che prevede l'intervento del Parlamento europeo. La regressione è ancora più evidente se si pensa ai meccanismi per la sua applicazione, con la creazione di un Comitato dei Ministri dell'interno degli Stati Europei, e un gruppo di lavoro comunitario, che avranno la struttura di una commissione di esperti ma non di un organo istituzionale. Ci si aspettava, dunque, che con la decadenza della Costituzione Europea si sarebbero arrestati anche tutti quei progetti che avevano una carta costituzionale come punto di riferimento. Invece il cammino dell'integrazione è continuato senza sosta, e in maniera molto silenziosa sta arrivando nelle sue fasi finali senza che le persone sappiano cosa sta accadendo in realtà.Le carte costituzionali vengono inesorabilmente sostituite, a tutti gli effetti, da trattati scritti dai comitati di esperti, sancendo la deliberata violazione dei diritti fondamentali del cittadino senza che vi siano poi degli strumenti di deterrenza per fermare gli abusi. I nostri Parlamenti approvano dei Trattati "a scatola chiusa" che contengono clausole molto pericolose e definizioni controverse e vaghe - si pensi alle forme di restrizione della libertà e di arresto - che necessitano di un'interpretazione nel rispetto dei singoli ordinamenti.Tuttavia il Trattato di Prüm confida la soluzione di questo genere di problemi sempre al Comitato dei Ministri e al gruppo di lavoro, senza prevedere nessun meccanismo di coordinamento per autorità di protezione della privacy o dei diritti dell'uomo. Si credeva che la Costituzione Europea avrebbe colmato queste lacune, e ora che è stata congelata - proprio perché i cittadini non volevano una tale invasione dei propri diritti - tutto resta ma viene messo nelle mani dei comitati di esperti.
    Vi è in ogni caso un'evidente sproporzione tra i vantaggi che si avrebbero nella "lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera" e la violazione dei diritti dei cittadini: si cerca di combattere con le armi nucleari una guerriglia di bande. Il contrasto all'immigrazione clandestina - si veda la legge Bossi-Fini - è stato il trampolino di lancio del sistema di tracciamento degli individui, nel quadro del programma Schengen Information System, e non a caso la predisposizione di sistemi informatici per la raccolta delle informazioni sui movimenti delle popolazioni e degli emigranti rappresenta una clausola fondamentale per avere accesso alle trattative di ingresso all'Unione Europea.
    Il pericolo da cui in realtà sentiamo il desiderio di proteggerci è quello creato dalla disinformazione, ma nei fatti la sicurezza nazionale è compromessa dall'instabilità sociale, dovuta al malessere economico. Mentre da una parte si va a criminalizzare "l'emigrato clandestino", le banche e le multinazionali commettono i veri crimini transfrontalieri per i quali non sono previsti confronti o prelievi del DNA.
    Per cui, ci stanno nascondendo qualcosa di terribile, che va al di là del problema dell'invasione della privacy, e sfocia nel pericolo dell'internamento e della persecuzione dei cittadini comuni.
    Infatti, il corpo di norme del pacchetto sicurezza, presenta come fattore comune quello di criminalizzare il cittadino per gli atti commessi durante la sua vita quotidiana, nonché di trasformare in reato un problema di malessere sociale. Dunque viene scritto un decreto per sicurezza urbana, per "contrastare alcuni comportamenti diffusi e particolarmente odiosi della cosiddetta criminalità di strada" , come "pratiche di accattonaggio, il danneggiamento, deturpamento o imbrattamento di immobili non solo di pregio, l’occupazione abusiva di suolo pubblico anche a fini di commercio, la detenzione di razzi, bengala od altro materiale con potenzialità offensiva in prossimità di manifestazioni sportive." Sottolineiamo che questi non sono reati penali veri e propri, ma "atteggiamenti odiosi", come li definisce il governo che sono stati trasformati in crimini con conseguenze penali.
    Il pacchetto sicurezza va inoltre a contrastare quegli eventi che creano un forte allarme sociale con misure di inasprimento delle pene per omicidio colposo e lesioni personali colpose se aggravati dallo stato di ebbrezza da alcool o da stupefacenti.
    Il malessere sociale, derivante dal degrado della società e dall'insostenibilità economica, sono diventati invece sintomi di intolleranza all'interno delle città e così nuovi reati per criminalizzare "l'altro" e creare un clima di paura e di smarrimento. In un certo senso si cerca di eliminare il rischio di morte, di pericolo o di perturbazione della quiete pubblica, tuttavia, questi tentativi andranno ad esasperare la vivibilità stessa, perché pian piano agirà sulla psicologia delle persone che si sentiranno costantemente controllate e sottoaccusa. Lo "stato di polizia", il tracciamento dei criminali, la vigilanza elettronica sino ad arrivare alla costruzione di un database del DNA e di dati biometrici crea un danno al tessuto sociale che va al di là della violazione della privacy del cittadino.
    La diffidenza e la paura renderà la società sempre più pericolosa, il terrore porta al panico, e il panico porta con sé crimini. La componente economica non è da sottovalutare, perché ghettizza la società, crea dei gruppi discriminati, che cercano di emergere ma non riescono essendovi un muro di intolleranza impenetrabile. I media poi sono riusciti ad esasperare tali sensazioni di insicurezza, trasmettendo a ripetizione gli episodi di cronaca e violenza, che riescono a contaminare la vita normale, e a inviare il messaggio subliminale che "ognuno di noi può essere il prossimo ad essere colpito da dei crimini violenti e inaspettati". È stata così progressivamente introdotto il concetto di "pericolosità", che sostituisce quello di criminalità, senza considerare che la percezione del pericolo potenziale è una cosa soggettiva, e ogni innocente diventa potenzialmente colpevole. Il diritto così degenera e va a condannare gli atti di inciviltà o di "allarme sociale" per poi sfociare nella penalizzazione delle intenzioni e non degli atti. Un principio questo che è assolutamente contrario allo stato di diritto, alla democrazia, e porta ad una dittatura invisibile che potrebbe incarcerare delle persone per le loro opinioni. Tale scenario non è così lontano dalla realtà che cerca di creare un sistema giudiziario basato sulla prevenzione istituendo così il "reato preventivo" che non è altro che un reato psicologico. Ed ecco che la "sicurezza" diventa un pretesto per aumentare la repressione nei confronti di quelle persone che maggiormente subiscono la crisi economica, che vedono compromessa la propria sopravvivenza dal peggioramento dell'economia nazionale. Il rafforzamento della repressione, e l'instaurazione di uno stato poliziesco sono ormai elementi indispensabili del liberismo economico, al fine di reprimere le reazioni violente e illegali della massa crescente dei poveri e degli esclusi, e così di rafforzare la sottomissione e la rassegnazione della popolazione, ed evitare una rivolta contro l'opera di sabotaggio e di "demolizione sociale" condotto dai governi e dalle multinazionali. Il cambiamento della nostra economia, che porta con sé inflazione e disoccupazione, viene così facilitato dalla restrizione delle libertà e della criminalizzazione dei poveri e delle entità più fragili che non hanno né rappresentanza politica né potere contrattuale.

    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    La fonte...
    www.sinistranazionale.it

    non l'avevo messa perchè non fosse altra pubblicità a SN , ma non mi era venuto in mene all'interno del suo logico 3D.....troppe cose insieme me stanno a distrugge.
    Il taglio ritenevo fosse condivisibile....

 

 

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