Polonia, la sagoma di Giovanni Paolo II nel fuoco
di Alessandro Renzo 14/10/2007
Alcune foto scattate in Polonia, nel corso di una cerimonia in ricordo di papa Wojtyla, una preghiera intorno ad un falò, mostrano le fiamme che assumono progressivamente la fisionomia del pontefice.
In esclusiva su Vatican Service News e Korazym.org
Una foto a Beskid Zywiecki. Un segno
Nel cerchio rosso la zona in cui si trova il villaggio Beskid Zywiecki, nel Sud della Polonia, nei Tatra, la catena montuosa al confine tra Polonia e Slovacchia, che rappresentano la parte più alta dei Carpazi.
La sagoma di Giovanni Paolo II nel fuoco. Alcune foto scattate in Polonia, nel corso di una cerimonia in ricordo di Papa Wojtyla, una preghiera intorno ad un falò, mostrano le fiamme che assumono progressivamente la fisionomia proprio del pontefice polacco e molti già gridano al miracolo. La notizia delle fotografie prodigiose è stata resa nota dal Vatican News Service (Vns), diretto da Padre Jarek Cielecki.
Padre Jarek Cielecki è andato nel sud della Polonia, a Beskid Zywiecki, un villaggio che si trova vicino alla città natale del servo di Dio Giovanni Paolo II, Wadowice, in mezzo alle colline; a vedere una collina Matyska, dove si trova una croce molto alta, che si chiama Golgota del Nostro Signore.
Qui, la sera del 2 aprile 2007, alle ore 21.37, l’ora della morte del servo di Dio papa Giovanni Paolo II. La gente si era unita sulla collina Matyska, sotto la grande croce, a pregare insieme.
Con loro c’era anche Grzegorz, un giovane operaio. Aveva da poco comprato una macchina fotografica e l’aveva utilizzata durante l'incontro, scattando una foto molto speciale, che verrà presentata da padre Jarek Cielecki nella puntata di questa settimana di Vatican Service News; una foto che ha regalato poco tempo fa al segretario particolare di papa Benedetto XVI.
"È una foto che da lontano somiglia a qualcuno - dice padre Cielecki -. Io penso che si veda il servo di Dio Giovanni Paolo II. Diverse sono le foto scattate, prima e dopo".
Grzegorz Lukasik, l’autore della foto dice davanti alle telecamere di Vatican Service News: "Sto facendo delle foto amatoriali - l’anno scorso mi sono comprato la macchina fotografica migliore - quando ci sono delle occasioni. Me la sono comprata proprio per questo. E adesso la sto usando. Volevo accompagnare mio fratello e sorella alla preghiera. E dopo ho deciso di rimanere con loro per il secondo anniversario della morte di Giovanni Paolo II".
"Ho iniziato a fare le foto - prosegue Grezegorz -. Non pensavo di scattare una foto speciale. Me ne sono accorto solo dopo. L’ho fatta vedere a mio fratello e a mia sorella. Subito mi è venuto in mente proprio l’immagine di Giovanni Paolo II: la mano alzata, come per benedire. Ero molto felice. Sono tornato a casa. L’ho fatta vedere anche ai miei genitori. Appena che l’hanno visto, allora, anche loro subito hanno detto: questa è la figura di Giovanni Paolo II".
"Ho sentito dire da qualcuno - prosegue Grzegorz - che la foto è un fotomontaggio. Invece, il nostro sacerdote, dopo la Messa ha annunciato che non è così. Mi piacerebbe tanto -sospira - portare personalmente questa foto al Santo Padre Benedetto XVI".