Normalmente non intervengo al di fuori delle udienze ma questa volta sono costretto a denunciare la situazione giuridica assurda che si e' creata su Camera.
Abbiamo in questo momento una nuova Costituzione votata dal Congresso e pubblicata nella gazzetta ufficiale dal Presidente di pol. Nello stesso tempo abbiamo una sentenza della Corte Costituzionale(sentenza a maggioranza)non ancora pubblicata che annulla per illegalita' dello svolgimento della seduta congressuale la stessa costituzione.Ora solo nel momento in cui la sentenza della Corte divenisse normativamente operativa rientrerebbe immediatamente in vigore la vecchia costituzione.Questa sentenza della Corte pero' a sua volta assume validita' giuridica solo dopo la pubblicazione nella gazzetta ad opera del Presidente di Pol, Presidente che (nonostante la costituzione di pol gli imponga obbligatoriamente la pubblicazione) ha dichiarato di non voler pubblicare la sentenza. Non solo ma ulteriore paradosso nel pradosso la sentenza impone al presidente di Pol l'immediata pubblicazione . Ora poiche ancora non e' stata pubblicata la sentenza in oggetto ne consegue che il Presidente di POl non e' obbligato all'immediatezza ma ha sempre 5 giorni di tempo per pubblicare in gazzetta (cioe' mercoledi 24 ottobre 2007 ore 13,20).
Sempre questa sentenza prevede che se il capo dello stato di Pol non ottempera ai suoi obblighi pubblica in sua vece il Presidente della Corte costituzionale.
Tuttavia anche il presidente della Corte costituzionale puo' pubblicare solo sulla base di questa sentenza ma se non viene pubblicata abbiamo un gatto che si morde la coda e personalmente ho grandi dubbi che la pubblicazione del presidente della Corte costituzionale in gazzetta sia valida.
Se il Presidente di Pol non pubblica e' invece certo (e questo [/B]e' certo qualunque sia la costituzione che si prende in considerazione sia quella vecchia che quella nuova) che il capo dello stato di Pol violerebbe la costituzione e quindi deve essere messo sotto accusa dal Congresso per essere giudicato dalll'alta Corte.
Il Presidente della Corte Costituzionale
C@scista