Alle Istituzioni ed alla Comunità di Camera.
Oggi, teoricamente, ci sarebbe da aprire, ai sensi dell'articolo 35 comma 3 della Costituzione, la prima seduta congressuale per eleggere i futuri rappresentanti della Corte Costituzionale di POL.
Dall'aria pesante che si respira, non sono dell'avviso che questo accadrà, e questo comporterebbe, a mio avviso, una delegittimazione della Presidenza del Congresso. In altre parole, qualunque altra seduta presieduta dal Presidente Giò91, inclusa quella vigente, a partire da domani sarebbe da considerarsi nulla, ed assieme a quella anche tutte le altre convocate prima della convocazione per l'elezione della Corte. Non so se ci sono margini di trattativa perché questa seduta venga convocata, ma so che una situazione del genere, con un Presidente di POL che rimane al suo posto dopo una palese violazione del dettato costituzionale all'articolo 38 comma 2, a prescindere dal fatto che questa Corte cui io appartengo venga destituita (cosa che comunque non è accaduta), è nell'illegalità più completa. Dal momento che l'illegalità su Camera sembra essere diventata la norma, ritengo sia diventata di fatto inutile, finché nella per così dire stanza dei bottoni rimarranno certi personaggi, anche la semplice esistenza di una Corte Costituzionale.
Per questo motivo, oltre che per evitare di ostacolare eventuali accordi tra maggioranza ed opposizione avvenuti mediante sedute che riterrei illegittime e mai considererei valide, a meno di interventi dell'Amministrazione (che a questo punto dubito fortemente ci saranno), se entro la mezzanotte di oggi 25 Ottobre 2007 non verrà convocata un'assemblea per l'elezione dei nuovi Giudici della Corte, io rassegnerò le mie dimissioni.
Un paio di note a margine: si parla tanto di "manovrare la Corte" o i suoi giudici. Le uniche pressioni che durante le vicende di queste settimane ho subito sono provenute dal Presidente di POL Gianfranco e dal Ministro della Giustizia Ronnie. Che questi due forumisti, dopo aver tanto brigato ed aver anche palesemente e spudoratamente calpestato, alla luce del sole, le regole (e non sto parlando di Costituzione) del gioco, abbiano anche la faccia tosta, assieme ai loro colleghi di partito, di accusarmi di essere stato manovrato da non si sa bene chi e non si sa bene per quale motivo (non sarò anzianissimo, ma certe decisioni non le prendo per fare i dispettucci agli altri), lo trovo francamente intollerabile.
Sono dunque pronto a lasciare la Corte, e porgendo un saluto ai miei due colleghi, il Giudice Caimano ed il Presidente C@scista, coi quali invece, al di la' delle divergenze, ho instaurato un ottimo rapporto che si è sempre basato sull'onestà e sul rispetto e la fiducia reciproci, mando anche i miei più sentiti ringraziamenti a chi è la terza volta nel giro di un anno che sta provando a distruggere questo gioco: li invito a persistere sempre e comunque; non sia mai che, una volta tanto, ci riescano.
Caro Gianfranco, caro Ronnie, caro LIBERAL_, grazie.
Il Vicepresidente della Corte Costituzionale,
azerty